Coronavirus in Italia, ultime notizie. Bollettino: 31mila nuovi casi e 199 morti. Stop licenziamenti fino a marzo. Scontri a Firenze nella manifestazione non autorizzata
Coronavirus in Italia, le ultime notizie di oggi
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – Continuano ad aumentare i nuovi casi di Coronavirus in Italia: nell’ultimo giorno, infatti, sono stati registrati oltre 31mila nuovi contagi e 199 morti. Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito tutte le ultime notizie sul Coronavirus in Italia di oggi, venerdì 30 ottobre 2020, aggiornate in tempo reale.
Ore 22.00 – Firenze, tensione alla manifestazione non autorizzata contro il Dpcm: scontri con la polizia – Un centinaio di persone, soprattutto giovani, si è accalcato in via Calzaioli a Firenze, a ridosso di piazza della Signoria, dove si tiene ‘Fate girare Firenze’, la manifestazione non autorizzata organizzata nel capoluogo toscano tramite un invito mandato via whatsapp. La polizia blocca l’accesso alla piazza, mentre altri agenti presidiano le vicine piazza della Repubblica e del Duomo. Bandiere italiane, uno striscione tricolore con scritto “ora basta” e un petardo hanno accompagnato i cori dei manifestanti radunati in centro per la manifestazione non autorizzata organizzata via whatsapp stasera a Firenze. I manifestanti, alcune centinaia, occupano lo spazio davanti alla cattedrale e tutto il sagrato, gridano offese al governo, e inneggiano il coro “libertà, libertà”. Si registrano scontri tra i manifestanti e la polizia. Alcuni manifestanti da piazza del Duomo si sono diretti nuovamente verso piazza della Signoria e si sono scontrati con gli agenti che chiudono l’accesso alla piazza. Un imponente schieramento di agenti chiude le strade vicine. “Noi non siamo fascisti, siamo lavoratori”, urlano alcuni manifestanti. “Vogliamo lavorare”, “Siamo fiorentini da generazioni e non possiamo andare nella nostra piazza”. E cartelloni del tipo: “Il governo chiude, il governo paga”, “Hugs no mask”. Nel pomeriggio i negozi hanno chiuso presto in centro a Firenze e i falegnami si sono messi al lavoro per proteggere le vetrine con assi di legno e compensato. (Qui la notizia completa)
Ore 20.50 – Covid: Urbano Cairo ricoverato a Milano – L’editore del Corriere della sera e proprietario di La7 Urbano Cairo è stato ricoverato nel reparto infettivi dell’ospedale San Paolo di Milano per Covid. Lo confermano fonti ospedaliere. Qui la notizia completa.
Ore 20.25 – Confindustria, ok proroga licenziamenti se no costi Cig – “Nell’interlocuzione diretta avuta oggi con il Presidente del Consiglio, Conte ci ha illustrato l’intenzione del governo di confermare fino a marzo il doppio regime di estensione Cig e blocco licenziamenti. Gli abbiamo confermato quanto detto ieri nell’incontro con il Mef, il Mise e il Ministero del Lavoro. Per Confindustria la proroga per ragioni di emergenza è giustificata se per le imprese che utilizzano la cassa Covid l’accesso non prevede alcuna contribuzione, e il premier ha convenuto che così sarà”. Lo sottolinea in una nota Confindustria in occasione dell’incontro tra il governo e sindacati.
Ore 20.00 – Manovra: Landini, su licenziamenti e Cig fatto un buon lavoro – “Abbiamo fatto un buon lavoro insieme. Avevamo bisogno di dare un messaggio e lo abbiamo dato”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, commenta l’intesa trovata tra governo e sindacati sul blocco dei licenziamenti, legato al prolungamento della cassa integrazione Covid.
