Coronavirus in Italia, ultime notizie. Stato di emergenza fino al 31 ottobre: il governo decide stasera sulla proroga
Coronavirus in Italia, le ultime notizie di oggi
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – Ad oggi le persone attualmente positive al Coronavirus in Italia sono 12.248, con 35.073 morti, per un totale di 244.752 casi totali. Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito le ultime notizie dall’Italia sul Coronavirus di oggi, mercoledì 22 luglio 2020, aggiornate in tempo reale.
Ore 21,00 – Decisione sullo Stato d’emergenza – Il governo deciderà questa sera se prorogare lo stato di emergenza per l’epidemia da Coronavirus fino al 31 ottobre 2020. Prima del consiglio dei ministri fissato per le 21 il premier Giuseppe Conte ha convocato un vertice di maggioranza. Dopo le critiche dei giorni scorsi e le perplessità anche all’interno degli stessi partiti che sostengono l’esecutivo si è deciso di confrontarsi e in ogni caso di chiedere poi un voto al Parlamento. L’eventuale proroga dello stato di emergenza viene ritenuta necessaria per snellire le procedure sull’acquisto del materiale indispensabile per la ripartenza della scuola (banchi, mascherine, test sierologici), rinnovare il Dpcm e le ordinanze di protezione civile. Una strategia che l’opposizione ha però criticato duramente minacciando di non votare l’ordine del giorno. Durante le riunioni dei giorni scorsi il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia ha evidenziato la necessità di prorogare lo stato di emergenza soprattutto per il Dpcm che deve essere firmato il 31 luglio e per gestire insieme alle Regioni la ripartenza di autunno.
Ore 19,16 – Coronavirus: Gallera, 2mila lombardi in isolamento da 2 mesi – Degli 8.947 soggetti ancora positivi al Covid in tutto il territorio regionale, ce ne sono circa 2.000 che, nonostante siano trascorsi due mesi dalla data di comparsa dei sintomi, continuano ad essere ‘debolmente positivi’. Lo rende noto un comunicato della Regione Lombardia. Si tratta di cittadini costretti a stare ancora in isolamento, in virtù delle regole dettate dalle linee guida del Ministero della Salute, che considerano un soggetto guarito solo dopo la negatività di un doppio tampone eseguito a distanza di 24 ore. Una situazione per la gestione della quale Regione Lombardia ha chiesto indicazioni precise al Ministero della Salute, al Comitato Tecnico Scientifico e all’Istituto Superiore di Sanità.
“Questo pomeriggio ho inviato una nuova nota, dopo quelle già inoltrate dalla Direzione Generale dell’Assessorato, il 10 e 22 giugno, affinché ci vengano fornite linee guida aggiornate alla situazione attuale, soprattutto alla luce degli studi scientifici che hanno dimostrato la scarsa possibilità di infettare da parte di questi soggetti”, comunica l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera. Nella missiva sono stati riportati i risultati dello studio condotto su 280 soggetti guariti da coronavirus Sars-Cov-2 dall’Irccs San Matteo di Pavia, in collaborazione con l’Istituto zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna, l’ospedale civile di Piacenza, l’ospedale universitario ‘Le Scotte’ di Siena e il Policlinico di Milano. Una ricerca che aveva evidenziato che tali pazienti avevano ‘cariche’ virali basse e che il segnale di sopravvivenza del virus era meno del 3 per cento.
“Questi prolungati periodi di isolamento stanno generando situazioni in molti casi insostenibili e con risvolti psicologicamente negativi in soggetti fragili, come per esempio la bambina di 4 anni del milanese per la quale abbiamo già interessato il Ministero. Siamo tutti concordi sull’importanza di garantire la sicurezza delle persone, nella certezza però di non infliggere misure sproporzionate. Mi auguro pertanto che il Ministero della Salute, che tramite il direttore generale della Prevenzione Giovanni Rezza, nell’ultima missiva del 23 giugno scorso, si rimetteva a un pronunciamento del Cts, fornisca alla Lombardia e di conseguenza a tutto il Paese, una linea che garantisca sicurezza e appropriatezza”, ha rimarcato Gallera.
Ore 17,45 – Il bollettino della protezione civile – È di 12.322 (-74) persone attualmente positive, 197.628 (+197) guariti e 35.082 (+9) morti per un totale di 245.032 (+282) casi, il bilancio odierno relativo all’epidemia di Coronavirus in Italia emerso dal consueto bollettino diffuso dalla Protezione Civile e dal ministero della Salute. I ricoverati con sintomi sono 724 (-8), i pazienti in isolamento domiciliare sono 11.550 (+83) e quelli in terapia intensiva sono 48 (-1). Oggi sono stati effettuati 49.318 tamponi. Qui il bollettino
Ore 17,16 – Impennata di nuovi casi nel Lazio – Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 16 nuovi casi e due decessi nel Lazio. Dei nuovi contagiati 7 sono di importazione: un caso di nazionalità del Bangladesh, quattro da Pakistan, un caso da Romania e un caso da India. Nella Regione si registra quindi una nuova impennata di casi: nella giornata di martedì erano stati 6.
