Coronavirus, ultime notizie. L’Italia supera la Cina per decessi: 3.405 morti, 33.190 contagi e 4.440 guariti. La Regione Lazio istituisce zona rossa in provincia di Latina
Le ultime notizie dell'epidemia di Covid-19 in Italia
Coronavirus in Italia: le ultime notizie di oggi
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – L’epidemia da Coronavirus, secondo l’ultimo bollettino della Protezione Civile, vede attualmente 33.190 contagiati, 3.405 morti, e 4.440 guariti, per un totale di 35.713 casi totali. La situazione in Lombardia sembra sempre più grave, con Paola Pedrini, segretaria per la Lombardia della Federazione italiana medici di medicina generale, che ha denunciato che i dati sui pazienti contagiati ” sono sottostimati di almeno 5 volte nella provincia di Bergamo”. Qui tutte le ultime notizie sulla pandemia di Covid-19 dal mondo. Di seguito, invece, tutte le ultime notizie sul Coronavirus in Italia, aggiornate in tempo reale.
Ore 22,35 – Regione Lazio: “Fondi zona rossa come Codogno” – Fondi, in provincia di Latina, diventerà come Codogno e gli altri comuni del Nord cinturati per il Coronavirus. Così ha deciso la Regione Lazio, firmando un’ordinanza che dalla mezzanotte vieta di entrare e uscire dalla cittadina. Una misura che si è resa necessaria a causa dei numeri raggiunti dal contagio nella cittadina pontina. Partito nei primi giorni di marzo da una festa di carnevale in un centro anziani, a cui hanno partecipato anche alcuni iscritti tornati dalla Lombardia, il focolaio è esploso contatto dopo contatto, con l’1 per cento della popolazione infettata e centinaia di cittadini in quarantena. Così è scattata la stretta. Chiusi gli uffici, stop a ogni attività lavorativa che non eroghi servizi essenziali. Resteranno aperti supermercati, benzinai, farmacie, ottici e bancomat.
Ore 20,15 – Di Maio: “Entro fine settimana 8 milioni di mascherine” – “All’Italia in questo momento servono decine di milioni di mascherine. Abbiamo sbloccato circa 8 milioni di mascherine che provenivano da diverse aree del mondo, stanno partendo da Egitto, Turchia, Germania e stiamo lavorando per sbloccarne due milioni in Brasile” e “altre in Ucraina”. Lo ha detto in diretta su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, assicurando che “entro la fine della settimana arriveranno otto milioni di mascherine”.
Ore 19,45 – Napoli, estubati i pazienti trattati con Tocilizumab – Sono stati estubati e respirano da soli due dei pazienti trattati a Napoli con Tocilizumab, il farmaco antireumatico che sembra funzionare contro il Coronavirus. I due fanno parte dei 16 contagiati da Covid-19 in terapia intensiva all’ospedale Cotugno e dei 5 trattati con il farmaco prodotto da Roche sulla base dell’intuizione dell’equipe dell’Istituto tumori Pascale guidata da Paolo Ascierto, corroborata dall’esperienza dei medici cinesi, prima dell’avvio oggi della sperimentazione legata al protocollo Aifa. Ora andranno in un normale reparto di degenza. Il Tocilizumab ha consentito loro di superare le difficoltà respiratorie connesse alla polmonite. Uno dei pazienti ha 63anni, il secondo 48. Altri sei dei pazienti trattati registrano miglioramenti.
Ore 19,20 – Il governo: “Creata una task force di 300 medici da inviare nelle zone più colpite” – Il governo, insieme alla Protezione civile e su proposta del ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, ha deciso di creare una task force di 300 medici – provenienti da tutta Italia – da inviare nelle zone più colpite dal Coronavirus. Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli ha già firmato un’ordinanza (trasmessa alle regioni) per dare vita alla task force, che conterà fino a un massimo di 300 medici che parteciperanno su base volontaria e opereranno a supporto delle strutture sanitarie regionali.
