Coronavirus in Italia, ultime notizie. Iss: “Curva ancora in calo”. Il bollettino: ancora 130 morti, positivi sotto quota 60mila
Le ultime notizie sull'epidemia di Covid-19 che ha colpito il nostro Paese
Coronavirus in Italia: le ultime notizie di oggi in tempo reale
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – Mentre si avvia a conclusione la prima settimana di Fase 2-bis, continuano a calare i dati sulla diffusione del Coronavirus in Italia. Secondo la Protezione Civile sono 59.322 le persone attualmente positive, mentre i morti finora registrati riconducibili alla pandemia sono 32.616 e 136.720 le persone guarite (per un totale di 228.658 casi accertati finora in Italia). Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito le ultime notizie dall’Italia sul Coronavirus di oggi, venerdì 22 maggio 2020, aggiornate in tempo reale.
Ore 19,40 – Fase 2: Conferenza Regioni approva linee guida – La conferenza delle Regioni e delle Province autonome, convocata oggi pomeriggio alle 17,30, ha approvato all’unanimità, secondo quanto si apprende, le linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive.
Ore 18,00 – Il bollettino della Protezione Civile – Sono 59.322 (-1.638) le persone attualmente positive, 32.616 (+130) i deceduti e 136.720 (+2.160) i guariti, per un totale di 228.658 (+652) casi: è quanto emerge dal consueto bollettino diffuso dalla Protezione Civile, che fornisce i dati aggiornati sull’epidemia di Coronavirus in Italia. Dei 59.322 attuali positivi, 8.957 (-312) sono ricoverati in ospedale con sintomi, 595 (-45) necessitano di cure nei reparti di terapia intensiva, mentre 49.770 (-1.281) si trovano in isolamento domiciliare. Anche oggi, dunque, continua il decremento degli attuali positivi con 1.638 persone positive in meno (ieri erano -1.792) che fanno scendere il totale degli attuali positivi sotto quota 60mila. Si registrano, inoltre, purtroppo 130 morti (ieri erano stati 156) e 2.160 guariti (il dato di ieri era di +2.278). Si conferma anche il decremento sia dei ricoverati in ospedale, che di coloro che si trovano in isolamento domiciliare. Rispetto alla giornata di ieri, infatti, si registrano 312 persone in meno ricoverate (ieri il dato era di -355), mentre sono 45 le persone che non necessitano più di cure nei reparti di terapia intensiva (ieri erano state -36). Sono 1.281, invece, le persone uscite dall’isolamento domiciliare (il dato di ieri era di -1.401). Per quanto riguarda i tamponi, invece, oggi sono stati realizzati 75.380 test a fronte dei 71.6790 tamponi realizzati ieri e dei 67.195 dell’altro ieri. Il bollettino della Protezione Civile.
Ore 15,15 – Fontana: “Lombardia da rischio moderato a basso” – “Esprimo soddisfazione per il dato diffuso dall’Istituto Superiore di Sanità, un primo passo avanti verso la tanto auspicata ‘nuova normalità’ e un premio alla volontà dei lombardi, cui va il mio ringraziamento, che hanno rispettato le regole. Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commenta in questo modo il report settimanale dell’Iss sull’andamento dell’epidemia, secondo cui l’indice RT della Lombardia è pari a 0,51, in discesa rispetto all’ultima rilevazione che faceva segnare 0,62. il livello di rischio passa così da ‘moderato’ a ‘basso’. “Guai però ad abbassare la guardia e a pensare che il virus sia stato sconfitto. Non è così, proseguiamo nei comportamenti virtuosi per non vanificare gli sforzi fin qui fatti”, ha concluso il governatore.
Ore 14,30 – Ue, Conte: “Invitato Von der Leyen ad essere più ambiziosa” – “Cinquecento miliardi a fondo perduto sono una buona partenza. Io ho invitato la presidente della Commissione Ue Von der Leyen ad essere più ambiziosa”. Così il premier Giuseppe Conte parlando al Tg1 del piano franco-tedesco sul Recovery Fund da 500 miliardi di euro.
Ore 13,30 – Aifa: “Vaccino non prima di primavera 2021” – “Ci sono almeno 5 o 6 vaccini in fase avanzata, anche l’Italia partecipa in diversi modi. Il tempo ragionevole perché si possa avere un vaccino pronto è la primavera-estate dell’anno prossimo, non penso che a settembre ci sia alcun vaccino disponibile. Ci sono risultati buoni di studi di fase I, che testano la sicurezza del farmaco su soggetti sani. Speriamo l’anno prossimo quindi, e che sia più di uno. Vedremo presto se anche l’Italia concorrà con un proprio vaccino originale”. Lo ha dichiarato il direttore generale dell’Aifa Nicola Magrini nel punto stampa dell’Iss sull’andamento dell’epidemia.