Ore 19.55 – Catalfo, su licenziamenti e Cig dato segnale importante – “I licenziamenti resteranno bloccati fino a fine marzo e tutte le imprese potranno accedere alla cassa integrazione Covid-19 gratuita per lo stesso periodo, cioè ulteriori 12 settimane nel 2021. È un segnale importante per lavoratori e aziende in un momento delicato come quello che l’Italia sta attraversando”. Così la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, al termine dell’incontro con Cgil, Cisl e Uil. “Già dalla prossima settimana – ha aggiunto – avvierò il confronto con le parti sociali per la riforma degli ammortizzatori sociali e il rafforzamento delle politiche attive del lavoro”.
Ore 19.40 – Manovra: blocco licenziamenti fino a marzo in ddl bilancio – Il blocco dei licenziamenti fino alla primavera e ulteriori 12 settimane di cassa integrazione saranno introdotti con il disegno di legge di bilancio. Lo riporta Agi, che ha appreso la notizia al termine dell’incontro tra Governo e sindacati. Il decreto legge Ristori, già pubblicato in Gazzetta ufficiale, stabilisce solo sei settimane di cassa integrazione, utilizzabili tra il 15 novembre e il 31 gennaio.
Ore 19.30 – Scuola: a Messina istituti chiusi fino all’8 novembre – Da domani e fino all’8 novembre scuole chiuse a Messina. Lo ha annunciato dal sindaco Cateno De Luca dopo una relazione dell’Asp che chiede il provvedimento di chiusura. A dirlo lo stesso primo cittadino durante una diretta Facebook per fare il punto sulla situazione: “In considerazione di alcuni casi di Covid registrati in studenti e personale scolastico in questi giorni, per consentire un efficace tracciamento di tutti i contatti e contenere la diffusione del virus e per esigenza della salute pubblica, l’Asp ha proposto la sospensione dell’attività didattica nelle scuole che ricadono nel territorio di Messina dal 31 ottobre all’8 novembre.
Ore 19.15 – Conte, blocco licenziamenti fino a fine marzo – Il blocco dei licenziamenti sarà fino alla fine di marzo. Lo ha detto, secondo quanto si apprende, il premier Conte ai sindacati. “Affrontiamo la sfida della pandemia – avrebbe detto il premier, secondo quanto riferiscono delle fonti – ma cercheremo di preservare i livelli occupazionali. Fino alla fine di marzo sarà tutto bloccato”. “Offriamo un orizzonte certo – avrebbe aggiunto il premier – a tutti i lavoratori italiani” . “Condividiamo il fatto – ha sottolineato – che sia il momento di dare un segnale di sicurezza an tutto il mondo del lavoro”.
Ore 19.10 – Calabria, Caccuri e Giffone zone rosse – Il presidente facente funzioni della Regione Nino Spirlì ha dichiarato zona rossa due comuni calabresi: si tratta di Caccuri, in provincia di Crotone, e Giffone, in provincia di Reggio Calabria. La decisione è stata adottata ai fini del contenimento della diffusione del Covid-19 e in considerazione delle misure vigenti. Spirlì ha firmato oggi l’ordinanza numero 83 che limita gli spostamenti delle persone fisiche e sospende le attività scolastiche in presenza nei due comuni, identificati come “zona rossa”, di Giffone e Caccuri, e nei comuni, identificati come “zona arancione”, di Mangone, Rovito, Spezzano della Sila, Zumpano, Anoia, Rosarno e Taurianova. Il provvedimento, firmato anche dal delegato del soggetto attuatore, Antonio Belcastro, è in vigore dal 31 ottobre fino a tutto il 13 novembre 2020.
Ore 18.40 – “In 11 regioni rischio elevato. Tutte in difficoltà, tranne una”: il monitoraggio dell’Iss. Secondo il monitoraggio congiunto dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero relativo ai dati dell’ultima settimana, sarebbero undici le Regioni italiane ormai classificate a rischio elevato. Leggi la notizia completa.