Ore 16,29 – Applauso della Camera a Conte – Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è stato accolto anche alla Camera, come già accaduto in Senato, da un lungo applauso Il premier ha esordito sottolineando che era suo “dovere riferire” subito sull’esito del vertice e non ha mancato di osservare che l’Europa ha risposto “con coraggio e visione”.
Ore 13,30 – Veneto: 30 nuovi casi, 400 isolamenti in più – Sono 30 i nuovi casi positivi al Coronavirus in Veneto. Lo comunica la Regione precisando che il numero delle persone infette dall’inizio dell’epidemia sale a 19.707. Oggi, inoltre, si registra una vera e propria impennata degli isolamenti domiciliari passati in un giorno da 1800 a 2180.
Ore 12,15 – Recovery Fund, Conte al Senato: “Risultato non scontato, che appartiene all’Italia intera” – Nel corso della sua informativa al Senato, il premier ha sottolineato come il risultato finale sul Recovery Fund non fosse così scontato. Conte, dunque, ha ricordato come le trattative siano iniziate già quando l’Italia era nel pieno dell’epidemia di Coronavirus. Il presidente del Consiglio ha dunque sottolineato come il volume complessivo della proposta, 750 miliardi di euro, sia rimasto lo stesso, seppur con alcune modifiche, della proposta iniziale franco-tedesca. Il premier, poi, ha sottolineato che il risultato ottenuto sul Recovery Fund non “appartiene a chi vi parla né alle forze di maggioranza, ma all’Italia intera”. Nel ringraziare tutti i ministri, e in particolare il ministro Amendola, Conte ha anche ringraziato tutte quelle forze di opposizione che hanno compreso l’importanza della posta in gioco. Il presidente del Consiglio ha anche chiarito che “La durata del ‘freno di emergenza’ non potrà avere una durata superiore a 3 mesi e nessuno potrà porre il diritto di veto” e sottolineato che il piano di ripresa sarà “un lavoro collettivo con il Parlamento”.
Ore 10,30 – Il bollettino dello Spallanzani – “In questo momento sono ricoverati presso il nostro istituto 69 pazienti. Di questi, 54 sono positivi al tampone per la ricerca Sars-Cov 2 e 15 sono sottoposti a indagini”. È quanto si legge nel consueto bollettino medico diramato dall’ospedale Spallanzani di Roma. Il nosocomio, specializzato nella cura delle malattie infettive, sottolinea anche che “2 pazienti necessitano di terapia intensiva” e che “i pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 534”.
Ore 8,30 – Azzolina assicura: “Rientro a settembre” – “Rientro a settembre: stesse ore e flessibilità, nessuno vuole penalizzare gli studenti. Le scuole stanno lavorando tanto e bene, non ci saranno stravolgimenti”. Lo assicura, in un’intervista a Il Fatto Quotidiano, la titolare del dicastero dell’Istruzione Lucia Azzolina, che spiega anche come alcune scuole “potrebbero decidere di portare l’unità oraria da 60 a 50 minuti per avere maggiore flessibilità organizzativa”, ma quei 10 minuti poi “vengono recuperati”, ovvero “restituiti agli studenti”. Secondo Azzolina “le scuole che avranno necessità di organizzare ingressi scaglionati terranno conto delle necessità delle famiglie e adotteranno ogni accorgimento possibile, per esempio impiegando tutti gli ingressi degli istituti”.
Ore 7,00 – Speranza: “Sul vaccino l’Italia è avanti” – “La fase 1 e 2 del vaccino di AstraZeneca prodotto a Oxford, il cui vettore virale è fatto a Pomezia e che verrà infialato ad Anagni, ha avuto un primo dato molto incoraggiante. Quella è la strada, insieme ai ministri di Germania, Francia e Olanda ho sottoscritto un’intesa per 400 milioni di dosi di cui le prime 60 entro la fine dell’anno. Tifiamo perché questo vaccino venga validato e si possa dare finalmente questa risposta”. Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine dell’assemblea dei presidenti di Coldiretti.
Campania, De Luca: “Mascherina all’aperto se aumentano i casi” – “Se c’è una moltiplicazione di contagi diventerà inevitabile l’uso della mascherina in pubblico, mi auguro sinceramente di no”, lo afferma il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca. “L’importante, lo dico ai giovani, è che quando vi incontrate la sera e state uno addosso all’altro quello è il momento nel quale bisogna indossare la mascherina – ha spiegato – quando si passeggia in luoghi aperti si può stare senza”. “Nessuno ci garantisce quando entriamo in un bar, non sappiamo chi è entrato prima di noi, ci vuole molta molta prudenza – ha concluso – evitare di bere dagli stessi bicchieri o bottiglie, non è che se lo facciamo siamo dei fenomeni. Un po’ di pazienza e responsabilità e andremo avanti”.