Ore 19 – I numeri neri della Lombardia – La Lombardia è largamente la regione in Italia più colpita dal Coronavirus, ma il vero problema è che nonostante le misure di quarantena imposte dal governo a tutto il Paese sembra che a Bergamo, Brescia, Milano e dintorni l’emergenza Covid-19 non stia minimamente rientrando. E i numeri di morti e contagi in sole 24 ore fanno davvero paura. (Qui l’articolo completo).
Ore 18 – Il bollettino della Protezione civile di oggi – Ecco i dati aggiornati sull’epidemia di Coronavirus in Italia, forniti come sempre dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli nel corso della conferenza stampa delle ore 18. In Italia, a oggi, ci sono 33.190 contagiati (ieri erano 28.710, +4.480), 3.405 morti (ieri erano 2.978, +427) e 4.440 guariti (ieri 4.025, +415). I casi totali, quindi, sono arrivati a 41.035 (ieri erano 35.713, +5.322). Il totale dei ricoverati con sintomi è di 15.757 (ieri 14.363, +1.394), mentre i pazienti in terapia intensiva sono attualmente 2.498 (ieri 2.257, +241). In isolamento domiciliare ci sono invece 14.935 persone (ieri 12.090, +2.845). Dunque, se consideriamo che ieri (rispetto all’altroieri) c’erano stati 2.648 contagi, 475 morti e 1.084 guariti in più, oggi i contagi sono aumentati (+4.480), i morti sono diminuiti di poco (+427) e i guariti sono molti di meno (+415). Con l’aumento di oggi, l’Italia ha superato la Cina come numero di morti per il Coronavirus. Tutti i numeri del bollettino odierno.
Ore 17,30 – Come sono andate le Borse – L’intervento nottetempo dalla Banca centrale europea, che ha lanciato un piano da 750 miliardi per la pandemia di Coronavirus, non riesce a risollevare del tutto l’umore degli investitori, spaventati dal contraccolpo economico del Coronavirus. Milano è tra le migliori grazie al calo dello spread, che favorisce i titoli bancari, e il Ftse Mib torna in positivo dell’1,2% nel pomeriggio. Misti gli altri: Londra scende dello 0,6%, Parigi sale dello 0,2% mentre Francoforte perde lo 0,7 per cento. Migliora Wall Street dopo l’apertura fortemente negativa: alla chiusura dei mercati europei, il Dow Jones è in parità mentre lo S&P500 sale dell’1,25% e il Nasdaq accelera al +1,9 per cento. Dopo l’annuncio della chiusura dei colossi dell’auto a stelle e strisce, Ford ha ritirato il dividendo e annullato le previsioni per il 2020.
Ore 17,15 – Esperti, probabile picco dei casi fra il 2 e il 12 aprile – Cominciano ad arrivare le prime stime del picco dei casi di coronavirus in Italia, che sti attuali potrebbe avvenire nel periodo compreso fra il 2 e il 12 aprile; ancora più ampio il periodo nel quale i decessi potrebbero raggiungere il picco, attualmente ipotizzato fra il 26 marzo e il 19 aprile. Lo indicano le stime riportate nella pagina Facebook “Analisi numerica e statistica, dati Covid 19”, gestita da fisici e matematici. In entrambi i casi il margine di errore è ancora molto ampio e per restringere entrambi i periodi sarà necessario avere ancora molti dati.
Ore 16,50 – Infermiera positiva in ospedale, si apre indagine – Si preannuncia l’apertura di un’indagine della Procura di Ragusa su quanto accaduto nell’Ospedale ‘Maggiore’ di Modica dove, un’infermiera in servizio presso il laboratorio analisi, è risultata positiva al test del coronavirus. Il capo della procura Iblea, Fabio D’Anna, pur non volendo entrare nel merito della singola questione, dichiara che “verranno perseguiti con fermezza tutti i comportamenti scorretti che si discostino o non rispettino le procedure previste dalle norme sul contenimento del Coronavirus.
