Coronavirus in Italia, ultime notizie. Nuovo Dpcm: parla Conte
Coronavirus in Italia, le ultime notizie di oggi
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – Mentre la curva epidemica è in calo, il governo si appresta a varare il nuovo Dpcm con le misure anti-Covid che entreranno in vigore a partire da domani, venerdì 4 dicembre. Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito tutte le ultime notizie sul Coronavirus in Italia di oggi, giovedì 3 dicembre 2020, aggiornate in tempo reale.
Ore 20,20 – La conferenza stampa di Conte sul nuovo Dpcm – Qui la diretta
Ore 19,40 – Bonaccini: “Considerare tema persone sole” – Il divieto di spostamento addirittura tra comuni e nemmeno dentro le province rischia di favorire la possibilità di trovarsi a chi vive nelle grandi città e rischia di isolare chi vive in un piccolo comune”. Lo ha detto il presidente della Conferenza delle regioni e dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini al Tg4. “Siamo d’accordo che non bisogna far circolare troppo le persone per evitare contagi – ha sottolineato – ma va considerato anche il tema sociale. Il Presidente del Consiglio ci ha detto che si farà una valutazione sul tema delle persone sole”.
Ore 17,30 – Il bollettino di oggi – Le persone attualmente positive al Covid sono 759.982 (-1.248), 58.038 i morti (+993) e 846.809 i guariti (+23.474), per un totale di 1.664.829 casi (+23.225): questi i dati completi resi noti oggi nel bilancio sull’epidemia di Covid in Italia. Dei 759.982 attualmente positivi, 31.772 (-682) sono ricoverati in ospedale, 3.597 (-19) necessitano di terapia intensiva, mentre 724.613 (+34.822) si trovano in isolamento domiciliare. Aumentano i nuovi casi (23.225 contro i 20.709 di ieri) a fronte anche di un aumento dei tamponi (226.729 contro i 207.143 di ieri). Aumenta, purtroppo, il numero dei decessi (993 contro i 684 di ieri), mentre si conferma il trend negativo delle ospedalizzazioni. Oggi, infatti, c’è un decremento di 682 unità per quanto riguarda i ricoveri ordinari (ieri il dato era di -357) e di 19 unità per quanto riguarda i ricoveri nelle terapie intensive (ieri era di -47). Per quanto riguarda le Regioni, quella che registra il maggior incremento dei casi è la Lombardia con 3.751 nuovi contagi, seguita dal Veneto con 3.581, dalla Campania con 2.295 e dal Piemonte con 2.230 nuovi casi. Il bollettino.
Ore 16,30 – Iss: solo 2,8% neonati positivi da mamma infetta – Sul totale dei 681 neonati presi in esame solo 19, pari al 2,8%, sono risultati positivi al virus dopo la nascita; solo uno ha avuto complicazioni respiratorie risolte dopo ricovero in terapia intensiva”. È quanto emerso dallo studio sulla gravidanza e Covid-19 condotto dall’Istituto superiore di sanità e coordinato dall’Italian Obstetric Surveillance System (ItOSS). “Alla luce delle evidenze disponibili – è scritto nel report che ha preso in esame la prima ondata del virus – la trasmissione del virus da madre a neonato sembra possibile ma molto rara e non influenzata dalla modalità del parto, dall’allattamento o dal rooming-in”.
Ore 15.30 – Nuovo Dpcm: conferenza stampa di Conte alle 20.15 – In diretta da Palazzo Chigi si terrà alle 20.15 la conferenza stampa del premier Giuseppe Conte che illustrerà le misure contenute nel nuovo Dpcm per contrastare l’epidemia di Covid-19. Qui la diretta
Ore 15.15 – Vaccino: Arcuri, usciremo da tragedia solo con immunità gregge – “Solo con l’immunità di gregge riusciremo ad uscire in qualche modo da questa tragedia”. Lo ha detto il commissario straordinario per l’emergenza Covid 19 Domenico Arcuri nel corso di una audizione in videoconferenza davanti alle commissioni riunite Trasporti e Affari sociali della Camera dei deputati. “Il mio dovere è di mettere tutti gli italiani nelle condizioni di vaccinarsi – ha spiegato Arcuri – I nostri esperti dicono che dovrebbero farlo almeno il 60% delle persone per raggiungere un livello di contagiosità scarso. Noi auspichiamo che grazie ad una campagna di comunicazione massiva si possano superare le ritrosie a sottoporsi al vaccino che pure ci sono, non so se nella popolazione o in chi ritiene di rappresentarla sui media”.
