Coronavirus in Italia, il bollettino della Protezione Civile: diminuiscono ancora i positivi (-680), aumentano i guariti (+622). Ancora molti morti (+415)
Tutte le ultime news sul Covid-19 in Italia.
Coronavirus in Italia: le ultime notizie di oggi in tempo reale
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – Prosegue l’emergenza Coronavirus in Italia anche se i numeri ora dopo ora migliorano sensibilmente. Secondo l’ultimo bollettino diramato dalla Protezione Civile allo stato attuale sono 105.847le persone positive al Covid-19, 26.384le vittime e 63.120 i guariti per un totale di 195.351casi. Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito le ultime notizie dall’Italia sul Coronavirus, aggiornate in tempo reale, di oggi, sabato 25 aprile 2020:
Ore 19,50 – Consentito fare il bagno a chi abita vicino al mare, a un fiume o a un lago. La risposta nelle domande frequenti sul sito di Palazzo Chigi: “E’ sempre possibile svolgere l’attività motoria in prossimità della propria abitazione principale, o comunque di quella in cui si dimora dal 22 marzo 2020, con la conseguenza che è ammesso, per coloro che abitano in luoghi montani, collinari, lacustri, fluviali o marini – e sempre che non si tratti di soggetto per il quale è fatto divieto assoluto di mobilità in quanto sottoposto alla misura della quarantena o risulti positivo al virus – effettuare tale attività in detti luoghi (ivi compreso fare il bagno al mare/fiume/lago) purché individualmente e comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona”. (Qui l’articolo completo)
Ore 19,22 – Carceri: Bonafede, su scarcerazioni norme in prossimo decreto – “D’accordo col presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra, siamo pronti a intervenire a livello normativo. Alcune delle proposte verranno inserite nel prossimo decreto legge”. Lo annuncia, con un post su Facebook, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, rilevando che “tra queste proposte, merita maggiore approfondimento quella che mira a coinvolgere la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo e le Direzioni distrettuali antimafia e antiterrorismo in tutte le decisioni relative ad istanze di scarcerazione di condannati per reati di mafia”. Ieri sera, sottolinea ancora il Guardasigilli, “abbiamo emanato una circolare che va in questa direzione” e “come al solito – conclude – nessuna chiacchiera: soltanto leggi scritte nero su bianco”.
Ore 18 – Il bollettino della Protezione Civile – È di 105.847 (-680) persone attualmente positive, 26.384 (+415) morti e 63.120 guariti (+622) per un totale di 195.351 casi, il bilancio aggiornato dell’epidemia di Coronavirus in Italia secondo l’ultimo bollettino diramato dalla Protezione Civile. Dei 105.847 attualmente positivi, 21.533 (-535) sono ricoverati in ospedale con sintomi, 2.102 (-71) sono ricoverati nei reparti di terapia intensiva, mentre 82.212 (-74) si trovano in isolamento domiciliare.
Continua il decremento degli attuali positivi. Oggi, infatti, si registrano -680 attualmente positivi rispetto alla giornata di ieri. Stabile, purtroppo, il numero dei morti (oggi 415, ieri 420), mentre rimane fortunatamente alto il numero dei guariti. Oggi, infatti, si registrano 622 guariti in più rispetto a ieri. Continua anche il decremento degli ospedalizzati, un trend ormai consolidato da numerosi giorni. Oggi sono stati registrati -535 ricoverati in ospedale, mentre per quanto riguarda i ricoverati nei reparti di terapia intensiva i dati di oggi segnano un -71, mentre ieri era di -94. Per quanto riguarda il numero dei tamponi, oggi sono stati effettuati 65.387 test a fronte dei 62.447 tamponi realizzati ieri.
Ore 16.50 – Inchieste Rsa, legale manager Don Gnocchi: “Regione chiamò alle armi – “Una ‘baggianata’ oltre che una ‘allusione infamante’ affermare che l’Istituto Palazzolo della Fondazione Don Gnocchi abbia aperto il centro Covid all’interno della casa di riposo per motivi di ‘proficuità economica’. La Fondazione infatti al tempo aveva risposto “a una vera e propria ‘chiamata alle armi’ da parte della Regione Lombardia”. Lo afferma l’avvocato Stefano Toniolo, legale dei tre manager della Fondazione, nella memoria difensiva dopo la denuncia dei lavoratori della Ampast. La Regione, ricorda Toniolo, chiedeva di mettere a disposizione posti letto Covid per svuotare le terapie intensive degli ospedali dai malati stabilizzati e liberare posti letto per malati gravi. “Il reparto Covid – spiega – è stato aperto senza neanche conoscere se vi fosse e quale fosse la remunerazione, tanto che ad oggi non è stato neanche definito un corrispettivo; ciò perché la Fondazione Don Gnocchi si sente parte come la maggior parte dei suoi operatori sanitari di un sistema sanitario da sostenere con tutte le proprie forze in questo momento di estrema difficoltà”.