Ore 16,30 – Il triste bilancio di Brescia – Sono saliti a 3839 i positivi della provincia di Brescia dove i morti sono invece 499, 65 in più rispetto a ieri. I dati di Ats confermano come nel bresciano i numeri siano sempre più vicini a quelli di Bergamo con un aumento costante dei contagi e dei decessi.
Ore 16,00 – Pil Italia -2 per cento nel 2020, recessione globale – Il Pil italiano scenderà del 2 per cento quest’anno. La stima è contenuta nel ‘Global economic outlook” di Fitch che lancia un allarme “recessione globale” a causa della diffusione del Coronavirus. A livello mondiale l’agenzia ha tagliato all’1,3 per cento le prospettive di incremento del prodotto nel 2020. Per gli economisti un incremento del Pil globale al di sotto del 3 per cento segnala una contrazione.
Ore 15,40 – A Bergamo dimesso primo bimbo positivo – È stato dimesso il bambino di 22 giorni che era stato ricoverato all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo perché risultato affetto da Coronavirus. E’ stato il primo caso di bambino positivo al Covid-19. Il bambino era nato l’11 febbraio all’ospedale di Alzano Lombardo, epicentro dell’epidemia del Bergamasco, sano. Dopo alcuni giorni era sopraggiunta la febbre alta. Ricoverato dal 3 marzo, ora è stato dimesso. Anche la mamma il 3 marzo era risultata positiva, il papà negativo.
Ore 15,25 – Galli (Sacco): “Non finisce prima di 3 mesi” – “La mia speranza è che di questo Coronavirus ci si possa liberare in non più di 3 mesi dal momento dell’applicazione di determinate regole. E ho già dato un termine agghiacciante. Non è e non sarà una cosa breve, se dovesse avvenire in tempi brevi sarò il primo a fare una festa”. Lo ha detto Massimo Galli, primario del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, a Tv2000. “Il vaccino – ha aggiunto Galli – è una speranza. Ci sono almeno 18 programmi aperti per arrivare al vaccino. Sicuramente qualcosa verrà fuori, ma dubito che noi siamo in grado di delimitare e circoscrivere l’epidemia e di superarla attendendo il vaccino. Il vaccino verosimilmente ad essere fortunati arriverà dopo l’estate, non prima. E anche se arrivasse prima passeranno comunque dei mesi”.
“Sui farmaci – ha aggiunto Galli – andiamo per tentativi. L’utilizzo della clorochina, farmaco antimalarico, è un po’ quello che facciamo sempre in mancanza di altro nell’ipotesi abbastanza vaga che possa funzionare. Stiamo cercando di mettere in fila dei numeri per cercare di capire se funziona e stiamo aspettando che dalla Cina arrivino delle indicazioni perché loro questi conti li hanno fatti prima di noi. Sul farmaco Remdesivir abbiamo iniziato la sperimentazione per saperne veramente di più. Il punto è a chi e quando darlo e capire se effettivamente può funzionare”. Su quando ci sarà il picco dell’epidemia, Galli non si è mostrato molto fiducioso:”Non stiamo contando – ha detto – tutte le persone infettate ma selezionando le persone che hanno sintomi importanti. E questo dal punto di vista epidemiologico non ci mette nella condizione di avere assoluta fiducia sulla valutazione dei dati osservati per definire quando ci sarà il picco”.
Ore 14,45 – Il Viminale: “53mila persone denunciate in 8 giorni per essere uscite senza motivo” – Il Viminale ha pubblicato i nuovi dati relativi ai controlli delle forze dell’ordine sui cittadini che escono da casa in questi giorni di emergenza Coronavirus. E il dato, macroscopico, è che ancora troppe persone escono da casa senza motivo: in 8 giorni di controlli, infatti, sono stati denunciati 53mila cittadini. (Qui l’articolo completo).
