Coronavirus in Italia, ultime notizie. Bollettino: oggi 1.648 contagi e 24 morti. Scuola: in arrivo i test rapidi. Ricciardi: “Seconda ondata? Mai finita la prima”
Coronavirus in Italia, le ultime notizie di oggi
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – Sono 50.630 le persone attualmente positive al Coronavirus in Italia. Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito tutte le ultime notizie di oggi, martedì 29 settembre 2020, legate al Coronavirus in Italia, aggiornate in tempo reale.
Ore 22,15 – Coronavirus, Galliani: “Primo tampone negativo per Berlusconi” – È risultato negativo il primo tampone per il Coronavirus a cui si è sottoposto ieri Silvio Berlusconi. A dirlo è Adriano Galliani, a.d. del Monza, in occasione della partita della squadra brianzola contro la Triestina per il campionato di serie B. “Ieri il presidente ha fatto il primo tampone negativo, aspettiamo il secondo nei prossimi giorni così potremo dire che sarà uscito, dopo un mese, da questo incubo”, ha aggiunto Galliani. (Qui la notizia completa)
Ore 21,45 – Speranza: “Non ci sono condizioni per un lockdown totale o in alcune regioni” – “Dobbiamo lavorare con grande sintonia per evitare un lockdown totale che significa far pagare un peso enorme ai cittadini e adesso i numeri” dei contagi da Covid-19 “non lo giustificano ma è chiaro che tutto dipenderà dai comportamenti delle persone e dalla nostra capacità di tenuta. In questo momento non ci sono le condizioni in nessuna regione italiana” per un lockdown, “poi valuteremo in una logica mai di scontro ma di condivisione con le Regioni. Oggi abbiamo numeri più bassi ma più diffusi, nessun territorio è esente, dappertutto va tenuta molto alta l’asticella dell’attenzione”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, a CartaBianca su Rai 3, rispondendo alla domanda se il governo potrebbe decidere di impugnare un’eventuale decisione da parte della Regione Campania di fare un lockdown sull’intero territorio campano alla luce dei contagi.
“I numeri degli altri paesi europei sono molto più preoccupanti dei nostri ma saremmo sciocchi a dire che noi siamo estranei. Le misure adottate dal governo ci hanno aiutato a reggere meglio questa fase, però non è scritto nel cielo ciò che avverrà nei prossimi due mesi e bisogna proseguire ogni giorno la lotta contro il contagio: noi non cambieremo linea” fin qui messa in atto dal governo di “massima prudenza, abbiamo ancora bisogno di quella grande sintonia con le persone: abbiamo piegato la curva perché c’è stata massima sintonia tra governo e persone” e questo serve ancora”, ha aggiunto Speranza.
“Valuteremo a ridosso del 15 ottobre e ci confronteremo con il Parlamento, certo è che la situazione non è diversa” rispetto a quando si è deciso di prolungare lo stato di emergenza al 15 ottobre, “e io sono per mantenere ancora la massima prudenza, ritengo che ci sia la necessità di mantenere alta la soglia di attenzione”. Ha aggiunto il ministro rispondendo alla domanda se il governo ritiene di dover prolungare lo stato di emergenza fino a fine anno.
Ore 17,00 – Il bollettino della Protezione civile – È di 50.630 persone attualmente positive (+307), 35.875 morti (+24), 226.506 guariti (+1.316), per un totale di 313.011 casi (+1.648), il bilancio della pandemia da Coronavirus in Italia emerso dal bollettino quotidiano diffuso dal ministero della Salute e dalla Protezione Civile. Dei 50.630 pazienti attualmente positivi, 3.048 sono ricoverati con sintomi (+71), 271 sono in terapia intensiva (+7) e 47.311 sono invece in isolamento domiciliare (+229). Il numero totale di tamponi effettuati oggi è di 90.185, contro i 51.109 di ieri e i 87.714 dell’altroieri. Per quanto riguarda le singole Regioni, quella con più contagi è la Campania (286), seguita da Lazio (219), Lombardia (203), Sicilia (163), Veneto (140), Piemonte (100). Nessuna Regione ha registrato zero nuovi contagi. La situazione contagi continua a essere in crescita, seppur in misura minore rispetto ai giorni scorsi quando i nuovi infetti erano stati sempre intorno ai 1.500 ma con molti meno tamponi. Continuano a salire anche i ricoverati in terapia intensiva (oggi +7, ieri +10). Qui il bollettino completo.