Ore 14.30 – Confindustria Alberghi: Dpcm colpisce settore e dignità – Le nuove misure anti-Covid contenute nell’ultimo Dpcm “appaiono davvero irrispettose e insostenibili e ci fanno dire ancora una volta ‘no’ a quella demonizzazione del settore che siamo francamente stanchi di sentire”. È quanto dichiarato in una nota congiunta da Confindustria Alberghi e Federterme.
Ore 14.00 – Fontana: “Lunare vietare spostamenti tra Comuni” – Un “fatto lunare”: così il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, definisce il divieto di spostamento dei cittadini tra Comuni della stessa Regione. “Leggere un decreto legge a sorpresa che impedirà il 25 e 26 dicembre e l’1 gennaio lo spostamento dei cittadini fra Comuni della stessa Regione anche per andare a visitare genitori e figli, mentre si discute di un Dpcm che non ha recepito nessuna delle indicazioni offerte dalle Regioni, è un fatto lunare ed è in perfetta contraddizione con le dichiarazioni sulla leale collaborazione fra Stato e Regioni”.
Ore 13.17 – Locatelli (Css): “Vaccinazione di massa degli italiani al via a gennaio e conclusa in autunno” – Vaccino anti Covid, si parte nella seconda metà di gennaio. Lo annuncia Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) e membro del comitato tecnico scientifico (Cts). “Il 29 dicembre e e 12 gennaio l’Ema si pronuncerà sulla documentazione fornita da Pfizer e Moderna sui vaccini anti Covid. Questo dovrebbe consentire di avere 3,4 milioni di dosi per vaccinare 1,7 milioni di persone. Nella seconda metà di gennaio è previsto l’inizio delle vaccinazioni, poi le dosi disponibili aumenteranno e, entro fine estate o inizio autunno, dovremmo aver completato la somministrazione della più grande campagna di vaccinazione di massa che abbia mai avuto corso nel Paese”, ha detto l’esperto parlando ad Agorà su Rai 3.
Ore 12.46 – Fnomceo, sono 225 i medici morti in Italia – Si allunga il triste elenco dei medici caduti nel corso dell’epidemia di Covid-19, che arriva a contare 225 decessi. L’ultimo ieri è quello di Modesto Iannattone, Dirigente Medico ASL. A partire da marzo i nomi di chi non ce l’ha fatta, vengono riportati sul portale FNOMCeO, la Federazione nazionale Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri, che resterà listato a lutto in loro memoria. “I morti non fanno rumore, non fanno più rumore del crescere dell’erba, scriveva Ungaretti – commenta il presidente della FNOMCeO, Filippo Anelli -. Eppure, i nomi dei nostri amici, dei nostri colleghi, messi qui, nero su bianco, fanno un rumore assordante. Così come fa rumore il numero degli operatori sanitari contagiati, che costituiscono ormai il 10% del totale”
Ore 10.00 – Bozza Dpcm, il 7 gennaio riaprono impianti sci – Si potrà tornare a sciare dal 7 gennaio. E’ quanto prevede la bozza del Dpcm che entrerà in vigore da domani e sarà valido fino al 15 gennaio. “Sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici; gli stessi possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale…per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni. Dal 7 gennaio 2021, gli impianti sono aperti, agli sciatori amatoriali” con l’adozione delle linee guida di Regioni e Province autonome validate dal Cts.
Ore 09.11 – Zampa, ok spostamenti per lavoro dal 20 al 6 gennaio – “Sono consentiti spostamenti per lavoro dal 20 al 6 gennaio”. Lo ha detto la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, intervenuta a Radio anch’io”. Per le vacanze di Natale, ha spiegato Zampa, “chi torna dall’estero non deve fare altro che un tampone alla partenza. E non deve fare la quarantena”. Al contrario, “chi parte da qui a Natale” per vacanza “deve fare la quarantena al rientro”, ha specificato.
