Coronavirus in Italia, ultime notizie. Speranza firma ordinanza, misure rinnovate per 6 regioni: ma 4 rischiano la zona rossa. Il bollettino: 37.242 nuovi casi e 699 morti nell’ultimo giorno
Coronavirus in Italia, le ultime notizie di oggi
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – Anche se le misure ante-Covid messe in campo dal governo sembrano sortire i primi effetti, sono ancora molte le persone colpite dall’epidemia di Coronavirus in Italia, che finora ha contagiato 1.345.767 cittadini, provocando anche 48.569 morti. Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito tutte le ultime notizie sul Coronavirus in Italia di oggi, venerdì 20 novembre 2020, aggiornate in tempo reale.
Ore 20,30 – Sindaco Messina annuncia ordinanza chiusura scuole – La chiusura di tutte le attività alle 19 e la chiusura delle scuole da lunedì a venerdì prossimo. È quanto previsto nell’ordinanza annunciata dal sindaco di Messina, Cateno De Luca, nel corso della sua settimanale diretta su Facebook.
Ore 19,00 – Stasera ordinanza Speranza per Abruzzo zona rossa – Il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà in serata l’ordinanza che collocherà la Regione Abruzzo in zona rossa. L’ordinanza sarà in gazzetta domani ed entrerà in vigore a partire dal 22 novembre.
Ore 17,50 – Css: impensabili eccezioni per Natale – Il Natale “è chiaro che per tutto noi è il momento in cui abbiamo maggior piacere a incontrarci con gli affetti più cari, a socializzare. Purtroppo quest’anno è una situazione diverse, che non possiamo certamente pensare avrà delle eccezioni legate a quel periodo perché così vanificheremmo tutti gli sforzi e i sacrifici di queste settimane. Dovrà essere un Natale responsabile, e sarà diverso da tutti gli altri”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli.
Ore 17,10 – Il bollettino di oggi – È di 777.176 persone attualmente positive (+15.505), 48.569 morti (+699), 520.022 guariti (+21.035), per un totale di 1.345.767 casi (+37.242), il bilancio inerente all’epidemia di Coronavirus in Italia emerso dal consueto bollettino quotidiano diffuso dalla Protezione Civile e dal ministero della Sanità. Dei 777.176 attualmente positivi, 33.957 (+347) sono ricoverati in ospedale, 3.748 (+36) necessitano di terapia intensiva, mentre 739.471 (+15.122) si trovano in isolamento domiciliare. Aumentano leggermente rispetto alla giornata di ieri i nuovi casi: oggi, infatti, si registrano 37.242 nuovi contagi contro i 36.176 di ieri. Diminuisce, invece, il numero di tamponi effettuato: 238.077 contro i 250.186 di ieri. Torna ad aumentare il numero dei morti (699 contro i 653 di ieri), mentre aumenta il numero dei ricoveri ospedalieri (347 contro i 106 di ieri). Per quanto riguarda i ricoveri nei reparti di terapia intensiva: oggi si registra un aumento di 36 unità rispetto alla giornata di ieri quando era stato registrato un aumento di 42 unità. Per quanto riguarda le Regioni, quella che registra il maggior incremento dei casi è la Lombardia con 9.221 nuovi contagi, seguita dalla Campania con 4.226, dal Piemonte con 3.861 e dal Veneto con 3.468. Sopra i 2mila casi Lazio (2.667), Toscana (2.667) ed Emilia-Romagna (2.533). Il bollettino.
Ore 16,30 – Iss: “C’è rallentamento crescita dell’incidenza” – “Negli ultimi giorni il numero di casi comincia ad appiattirsi, e questo indica un rallentamento della crescita dell’incidenza”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, al punto stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale.