Ore 16,30 – Scuola, via libera del Cts ai test rapidi – Il Cts ha dato il suo ok alla possibilità di effettuare tamponi rapidi nelle scuole per la sola attività di screening. I test rapidi garantirebbero milioni di esami direttamente all’interno degli istituti scolastici, con la possibilità di conoscere l’esito dell’esame quasi in tempo reale, dopo circa 20 minuti. La decisione è arrivata nel corso della riunione di oggi pomeriggio sulla bozza della circolare presentata dal ministero della Salute.
Ore 15,50 – Conte: “Vaccini e terapie pubblici o non vinceremo” – “Non saremo in grado di sconfiggere questa pandemia finché i vaccini, le terapie e la diagnostica non saranno beni pubblici globali e accessibili a tutti”. Lo dichiara il presidente del Consiglio Giuseppe Conte intervenendo all’evento di Alto Livello “Financing for Dvelopmente in the era of Covid-19 and beyond” promosso dal segretario generale Onu Guterres.
Ore 14,30 – Il bollettino dello Spallanzani – “In questo momento sono ricoverati presso il nostro istituto 139 pazienti positivi al tampone per la ricerca Sars-Cov-2”. È quanto si legge nel consueto bollettino diramato dall’ospedale Spallanzani di Roma. Il nosocomio inoltre precisa che “13 pazienti necessitano di terapia intensiva” e che “i pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 742”.
Ore 13,00 – Direttore Oms: “Da Italia risposte esemplari” – Sono arrivate dall’Italia, insieme a Thailandia, Uruguay e Pakistan, le risposte migliori alla pandemia: lo dichiara il direttore dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus sull’Independent, facendo il punto della situazione sulla pandemia di Coronavirus. L’Italia, afferma Ghebreyesus, è “stato uno dei primi Paesi ad affrontare un’epidemia su larga scala fuori dalla Cina e per molti versi un pioniere per gli altri Paesi. Imparando dall’esperienza di Wuhan, l’Italia ha attuato misure forti ed è stata in grado di salvare migliaia di vite. L’unità nazionale e la solidarietà, combinate con la dedizione e il sacrificio del personale sanitario e con l’impegno del popolo italiano hanno aiutato a tenere l’epidemia sotto controllo”.
Ore 12,00 – Bassetti: “Caso Genoa, Waterloo dei tamponi” – “Mentre lo studio di Vo’ Euganeo sembrava una facile vittoria di Pirro, quello che sta accadendo al Genoa Calcio potrebbe rappresentare la ‘Waterloo dei tamponi’. Dopo poche ore dall’esito di tamponi negativi per tutta la squadra si è assistito a numerose positività con probabili conseguenze importanti sul futuro del campionato di Serie A. I tamponi possono dare, da una parte una falsa patente di negatività e di liberi tutti e dall’altra produrre un esercito di positivi asintomatici. Rischiamo di far circolare soggetti negativi al tampone ma in fase di incubazione che trasmettono il virus e chiudere in casa altri con tampone positivo (o debolmente positivo) che non trasmettono a nessuno. Occorre rimettere al centro la clinica fatta di segni e sintomi, che unita alla virologia, rimane lo strumento migliore per la gestione di questa pandemia. D’altronde abbiamo sempre fatto così nella gestione delle malattie infettive”. Lo scrive sul suo profilo Facebook l’infettivologo Matteo Bassetti.
Ore 11,00 – Spallanzani: “Aumentati posti letto” – Allo Spallanzani “i posti attualmente attivi sono 192 di degenza ordinaria e 35 di area critica, per un totale di 224”. Lo dichiara all’Agi il direttore sanitario dell’ospedale romano Francesco Vaia, precisando che per posti in “area critica” si intendono quelli di terapia intensiva e semi-intensiva. “Come previsto dalle azioni di fase V del piano della Regione Lazio, i posti arrivi nel mese di settembre erano 180 per quanto riguarda la degenzxa ordinaria e 35 in area critica per un totale di 215. Con la rimodulazione i posti diventeranno 260 incrementabili a 218 con l’attivazione, se necessario, di ulteriori 20 posti di area critica già allestiti e prontamente riconvertibili”.
Ore 10,00 – Zampa: “Necessario chiedere proroga stato emergenza” – “Io credo che noi avremo la necessità di chiedere la proroga dello stato di emergenza. È importante però non fare confusione, una cosa è l’emergenza, una cosa è il lockdown, sono cose completamente diverse”. Lo ha dichiarato la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa ad Agorà spiegando che “la proroga vuole dire mantenersi la possibilità di fare molto in fretta se necessario”.