Ore 14.20 – I medici sportivi di 17 club di Serie A scrivono alla Figc: “Così in campo no” – I medici sportivi di 17 club su 20 della serie A hanno mandato una lettera di venti pagine alla commissione tecnico-scientifica della Figc guidata dal professor Paolo Zeppilli e di cui fa parte anche Walter Ricciardi. Le società che hanno scritto sono Atalanta, Bologna, Cagliari, Brescia, Fiorentina (oltre due pagine), Inter, Lecce, Milan, Napoli, Parma, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Spal, Torino, Udinese e Verona. Mancano Juventus, Lazio e Genoa. Sono tantissime le richieste di chiarimenti e di contestazioni al protocollo da parte dei 17 club. C’è soprattutto forte preoccupazione per le eventuali conseguenze legali in caso salti fuori durante gli allenamenti un giocatore positivo.
La preoccupazione riguarda soprattutto la situazione al nord Italia che sembra mostrare persistenti segni di criticità. “Nel caso in cui un membro del gruppo risultasse positivo non è chiaro se le attività di squadra possono riprendere regolarmente per gli atleti che risultassero negativi agli accertamenti previsti”: questo un quesito che sta molto a cuore ai medici sportivi. Ci sono problemi alla ripresa degli allenamenti dopo uno stop così lungo, difficoltà nel rispettare il distanziamento (“difficile, se non impossibile”), difficoltà con la sanificazione dei locali del ritiro, compresi i ristoranti. Poi è stata fatta notare la “criticità tamponi” (“è molto complicato richiederli ad un qualsiasi laboratorio”).
Ore 13.25 – Arcuri: “Dal 4 maggio via ai test seriologici” – “Abbiamo concluso oggi la gara per i test sierologici. Hanno partecipato 72 aziende e dal 4 maggio potremo iniziare l’indagine a campione sui primi 150mila cittadini. Assieme a Inail e Istat, in base all’anagrafe, alla zona, al censo e alla classe, avremo una massiccia messa in campo di questi test che ci permetteranno di raggiungere primi risultati”. Lo ha detto in conferenza stampa il commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri. “E’ stato raggiunto il primo dei quattro obiettivi che si erano posto il ministro della Salute per ripartire. Il vincitore non solo è quello che ha risposto con maggiore qualità, ha confermato di avere insieme gli otto requisiti posti alla base della gara, ma ha deciso che 150mila test debbano essere offerti a titolo totalmente gratuito . Dunque, ha vinto la migliore offerta sul mercato oggi esistente senza che gravi sulle casse dello Stato”.
“Stiamo distribuendo le mascherine – ha detto Arcuri – alla Pubblica amministrazione, agli operatori dei trasporti, alle Forze dell’ordine e a tutte le componenti del sistema pubblico che ripartiranno da 4 maggio. Inoltre distribuiremo i dispositivi di protezione individuale anche alle residenze sanitarie assistenziali, sia pubbliche che private”
Ore 12.25 – Salvini: “Basta autocertificazioni, liberiamo gli italiani” – “Basta autocertificazioni, stop burocrazia: grazie al senso civico degli italiani, in vista della Fase 2 il primo passo sarà lasciare che le forze dell’ordine possano tornare a fare il loro lavoro di contrasto alla delinquenza e i cittadini siano sgravati da inutili incombenze”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini. “Dall’11 marzo al 23 aprile sono state controllate 9.700.022 persone, con solo il 3,6% di cittadini sanzionati: gli italiani si sono dimostrati un popolo disciplinato e rispettoso. L’Italia deve ripartire all’insegna della fiducia e del buonsenso, azzerando burocrazia, ostacoli e vincoli che rallentano la ricostruzione”.
Ore 12.00 – L’ultimo bollettino dell’ospedale Spallanzani di Roma – “I pazienti Covid-19 positivi sono in totale 114. Di questi, 20 necessitano di supporto respiratorio”. Così si legge nel bollettino medico diramato oggi dallo Spallanzani, bollettino numero 86. “I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 358”. Il nosocomio precisa che “in giornata sono previste ulteriori dimissioni di pazienti asintomatici o paucisintomatici”.