Ore 16,20 – Zingaretti: “Rt Lazio sotto 1” – “Il Lazio ha un RT a 0,82. Il rigore e lo sforzo che abbiamo messo tutti nell’introdurre e rispettare le regole di contenimento sta dando dei risultati. Le regole che ci siamo dati funzionano grazie allo sforzo della nostra comunità che voglio ringraziare per l’impegno di queste settimane, in particolare di nuovo a tutto il personale della sanità. In tutto il mondo il contagio divampa nelle grandi metropoli. Aver raggiunto insieme questi risultati nella Regione di Roma, la più grande metropoli italiana, è importante. Il livello di contagio rimane alto ma il miglioramento c’è. Questo è positivo per la sicurezza delle persone e per la nostra economia. Ora non molliamo. Bisogna continuare ad abbassare la curva, deve diminuire il contagio, i ricoveri e i decessi. Continuiamo a combattere perché questo è il modo di uscire da questa fase, salvare vite umane e tornare a vivere. Il nemico è il virus non le regole e i comportamenti individuali per fermarlo”.
Ore 15,52 – Bellanova in isolamento per contatto con positivo – La ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova è in isolamento fiduciario dopo un contatto con un positivo, ed e’ in attesa dell’esito del tampone. La ministra è comunque impegnata dalla propria abitazione nel lavoro ministeriale e di Governo. Ad annunciarlo l’Ufficio Stampa Mipaaf, spiegando l’assenza in questi giorni della ministra.
Ore 15,29 – Oltre 200 medici morti per Covid – Si aggrava il bilancio dei medici deceduti a causa del Covid. Sono 204. Qui la notizia completa
Ore 14,30 – Troppi pazienti, chiude pronto soccorso nel Barese – Troppi pazienti, il pronto soccorso dell’ospedale di Altamura chiude. Lo annuncia su Facebook la sindaca Rosa Melodia: “Mi è stata appena comunicata la chiusura temporanea del pronto soccorso dell’ospedale della Murgia “Fabio Perinei” per iperafflusso di pazienti”. La struttura sanitaria dell’Asl Bari serve un territorio molto vasto, tutta la Murgia, e Comuni con centinaia di casi Covid come Altamura, Gravina, Santeramo. Una notizia che conferma la difficoltà della struttura di emergenza urgenza dove arriva un elevato numero di persone con sintomi Covid o problemi respiratori.
Ore 13,33 – Eeport Iss: “Rt in Italia scende a 1,18, in 4 regioni è già sotto l’1” – Secondo la bozza del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute, l’indice è inferiore a uno nel Lazio (0,82), Liguria (0,89), Molise (0,94) e Sardegna (0,79). Gli esperti: “L’epidemia si mantiene a livelli critici” ma “si osserva una riduzione nella trasmissibilità rispetto alla settimana precedente suggerendo un iniziale effetto delle misure di mitigazione introdotte a livello nazionale e regionale
Ore 12,50 – Protezione Civile, al via procedure per reperire 200 medici – Sono aperte le procedure per l’individuazione di 200 medici abilitati all’esercizio della professione, compresi medici specializzati in Anestesia e Rianimazione, Malattie Infettive, Malattie dell’Apparato Respiratorio, Medicina e Chirurgia d’Accettazione e Urgenza. Lo comunica il Dipartimento della Protezione Civile.
Ore 12,45 – Anestesisti, vediamo lieve frenata ma guai a riaprire – “Le ultime restrizioni adottate stanno mostrando i loro effetti sul numero di ricoverati in terapia intensiva che cresce, ma meno di prima. Ma guai ad adagiarci sul risultato e riaprire”. A dirlo è il presidente dell’Associazione anestesisti rianimatori Aaroi-Emac, Alessandro Vergallo che si mostra fiducioso e attendista rispetto agli ultimi dato emanati dai bollettini che fotografano l’andamento della pandemia.