Ore 9,30 – Ricciardi: “Seconda ondata? Mai finita la prima” – “Seconda ondata? In realtà non è mai finita la prima. Quello che abbiamo fatto è stato appiattire la curva, ma non azzerarla, quindi, quando ci sono le condizioni favorevoli, come sono state quelle dei comportamenti estivi e adesso purtroppo il freddo, la curva si riapre”. Lo ha detto Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Speranza, a “Buongiorno su Sky Tg 24”. “È ancora la prima ondata – ha aggiunto – che di fatto viene chiamata seconda solo perché corrisponde a una nuova stagione, ma la pandemia è sempre quella. L’azzeramento non è avvenuto e quindi adesso, come avevamo previsto, riparte”.
Ore 8,00 – Vaia (Spallanzani): “Seconda ondata non ineluttabile” – “Una seconda ondata non è ineluttabile”. Lo ha sottolineato il direttore sanitario dello Spallanzani in un’intervista al Tg3. “I dati – ha aggiunto – sono al di sotto di quelli attesi. Questo significa che dobbiamo essere pronti, preparati, ma non che stiamo in una situazione catastrofica. Significa anche che dobbiamo mantenere la responsabilità con l’uso della mascherina, il lavaggio delle mani e, sopratutto, con il distanziamento”.
Ore 7,00 – Scuola: arrivano i test rapidi. Speranza: “Bisogna fare in fretta” – Il ministro della Salute Roberto Speranza dovrebbe firmare a giorni l’ordinanza che dà il via libera all’utilizzo dei test rapidi nelle scuole. Secondo quanto svela La Repubblica, infatti, il ministro già da tempo vorrebbe introdurre questi esami, che oggi vengono fatti prevalentemente negli aeroporti, per sveltire le operazioni di ricerca del virus nelle classi. Secondo il ministro, la cui proposta verrà analizzata dal Cts in giornata, “occorre fare in fretta” perché già oggi i casi di contagio tra gli studenti iniziano a crescere, mettendo in allarme le famiglie. Con l’introduzione dei test rapidi, in 20-30 minuti si potrebbe avere subito una diagnosi a differenza del tampone per il quale ci vogliono almeno 24 ore prima di ricevere una risposta.
Ricciardi: “Prevedo peggioramento tra 2 settimane” – “La Francia avrà bisogno del lockdown totale, noi no se ci comportiamo bene, ma Lazio e Campania sono a rischio”. Lo afferma in un’intervista a La Stampa Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Speranza, il quale ha anche aggiunto di aspettarsi un peggioramento dei casi in Italia nelle prossime due settimane. Leggi la notizia completa.
Il bollettino di oggi della Protezione civile – È di 50.323 persone attualmente positive (+705), 35.851 morti (+16), 225.190 guariti (+773), per un totale di 311.364 casi (+1.494), il bilancio della pandemia da Coronavirus in Italia emerso dal bollettino quotidiano diffuso dal ministero della Salute e dalla Protezione Civile. Dei 50.323 pazienti attualmente positivi, 2.977 sono ricoverati con sintomi (+131), 264 sono in terapia intensiva (+10) e 47.082 sono invece in isolamento domiciliare (+564). Il numero totale di tamponi effettuati oggi è di 51.109, contro i 87.714 di ieri e i 104.387 dell’altroieri. Calano leggermente i nuovi contagi rispetto a ieri, quando erano stati 1.766 ma a fronte di oltre 35mila tamponi in più. Per quanto riguarda le singole Regioni, quella con più contagi è la Campania (295), seguita da Lazio (211), Veneto (183), Lombardia (119), Liguria (109), Sicilia (102) e Piemonte (94). Nessuna Regione ha registrato zero nuovi contagi. Qui il bollettino completo.
Dopo 4 mesi, il numero dei malati in Italia torna sopra 50mila – Superata di nuovo quota 50mila. E’ il numero dei malati attuali di Covid in Italia, arrivato oggi a 50.323. Era dal 27 maggio, 4 mesi fa, che non si superava la soglia psicologica dei 50mila. Quel giorno le persone attualmente positive nel nostro Paese erano 50.966, ma si era in piena fase discendente: già il giorno dopo si era scesi a 47.986, e il calo era proseguito ancora mesi, fino ad arrivare al minimo il 24 luglio, 12.301 malati. Poi la risalita, che ha portato nel giro di due mesi a tornare sopra i 50mila. Si tratta del numero di persone attualmente alle prese con il virus, al netto dunque dei deceduti, che a oggi sono 35.851, e dei guariti che per fortuna sono la maggior parte, 225.190.
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