Ore 18.35 – Meloni: “Covid non è emergenza ma calamità. Come Conte” – “Questa non è una emergenza perché l’emergenza è una situazione imprevista e questa era annunciata. Questa è una calamità. Anzi sono due: il Covid e il governo Conte. Cerchiamo di fermare il Covid e appena abbiamo fermato il Covid cerchiamo di fermare l’altro disastro, il governo Conte”. Così la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, in un intervento in piazza Capranica a Roma al presidio permanente del suo partito.
Ore 18.30 – Scuola: questa sera riunione Governo con capidelegazione – Il premier Conte e la ministra dell’Istruzione Azzolina incontreranno, secondo quanto si apprende, questa sera i capidelegazione della maggioranza sul tema della scuola.
Ore 17.50 – Dpcm, il manifesto per la protesta non violenta del sindaco di Pavia. Appello al presidente del Consiglio Giuseppe Conte per “rivedere il Dpcm del 24 ottobre nell’ottica di un migliore bilanciamento fra principi costituzionali quali la salute e la libera attività economica”. A lanciarlo è stato oggi Mario Fabrizio Fracassi, sindaco di Pavia. Un appello firmato anche dai rappresentanti di Ascom Confcommercio, Cna, Confartigianato e Claai e Coni nel quale si condannano gli episodi di violenza accaduti nelle altre città, come Milano, Torino e Napoli, affinché non si ripetano. Lo scopo è quello di isolare i facinorosi, permettendo la manifestazione della libertà di dissenso, ma in maniera non violenta. Leggi qui la notizia completa.
Ore 17.05 – Rezza: “Oggi oltre 31mila casi e 199 morti” – “Oggi non abbiamo buone notizie, i nuovi casi dai 26.800 di ieri sono saliti a 31.084 mentre i decessi sono 199”. Lo ha detto il Direttore Generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, intervenendo al punto stampa al ministero sulla situazione epidemiologica. “Tutti questi dati – ha aggiunto – in qualche misura sono attesi. Non ci dobbiamo aspettare cambiamenti del trend dovuti a un impatto immediato delle misure, ci vorranno due o tre settimane. Per ora vediamo ancora la tendenza all’aumento del numero dei positivi”. Qui il bollettino completo.
Ore 16,55 – Arcuri: “Arriveremo ad oltre 10mila terapie intensive” – “Oggi sono occupate 1.600 terapie intensive, quindi lo spazio per contenere nuovi contagi nelle terapie intensive è ancora rilevante”. Così il commissario straordinario per l’emergenza Covid 19, Domenico Arcuri, a Sky Tg24 Economia. “All’inizio avevamo 5.179 terapie intensive – ha detto Arcuri – dall’inizio dell’emergenza abbiamo distribuito 3.309 ventilatori per terapie intensive alla Regioni, vuol dire 8.488 posti. Abbiamo altri 2.000 ventilatori pronti da consegnare e arriveremo ad oltre 10mila terapie intensive”.
Ore 16,50 – Css, effetti del Dpcm li vedremo dopo due settimane – “I dati presentati oggi fanno riferimento al periodo pre-emanazione dell’ultimo Dpcm. Gli effetti delle misure riusciremo a vederli per quel che riguarda la curva dopo due settimane, per i tempi fisiologici che ben conosciamo. E sugli effetti su ricoveri e terapie intensive serve un tempo ancora più lungo, 3-4 settimane”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, nel punto stampa sull’analisi della situazione epidemiologica in Italia. “Questo va sottolineato – ha aggiunto – altrimenti si rischia di non adottare comportamenti che tengano conto dell’effetto atteso in termini di benefici”.
