Coronavirus in Italia, ultime notizie. Conte: “Misure diversificate a partire da mercoledì, 3 aree con diversi scenari di rischio”. Oggi 22.253 nuovi casi con 50mila tamponi in meno, 233 i morti
Coronavirus in Italia, le ultime notizie di oggi
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – Non si arresta l’epidemia di Coronavirus in Italia, che finora ha contagiato 731.588 persone, provocando 39.059 morti. Oggi, intanto, sono attese le nuove misure anti-Covid decise dal governo. Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito tutte le ultime notizie sul Coronavirus in Italia di oggi, lunedì 2 novembre 2020, aggiornate in tempo reale.
Ore 19,00 – Mattarella domani vedrà Fico e Casellati – Sergio Mattarella vedrà domani i presidenti di Camera e Senato. Il presidente della Repubblica riceverà al Quirinale Roberto Fico ed Elisabetta Casellati nel pomeriggio.
Ore 17,00 – Il bollettino di oggi – È di 396.512 persone attualmente positive (+18.383), 39.059 morti (+233), 296.017 guariti (+3.637), per un totale di 731.588 casi (+22.253), il bilancio inerente all’epidemia di Coronavirus in Italia emerso dal consueto bollettino quotidiano diffuso dalla Protezione Civile e dal ministero della Sanità. Dei 396.512attualmente positivi, 19.840 (+938) sono ricoverati in ospedale, 2.022 (+83) necessitano di terapia intensiva, mentre 374.650 (+17.362) si trovano in isolamento domiciliare. Diminuisce rispetto a ieri il numero dei nuovi casi (oggi 22.253, ieri 29.907). Il dato, però, come ogni post weekend è fortemente influenzato dal basso numero di tamponi effettuati: nell’ultimo giorno, infatti, sono stati realizzati 135.731 test a fronte dei 183.457 di ieri. Aumenta il numero dei morti (233 contro i 208 registrati ieri) mentre diminuisce lievemente il numero dei ricoverati in terapia intensiva (+83, ieri era stato di +96). Stabile, invece, l’incremento dei ricoveri ordinari che oggi aumenta di 938 unità (ieri erano stati 936). Per quanto riguarda le Regioni, quella che registra il maggior incremento dei casi è la Lombardia con 5.278 nuovi contagi, seguita dalla Campania con 2.861, dalla Toscana con 2.009 e dal Piemonte con 2.003. Il bollettino.
Ore 16,35 – Via libera Camera a risoluzione maggioranza – La Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del premier Conte sul nuovo Dpcm. La risoluzione è stata votata per parti separate: il centrodestra si è astenuto sul dispositivo, ad eccezione del sesto capoverso. I voti favorevoli sono 284, 178 gli astenuti e 1 voto contrario.
Ore 16,03 – “Esodo” a San Marino per ristoranti e palestre aperti – Centinaia di persone lo scorso weekend hanno varcato il confine con la Repubblica di San Marino per un aperitivo, una cena al ristorante o per andare in palestra. Il governo del piccolo stato enclave ha infatti, per ora, deciso di non chiudere queste attività nelle ore serali come in Italia scegliendo per controlli più serrati. Questo sta determinando che moltissimi italiani residenti nelle zone di confine, in particolare nel Riminese, scelgono di andare sul Titano per un momento si svago in questo periodo impossibile nel nostro paese. Una quindicina di sindaci della provincia di Rimini hanno scritto una lettera alle autorità sammarinesi per chiedere di uniformarsi alle regole italiane ma per il momento c’è un nulla di fatto: “Il Covid – ha fatto sapere il Congresso di Stato del Titano – pesa notevolmente sulla nostra economia, anche per il mancato accesso a fondi per i ristori o finanziamenti internazionali”.