Ore 13,10 – Fontana: “A giugno bonus a operatori sanità in Lombardia” – “Dal prossimo mese medici, infermieri e operatori sanitari riceveranno in busta paga gli incentivi e il bonus per lo straordinario lavoro compiuto durante l’emergenza Covid. I fondi lombardi erano già stati stanziati con il pacchetto rilancio, per poterli erogare era necessaria una legge nazionale, che finalmente è arrivata”. Lo scrive sulla pagina Facebook il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “Sarà un riconoscimento concreto – prosegue il governatore – per i professionisti che hanno combattuto il Coronavirus in prima linea, prendendosi cura delle persone malate con competenza, passione e straordinaria umanità. Regione Lombardia ha messo a disposizione 223 milioni: 100 milioni sono le tradizionali RAR (la quota annuale delle risorse aggiuntive regionali); 123 milioni (41 nazionali e 82 messe a disposizione dalla Lombardia) gli incentivi bonus straordinari”.
Ore 12,20 – Brusaferro (Iss): “Curva epidemica si conferma in calo” – “Non ci sono novità sulla curva epidemica, non si registrano variazioni significative. La curva è in calo”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel punto stampa all’Iss sull’andamento dell’epidemia. Rimane il trend “a tre velocità” rispetto alla diffusione del contagio in Italia, ha continuato Brusaferro, ma “tutte le regioni sono in decremento. Alcune con pochissimi casi o zero, altre come la Lombardia ancora con un numero significativo. La Lombardia comunque ha un netto trend in calo, quotidianamente c’è un decremento molto significativo di casi. Oggi il virus circola ancora, non possiamo permetterci di allentare le misure di comportamento individuale. A partire dal prossimo fine settimana avremo dei dati che ci consentiranno di capire meglio come sta evolvendo la situazione”. Il presidente dell’Iss si è poi soffermato sul monitoraggio dei contagi, che sta migliorando “significativamente” ovunque: “Le Regioni si stanno attrezzando con tamponi e contact tracing ed è per questo che possono registrare più asintomatici. E’ una garanzia del fatto che nel suo complesso il servizio sanitario nazionale è in grado di monitorare quanto sta avvenendo e rispondere tempestivamente”. Un chiarimento anche sull’indice R0 (o Rt): “E’ in andamento oscillante nel Paese, è normale e segnalarlo non vuol dire assolutamente fare pagelle. I casi di Umbria e Molise, che partendo praticamente da zero hanno visto l’indice salire per alcuni focolai, lo dimostra: oggi quel dato è rientrato”.
Ore 11,10 – Inail: più di 43mila i contagi da Covid-19 sul lavoro e 171 morti – Sono 43.399 i contagi da nuovo Coronavirus di origine professionale denunciati all’Inail tra la fine di febbraio e il 15 maggio, circa seimila in più rispetto ai 37.352 della rilevazione del 4 maggio. Lo rende noto l’Inail. I casi di infezione con esito mortale registrati nello stesso periodo sono 171, 42 in più rispetto al monitoraggio precedente, e circa la metà riguarda il personale sanitario e socio-assistenziale, con i tecnici della salute e i medici al primo posto tra le categorie più colpite (Qui tutti i dettagli).
Ore 10,40 – Milano, morti raddoppiati col virus: +127% – Negli ospedali di Milano, durante l’epidemia da Coronavirus, è stato registrato un aumento delle morti pari al 117% in più rispetto alla media di marzo e aprile dal 2016 ad oggi. Hanno perso la vita 2541 persone in più rispetto ai 4 anni precedenti nello stesso periodo. Secondo il report dell’Ats Lombardia l’aumento di vittime del 117% considera l’intera popolazione. Ancora più significativo quello che riguarda gli over 70 che è cresciuto del 127% (Qui tutti i dettagli).
Coronavirus Italia | Ore 09,50 – Milano, l’indice di contagio Rt risale a 0,86: “Fase 2 a rischio” – A Milano il Coronavirus non lascia in pace la popolazione dopo due mesi di quarantena e migliaia di morti: a partire dall’11 maggio, infatti, l’indice di contagio R(t) – che rivela il numero di persone che in media vengono infettate da ogni caso positivo – è tornato a salire. E adesso rischia di sfiorare il fatidico “livello 1”, indice di un’espansione più veloce dell’epidemia (Leggi la notizia).