Ore 16.40 – Arcuri: “Da prossima settimana test rapidi disponibili per medici di base” – Dalla prossima settimana i medici di base avranno la possibilità di effettuare i test rapidi ai loro assistiti, alleggerendo in questo modo la pressione sulle strutture ospedaliere. L’annuncio è del commissario straordinario per l’emergenza Covid 19 Domenico Arcuri, ospite di Sky tg24. “Le persone che ricevono la notizia di essere un cosiddetto contatto stretto in prossimità di un contagiato debbono avere la possibilità – ha detto Arcuri – di rivolgersi al loro medico e il medico deve avere la possibilità di far loro un test rapido. Dalla prossima settimana ciò accadrà: abbiamo comprato 10 milioni di test molecolari antigenici che li distribuiremo alla medicina del territorio. I medici di base dovranno essere nelle condizioni di fare i tamponi come prima non accadeva. Ai medici rivolgo anche l’appello affinchè possano curare il più possibile i loro pazienti a casa. Se riusciamo ad evitare che per andare in isolamento domiciliare il potenziale contagiato debba andare in ospedale ma si curi a casa in numero sempre maggiore riusciamo a dare un importante contributo all’alleggerimento della pressione sugli ospedali”, ha concluso Arcuri.
Ore 16.35 – Css: “Proteggere in modo rigoroso popolazione anziana” – “Non cambia in maniera significativa l’età mediana dei soggetti deceduti: siamo sempre sopra gli 80 anni, il che conferma una volta di più che è una popolazione fragile da proteggere in maniera rigorosa. Serve un patto generazionale che deve essere rispettato da tutti, i più giovani devono prestare attenzione a comportamenti responsabili proprio per proteggere questa fascia decisamente più fragile”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, nel punto stampa sull’analisi della situazione epidemiologica in Italia.
Ore 16.15 – Ministero della Salute-Iss, Brusaferro: “Quadro epidemiologico in peggioramento, Rt nazionale a 1,7” – “L’epidemia sta correndo significativamente in tutti i paese europei”, ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, nel punto stampa settimanale del ministero della Salute-Iss. “La Germania ha molte regioni dove l’epidemia sta crescendo – ha aggiunto – e ha adottato molte misure simili al nostro paese”. Brusaferro ha aggiunto: “Le fasce di età più colpite sono quelle giovanili ma anche quelle più anziane cominciano ad essere colpite”. “Oggi censiamo un Rt a livello nazionale ancora in crescita anche se è della settimana e quindi non tiene conto delle nuove misure. Rt viaggia intorno a 1.7. Molte Regioni hanno un Rt superiore all’1”, ha spiegato il presidente Iss. “La situazione è grave nel territorio nazionale con criticità importanti in alcune Regioni” e questo fa sì che “non è facile consentire il tracciamento”. Brusaferro ha spiegato che c’è “in tutte le Regioni un quadro in peggioramento” con il delinearsi di uno “scenario 4”, sottolineando che c’è anche una tendenza “alla crescita nella occupazione dei posti letto in terapia intensiva”. “L’obiettivo che noi abbiamo – ha spiegato – è di garantire tutti i bisogni assistenziali”. Nelle ultime settimane è “in lieve crescita” l’età media dei contagiati con i decessi “superiore agli 80 anni”. Sotto all’1% la quota di decessi sotto i 50 anni. “Il quadro epidemiologico preso in considerazione è quello fino alla scorsa settimana, quindi non tiene conto delle misure prese questo finesettimana”, ha aggiunto. “Il quadro epidemiologico è in peggioramento sia per nuovi casi sia per progressione Rt. Ci sono 280 casi per 100 mila abitanti”, ha detto, “accanto ai provvedimenti presi è importante che tutti noi lavoriamo per ridurre le interazioni fisiche”.
Ore 15.37 – 118: aumento esponenziale emergenza in tutte le regioni – “In questi giorni stiamo registrando in tutte le regioni un aumento esponenziale della pressione sull’emergenza territoriale 118, cosi’ come sui reparti ospedalieri di area critica. E’ in crescita l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva e sub-intensiva: le nostre ambulanze trovano difficoltà sempre maggiori nella presa in carico da parte dei presidi ospedalieri dei pazienti, sospetti o positivi al virus, o affetti da altre patologie. Sono enormemente rallentati anche i percorsi dell’emergenza-urgenza ordinaria”. Lo ha detto il presidente nazionale del 118 Mario Balzanelli.