Ore 15.33 – Ordine medici Milano: lockdown immediato per città – “Di una cosa siamo certi: la situazione sia nelle strutture sanitarie ospedaliere che anche nella medicina del territorio è diventata insostenibile. È necessario intervenire con un lockdown immediato ed efficace”. Lo chiede per Milano il Presidente dell’Ordine dei Medici della città (Omceo), Roberto Carlo Rossi. “Non esistono – scrive Rossi – piccoli rimedi a grandi problemi, così come non si può giocare a scaricare su altri ruoli e responsabilità: la situazione è molto seria e senza interventi drastici non può che peggiorare. Soprattutto se inoltre non ci si attrezza seriamente per tutelare quei medici che, ancora adesso, sono impegnati in prima linea, ma senza le necessarie attrezzature e materiali di protezione per svolgere in sicurezza il proprio lavoro”. Rossi sottolinea infine “la ferma ed unanime decisione di tutto il nuovo Consiglio milanese dell’Ordine nell’avanzare una richiesta di provvedimenti restrittivi immediati”.
Ore 14,00 – Francesco Totti positivo al Coronavirus – L’ex calciatore della Roma Francesco Totti è risultato positivo al Coronavirus. Lo scorso 14 ottobre, il papà dell’ex giocatore, Enzo, era morto proprio per alcune complicanze sopraggiunte dopo aver contratto il Covid-19. Leggi l’articolo completo.
Ore 13,45 – Centrodestra valuta astensione su impegni testo maggioranza – Il centrodestra sta valutando come comportarsi sulla risoluzione della maggioranza sulle nuove misure anti-Covid dopo le comunicazioni del premier Conte. La Lega vorrebbe votare contro, mentre Fratelli d’Italia e Forza Italia sarebbero orientati ad astenersi.
Ore 13.01 – Zaia: “Non abbiamo deciso nulla” – “Da parte nostra siamo assolutamente pronti a dare corso ad eventuali restrizioni nazionali ma non sicuramente sul fronte delle attività produttive. A tutt’oggi ci sono state proposte minimali ma non si è parlato di protocollo di misure da adottare. Oggi non abbiamo deciso nulla”. L’ha detto oggi il governatore del Veneto Luca Zaia in riferimento alla video conferenza tenuta oggi tra governo e regioni in merito alle linee guida da inserire nel nuovo Dpcm.
Ore 12.00 – Conte presenta il nuovo Dpcm alla Camera: “Prime misure da mercoledì” – “Decisioni da assumere con massima speditezza a fronte del drammatico quadro pandemico. Nuovo corpus di misure restrittive da adottare prima di mercoledì 4 novembre. All’esito di ulteriore interlocuzione ho chiesto di anticipare queste comunicazioni sulle risoluzioni che saranno approvate questa mattina alla Camera. Il quadro epidemiologico nazionale appare molto critico, la pandemia corre impetuosamente in tutto il continente, costringendo ciascun Paese ad adottare misure maggiormente restrittive. Oggi solo il 5% sono ricoverate con sintomi in ospedale, contro il 41% della prima ondata. Gli italiani contagiati sono di numero ben più elevato, anche se la gravità sembra minore. Il 21% dei posti letto disponibili è già occupato. I pazienti in terapia intensiva sono poco più della metà dei posti letto attivati. C’è rilevante differenza rispetto alla prima ondata: abbiamo maggiore preparazione nei dispositivi di protezione, consideriamo inoltre che oggi possiamo considerarci autosufficienti, sono stati distribuiti 1,6 miliardi di prodotti vari e l’Italia è uno dei pochi paesi al mondo in cui vengono distribuite gratuitamente 11 milioni di mascherine chirurgiche. In questo momento quindi non stiamo subendo una insostenibile pressione nei reparti di terapia intensiva, piuttosto registriamo una pressione nell’area medica in generale. Il commissario Arcuri ha già acquistato 10 milioni di test rapidi. Arriveremo a 350mila test al giorno. Detto ciò, l’evoluzione dell’epidemia risulta comunque molto preoccupante, in via di transizione verso scenario di tipo 4. Regioni a rischio tenuta quadro sanitario. Undici regioni sono classificate a rischio elevato e molto elevato, altre 8 a rischio moderato con una probabilità elevata