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Coronavirus in Italia, ultime notizie. Conte ha firmato il Dpcm. In Gazzetta domani mattina. Nuovo aumento dei casi (+ 28.244), 353 i morti nell’ultimo giorno. Preoccupa l’impennata delle terapie intensive (+203). Dpcm: Regioni a governo, misure omogenee ed esenzione tributi

Immagine di copertina
Medici dell'ospedale di Bergamo Credits: ANSA

Coronavirus in Italia, le ultime notizie di oggi

CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – Non si arresta l’epidemia di Coronavirus in Italia, che finora ha contagiato 759.829 persone, provocando 39.412 morti. Oggi, intanto, sono attese le nuove misure anti-Covid decise dal governo. Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito tutte le ultime notizie sul Coronavirus in Italia di oggi, martedì 3 novembre 2020, aggiornate in tempo reale.

Ore 00,28 – Covid: Conte firma Dpcm; misure non cambiano – Il governo ha fornito alle regioni  garanzie sui ristori, sulle misure economiche e sui dati epidemiologici che porteranno alla suddivisione delle aree a rischio ma le misure del nuovo Dpcm non cambiano. È questo – secondo quanto si apprende – l’esito dell’ultima riunione tra il premier Conte e i capi delegazione sulle misure anti-Covid. Alla riunione hanno preso parte in video collegamento anche i ministri Patuanelli e Gualtieri al lavoro sul nuovo decreto ristori. Come chiesto dalle regioni ci sarà contestualità tra il varo del Dpcm e gli aiuti alle attivita’ che verranno danneggiate dal nuovo provvedimento. Il presidente del Consiglio ha firmato il provvedimento che verra’ pubblicato domani nella Gazzetta ufficiale.

Ore 21,05 – Dpcm: Regioni a governo, misure omogenee ed esenzione tributi – Una serie di proposte al governo in vista del nuovo dpcm. Dopo l’incontro con l’esecutivo, i governatori si sono dati appuntamento per mettere a punto delle proposte condivise. In primis c’è la richiesta di una valutazione del rischio epidemiologico fatto in collaborazione con i dipartimenti di prevenzione regionali e misure di contenimento del virus omogenee su tutto il territorio nazionale. Contestualmente al Dpcm, poi, viene chiesta l’emanazione di un decreto con indennizzi economici per le categorie economiche e la previsione del congedo parentale e riconciliazione. Infine i governatori si sono trovati d’accordo nel chiedere l’esenzione 2020-21 dei tributi per tutte le attività economiche soggette a provvedimenti di chiusura.

Ore 21,00 – Meloni, Conte stucchevole. Parlamento scavalcato – C’è un coinvolgimento delle opposizioni nei contenuti del nuovo dpcm? “Devo chiederlo a Conte dov’è questo coinvolgimento, perché finora non lo abbiamo visto e mi pare anche stucchevole questo appello alla collaborazione fatto a favore di telecamera da parte della maggioranza e del governo, quando negli ultimi otto mesi noi abbiamo fatto migliaia di proposte e sono state ignorate. Il dialogo si fa in Parlamento, che finora è stato sistematicamente scavalcato”. Lo ha detto la leader FdI, Giorgia Meloni, a Stasera Italia su Rete 4.

Ore 20,10 – Bando medici Sardegna, 777 disponibili; al via assunzioni – In Sardegna partiranno da domani le assunzioni dei medici che hanno risposto all’avviso pubblico bandito dall’Ats, l’Azienda per la tutela della salute, il 23 ottobre scorso e i cui termini sono scaduti alla mezzanotte di ieri. Al bando hanno risposto 777 medici. Gli incarichi saranno assegnati per sei mesi, che potranno essere prorogati in base all’evoluzione dell’emergenza Covid. “Inizieremo immediatamente a esaminare le domande pervenute”, assicura l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, “e rafforzeremo ogni ambito territoriale. Non abbiamo posto un limite al numero di incarichi da assegnare e recluteremo tutto il personale necessario”.

Ore 19,50 – Sassari: detenuto positivo, altri 10 con sintomi – Un detenuto nel carcere sassarese di Bancali è risultato positivo al Coronavirus. Il detenuto è stato isolato in una cella, ma ci sono già 10 detenuti che dichiarano di avere i sintomi del Covid. “Alcuni di loro hanno iniziato lo sciopero della fame in segno di protesta” ha dichiarato all’Agi Antonello Unida, garante delle persone private della libertà personale.