Ore 15.30 – De Luca: “Lockdown Milano e Napoli? Stupidaggine” – “L’ultima stupidaggine che ho sentito riguarda la chiusura di territori interi. Si è parlato di Milano e Napoli. Nessuno si permetta di immaginare misure mezze mezze. Per il livello di gravità cui è arrivato il contagio, le uniche misure serie ed efficaci sono di carattere nazionale, il resto è tempo perso”. Lo sostiene il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “Ci sono regioni nelle quali la percentuale di contagi è enormemente superiore alle aree metropolitane. Ci sono regioni più piccole con percentuali di contagi enormemente più alte di Napoli, dove è già alta. Quindi, nessuno dica stupidaggini. Le uniche misure efficaci sono di carattere nazionale, il resto sono cose intollerabili”.
Ore 14.55 – Accordo Conferenza Stato-Regioni su Tpl e medici base – La Conferenza Unificata ha approvato l’intesa sulla ripartizione di due fondi istituiti dal Ministero dei Trasporti: risorse destinate alla compensazione dei mancati ricavi da traffico ed ai servizi aggiuntivi del trasporto pubblico locale e regionale; risorse del Fondo Nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale nelle regioni a statuto ordinario per l’esercizio 2020. Lo si legge in una nota del ministero che fa seguito alla riunione straordinaria della conferenza Stato-Regioni e della Conferenza unificata, presiedute in videoconferenza dal ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia. In collegamento anche il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini; il presidente Anci, Antonio Decaro; il presidente Upi, Michele De Pascale; le Regioni e i sottosegretari competenti dei provvedimenti all’ordine del giorno. a. L’intesa è finalizzata a rafforzare le attività territoriali di diagnostica di primo livello e di prevenzione della trasmissione di Sars-Cov-2. A seguire, la Conferenza Stato-Regioni ha approvato anche l’intesa sul rinnovo degli Accordi Collettivi Nazionali per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale e con i pediatri di libera scelta.
Ore 14.25 – In Campania nuova chiusura delle scuole dell’infanzia. Arzano zona rossa fino al 4 novembre – Da lunedì prossimo in Campania stop alle attività anche nelle scuole dell’infanzia. E’ una delle misure inserite nell’ordinanza n.86 firmata dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca, in corso di pubblicazione. Dal 2 al 14 novembre, quindi, su tutto il territorio regionale, si sospendono le attività in presenza per asili e nidi, fatta eccezione per l’attività amministrativa e fermo restando l’obbligo di effettuare le riunioni da remoto. Sempre fino al 14 novembre, inoltre, è confermata la sospensione delle attività didattiche in presenza per le scuole primaria e secondaria, fatta eccezione per lo svolgimento delle attività destinate agli alunni affetti da disturbi dello spettro autistico e/o diversamente abili, il cui svolgimento in presenza è consentito previa valutazione, da parte dell’istituto scolastico, delle specifiche condizioni di contesto. Si conferma anche la sospensione delle attività didattiche e di verifica in presenza nelle università, fatta eccezione per quelle relative agli studenti del primo anno, ove già programmate in presenza dal competente Ateneo. Il comune di Arzano, secondo quanto prevede l’ordinanza, resterà zona rossa fino al 4 novembre.
Ore 14.15 – Bonaccini, week-end no centri commerciali nel Piacentino – Centri commerciali chiusi nel fine settimana a Piacenza e provincia dal primo al 24 novembre per scongiurare il più possibile situazioni di affollamento a rischio contagio da Covid-19. Lo stabilisce la nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. Un provvedimento adottato a scopo preventivo, per evitare possibili assembramenti di persone nel territorio piacentino, vista la serrata dei centri commerciali nella confinante Lombardia.