di progredire a rischio elevato nel prossimo mese. 15 regioni a rischio di superare le soglie critiche per le terapie intensive nel prossimo mese. Effetti del Dpcm verificati sono a partire dal 14esimo giorno dell’entrata in vigore, in questo momento non vi sono evidente scientifiche che ci consentano di prognosticare la misura di questo impatto. Per conseguenza, siamo costretti a intervenire in ottica di prudenza per attuare ulteriori misure. Questa strategia va necessariamente modulata in base alle differenti criticità dei territori. Sulla base di criteri scientifici, predefiniti, oggettivi, sarà quindi necessario introdurre un regime differenziato sui differenti scenari regionali. Il Dpcm individuerà tre aree a rischio, l’inserimento delle regioni in quelle aree dipenderà dal ministro della Salute. Per l’intero territorio nazionale intendiamo intervenire solo con alcune specifiche misure per rafforzare il contenimento: chiusura giorni festivi centri commerciali. In coerenza della chiusura delle sale bingo, chiudiamo i corner gioco ovunque collocati. Chiuderanno musei e mostre e riduzione del 50% dei mezzi pubblici, introdurre limiti agli spostamenti da e per regioni con elevati coefficienti di rischio, salvo situazioni di necessità, salute e lavoro. Limiti a circolazione delle persone nella fascia oraria più tarda. Prevediamo infine possibilità di scuole di secondo grado passino a didattica a distanza interamente. Prevediamo di introdurre ulteriori misure restrittive per quelle regioni più a rischio. Qui la notizia completa
Ore 11.18 – Ministra Puglisi: “Coprifuoco alle 21 in tutta Italia” – “Gli interventi saranno uniformi, poi, come scritto nel precedente Dpcm, nella propria autonomia ciascun ente locale può prevedere anche restrizioni ulteriori. Le restrizioni saranno nazionali, poi magari c’è anche la volontà di fare una distinzione tra quelle regioni che hanno già superato l’Rt 2 da quelle che hanno indici più bassi. Ma le misure saranno nazionali, come per esempio il coprifuoco alle 21 per tutto il territorio nazionale”. Lo ha detto a Start, su Sky TG24, il Sottosegretario al ministero del Lavoro, Francesca Puglisi. “Questo secondo Dpcm – ha spiegato – continuerà ad incentivare che le persone restino a casa tranne che per ragioni di salute o lavoro. Stiamo cercando di lasciare fabbriche e quante più possibili attività produttive aperte. Ci saranno misure più restrittive per le Regioni che hanno un tasso di Rt superiore a 2. Purtroppo dobbiamo sacrificare la didattica in presenza, modificandola in didattica a distanza, per tutte le scuole di secondo grado e si sta discutendo in queste ore se farlo anche per la terza media, cercando di lasciare invece i bambini più piccoli con la didattica in presenza, cosa che viene garantita anche per ragazze e ragazzi con disabilità”. Qui la notizia completa
Ore 11.00 – Riapre l’ospedale da campo della Fiera di Bergamo – Riapre da oggi l’ospedale da campo della Fiera di Bergamo con l’arrivo dei primi 4 pazienti. La riattivazione dei posti di terapia intensiva è stata realizzata all’Ospedale Papa Giovanni XXIII, grazie le imprese artigiane di Confartigianato Bergamo, i ragazzi della curva nord dell’Atalanta, A.N.A. onlus. Il presidio apre i primi 4 posti letto di terapia intensiva e semi intensiva per procedere progressivamente con l’attivazione di ulteriori posti letto in base alle esigenze, fino ai 48 totali. Ventiquattro (2 moduli da 12) saranno gestiti dall’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e gli altri ventiquattro (2 moduli da 12) dagli Spedali Civili di Brescia, con personale medico e infermieristico proveniente da tutti gli ospedali pubblici e privati delle province di Bergamo, Brescia e Mantova.
Ore 10.33 – Bonus bici, martedì 3 novembre scatta il click day per richiedere i rimborsi – Dal sito del ministero dell’Ambiente sarà attivata la piattaforma per ricevere gli indennizzi fino a 500 euro per l’acquisto di biciclette, monopattini.