Ore 17.40 – Dpcm: spostamenti vietati dalle ore 22 – “Dalle ore 22 alle 5 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”. È quanto si legge in una bozza del nuovo Dpcm anti-Covid (qui le anticipazioni).

Ore 17.00 – Il bollettino di oggi – È di 418.142 persone attualmente positive (+21.630), 39.412 morti (+353), 302.275 guariti (+6.258), per un totale di 759.829 casi (+28.244), il bilancio inerente all’epidemia di Coronavirus in Italia emerso dal consueto bollettino quotidiano diffuso dalla Protezione Civile e dal ministero della Sanità. Dei 418.142 attualmente positivi, 21.114 (+1.274) sono ricoverati in ospedale, 2.225 (+203) necessitano di terapia intensiva, mentre 394.803 (+20.153) si trovano in isolamento domiciliare. Aumentano rispetto a ieri i nuovi casi: oggi, infatti, si registrano 28.244 nuovi contagi a fronte dei 22.253 di ieri. In forte rialzo anche il numero dei tamponi: nell’ultimo giorno, infatti, sono stati effettuati 182.287 test a fronte dei 135.731 di ieri. Aumenta anche il numero dei morti: 353 contro i 233 di ieri, mai così tanti dal 6 maggio, subito dopo la fine del lockdown. A preoccupare è il forte aumento dei ricoveri nei reparti in terapia intensiva, che oggi registra il dato di +203 rispetto agli 83 di ieri. Aumentano anche di 1.274 i ricoveri ordinari (ieri il dato era di +938). Per quanto riguarda le Regioni, quella che registra il maggior incremento di casi è la Lombardia con 6.804 nuovi contagi, seguita dal Piemonte con 3.169, dalla Campania con 2.971 e dalla Toscana con 2.336. Sopra i 2mila casi anche Veneto e Lazio. Il bollettino.

coronavirus italia

Ore 16,10 – Dpcm: rimane il nodo del coprifuoco – Il governo sta limando il nuovo Dpcm con anche le norme che varranno a livello nazionale. Confermate per ora le misure illustrate ieri dal premier alle Camere anche se non è stato ancora del tutto sciolto il nodo dell’orario del coprifuoco: secondo quanto si apprende dovrebbe prevalere l’ipotesi del coprifuoco a partire dalle ore 21, ma non si esclude ancora che possa scattare un’ora dopo, dalle 22.

Ore 15.30 – Zampa: “Entro stanotte nuovo Dpcm” – “Sono convinta che domani mattina ci sveglieremo con un Dpcm già pronto, confido che entro stanotte, stasera, magari tardi, il Dpcm arrivi a vedere la luce”. Lo ha detto la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa a Rainews 24. “È un provvedimento molto complesso – ha spiegato – per il meccanismo che mette in moto, attua una sorta di automatismo. Per le regioni che dovessero entrare in fascia rossa, o comunque stare fuori dagli indici che rendono compatibili misure di contenimento più leggere, scatta un automatismo e quella regione dovrà adottare misure restrittive che sono già delineate”.

Ore 14.55 – Italia vicina soglia critica terapie intensive, in 8 regioni la soglia di allerta è superata – L’Italia si avvicina pericolosamente alla soglia del 30% di terapie intensive occupate da pazienti Covid, definita “critica” dal ministero della Salute. Stando ai dati dell’ultimo monitoraggio Agenas, aggiornato a ieri, il tasso di occupazione a livello nazionale è del 28%. In 8 regioni, tuttavia, la soglia è già superata: in Valle d’Aosta il tasso è addirittura del 60%, in Umbria del 47%, seguita dalla Lombardia e dalla Provincia di Bolzano con il 42%, poi ci sono la Toscana (39%), le Marche (35%), il Piemonte (34%) e la Campania (33%). Vicina al limite la Liguria (27%), mentre l’Emilia Romagna registra un tasso di occupazione del 25%, seguita da Puglia, Sardegna e Sicilia con il 24%, Calabria, Lazio, Abruzzo e provincia autonoma di Trento con il 22%, Friuli Venezia Giulia (21%), Basilicata (20%) e Veneto, la regione migliore con il 16% di posti letto occupati.