Ore 14.10 – Positivo in staff,Atalanta annulla punto stampa Gasperini – L’Atalanta ha annullato la consueta conferenza stampa pre-gara, programmata per le 15, di Gian Piero Gasperini a causa della positività al Covid di un componente del suo staff. È la seconda volta in stagione visto che, già il 3 ottobre, il dialogo con i giornalisti era stato cancellato a causa della presenza del virus all’interno dello spogliatoio bergamasco. I nerazzurri scenderanno in capo domenica pomeriggio per affrontare il Crotone.
Ore 13.10 – Franceschini: “10 milioni di euro per le scuole di danza” – “Dieci milioni di euro sono stati destinati al sostegno delle scuole di danza private, che svolgono un ruolo essenziale nella formazione di molti danzatori e danzatrici del nostro Paese. Ringrazio la senatrice Michela Montevecchi per l’impegno promosso in Parlamento e nella Commissione Cultura del Senato nel riconoscimento di queste realtà e nel conseguimento di questo importante risultato”. Lo ha dichiarato il Ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, al momento della firma del decreto che riserva una quota parte di 10 milioni di euro del fondo emergenza spettacolo e cinema istituito con il decreto Cura Italia al sostegno delle scuole di danza private, non configurate come associazioni sportive dilettantistiche o società sportive dilettantistiche e non facenti capo al Coni.
Ore 13.00 – Piemonte, bus e treni regionali a 50% carico – La nuova ordinanza attesa in Piemonte riguarderà anche mezzi pubblici e treni regionali. Si prevede, infatti, un 50 per cento del carico per mezzi pubblici, bus e treni regionali.
Ore 12.45 – Salvini: “Isolare anziani? Ok se su base volontaria” – Isolare gli over 60? “Direi anche over 70 o 80, ma non su base obbligatoria. Quelli che rischiano sono gli adulti e quindi intervenire a tutela loro è assolutamente sensato”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, conversando con i giornalisti al termine dell’udienza alla quarta sezione penale di Milano, nella quale ha testimoniato come parte offesa in un processo per minacce sui social ricevute da un antagonista milanese. Il numero uno del Carroccio ha risposto così a chi gli chiedeva come valuta un eventuale provvedimento restrittivo per le persone in età avanzata, più suscettibili al contagio e alla malattia da coronavirus. “In Francia hanno fatto lockdown tenendo aperte le scuole, per tutelare il diritto alla vita e alla socialità dei ragazzi che rischiano molto di meno. Quanto agli over 70 o 80, penso ai miei genitori che responsabilmente si sono autoisolati a casa. Sono le categorie da proteggere”, ha concluso.
Ore 10.00 – Bertolaso: “Lockdown subito o a metà novembre saremo come a marzo” – L’ex capo della Protezione civile al Corriere della Sera: “Sarebbe meglio fermare del tutto il Paese per un mese. Siamo ancora in tempo per non arrivare a quei numeri. Mancano posti in ospedale, si è perso tempo in estate”.
Ore 09.14 – Studio: in ristoranti, palestre e teatri meno contagi – Palestre, bar, ristoranti, cinema e teatri non sono luogo di infezione. E’ quanto emerge da uno studio condotto dal centro Altamedica di Roma e sottoposto al Journal of Medical Virology. E’ il “primo studio scientifico di esclusione della sede di contagio”, spiega il direttore scientifico di Altamedica, Claudio Giorlandino. “Infatti benche’ non sia possibile stabilire dove ci si contagi giacche’ i comportamenti, movimenti e contatti della popolazione siano estremamente vari ed i contagiati possano essere stati infettati in un numero indefinito di luoghi od occasioni anche contingenti od occasionali, e’ invece estremamente semplice, verificare le sedi di frequentazione ed escludere quelle dove la popolazione dei positivi non vi si sia recata nei 10/15 giorni precedenti il riscontro del virus nel loro tratto respiratorio superiore”, aggiunge.