Ore 10.01 – Verso il nuovo Dpcm, dalle zone rosse al coprifuoco alle 21: scontro tra Governo e Regioni – Chiusure mirate nei territori più a rischio, limitazioni agli spostamenti tra Regioni, chiusura dei centri commerciali nei weekend e riduzione degli orari per le altre attività commerciali e più didattica a distanza nelle scuole. In particolare sul coprifuoco nazionale alle 21 ci sarebbe l’accordo dei capidelegazione di maggioranza, che hanno nuovamente incontrato stamattina il premier dopo il lungo vertice di ieri sera. La complessità delle decisioni e le distanze tra governo e Regioni potrebbe far slittare il varo del decreto a domani. Il dibattito più acceso è quello con i governatori, che chiedono di varare uno schema valido a livello nazionale, mentre il governo preferirebbe chiusure differenziate in base alla situazione del contagio. L’articolo completo.
Ore 09.40 – Pregliasco: “Diffusione virus molto ampia e peggiore della prima volta” – “Questo è un virus pervasivo. In questo momento c’è una diffusione molto ampia e peggiore della prima volta”. Queste le parole, nel corso di un intervento ad “Agorà” su Rai Tre, del virologo dell’Università degli Studi di Milano, Fabrizio Pregliasco, direttore dell’Irccs Galeazzi, a proposito dell’emergenza sanitaria legata.
Ore 08.10 – Fontana: “Riapre oggi presidio della Fiera di Bergamo” – “Riapre oggi il presidio medico avanzato in Fiera a Bergamo che accoglierà i primi 4 pazienti. La riattivazione dei posti di terapia intensiva è stata realizzata grazie a un lavoro di squadra, coordinato dalla cabina di regia regionale che, ancora una volta, a distanza di 7 mesi, vede in prima linea l’Ospedale Papa Giovanni XXXIII, le imprese artigiane di Confartigianato Bergamo, i ragazzi della curva nord dell’Atalanta, A.N.A. onlus, che ringrazio a nome di tutta la Giunta regionale e dei Lombardi”. Lo comunica il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
Ore 07.30 – Ipotesi chiusure diversificate: scontro Governo-Regioni – Negozi chiusi alle 18, chiusura dei centri commerciali nel fine settimana, stretta nella circolazione fra le regioni, coprifuoco e scuole superiori in didattica a distanza, musei chiusi. Sono alcune delle proposte su cui si sta ragionando per le regioni con un alto indice di contagio. Per il resto del territorio nazionale le misure restrittive sarebbero più light. E’ questa l’ipotesi sul tavolo del governo in vista della nuova stretta anti-covid che dovrebbe essere contenuta in un dpcm che il premier Giuseppe Conte dovrebbe illustrare domani alle Camere per poi firmarlo in serata. Ma la complessità delle decisioni e le distanze tra governo e regioni potrebbe far slittare il varo del decreto a martedì. Il dibattito più acceso è quello con le regioni che chiedono di varare uno schema valido a livello nazionale mentre il governo preferirebbe uno schema con chiusure differenziate in base alla situazione del contagio. Le Regioni, che con Anci e Upi incontreranno nuovamente il governo domani mattina alle 9, chiedono misure nazionali e la chiusura dei negozi alle 18. I governatori, con il presidente della Conferenza delle regioni, hanno spiegato che “più ci sono misure nazionali più è possibile dare un senso di uniformità” all’azione contro la pandemia. Il premier invece frenerebbe all’idea di una chiusura nazionale e propone misure regionali in base agli indici Rt. Ufficialmente la Conferenza delle Regioni ha definito “decontestualizzati, estrapolati, in qualche caso anche travisati” i passaggi dei presidenti delle Regioni. I quali oggi non hanno però contribuito a rasserenare il clima del dibattito con dichiarazioni pubbliche, a cominciare da quella di Giovanni Toti, poi corretta, sulla necessità di tutelare gli anziani definiti però “improduttivi”.