Ore 12,25 – Regione Calabria cerca 1.000 posti letto negli alberghi – La Regione Calabria ha avviato un’indagine di mercato finalizzata alla ricerca di locali collocati in strutture ricettive alberghiere, per 1.000 posti letto, per le necessità connesse all’attività di contrasto alla diffusione del Covid-19. Su richiesta della Protezione civile è stata pubblicata una manifestazione di interesse volta a creare una short list di strutture ricettive alberghiere: la manifestazione di interesse è pubblicata sul sito istituzionale della Regione, nella sezione dedicata al Covid 19.
Ore 11,50 – Speranza firma ordinanza, misure rinnovate per 6 regioni – Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato un’ordinanza, in vigore da oggi, con cui si rinnovano le misure relative alle regioni Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta. La nuova ordinanza è valida fino al 3 dicembre, ferma restando la possibilità di nuova classificazione prevista dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2020.
Ore 11,45 – Tamponi e test rapidi in farmacie Lazio con aiuto biologi – “In virtù di un accordo stipulato tra Regione Lazio e le farmacie convenzionate, sarà ora possibile effettuare test rapidi e tamponi antigenici anche in farmacia. Non occorrerà alcuna prescrizione del medico e l’esecuzione dello screening, così come prevede la Regione, potrà avvenire in spazi idonei, separati da quelli destinati all’accoglienza dell’utenza ed alla vendita, dotati di percorsi dedicati (all’ingresso e all’uscita), opportunamente arieggiati, ovvero in locali esterni e adiacenti, anche su suolo pubblico (tramite gazebo o camper)”. È quanto fa sapere in una nota, il senatore Vincenzo D’Anna, presidente dell’Ordine nazionale dei biologi. A tale scopo, prosegue D’Anna: “l’Ordine dei biologi, grazie allo sforzo profuso dal proprio Consiglio, dal direttore e dal delegato della regione Lazio, ha promosso e definito, con Federfarma Lazio, un’apposita intesa a sostegno del programma regionale di monitoraggio dei contagi. In virtù di questa intesa l’Ordine nazionale dei biologi si occuperà di selezionare i biologi in possesso dell’adeguata e documentata esperienza e competenza professionale, che saranno poi chiamati ad operare (con contratto libero professionale) nelle farmacie o negli ambiti da esse attrezzate, per eseguire i test rapidi”. In tal senso, prosegue D’Anna “è stato predisposto un apposito portale (a cura di Federarma) sul quale gli operatori interessati potranno iscriversi per poter essere poi chiamati a collaborare con le farmacie interessate”. Al contempo, “si segnala che la Direzione Salute della Regione Lazio ha modificato la modalità di erogazione prevista per l’esecuzione dei test molecolari (di conferma dei test rapidi per virus CoV-2), aprendo tale possibilità di esecuzione ai laboratori clinici già autorizzati per i test rapidi. Si tratta di un riconoscimento rilevante per i laboratori privati cui era stata preclusa, finora, l’esecuzione di tali esami. Insomma: entrambi i cosiddetti ‘fronti’ dello screening sono stati coperti con l’ingresso in campo dei biologi” conclude D’Anna.
Ore 11,00 – Speranza: “Misure nazionali funzionano, oggi nuovi dati Rt” – Finché non ci sarà un vaccino, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, “le misure nazionali” di distanziamento sociale “sono inevitabili” e rappresentano “l’unico strumento possibile per abbassare l’indice del contagio e creare un maggiore controllo”. “È inevitabile che creino sacrifici e restrizioni sul piano economico e sociale”, ma i blocchi “dimostrano di funzionare” e “nella giornata di oggi saranno presentati i nuovi dati: la nostra speranza è che il tasso di Rt tenda ancora a una fase decrescente in modo che in qualche settimana possa avere effetti positivi sui nostri presidi sanitari che subiscono ancora moltissima pressione”. Così il ministro Speranza nel corso del seminario online “L’Unione europea alla sfida del Covid-19” organizzato dalla Commissione e dal Parlamento europeo.