Ore 08.30 – Ispi, isolare gli anziani ridurrebbe molto la mortalità – Isolare gli ultra-ottantenni permetterebbe di dimezzare o quasi la mortalità diretta del virus. E se si riuscisse ad isolare efficacemente gli ultra-sessantenni, la mortalità scenderebbe allo 0,07%, circa dieci volte inferiore. E’ la stima contenuta in una analisi dell’Ispi, l’Istituto per gli studi di politica internazionale, secondo cui “la mortalità totale nel corso di un anno solare in Italia aumenterebbe del 71% senza isolamento, ma solo del 18% con isolamento degli over70, e appena del 7% con isolamento degli over-60”.
Ore 06.30 – Dalla chiusura di alcune regioni al lockdown soft: le opzioni del Governo se la curva continua a salire – Secondo quanto riporta AGI, in Parlamento la paura si chiama nuovo lockdown. Perfino Salvini, pur premettendo che occorre fare di tutto per evitarlo, evoca lo spettro di una chiusura. Mercoledì prossimo a Montecitorio si svolgeranno le comunicazioni del presidente del Consiglio e in quella occasione ci sarà pure il voto. Due giorni prima la Germania farà partire un “lockdown light” che prevede la chiusura di bar, locali, ristoranti, cinema e teatri per un mese. Il presidente del Consiglio, insomma, prende tempo. Non dovrebbero arrivare nel week end ulteriori novità, ma sul tavolo ci sono tutte le opzioni per “raffreddare la curva” del contagio. Il governo auspica che gli effetti degli ultimi Dpcm arrivino subito, aspetta il report dell’istituto di sanità di domani, lascia spazio di manovra a scienziati e regioni, osserva i dati prima di valutare altre mosse e, tramite il ministro Boccia, invita i governatori alla collaborazione senza polemiche, perché sarebbe “imperdonabile”.
Nella riunione presieduta dal ministro per gli Affari regionali e dal commissario per l’emergenza Arcuri si affronta il tema delle terapie intensive (“Sono immediatamente attivabili in tempo reale oltre 10.300 posti, continua senza soste il rafforzamento dei presidi sanitari territoriali”, dice l’esponente del Pd) e della necessita’ di prevedere “una dotazione di test anche per i medici di famiglia”, ma non si affronta la questione dei prossimi eventuali passi da compiere per fermare il contagio. Sul tavolo c’e’ l’opzione di una nuova stretta mirata alle regioni dove il virus sembra essere fuori controllo ma anche l’opzione ‘lockdown soft’ della Germania. “Il virus oggi fa meno danni rispetto a marzo, ma fino a quando sarà così? Se non si raffredda la curva, nessun sistema sanitario sarà capace di reggere, tantomeno quello italiano. Bisogna muoversi il meno possibile”, dice Arcuri. E’ una corsa contro il tempo, con l’ala rigorista che è tornata ad invocare misure restrittive più stringenti.
Ore 06.15 – Palazzo Chigi: “Successo contro il Covid solo con un coordinamento Ue” – “Stretto coordinamento tra Governi e Commissione europea per rispondere con rapidità ed efficacia alla nuova ondata di contagi. Questo l’impegno emerso dalla videoconferenza informale dei leader europei. Dai test, al vaccino, alle app di tracciamento, alla condivisione di dati e necessità sulle terapie intensive: le misure sanitarie anti-Covid hanno successo solo se coordinate in Europa. L’Italia sostiene questo approccio e pensa che i Ministri della Salute debbano svolgere un ruolo di primo piano. La risposta sanitaria non e’ alternativa a quella sociale ed economica: il recovery fund deve partire prima possibile”. Lo si apprende da fonti di palazzo Chigi, al termine della videoconferenza informale tra i leader del Consiglio europeo.