Ore 14.15 – Governo lavora a nuovo dl ristori, Cdm entro venerdì – Il governo lavora a un nuovo decreto legge con i ristori alle attività e alle filiere che saranno colpite dalle nuove misure restrittive anti-Covid in arrivo con il Dpcm atteso stasera. Secondo quanto riferiscono diverse fonti di governo, il dl dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri entro venerdì. “Stiamo lavorando a un nuovo decreto ristori – ha annunciato il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani – cercheremo di aprire un confronto anche con le forze d’opposizione, in maniera preventiva e anche nel percorso di discussione parlamentare”. Il decreto, secondo quanto viene spiegato, non sarà finanziato con un nuovo aumento di deficit.

Ore 13.50 – Bolzano da giovedì sarà ‘zona rossa’ – Bolzano da giovedì 5 novembre diventerà ‘zona rossa’. Lo ha deciso la giunta provinciale altoatesina a seguito del forte incremento di casi di Covid-19. A Bolzano saranno chiusi anche i servizi alla persona e tutte le scuole. Inserite nuove ‘zone rosse’ anche i Comuni di Vadena, Braies, Velturno, Villabassa, Meltina, Vipiteno, Egna, Nova Levante, Ponte Gardena e Nalles. Il provvedimento scatterà giovedì e si concluderà dopo due settimane.

Ore 13.12 – Governo convoca Regioni alle 15.30; Dpcm in serata – Il nuovo incontro tra le regioni e il governo si terrà alle 15.30. Parteciperanno oltre ai governatori, ai Comuni e alle province, i ministri Boccia e Speranza e il commissario per l’emergenza Arcuri. Intanto prosegue la riunione tra il premier Conte e i capi delegazione. Sul tavolo le misure nazionali che l’esecutivo intende varare per una nuova stretta contro il diffondersi del contagio del virus. Al momento sono confermate le misure illustrate dal presidente del Consiglio ieri alle Camere, compreso il ‘coprifuoco’ alle 21. Il Dpcm dovrebbe essere firmato da Conte in serata.

Ore 11.40 – Sottosegretaria Zampa: “Nuovo Dpcm entro stasera” – Il nuovo Dpcm di misure contro il Coronavirus arriverà entro stasera, “nelle prossime ore”. Il tentativo che si sta facendo è non paralizzare il Paese: non sarà un lockdown rigido, ma simile al modello tedesco, “un lockdown light”. Così la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa su Rai Radio1 a Radio anch’io. “E’ abbastanza complicato – ha spiegato – cercare di fare una misura sartoriale basata su zone, è uno sforzo grandissimo che stiamo facendo. Il tentativo è non paralizzare il Paese, voglio che sia chiaro. Non sarà un lockdown rigido, ma simile al modello tedesco, light”.

Ore 10.30 – In Irpinia sindaco vieta a over 70enni di uscire da casa – Contagi in aumento anche fuori dalla Rsa dove si sono registrati 72 casi di positività tra personale e degenti e un decesso. A Volturara Irpina il sindaco, Nadia Manganaro, decide di vietare agli anziani con più di 70 anni di uscire di casa, se non per motivi di salute o di necessità assoluta. “I familiari potranno rifornire queste persone di generi di prima necessità tenendosi a distanza – spiega il sindaco – Sicuramente questa ordinanza susciterà polemiche e molti nostri anziani non ne saranno contenti. Credo fortemente che in questo momento l’interesse primario sia quello di tutelare gli anziani e coloro che soffrono di gravi patologie”. Nella Rsa intanto è stato assunto nuovo personale e per gli operatori sono state messe a disposizione alcune camere di albergo per consentire loro di evitare altri contatti. Nella struttura sanitaria sono pochi i degenti con sintomi. “La situazione resta delicata – aggiunge il sindaco di Volturara – La nostra speranza è che tutti si adoperino e facciano il possibile per dare la giusta assistenza e mettere in sicurezza la salute dei nostri anziani”. Nella giornata di ieri a Volturara Irpina sono stati eseguiti a spese del Comune 165 tamponi in un laboratorio privato per verificare l’espansione del virus. I risultati si conosceranno in giornata o domani.