Ore 10,50 – Vaccino: Speranza, prime dosi inizio 2021 a personale ospedali – “Se i processi di valutazione dei vaccini saranno compiuti nelle prossime settimane, potremmo essere nelle condizioni già nella prima fase del 2021 di avere le prime dosi” e “i primi soggetti beneficiari dovrebbero essere coloro che nei presidi sanitari e negli ospedali sono in prima linea per poi passare alle persone più fragili”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza nel corso del seminario online “L’Unione europea alla sfida del Covid-19” organizzato dalla Commissione e dal Parlamento europeo.
Ore 10,40 – Di Maio: “Da ultimi dati primi segnali speranza. In alcuni Paesi Ue situazione peggiore che da noi” – “Nella lettura dell’ultimo bollettino ci sono alcuni dati che devono darci speranza”. Lo ha dichiarato in un post su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, sottolineando che “la percentuale positivi/tamponi effettuati scende per il terzo giorno consecutivo; in leggero calo anche i decessi, anche se ancora sono tanti e frena l’aumento delle terapie intensive”. E ha aggiunto: “Nelle ultime 24 ore mi sono confrontato con i miei colleghi europei. Mi hanno raccontato quello che sta succedendo nei loro Paesi. E lasciatemi dire che in alcune realtà la situazione è drammatica, sicuramente peggiore della nostra”.
Ore 9,45 – Zingaretti, per vaccinazioni serviranno mesi – “Come ha detto il commissario Arcuri, dobbiamo pensare che anche quando ci sarà il vaccino, ci saranno milioni di persone da vaccinare. Si comincerà con le persone più esposte al virus e con le più fragili. Quindi resteremo nella condizione di adesso ancora per molti mesi. Se ne uscirà, ma dobbiamo uscirne nel modo più unitario e ragionevole possibile”. Lo ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, a Sky tg24 Start.
Ore 9,20 – Dl ristori: Gualtieri, oggi metteremo altri 1,3-1,4 mld – Il governo metterà “oggi stesso nuove risorse, circa 1,3-1,4 miliardi” per le imprese che soffrono a causa delle restrizioni legate al contenimento della pandemia. A sottolinearlo, in vista del cdm di questa sera, il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, spiegando che i soldi serviranno per intervenire in modo “automatico” alle necessità che si registrano “nelle Regioni che cambiano di fascia”. “Il governo sostiene l’economia in tempo reale”, ha concluso Gualtieri ad Omnibus su La7.
Ore 8,50 – Oggi la decisione sulle Regioni: 4 rischiano di diventare zona rossa – Nella giornata di oggi sono attesi i nuovi dati relativi al monitoraggio dell’epidemia, che potrebbero ridisegnare la mappa delle regioni italiane. Nuove regioni potrebbero entrare in zona rossa: i riflettori sono puntati su Puglia, Basilicata e Sicilia, a cui si aggiunge l’Abruzzo, che ha già adottato un’ordinanza con misure più stringenti. Intanto, è stata accolta la richiesta dei presidenti di Regione riuniti in videoconferenza con Francesco Boccia e Roberto Speranza di rivedere misure e indicatori a partire dal prossimo dpcm, quello del 3 dicembre (qui i dettagli).
Ore 8,50 – Dieci giorni di tregua per salvare lo shopping di Natale: il Governo studia il nuovo piano sulle chiusure. Il governo è al lavoro per studiare un piano in grado di “salvare” i consumi natalizi. Sul tavolo di tecnici ed esperti c’è l’idea di una finestra di dieci giorni in cui interrompere le restrizioni e consentire lo shopping a ridosso di Natale. Il tutto è però rigidamente vincolato all’andamento della curva epidemiologica. I dati sono timidamente incoraggianti, con la parabola del contagio che non cresce più in modo esponenziale. E allora l’obiettivo è quello di tenere la stretta, con l’attuale modello “a semaforo”, fino al 3 dicembre, data di scadenza del Dpcm in vigore. Qui la notizia completa.