Ore 07.00 – Franceschini: “Chiuderanno anche i musei” – “Per fermare il contagio bisogna limitare i contatti tra le persone. Le sale sono luoghi di possibile contagio e quando vai a chiudere quel tipo di luoghi non devi guardare la gerarchia dell’importanza. Hanno detto che in europa non l’ha fatto nessuno, ora molti paesi in Europa stanno facendo le stesse scelte”. Lo ha detto il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e capodelegazione Pd al governo Dario Franceschini a Che Tempo che fa, su Rai 3. “Mi sono chiesto perchè quando i teatri e i cinema sono stati chiusi a febbraio o marzo non c’è stata la stessa protesta, probabilmente perchè allora guardavamo le terapie intensive, ma se la curva non migliora arriveremo presto alla saturazione die posti in ospedale”, ha aggiunto Franceschini. “Con i passi avanti che faremo chiuderanno anche i musei”, ha concluso.
Ore 06.30 – Festa extracomunitari a Napoli, polizia aggredita – La polizia a Napoli è intervenuta per la segnalazione di una festa in un circolo in via Michele Morelli, nella zona del borgo di San Antonio Abate, dove c’erano almeno 200 persone, in maggioranza extracomunitari di colore. Gli agenti sono stati aggrediti, non è chiaro se perché era in corso una lite o perché la festa veniva così interrotta, dato che era un assembramento proibito dalle norme anti-contagio. In ausilio alla prima volante, sono arrivate altre voltanti e gli agenti del Reparto Mobile. Alcune persone sono state fermate e portate nella vicina caserma Raniero per essere identificate. Secondo quanto si è appreso, ci sarebbero anche poliziotti contusi o feriti.
Il bollettino – È di 378.129 persone attualmente positive (+26.743), 38.826 morti (+208), 292.380 guariti (+2.954), per un totale di 709.335 casi (+29.907), il bilancio inerente all’epidemia di Coronavirus in Italia emerso dal consueto bollettino quotidiano diffuso dalla Protezione Civile e dal ministero della Sanità. Dei 378.129attualmente positivi, 18.902 (+936) sono ricoverati in ospedale, 1.939 (+96) necessitano di terapia intensiva, mentre 357.288 (+25.711) si trovano in isolamento domiciliare. Diminuiscono rispetto a ieri sia i nuovi casi (oggi 29.907, ieri 31.758), che i morti (oggi 209, ieri 297). Un decremento influenzato anche dal numero minore di tamponi effettuati nell’ultimo giorno: 183.457 contro i 215.886 di ieri. Più o meno stabili gli incrementi dei ricoveri ospedalieri: i ricoveri ordinari aumentano di 936 unità (ieri erano stati 972), mentre le terapie intensive di 96 unità (ieri erano state 97). Per quanto riguarda le Regioni, invece, quella che registra il maggior incremento è sempre la Lombardia con 8.607 nuovi casi, seguita dalla Campania con 3.860, dalla Toscana con 2.379 e dal Lazio con 2.351. Sopra i 2mila nuovi contagi anche Veneto e Piemonte, mentre in Sicilia si registrano 1.095 casi.
Emilia-Romagna, positivo il governatore Bonaccini – Il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini è positivo al Coronavirus: ad annunciarlo una nota della Regione, che spiega che il governatore ha effettuato il tampone in mattinata in via precauzionale in vista di appuntamenti istituzionali già in agenda. “Asintomatico, Bonaccini è ora in isolamento domiciliare da dove porterà avanti regolarmente l’attività di governo regionale nei prossimi giorni”, conclude la nota. Qui tutti i dettagli.
Salerno, donna muore di Covid in ospedale: parenti aggrediscono medico – Un medico dell’ospedale di Salerno è stato aggredito verbalmente dai familiari di una paziente deceduta. L’anziana è risultata positiva al Covid. I sanitari hanno comunicato la notizia ai familiari che avrebbero voluto restare accanto al proprio caro. Ma la positività della donna non lo avrebbe reso possibile. Diniego che ha scatenato la rabbia dei familiari. Intervenuti anche i carabinieri.
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4. L’inganno dei tamponi: 5 milioni di euro al giorno per 200mila test, c’è a chi conviene tutto questo. Intervista a Crisanti / 5. Covid, Conte: “Numeri preoccupanti, stiamo valutando se intervenire ancora” / 6. Coronavirus, torna l’incubo lockdown: ecco quali sono le Regioni e le città più a rischio