Ore 09.40 – Medici Piemonte: ospedali regione fuori controllo – “Avevamo chiesto sin da giugno, in vista di una possibile nuova ondata del contagio, di prevedere un adeguato piano di gestione della pandemia, riorganizzando le strutture sanitarie piemontesi, cercando di aumentare il numero di medici e infermieri, rivedendo la gestione del triage. Nulla di tutto questo e’ stato fatto e oggi ci ritroviamo a vivere una situazione ospedaliera drammatica, quasi fuori controllo”. E’ il commento del segretario di Cimo (Coordinamento italiano medici ospedalieri) Piemonte, Sebastiano Cavalli, ricoverato sotto osservazione all’ospedale di Verduno.

Ore 08.33 – Crisanti: “Vera sfida è prevenire terza ondata a febbraio” – “Il vero obiettivo che dovremmo avere ora è mettere in atto misure per evitare la terza ondata. Se ora facciamo un lockdown estremamente rigido di 6-7 settimane, poi a ridosso di Natale i casi saranno diminuiti e ci saranno mille pressioni per rimuovere le misure, perché tutti vogliono andare in vacanza, a pranzo fuori o a trovare amici fuori regione, e a febbraio staremo di nuovo in questa situazione. La vera sfida in questo momento quindi è trovare una strategia per evitare la terza ondata”. Lo ha detto Andrea Crisanti, professore ordinario di Microbiologia dell’Università di Padova.

Ore 07.30 – Scattano due zone rosse in Sicilia: Vittoria e Centuripe  – Scattano oggi le zone rosse di Vittoria, in provincia di Ragusa, e Centuripe, nell’Ennese. L’ordinanza resterà in vigore fino al 10 novembre. Vietato circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato, fatta eccezione nei casi in cui ci si debba recare sul luogo di lavoro (solo se non è consentito lo smart working), o per l’acquisto o il consumo di generi alimentari e l’acquisto di beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria o per appuntamento presso studi professionali. Per quanto riguarda la filiera agroalimentare e ortofrutticola e, in genere, l’organizzazione delle attività mercatali, l’Azienda sanitaria provinciale di Ragusa dovrà intensificare i controlli per la prevenzione e il contenimento del contagio. Il mercato ortofrutticolo di Vittoria mantiene la propria piena funzionalità. Gli esercizi commerciali (quali bar, ristoranti, rosticcerie, panifici, pollerie, paninerie e similari) garantiranno per le finalità di asporto l’accesso solo a una persona per volta e sempre con l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, anche per l’attività di consegna a domicilio. La partecipazione a funzioni religiose è contingentata nel numero dei partecipanti secondo un apposito protocollo che verrà condiviso tra i Comuni e gli eventuali richiedenti. Tutte le attività didattiche e scolastiche, di ogni ordine e grado, sono sospese, così come le fiere, le sagre e i mercati rionali. Consentito il transito per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, di prodotti sanitari e di beni o servizi essenziali, così come per i residenti o domiciliati (anche di fatto) nei due Comuni interessati, esclusivamente per garantire le necessarie cura e l’allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante.

Ore 07.00 – Dpcm, Conte annuncia che verrà completato oggi – Il nuovo Dpcm per fronteggiare l’emergenza Covid verrà completato oggi. Lo ha detto ieri sera il premier Giuseppe Conte, parlando con i cronisti dopo il voto del Senato sulle risoluzioni. “Manderemo il testo alle regioni per il parere. Il confronto con le regioni sta andando avanti, anche questa mattina c’è stata una riunione”, ha sottolineato il premier.

Ore 06.30 – Salvini: “Chiudete anche i porti a sbarchi migranti” – “Un governo che si appresta a chiudere territori non potrebbe chiudere i porti allo sbarco di migliaia di clandestini? Non è difficile, lo abbiamo fatto, lei lo ha fatto anche se poi a processo mandate me”. Così Matteo Salvini, leader della Lega si è rivolto in Senato la presidente del consiglio Conte dopo le comunicazioni sull’emergenza Covid.

