Coronavirus in Italia, ultime notizie. Il bollettino di oggi: 14.245 casi e 347 morti. Bellanova: “Piano vaccini insufficiente e poco chiaro”
Coronavirus Italia, le ultime notizie di oggi
CORONAVIRUS ITALIA, ULTIME NOTIZIE – In Italia 14.345 nuovi casi secondo il bollettino di oggi, con il tasso di positività che scende al 13,8 per cento. Oggi è ancora zona rossa ma domani, 4 gennaio il Paese ritornerà, solo per un giorno, in fascia arancione. Qui tutte le notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito tutte le ultime news sul Coronavirus in Italia di oggi, domenica 3 gennaio 2021, aggiornate in tempo reale.
Ore 19 – Governo verso proroga restrizioni fino al 15 gennaio (compreso stop spostamento tra Regioni) – Nuove misure in arrivo. Si è concluso il vertice di governo convocato oggi, domenica 3 gennaio, per fare un punto sull’emergenza Covid in vista della scadenza del 6 gennaio del decreto messo in campo per le festività di Natale. Tra le ipotesi sul tavolo c’è quella di un provvedimento ponte dal 7 al 15 gennaio con fasce a misurazioni nazionale, cioè tra la data di scadenza del decreto natalizio e quella dell’ultimo Dpcm. Con il weekend del 9 e 10 in fascia arancione quindi chiusura di bar e ristoranti e spostamenti vietati anche tra Comuni. E, fino al 15, lo stop allo spostamento tra regioni. Fra le ipotesi sul tavolo c’è anche la proroga del divieto di ospitare a casa più di due parenti o amici, minori di 14 anni esclusi. La misura, già prevista nel decreto natalizio in scadenza il 6 gennaio, sarebbe così prorogata fino al 15 del mese. Lo anticipa Repubblica. Alle 19 è prevista una riunione del Comitato Tecnico Scientifico che va verso una revisione dei criteri decisivi per determinare le fasce di rischio. (Qui l’articolo completo)
Ore 17,20 – Il bollettino di oggi – Sono 14.345 i nuovi casi, contro i 11.831 di ieri, e 347 i morti (ieri erano stati 364), a fronte di 102.974 tamponi effettuati (ieri erano stati 67.174). Il rapporto positivi/tamponi in questo primo giorno del 2021 è al 13,8%, rispetto al 17,1% di ieri. (I dati completi)
Ore 14,30 – Bellanova: “Piano vaccini insufficiente e poco chiaro” – “Ancora una volta di più oggi verifichiamo l’insufficienza del sistema sanitario, sancita dalla necessità di far scattare le Regioni arancioni o rosse con soglie di Rt più basse di quanto indicato in precedenza per evitare ulteriori criticità. E si verifica l’insufficienza e la poca chiarezza sul Piano vaccinale”, lo avrebbe detto secondo fonti di Italia Viva citate dall’Agi la ministra Bellanova durante la capidelegazione ancora in corso. “Se si vuole uscire da questo stallo dando un messaggio chiaro ai cittadini c’è un solo modo: continuare puntuale tracciamento e far chiarezza sul piano vaccinale. Il solo messaggio restate in casa è evidente che psicologicamente ed economicamente ai cittadini non basta più. A fronte di un sacrificio che chiediamo alle persone, dobbiamo dare certezze. E io per i dati che leggo, ancora ne vedo poche”.
Ore 13,50 – Gallera: “Dal 4 gennaio fino a 10mila dosi al giorno” – “Partirà da lunedì 4 gennaio, secondo la programmazione originaria della Direzione Generale Welfare, la vaccinazione del personale delle Asst, Irccs , Spedalità privata e Rsa. Si prevede una capacità di somministrazione iniziale fino ad un massimo di 10.000 dosi al giorno, che potrà essere successivamente incrementata fino a 15.000”. Lo comunica l’assessore regionale lombardo al Welfare Giulio Gallera in merito all’avvio della campagna vaccinale anti-Covid sul territorio lombardo.
“Questi numeri – sottolinea l’assessore – saranno in grado di rispondere al fabbisogno di coprire la popolazione sanitaria delle strutture con l’obiettivo di raggiungere il requisito di “covid free”, rispettando la scadenza fissata per tutte le regioni, entro la fine del mese di febbraio, con la dose di richiamo da effettuare dopo 21 giorni. Chi utilizza delle graduatorie riferite a tre giorni, di cui uno festivo, per continuare a cavalcare polemiche pretestuose, dimostra assenza di responsabilità istituzionale e politica”.