Ore 08.30 – Salvini: “Lo svuotacarceri è un insulto a Falcone e Borsellino” – “Lo svuotacarceri dei mafiosi è un insulto a eroi come loro”, scrive Matteo Salvini su Facebook riferendosi alla foto di Falcone e Borsellino che accompagna il post. “E – aggiunge il leader della Lega – a tutti gli italiani Governo, sveglia!”.
Ore 07.45 – Dall’11 maggio ok alla ristorazione, ma solo da asporto – Il governo ieri ha discusso sul calendario delle riaperture prima durante il Consiglio dei ministri e poi in un vertice con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e i capidelegazione della maggioranza, alla presenza anche dei ministri Catalfo e Patuanelli. Confermato che l’allentamento delle misure anti-contagio ci saranno dal 4 maggio. L’11 maggio via libera alla ristorazione, ma solo da asporto, secondo quanto riferito dall’AGI. Domani ci dovrebbe essere un incontro tra il premier Conte e le parti sociali e una riunione anche della cabina di regia alla quale partecipano oltre ai ministri competenti Boccia e Speranza le regioni e i comuni.
Ore 07.00 – Gualtieri: “Riapertura attività produttive per gradi” – “Le misure di distanziamento sociale e le chiusure produttive sono state estese fino ai primi di maggio e si prevede che la successiva riapertura delle attività produttive procederà per gradi”. Lo sottolinea il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, nella premessa del Documento di economia e finanza. ” Nelle ultime settimane le misure di controllo dell’epidemia hanno prodotto una graduale riduzione del numero di nuovi casi registrati di infezione e di ricoveri in terapia intensiva. Tuttavia – osserva il ministro – il tributo pagato giornalmente in termini di vite umane è ancora elevato e l’appiattimento della curva dei contagi non è pienamente conseguito”.
Il bollettino della Protezione Civile di ieri, 24 aprile – È di 106.527 persone attualmente positive, 25.969 morti e 60.498 guariti per un totale di 192.994 casi, il bilancio aggiornato dell’epidemia di Coronavirus in Italia secondo l’ultimo bollettino diramato dalla Protezione Civile. Il bollettino della Protezione Civile.
Veneto, Zaia firma ordinanza: “Via tutte le restrizioni” – Il governatore del Veneto Luca Zaia ha firmato un’ordinanza per “togliere tutte le restrizioni rimaste”. Una vera mossa a sorpresa, che anticipa le decisioni del governo e che di fatto dà il via in Veneto alla fase 2. Nell’ordinanza, si apre al take away e al cibo da asporto, vengono eliminate le restrizioni per le cartolerie, le librerie e i negozi di abbigliamento per bambini, viene consentita la coltivazione di orti urbani e comunali, ammessa l’esecuzione di lavori pubblici di strade, autostrade e infrastrutture a prescindere dal codice Ateco e consentito l’accesso ai cimiteri. (Qui l’articolo completo)
Coronavirus in Italia, Iss: “44% infezioni ad aprile in Rsa, 24% in famiglia” – Su circa 4.500 casi di Covid notificati tra l’1 e il 23 aprile, il 44,1% delle infezioni si è verificato in una Rsa, il 24,7% in ambito familiare, il 10,8% in ospedale o ambulatorio e il 4,2% sul luogo di lavoro. E’ quanto emerge dai risultati preliminari di uno studio dell’Istituto superiore della sanità sulle fonti di infezione in pieno lockdown, presentati oggi in conferenza stampa.
Alcuni sintomi resistono anche due mesi – In questi giorni il caso di Bianca Dobroiu, la ragazza di 23 anni in quarantena ormai da quasi 60 giorni e ancora positiva al Coronavirus seppur sia senza sintomi da marzo, ha fatto molto discutere in Italia, facendo sorgere molte domande ai cittadini che si chiedono quanto dura la malattia all’interno del nostro corpo e per quanto tempo si protraggono i sintomi principali del Covid. Non esiste una risposta univoca: abbiamo visto che il virus ha conseguenze molto diverse a seconda dell’età del paziente e talvolta anche del sesso. Ciò che è certo e dimostrato da decine di testimonianze, però, è che per i casi più gravi la guarigione può essere molto faticosa (Leggi la notizia completa).
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