Ore 07.06 – Approvato il nuovo Dpcm: “Divieto di spostamento dal 21 dicembre al 6 gennaio in tutta Italia” – Al termine di una lunga giornata di trattative, il governo ha emanato il decreto che vieta gli spostamenti nel periodo delle festività natalizie. Nel testo è specificato che “dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è vietato, nell’ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, e nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021 è vietato altresì ogni spostamento tra comuni, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”. Viene anche stabilito che “è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1°gennaio 2021, anche ubicate in altro Comune, ai quali si applicano i predetti divieti”.
È passata dunque la linea dura voluta dal ministro della Salute, Roberto Speranza e da quello delle Autonomie, Francesco Boccia. Il testo prevede infatti il blocco agli spostamenti tra le Regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio. E quello tra i Comuni il 25 dicembre, il 26 dicembre e il primo gennaio. Le uniche deroghe per i movimenti interregionali saranno quelli motivati dalla residenza e dal domicilio, non per le seconde case. Il blocco, anche all’interno dei confini regionali, è rimasto soltanto per il 25, il 26 e il primo.
Zampa: “Messa di Natale? Sarà alle 20-20.30” – “La messa di Natale si dovrà concludere entro l’orario per rientrare a casa per il coprifuoco alle 22. Quindi verso le 20, 20:30. É una decisione presa in accordo con la CEI, la quale ha capito perfettamente l’esigenza”. Così il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa (PD), ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7. “Sicuramente si potrà sempre raggiungere la regione di residenza e si sta discutendo se far valere anche il domicilio”, ha aggiunto. “Dal 20 ci sarà il divieto di spostamento tra le regioni, salvo ragioni di necessità come assistere un genitore solo, che richiederanno l’autocertificazione. Due congiunti che abitano in due regioni diverse ma gialle e partono prima del 20 dicembre, potranno vedersi”. “Non indicheremo limiti per il numero di persone a tavola ma sconsiglierei di aprire ai non conviventi. Aiutarsi questa volta significa rinunciare a vedersi”.
Val d’Aosta, ok legge gestione autonoma emergenza -“L’obiettivo che ci diamo è ambizioso, ma essenziale per una Regione autonoma ed è quello di poter decidere autonomamente le misure che meglio si adattano alle esigenze della nostra Regione”. Così il capogruppo della Lega Vda Andrea Manfrin ha spiegato il testo di legge, di cui è relatore, approvato, oggi, a maggioranza dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta per disciplinare la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 sul territorio della regione autonoma. Il provvedimento, composto da 7 articoli, ha l’obiettivo di “adattare le disposizioni nazionali al territorio valdostano e alle sue specificità, disciplinando le libertà di movimento dei cittadini, le attività economiche e le relazioni sociali, compatibilmente con le misure di contrasto alla diffusione del virus”.
Circolare ministero, test rapidi a visitatori Rsa – Test antigenici rapidi a familiari e visitatori delle rsa. Questa la raccomandazione contenuta nella circolare del ministero della Salute, “Disposizioni per l’accesso dei visitatori a strutture residenziali socioassistenziali, sociosanitarie e hospice e indicazioni per i nuovi ingressi nell’evenienza di assistiti positivi nella struttura”, firmata da Giovanni Rezza e datata 30 novembre. I test rapidi, si legge nel documento, hanno il fine di “ristabilire e favorire gli accessi dei visitatori in sicurezza, come già messo in atto in alcune Regioni” . Questi test “possono essere effettuati direttamente in loco e, in caso di esito negativo, i visitatori sono autorizzati ad accedere alla struttura secondo le indicazioni fornite dal direttore della struttura”. In tal modo “si coniuga la salvaguardia della salute e la necessità della vicinanza dei propri cari”. Il ricorso a tale misura – sottolinea la circolare – “non prescinde dal rispetto e dall’adozione delle indicazioni e precauzioni standard contenute nel “Rapporto Iss Covid-19”, a cui i visitatori autorizzati devono attenersi al fine di prevenire e ridurre il rischio di casi di trasmissione”.
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