Ore 06.00 – Sala: “Lavoriamo per evitare lockdown come in primavera” – “Stiamo tutti lavorando per cercare di non mettere in atto un lockdown come quello di questa primavera”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala, su Facebook in vista delle misure che si potranno prendere in città per limitare la diffusione del virus. “La lettura della situazione sanitaria non è affatto semplice” spiega il sindaco. E sebbene “Rispetto alle previsioni fatte dal Comitato Tecnico Scientifico della Regione due settimane fa, ad oggi abbiamo meno terapie intensive di quelle previste, è anche vero che c’è molta pressione sugli ospedali e che le richieste di ricoveri sono molto alte”. Sala ricorda di essersi già espresso “più volte rispetto alla necessità di cercare di tenere aperte le scuole, per i ragazzi e anche per le loro famiglie”. “Penso – dice – si possa anticipare la ‘chiusura’ cittadina alla sera”. Quanto ai trasporti “tutti i mezzi Atm disponibili sono in strada, anche quelli più vecchi, e ho chiesto a Regione di fare il possibile per avviare accordi con i privati”. Di tutto ciò si è discusso nel pomeriggio in Consiglio Comunale, “che, in modo di fatto uniforme, ha approvato questa linea”. Ma “eventuali decisioni dovranno essere prese di concerto con il Governo. Stasera e domani mattina continueremo a lavorare in tal senso”, ha concluso Sala.

CORONAVIRUS, COSA È SUCCESSO IERI IN ITALIA

Mattarella domani vedrà Fico e Casellati – Sergio Mattarella vedrà domani i presidenti di Camera e Senato. Il presidente della Repubblica riceverà al Quirinale Roberto Fico ed Elisabetta Casellati nel pomeriggio.

Il bollettino di lunedì 2 novembre – È di 396.512 persone attualmente positive (+18.383), 39.059 morti (+233), 296.017 guariti (+3.637), per un totale di 731.588 casi (+22.253), il bilancio inerente all’epidemia di Coronavirus in Italia emerso dal consueto bollettino quotidiano diffuso dalla Protezione Civile e dal ministero della Sanità. Dei 396.512attualmente positivi, 19.840 (+938) sono ricoverati in ospedale, 2.022 (+83) necessitano di terapia intensiva, mentre 374.650 (+17.362) si trovano in isolamento domiciliare. Diminuisce rispetto a ieri il numero dei nuovi casi (oggi 22.253, ieri 29.907). Il dato, però, come ogni post weekend è fortemente influenzato dal basso numero di tamponi effettuati: nell’ultimo giorno, infatti, sono stati realizzati 135.731 test a fronte dei 183.457 di ieri. Aumenta il numero dei morti (233 contro i 208 registrati ieri) mentre diminuisce lievemente il numero dei ricoverati in terapia intensiva (+83, ieri era stato di +96). Stabile, invece, l’incremento dei ricoveri ordinari che oggi aumenta di 938 unità (ieri erano stati 936). Per quanto riguarda le Regioni, quella che registra il maggior incremento dei casi è la Lombardia con 5.278 nuovi contagi, seguita dalla Campania con 2.861, dalla Toscana con 2.009 e dal Piemonte con 2.003. Il bollettino.

Via libera Camera a risoluzione maggioranza – La Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del premier Conte sul nuovo Dpcm. La risoluzione è stata votata per parti separate: il centrodestra si è astenuto sul dispositivo, ad eccezione del sesto capoverso. I voti favorevoli sono 284, 178 gli astenuti e 1 voto contrario.

“Esodo” a San Marino per ristoranti e palestre aperti – Centinaia di persone lo scorso weekend hanno varcato il confine con la Repubblica di San Marino per un aperitivo, una cena al ristorante o per andare in palestra. Il governo del piccolo stato enclave ha infatti, per ora, deciso di non chiudere queste attività nelle ore serali come in Italia scegliendo per controlli più serrati. Questo sta determinando che moltissimi italiani residenti nelle zone di confine, in particolare nel Riminese, scelgono di andare sul Titano per un momento si svago in questo periodo impossibile nel nostro paese. Una quindicina di sindaci della provincia di Rimini hanno scritto una lettera alle autorità sammarinesi per chiedere di uniformarsi alle regole italiane ma per il momento c’è un nulla di fatto: “Il Covid – ha fatto sapere il Congresso di Stato del Titano – pesa notevolmente sulla nostra economia, anche per il mancato accesso a fondi per i ristori o finanziamenti internazionali”.

Ordine medici Milano: lockdown immediato per città – “Di una cosa siamo certi: la situazione sia nelle strutture sanitarie ospedaliere che anche nella medicina del territorio è diventata insostenibile. È necessario intervenire con un lockdown immediato ed efficace”. Lo chiede per Milano il Presidente dell’Ordine dei Medici della città (Omceo), Roberto Carlo Rossi. “Non esistono – scrive Rossi – piccoli rimedi a grandi problemi, così come non si può giocare a scaricare su altri ruoli e responsabilità: la situazione è molto seria e senza interventi drastici non può che peggiorare. Soprattutto se inoltre non ci si attrezza seriamente per tutelare quei medici che, ancora adesso, sono impegnati in prima linea, ma senza le necessarie attrezzature e materiali di protezione per svolgere in sicurezza il proprio lavoro”. Rossi sottolinea infine “la ferma ed unanime decisione di tutto il nuovo Consiglio milanese dell’Ordine nell’avanzare una richiesta di provvedimenti restrittivi immediati”.