Oroe 7,00 – Governo valuta scostamento oltre 7 miliardi e rinvio imposte – Il governo sta valutando la possibilità di richiedere uno scostamento di bilancio superiore ai 7 miliardi ipotizzati inizialmente. E’ questa, secondo quanto ripora l’Agi, l’ipotesi discussa nel corso del vertice di ieri sera a Palazzo Chigi in vista del Cdm di venerdì che dovrebbe esaminare la Relazione con la richiesta di un nuovo aumento di deficit, il quarto sul 2020. La decisione è stata tuttavia rinviata a oggi perché saranno necessarie ulteriori valutazioni tecniche per stabilire l’entità degli interventi che l’esecutivo dovrà mettere in campo con il terzo decreto Ristori (che dovrebbe però essere finanziato con risparmi e limitarsi a estendere la lista dei codici Ateco delle attività penalizzate dalle restrizioni anti-Covid che hanno diritto ai rimborsi), e, a stretto giro, con un quarto provvedimento che oltre a rafforzare gli indennizzi ai settori colpiti potrebbe prevedere un rinvio delle scadenze fiscali. Il Consiglio dei ministri previsto per stamattina potrebbe quindi slittare alla serata.
Covid, Arcuri annuncia vaccinazione di massa nel 2021: “Gran parte popolazione vaccinata nei primi 9 mesi” – Il governo sta lavorando “alacremente” al piano di distribuzione, conservazione e somministrazione dei vaccini anti Covid e nel corso del 2021 punta di arrivare alla somministrazione su larga scala. Sono queste le informazioni che il Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19,
Covid, 36.176 nuovi casi e 653 morti: il bollettino del 19 novembre – Si conferma in rallentamento la curva epidemica in Italia: crescono i nuovi casi ma anche i tamponi. Sono 36.176 i contagi delle ultime 24 ore, contro i 34.283 di ieri, ma con 250.186 tamponi, quasi 16mila più di ieri. La percentuale positivi/tamponi cala ancora per il terzo giorno di fila, seppur lievemente e passa dal 14,6 di ieri al 14,46 di oggi. In calo i decessi giornalieri, 653 oggi, esattamente 100 in meno di ieri, per un totale di 47.870. E’ quanto emerge dal bollettino quotidiano della Protezione Civile.
Di Lorenzo (Irbm), prime dosi vaccino a Natale – È vicino al traguardo il vaccino anti-Covid sviluppato da università di Oxford e Irbm di Pomezia e prodotto e commercializzato dalla multinazionale AstraZeneca. Tempi burocratici permettendo, le prime dosi del vaccino che parla anche italiano potrebbero arrivare a Natale. Lo dice all’AGI Piero Di Lorenzo, presidente e amministratore delegato proprio della Irbm, commentando i risultati di fase 2 pubblicati su “The Lancet”. “I dati pubblicati su “Lancet” evidenziano una forte risposta immunitaria generata dal nostro candidato vaccino negli over 70, cosa per nulla scontata”, spiega. “Sono molto confortanti anche i dati sulla sicurezza. Restiamo quindi in attesa, con fiducioso ottimismo, di chiudere in tempi molto brevi la sperimentazione di fase 3, con pubblicazione dei dati scientifici per dicembre”. E “per Natale – ha sottolineato Di Lorenzo – non è escluso che possano arrivare le prime dosi. Ma dipenderà dai tempi che si prenderanno le agenzie regolatorie”.
Conte: “Natale? No veglioni, baci e abbracci” – “Il Governo non ha la palla di vetro, anche se ci sono primi segnali positivi. Non possiamo prevedere la situazione epidemiologica in prossimità del Natale. Dobbiamo predisporci ad un Natale più sobrio, senza veglioni, baci e abbracci. Pagheremmo a gennaio con più decessi”. Lo afferma il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, all’Assemblea Anci.
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