“Per l’avvio della campagna vaccinale – prosegue Gallera – sono stati consegnati il 27 dicembre mattina 1620 dosi. Sono state trasferite in parte a tutti i capoluoghi di provincia e in due luoghi simbolo, Alzano e il Trivulzio. Il rimanente è stato utilizzato al Niguarda e al Sacco, stante anche la necessità di esaurirle in 4 giorni. Nel corso dei giorni successivi sono state comunicate le ipotesi di consegna, per questa prima tranche, immaginata dalla struttura Commissariale al 4 di gennaio ( prima prevista per metà gennaio)”.
Ore 12,45 – Covid: dottoressa siracusana vaccinata è positiva – Una dottoressa dell’ospedale Umberto I di Siracusa che era stata vaccinata sei giorni fa a Palermo contro il Covid-19 è risultata positiva. Lo riporta l’Ansa citando l’Azienda sanitaria provinciale, che ha confermato che la professionista era stata tra i primi ad essere sottoposta al vaccino e ieri è stata ricoverata. Qui la notizia completa.
Ore 12,40 – Vaccini, Lombardia in ritardo. Gallera: “Non faccio rientrare i medici dalle ferie per le vaccinazioni”. L’assessore al Welfare lombardo in un’intervista a La Stampa assicura: “Da domani 6mila iniezioni al giorno”. Qui la notizia completa.
Ore 10,00 – Vaccinate oltre 79mila persone in Italia – Prosegue la campagna vaccinale anti-Covid in Italia, partita ufficialmente (e simbolicamente) in tutta Europa con il V-Day del 27 dicembre scorso. Secondo l’ultimo dato disponibile sul portale online del commissario straordinario per l’emergenza, aggiornato alle 9 di questa mattina, 3 gennaio 2021, sono 79.146 le persone vaccinate contro il coronavirus in Italia. Qui la notizia completa.
Ore 7,00 – Governo studia nuova stretta: sei regioni in arancione. Weekend rossi per tutti – Il governo valuta nuove misure per limitare i contagi, dopo i numeri in crescita degli ultimi giorni. Secondo quanto riporta Repubblica ci sono due ipotesi sul tavolo. La prima è di stabilire “nuovi criteri per l’Rt che permettano di decretare con numeri anche meno emergenziali zone arancioni e rosse regionali”. A finire subito in zona arancione, con i nuovi criteri, sarebbero almeno tre Regioni (Calabria Liguria e Veneto) mentre altre tre sarebbero in bilico perché superano l’1 ma non nell’estremo più basso della forchetta (Basilicata, Lombardia e Puglia). La seconda ipotesi è quella di “un nuovo giro di vite nazionale che potrebbe portare a istituire zone rosse nei fine settimana sull’intero territorio italiano”. Nel weekend sarebbero quindi chiusi bar, ristoranti, negozi, centri commerciali e vietati i movimenti non essenziali. Per gli altri giorni, potrebbero essere previste ulteriori limitazioni alla circolazione intercomunale e interregionale. Qui la notizia completa.
Arcuri, secondi in Ue con 63mila vaccinati – L’Italia è seconda in Europa, dopo la Germania, per numero di vaccinati. È quanto fanno sapere gli uffici del Commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, da cui si specifica che secondo gli ultimi dati raccolti dalle varie regioni, le vaccinazioni in Italia hanno raggiunto quota 63.263.