Francesco Totti positivo al Coronavirus – L’ex calciatore della Roma Francesco Totti è risultato positivo al Coronavirus. Lo scorso 14 ottobre, il papà dell’ex giocatore, Enzo, era morto proprio per alcune complicanze sopraggiunte dopo aver contratto il Covid-19. Leggi l’articolo completo.

Centrodestra valuta astensione su impegni testo maggioranza – Il centrodestra sta valutando come comportarsi sulla risoluzione della maggioranza sulle nuove misure anti-Covid dopo le comunicazioni del premier Conte. La Lega vorrebbe votare contro, mentre Fratelli d’Italia e Forza Italia sarebbero orientati ad astenersi.

Zaia: “Non abbiamo deciso nulla” – “Da parte nostra siamo assolutamente pronti a dare corso ad eventuali restrizioni nazionali ma non sicuramente sul fronte delle attività produttive. A tutt’oggi ci sono state proposte minimali ma non si è parlato di protocollo di misure da adottare. Oggi non abbiamo deciso nulla”. L’ha detto oggi il governatore del Veneto Luca Zaia in riferimento alla video conferenza tenuta oggi tra governo e regioni in merito alle linee guida da inserire nel nuovo Dpcm.

Conte presenta il nuovo Dpcm alla Camera: “Prime misure da mercoledì” – “Decisioni da assumere con massima speditezza a fronte del drammatico quadro pandemico. Nuovo corpus di misure restrittive da adottare prima di mercoledì 4 novembre. All’esito di ulteriore interlocuzione ho chiesto di anticipare queste comunicazioni sulle risoluzioni che saranno approvate questa mattina alla Camera. Il quadro epidemiologico nazionale appare molto critico, la pandemia corre impetuosamente in tutto il continente, costringendo ciascun Paese ad adottare misure maggiormente restrittive. Oggi solo il 5% sono ricoverate con sintomi in ospedale, contro il 41% della prima ondata. Gli italiani contagiati sono di numero ben più elevato, anche se la gravità sembra minore. Il 21% dei posti letto disponibili è già occupato. I pazienti in terapia intensiva sono poco più della metà dei posti letto attivati. C’è rilevante differenza rispetto alla prima ondata: abbiamo maggiore preparazione nei dispositivi di protezione,  consideriamo inoltre che oggi possiamo considerarci autosufficienti, sono stati distribuiti 1,6 miliardi di prodotti vari e l’Italia è uno dei pochi paesi al mondo in cui vengono distribuite gratuitamente 11 milioni di mascherine chirurgiche. In questo momento quindi non stiamo subendo una insostenibile pressione nei reparti di terapia intensiva, piuttosto registriamo una pressione nell’area medica in generale. Il commissario Arcuri ha già acquistato 10 milioni di test rapidi. Arriveremo a 350mila test al giorno. Detto ciò, l’evoluzione dell’epidemia risulta comunque molto preoccupante, in via di transizione verso scenario di tipo 4. Regioni a rischio tenuta quadro sanitario. Undici regioni sono classificate a rischio elevato e molto elevato, altre 8 a rischio moderato con una probabilità elevata di progredire a rischio elevato nel prossimo mese. 15 regioni a rischio di superare le soglie critiche per le terapie intensive nel prossimo mese. Effetti del Dpcm verificati sono a partire dal 14esimo giorno dell’entrata in vigore, in questo momento non vi sono evidente scientifiche che ci consentano di prognosticare la misura di questo impatto. Per conseguenza, siamo costretti a intervenire in ottica di prudenza per attuare ulteriori misure. Questa strategia va necessariamente modulata in base alle differenti criticità dei territori. Sulla base di criteri scientifici, predefiniti, oggettivi, sarà quindi necessario introdurre un regime differenziato sui differenti scenari regionali. Il Dpcm individuerà tre aree a rischio, l’inserimento delle regioni in quelle aree dipenderà dal ministro della Salute. Per l’intero territorio nazionale intendiamo intervenire solo con alcune specifiche misure per rafforzare il contenimento: chiusura giorni festivi centri commerciali. In coerenza della chiusura delle sale bingo, chiudiamo i corner gioco ovunque collocati. Chiuderanno musei e mostre e riduzione del 50% dei mezzi pubblici, introdurre limiti agli spostamenti da e per regioni con elevati coefficienti di rischio, salvo situazioni di necessità, salute e lavoro. Limiti a circolazione delle persone nella fascia oraria più tarda. Prevediamo infine possibilità di scuole di secondo grado passino a didattica a distanza interamente. Prevediamo di introdurre ulteriori misure restrittive per quelle regioni più a rischio. Qui la notizia completa