Ore 06.00 – Dorgali (Nuoro): 70 positivi dopo screening – Sono 70 i casi di positività emersi nel comune di Dorgali, in provincia di Nuoro, dopo lo screening deciso dal Comune e dal servizio di Igiene pubblica. Per la metà dei casi di contagio la comunicazione è stata data direttamente dall’Assl, l’Area socio-sanitaria locale. Negli altri casi sono stati gli stessi pazienti a informare Comune e servizio di Igiene pubblica. “La situazione è critica – afferma la sindaca Maria Itria Fancello – anche perché molte persone sono in isolamento domiciliare e non possono lavorare. Molti studenti sono a casa”. La situazione è sempre in evoluzione e ora si attende l’esito di altri 200 tamponi eseguiti nei giorni scorsi. “È necessario usare tutte le precauzioni utili – aggiunge Fancello – a ridurre le possibilità di contagio e cercare di rinforzare il proprio sistema immunitario. Cerchiamo di collaborare tutti”.
Sileri: “Con questi numeri non serve il lockdown totale” – “Un lockdown totale con i numeri attuali ce lo risparmiamo”. A dirlo il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, intervistato a ‘Porta a Porta’, secondo cui potrebbero essere servire invece “lockdown più circoscritti o misure più severe in alcune aree del Paese”.
Governo, piano per un lockdown morbido. Possibili nuove strette dal 9 novembre. Il premier Conte ha spiegato alla Camera che il governo deciderà altre restrizioni per contenere l’epidemia “dopo aver valutato gli effetti” del nuovo Dpcm, “nell’arco di almeno due settimane”. Da qui la smentita delle voci di un lockdown imminente, fatta dal premier durante l’incontro con i sindacati. Una possibile nuova stretta quindi non dovrebbe arrivare prima del 9 novembre e durare fino a metà dicembre, se l’epidemia dovesse venire rallentata, in modo da salvare almeno il Natale. Leggi qui la notizia completa
Il vaccinologo Rappuoli: “Tra 3 mesi avremo cura con anticorpi”. L’annuncio di Rino Rappuoli, uno dei massimi esperti di vaccini al mondo: “A metà dicembre inizieremo la sperimentazione della terapia sui pazienti Covid”. Leggi qui la notizia completa.
“Epidemia fuori controllo. Senza chiusure locali, servirà un mese di lockdown”: l’allarme della Fondazione Gimbe. Dati ed evidenze scientifiche raccolte dalla Fondazione indipendente presieduta da Nino Cartabellotta dimostrano che le misure dei tre Dpcm sono insufficienti e tardive e che i valori di Rt “sottostimano ampiamente la velocità con cui si diffonde il virus”. Leggi qui la notizia completa.
Il bollettino della Protezione civile – È di 299.191 persone attualmente positive (+22.734), 38.122 morti (+217), 279.282 guariti (+3.878), per un totale di 616.595 casi (+26.831), il bilancio inerente all’epidemia di Coronavirus in Italia emerso dal consueto bollettino quotidiano diffuso dalla Protezione Civile e dal ministero della Sanità. Dei 299.191 attualmente positivi, 15.964 (+983) sono ricoverati in ospedale, 1.651 (+115) necessitano di terapia intensiva, mentre 281.576 (+21.636) si trovano in isolamento domiciliare. I tamponi effettuati oggi sono stati 201.452, contro i 198.952 di ieri e i 174.398 dell’altroieri. Ieri, quindi, la percentuale di tamponi positivi su tamponi effettuati era dell’12,56 per cento. Oggi è del 13,31 per cento. Per quanto riguarda le singole Regioni, la più colpita è stata oggi la Lombardia (7.339 nuovi casi), seguita da Campania (3.103), Piemonte (2.585), Veneto (2.109) e Lazio (1.995). Nessuna Regione ha registrato zero nuovi contagi. Qui tutti i dettagli.
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