Il bollettino – Sono 11.831 i nuovi casi, contro i 22.211 di ieri, e 364 i morti (ieri erano stati 462), a fronte di solo 67.174 tamponi effettuati (ieri erano stati 157.524). Il rapporto positivi/tamponi in questo primo giorno del 2021 è al 17,1%, rispetto al 14,1% di ieri. Le persone attualmente positive al Covid sono 577.062, i morti 74.985 e i guariti 1.489.154, per un totale di 2.141.201 casi. (Qui tutti i dettagli)
Pregliasco: “Si prefigura la terza ondata” – La terza ondata del Covid è praticamente sicura e rischia di essere “un’ondona”, almeno a detta di Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università statale di Milano, in un’intervista a La Stampa in cui spiega che “l’anno nuovo non promette bene. I numeri di questi giorni non consentono di stare tranquilli e prefigurano una terza ondata”. L’unica è sperare che “non sia un’ondona”, anche se “gli ultimi dati dimostrano la stanchezza del lockdown, ma ora la curva rallenta troppo lentamente per cui è urgente intervenire con nuove misure”. Durante le feste è stato concesso qualche strappo, ma pranzi, cene e ritrovi vanno dimenticati fino al vaccino”. Ovvero? “La vaccinazione non darà risultati a breve per cui per diversi mesi, circa fino a fine 2021”, prevede Pregliasco. Sulla riapertura delle scuole il virologo afferma che “con l’attuale circolazione del virus le scuole sono pericolose sia per quello che vi succede dentro sia per il traffico che innescano, ma ha senso il tentativo di riaprirle parzialmente per valutare nel tempo gli effetti ed eventualmente ricalibrarsi. Anche perché la scuola ha pari dignità rispetto ai servizi essenziali e ai luoghi di lavoro, che fin qui si è cercato di privilegiare sacrificando invece svaghi e turismo”.
Giovedì 7 gennaio torna il sistema dei colori: il governo attende nuovi dati, ma 3 regioni rischiano subito la zona rossa – A rischiare per ora sono soprattutto 3 regioni: Veneto, Liguria e Calabria, che secondo l’ultimo report Iss hanno superato il valore 1 di Rt e che potrebbero essere collocate nella lista dei territori sottoposti a maggiori misure restrittive. A rischio anche Puglia, Basilicata e Lombardia che sono molto vicine a quella soglia.
Vaccino Covid, come e quando lo faremo? I piani delle Regioni – Ogni Regione d’Italia ha libertà decisionale in merito alla programmazione delle varie fasi del vaccino per il Covid: dall’ordine delle priorità alle modalità di prenotazione. Qui la guida con le cose da sapere.
Le regole in vigore dal 7 gennaio 2021: scuole, palestre, bar e ristoranti – Dal 7 gennaio 2021 non saranno più in vigore le regole del decreto Natale, che stabiliva l’alternanza tra giorni rossi e arancioni per evitare l’impennata dei contagi durante le feste. L’Italia tornerà al sistema a tre colori, e molte Regioni saranno probabilmente in “zona gialla”. Il 15 gennaio, inoltre, è prevista la scadenza del Dpcm che imponeva varie misure anti Covid, tra cui la chiusura dei ristoranti e dei bar alle 18. Qui quali saranno le regole in vigore dopo le festività, con il punto su quello che sappiamo finora.
Scuola: rientro in classe il 7 gennaio, ma con lezioni di 45-50 minuti – Ci sono anche lezioni più corte nel piano per le riapertura della scuola superiore in presenza del 2021: non più i canonici sessanta minuti, ma 45-50. A riportarlo è il Corriere della Sera, che cita la nota del ministero dell’Interno che fa il punto su come saranno organizzate le scuole da giovedì prossimo. Nei documenti prefettizi firmati a livello provinciale nei giorni scorsi per permettere la riapertura delle scuole da giovedì 7, zono previsti scaglioni di ingresso e uscita con lezioni fino alle 16 e, a turno, il sabato. Dal 7 si comincia con la metà degli studenti e dal 15 — ma più probabilmente sarà da lunedì 18 — con il 75 per cento degli studenti in classe. Per quanto riguarda i mezzi pubblici, sono stati stanziati altri 300 milioni per pagare le corse aggiuntive. I turni, con ingressi scaglionati fino alle 10 non sono stati adottati in tutte le regioni: Emilia Romagna, Veneto, Molise, Basilicata e Sardegna manterranno gli ingressi per tutti alle 8. Nelle altre regioni per venire incontro alle esigenze di orario, le scuole potranno invece ridurre la durata delle lezioni in modo da non superare le 16 come orario di uscita, recuperando con attività a distanza il tempo perso a scuola.
Vaccinate oltre 45 mila persone in Italia – Sono 45.667 le persone vaccinate contro il Covid in Italia, secondo l’ultimo dato disponibile sul portale online del commissario straordinario per l’emergenza. In testa la Provincia Autonoma di Trento (somministrate 1.730 dosi, il 34,8% delle 4.975 disponibili) seguita dal Lazio (9.301 vaccinazioni, il 20,3% delle 45.805 delle dosi disponibili) e dal Friuli-Venezia Giulia (1.948 vaccinazioni, il 16,3% delle 11.965 dosi a disposizione).