Ministra Puglisi: “Coprifuoco alle 21 in tutta Italia” – “Gli interventi saranno uniformi, poi, come scritto nel precedente Dpcm, nella propria autonomia ciascun ente locale può prevedere anche restrizioni ulteriori. Le restrizioni saranno nazionali, poi magari c’è anche la volontà di fare una distinzione tra quelle regioni che hanno già superato l’Rt 2 da quelle che hanno indici più bassi. Ma le misure saranno nazionali, come per esempio il coprifuoco alle 21 per tutto il territorio nazionale”. Lo ha detto a Start, su Sky TG24, il Sottosegretario al ministero del Lavoro, Francesca Puglisi. “Questo secondo Dpcm – ha spiegato – continuerà ad incentivare che le persone restino  a casa tranne che per ragioni di salute o lavoro. Stiamo cercando di lasciare fabbriche e quante più possibili attività produttive aperte. Ci saranno misure più restrittive per le Regioni che hanno un tasso di Rt superiore a 2. Purtroppo dobbiamo sacrificare la didattica in presenza, modificandola in didattica a distanza, per tutte le scuole di secondo grado e si sta discutendo in queste ore se farlo anche per la terza media, cercando di lasciare invece i bambini più piccoli con la didattica in presenza, cosa che viene garantita anche per ragazze e ragazzi con disabilità”. Qui la notizia completa

Riapre l’ospedale da campo della Fiera di Bergamo – Riapre da oggi l’ospedale da campo della Fiera di Bergamo con l’arrivo dei primi 4 pazienti. La riattivazione dei posti di terapia intensiva è stata realizzata all’Ospedale Papa Giovanni XXIII, grazie le imprese artigiane di Confartigianato Bergamo, i ragazzi della curva nord dell’Atalanta, A.N.A. onlus. Il presidio apre i primi 4 posti letto di terapia intensiva e semi intensiva per procedere progressivamente con l’attivazione di ulteriori posti letto in base alle esigenze, fino ai 48 totali. Ventiquattro (2 moduli da 12) saranno gestiti dall’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e gli altri ventiquattro (2 moduli da 12) dagli Spedali Civili di Brescia, con personale medico e infermieristico proveniente da tutti gli ospedali pubblici e privati delle province di Bergamo, Brescia e Mantova.

Bonus bici, martedì 3 novembre scatta il click day per richiedere i rimborsi – Dal sito del ministero dell’Ambiente sarà attivata la piattaforma per ricevere gli indennizzi fino a 500 euro per l’acquisto di biciclette, monopattini.

Verso il nuovo Dpcm, dalle zone rosse al coprifuoco alle 21: scontro tra Governo e Regioni – Chiusure mirate nei territori più a rischio, limitazioni agli spostamenti tra Regioni, chiusura dei centri commerciali nei weekend e riduzione degli orari per le altre attività commerciali e più didattica a distanza nelle scuole. In particolare sul coprifuoco nazionale alle 21 ci sarebbe l’accordo dei capidelegazione di maggioranza, che hanno nuovamente incontrato stamattina il premier dopo il lungo vertice di ieri sera. La complessità delle decisioni e le distanze tra governo e Regioni potrebbe far slittare il varo del decreto a domani. Il dibattito più acceso è quello con i governatori, che chiedono di varare uno schema valido a livello nazionale, mentre il governo preferirebbe chiusure differenziate in base alla situazione del contagio. L’articolo completo.

Pregliasco: “Diffusione virus molto ampia e peggiore della prima volta” – “Questo è un virus pervasivo. In questo momento c’è una diffusione molto ampia e peggiore della prima volta”. Queste le parole, nel corso di un intervento ad “Agorà” su Rai Tre, del virologo dell’Università degli Studi di Milano, Fabrizio Pregliasco, direttore dell’Irccs Galeazzi, a proposito dell’emergenza sanitaria legata.