Basilicata, 25 migranti positivi in centro accoglienza – Sono arrivati i risultati dei tamponi effettuati sui migranti sbarcati nei giorni scorsi in Sicilia e trasferiti in un centro di accoglienza in Basilicata: sono 25 in tutto i positivi al Covid. Prima sono risultati positivi tre migranti, oggi si e’ appreso che sono contagiati altri 22: i 25 sono in isolamento in strutture di accoglienza.
Sette micro-focolai di Coronavirus a Padova, almeno 90 casi positivi – Sono stati individuati a Padova sette micro-focolai di Coronavirus. Lo ha reso noto l’Ulss 6 Euganea, sottolineando che tra città e provincia ha riscontrato una novantina di casi positivi al nuovo virus. Oltre alla comunità camerunense – una trentina di casi scoperti dopo una cerimonia funebre – e al Mercato agroalimentare di Padova (12), il contagio si è diffuso anche al corriere Sda di Limena, per un totale di 7 più un contatto esterno all’azienda, in una stamperia di Padova (una decina di positivi e 7-8 casi correlati), in due case di riposo (10 casi in tutto, tra cui 6 operatori e 4 ospiti) e in un centro estivo (un bambino). “I micro-focolai ce li aspettavamo – ha detto Domenico Scibetta, direttore generale dell’Ulss 6 Euganea – forse non li prevedevamo a fine luglio, ma abbiamo sempre detto che l’allarme deve essere massimo, perché il virus continua a circolare anche se con intensità completamente diversa da febbraio e marzo”.
Lazio, verso obbligo mascherina all’aperto in zone movida – La Regione Lazio sta lavorando a un’ordinanza che renda obbligatorio l’uso della mascherina quando si verificano condizioni di assembramenti anche all’esterno, soprattutto nei luoghi della movida. A confermarlo l’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato: “Stiamo cercando di capire qual è lo strumento più adatto contro gli assembramenti e valutiamo possibili soluzioni compreso un provvedimento analogo a quello preso a Capri”, ha detto l’assessore a Rai Radio 1. “Abbiamo un problema con la movida – ha continuato – e lo dobbiamo risolvere considerando che il senso di responsabilità per ora non c’è stato. Bisogna evitare ciò che è accaduto in Catalogna e bisogna prevenire la diffusione del virus”.
Il bollettino dello Spallanzani di Roma – “In questo momento sono ricoverati presso il nostro Istituto 69 pazienti. Di questi, 53 sono positivi al tampone per la ricerca di Sars-CoV-2 e 16 sono sottoposti a indagini”. Così si legge nel bollettino medico diramato oggi dallo Spallanzani. L’ospedale romano precisa che “2 pazienti necessitano di terapia intensiva” e che “i pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 530”.
Piemonte, positivo il 5,5% dei sottoposti a test sierologico – Il 5,5 per cento delle persone sottoposte in Piemonte al monitoraggio sierologico sul Covid-19 è risultato positivo al Coronavirus. Questi i risultati della squadra B-Life che dal 10 giugno 2020 ha effettuato 6.005 test tra Torino e Novara su volontari di associazioni e dipendenti di municipalizzate che hanno svolto servizi di utilità pubblica durante il lockdown. Sono 207 su 4.826 a Torino le persone positive all’esame sierologico, pari al 4,8%, mentre a Novara su 1.179 soggetti la percentuale sale al 10,5% (124 persone). In totale i positivi sono 331 su 6.005, pari al 5,5%.
Focolaio sospetto alla Brt in Trentino: 200 tamponi ai dipendenti – Alla Bartolini, l’azienda italiana attiva nel settore del trasporto di merci, si teme un focolaio di Coronavirus. Settanta tamponi effettuati oggi e altri 119 sono previsti domani alla Bartolini di Rovereto, in Trentino, dopo che tre lavoratori, che sono ora in isolamento, sono risultati positivi al tampone dopo aver sviluppato i sintomi del virus. Sono state attivate le procedure per circoscrivere il focolaio ed effettuati i tamponi ai contatti delle persone positive al Coronavirus.
C’è l’accordo sul Recovery Fund –Al quinto giorno di Vertice Ue tra i capi di Stato e di governo si è arrivati a una intesa che prevede un fondo da 750 miliardi, di cui 390 saranno di sussidi. Abbiamo approvato un piano di rilancio ambizioso e adeguato alla crisi che stiamo vivendo. Avremo una grande responsabilità, con 209 miliardi abbiamo la possibilità di far ripartire l’Italia con forza e cambiare volto al Paese. Ora dobbiamo correre” ha dichiarato il Premier Conte (Qui cosa prevede).