Ore 08,30 – Dal 3 giugno spostamenti solo tra Regioni con stesso livello di contagio – La strada maestra per definire tra quali regioni saranno consentiti gli spostamenti è una: non ci sarà alcun limite soltanto tra regioni che sono allo stesso livello di rischio. Sarà questa la condizione che determinerà i nostri viaggi per tutta l’estate. Il livello di rischio è determinato dai dati del monitoraggio, effettuato dal ministero della Salute e dall’Istituto superiore di Sanità sulla base di dati registrati dalle Regioni e classificati in 21 diversi parametri (Leggi la notizia).
Ore 06.30 – Crisanti: “In Veneto zero contagi, il modello funziona” – Il Veneto ha raggiunto oggi il livello zero contagi: ad annunciare il risultato, raggiunto in netto anticipo rispetto alle previsioni. è stato il professor Andrea Crisanti, direttore della Microbiologia dell’Università di Padova. “Questo è il risultato di un lavoro che ha visto in prima linea la Regione, l’Università di Padova e l’Azienda Ospedale di Padova”, ha spiegato Crisanti, “va a tutte le persone che hanno lavorato giorno e notte per aggiungere questo risultato, e alla fine l’intuizione di cercare gli asintomatici ha pagato”. “Il modello Veneto funziona”, ha sottolineato Crisanti, “lo zero è un bene prezioso da conservare con un comportamento virtuoso”. Il virologo ha ringraziato “tutti quelli che ci hanno creduto, a chi ha rispettato le regole spesso dure delle precauzioni messe in atto per il contenimento dei contagi, confidando che questo importante traguardo non vada perso”. Dal bollettino del Veneto di ieri emerge che sono in totale 19.038 i casi di tamponi positivi, appena due in più rispetto al giorno precedente: ma dalle 8 alle 17 di ieri contagi sono stati zero. Gli attualmente positivi sono 3247 (-259), 13.938 i negativizzati ( 240). In isolamento domiciliare ci sono 3210 cittadini (-240).
Coronavirus Italia | Ore 06,00 – Gualtieri: “Non faremo mai la patrimoniale” – “La patrimoniale non è nel programma del governo e non verrà mai realizzata”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, aggiungendo: “Non faremo la flat tax nè la patrimoniale”. Noi – ha aggiunto – abbiamo detto che siamo fortemente a favore della progressività delle imposte, principio costituzionale, e quindi ci atteniamo a questo”. “Noi non faremo pasticci con l’Europa – ha aggiunto rispondendo alle domande – la posizione del governo italiano che è stata seguita da me e dal presidente Conte è sostenuta dall’intero governo”.
Il bollettino della Protezione Civile del 21 maggio – Secondo i dati del bollettino della Protezione Civile aggiornato al 21 maggio, sono 60.960 le persone attualmente positive al Coronavirus in Italia, 32.486 i decessi e 134.560 i guariti, per un totale di 228.006 casi. Degli attualmente positivi, 9.269 sono ricoverati in ospedale con sintomi, 640 necessitano di cure nei reparti di terapia intensiva, mentre 51.051 si trovano in isolamento domiciliare.
Cassa integrazione, ad aprile 835 milioni di ore: quasi come nell’intero 2009 – Il numero di ore di cassa integrazione guadagni autorizzate ad aprile 2020 è pari a 835,2 milioni, considerando le sole autorizzazioni per l’emergenza sanitaria. Lo ha reso noto ieri l’Inps, sottolineando che “l’entità di tale numero è così elevata che non risulta comparabile con la misura delle autorizzazioni effettuate nei primi mesi del 2020, ma piuttosto con il totale delle ore annue autorizzate nel periodo di crisi che va dal 2009 al 2014″. “Per tutto il 2009 , primo anno della grande crisi economico-finanziaria, furono infatti autorizzate 916,1 milioni di ore”, fa notare l’Inps.
Inps: tra marzo e aprile 47mila morti in più. Al nord decessi aumentati dell’84% – Tra marzo e aprile 2020 i morti in Italia sono stati 156.429, ovvero 46.909 in più rispetto a quelli attesi. Lo rileva l’Inps nello studio “Analisi della mortalità nel periodo di epidemia da Covid-19”, pubblicato ieri. Secondo l’Inps i numeri ufficiali sui decessi per Coronavirus forniti dalla Protezione Civile sono “sottostimati”. Qui la notizia completa
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