Fontana: “Riapre oggi presidio della Fiera di Bergamo” – “Riapre oggi il presidio medico avanzato in Fiera a Bergamo che accoglierà i primi 4 pazienti. La riattivazione dei posti di terapia intensiva è stata realizzata grazie a un lavoro di squadra, coordinato dalla cabina di regia regionale che, ancora una volta, a distanza di 7 mesi, vede in prima linea l’Ospedale Papa Giovanni XXXIII, le imprese artigiane di Confartigianato Bergamo, i ragazzi della curva nord dell’Atalanta, A.N.A. onlus, che ringrazio a nome di tutta la Giunta regionale e dei Lombardi”. Lo comunica il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

Ipotesi chiusure diversificate: scontro Governo-Regioni – Negozi chiusi alle 18, chiusura dei centri commerciali nel fine settimana, stretta nella circolazione fra le regioni, coprifuoco e scuole superiori in didattica a distanza, musei chiusi. Sono alcune delle proposte su cui si sta ragionando per le regioni con un alto indice di contagio. Per il resto del territorio nazionale le misure restrittive sarebbero più light. E’ questa l’ipotesi sul tavolo del governo in vista della nuova stretta anti-covid che dovrebbe essere contenuta in un dpcm che il premier Giuseppe Conte dovrebbe illustrare domani alle Camere per poi firmarlo in serata. Ma la complessità delle decisioni e le distanze tra governo e regioni potrebbe far slittare il varo del decreto a martedì. Il dibattito più acceso è quello con le regioni che chiedono di varare uno schema valido a livello nazionale mentre il governo preferirebbe uno schema con chiusure differenziate in base alla situazione del contagio. Le Regioni, che con Anci e Upi incontreranno nuovamente il governo domani mattina alle 9, chiedono misure nazionali e la chiusura dei negozi alle 18. I governatori, con il presidente della Conferenza delle regioni, hanno spiegato che “più ci sono misure nazionali più è possibile dare un senso di uniformità” all’azione contro la pandemia. Il premier invece frenerebbe all’idea di una chiusura nazionale e propone misure regionali in base agli indici Rt. Ufficialmente la Conferenza delle Regioni ha definito “decontestualizzati, estrapolati, in qualche caso anche travisati” i passaggi dei presidenti delle Regioni. I quali oggi non hanno però contribuito a rasserenare il clima del dibattito con dichiarazioni pubbliche, a cominciare da quella di Giovanni Toti, poi corretta, sulla necessità di tutelare gli anziani definiti però “improduttivi”.

Franceschini: “Chiuderanno anche i musei” – “Per fermare il contagio bisogna limitare i contatti tra le persone. Le sale sono luoghi di possibile contagio e quando vai a chiudere quel tipo di luoghi non devi guardare la gerarchia dell’importanza. Hanno detto che in europa non l’ha fatto nessuno, ora molti paesi in Europa stanno facendo le stesse scelte”. Lo ha detto il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e capodelegazione Pd al governo Dario Franceschini a Che Tempo che fa, su Rai 3. “Mi sono chiesto perchè quando i teatri e i cinema sono stati chiusi a febbraio o marzo non c’è stata la stessa protesta, probabilmente perchè allora guardavamo le terapie intensive, ma se la curva non migliora arriveremo presto alla saturazione die posti in ospedale”, ha aggiunto Franceschini. “Con i passi avanti che faremo chiuderanno anche i musei”, ha concluso.

Festa extracomunitari a Napoli, polizia aggredita – La polizia a Napoli è intervenuta per la segnalazione di una festa in un circolo in via Michele Morelli, nella zona del borgo di San Antonio Abate, dove c’erano almeno 200 persone, in maggioranza extracomunitari di colore. Gli agenti sono stati aggrediti, non è chiaro se perché era in corso una lite o perché la festa veniva così interrotta, dato che era un assembramento proibito dalle norme anti-contagio. In ausilio alla prima volante, sono arrivate altre voltanti e gli agenti del Reparto Mobile. Alcune persone sono state fermate e portate nella vicina caserma Raniero per essere identificate. Secondo quanto si è appreso, ci sarebbero anche poliziotti contusi o feriti.

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