Coronavirus Italia ore 14,20 – Morti altri 3 medici, sale a 10 il numero rispetto a ieri – Altri tre medici sono morti oggi a causa del Coronavirus: a dare l’annuncio la Federazione nazionale degli ordini dei medici. I decessi accertati tra i camici bianchi, spiega la Fnomceo, salgono così a 10 rispetto alla sola giornata di ieri. I tre dottori morti sono Luigi Ablondi, ex direttore generale dell’ospedale di Crema; Giuseppe Finzi, medico ospedaliero di Cremona e Antonino Buttafuoco, medico di base di Bergamo.
Ore 14 – La denuncia dell’Aifa: “Mancano farmaci negli ospedali” – Con un comunicato sul suo sito ufficiale, l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) denuncia che “l’improvviso incremento della domanda per i farmaci utilizzati nelle terapie ospedaliere dei pazienti ricoverati a causa dell’epidemia ha generato delle carenze”. Negli ospedali, dunque, mancano farmaci e per questo motivo l’Aifa è al lavoro con le aziende, mediante il supporto costante di Farmindustria e Assogenerici, per mettere a punto “soluzioni eccezionali ed emergenziali”.
Ore 13,30 – Fontana: “Trovati medici: ospedale Bergamo si farà” – “Oggi pomeriggio ci sarà la conferma che i lavori per l’Ospedale da campo di Bergamo riprenderanno e la struttura verrà realizzata. Siamo riusciti a recuperare un gruppo di medici che potranno svolgere l’attività”. Lo ha affermato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in conferenza stampa. “Forse c’è stata qualche affermazione un po’ ruvida – ha aggiunto – ma la tensione è la causa di tutto. Credo si possa arrivare alla assoluta volontà di realizzare l’ospedale, finché non avevamo la certezza di trovare i medici era inutile realizzare una cattedrale nel deserto. Una volta avuta la conferma di questo i lavori riprenderanno, lo annuncerà l’assessore nel pomeriggio”.
Coronavirus Italia ore 13,25 – Fontana: “Oggi sento Conte per misure più rigide” – Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, è intervenuto in conferenza stampa e ha dichiarato che nel pomeriggio sentirà il premier Conte: “Cercherò di capire che cosa fare nel più breve tempo possibile: non si può aspettare. Bisogna chiedere al nostro Governo di emettere provvedimenti ancor più rigorosi di quanto fatto fino ad oggi”, ha dichiarato. “Chiederò – ha aggiunto – che si prendano provvedimenti che ci sono stati suggeriti da chi ha vissuto la lotta contro il virus e l’ha vinta”.
Ore 13,20 – Fico: “Camera continua i suoi lavori” – Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha annunciato che la Camera dei deputati continuerà i suoi lavori. “L’attività delle Camere – ha scritto su Facebook – è quanto mai necessaria e preziosa in una situazione di emergenza come questa. Nei prossimi giorni valuteremo la possibilità di allestire a Montecitorio un punto per le donazioni di sangue, che anche in questo momento sono estremamente importanti”.
Ore 12,45 – Azzolina: “Impossibile avere data per riapertura scuole” – Intervenuta in diretta su Sky Tg24, la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha confermato che il termine del 3 aprile per la chiusura delle scuole verrà quasi certamente prorogato dal governo: “Penso si andrà nella direzione che ha detto il presidente Conte – ha dichiarato – di prorogare la data del 3 aprile, ma in questi giorni invito tutti alla massima responsabilità. E’ impossibile in questo momento avere una data certa per la riapertura delle scuole. Tutto dipende dall’evoluzione di questi giorni, dallo scenario epidemiologico. Riapriremo le scuole solo quando avremo la certezza di assoluta sicurezza”. Alla domanda sulla possibilità di allungare l’anno scolastico, Azzolina ha risposto: “Se la didattica a distanza funzionerà, non vedo alcun bisogno. Significherebbe svilire il lavoro di tanti insegnanti in queste settimane”.
Coronavirus Italia ore 12,20 – Il nuovo bollettino dello Spallanzani di Roma: “Coppia cinese lascia definitivamente l’ospedale” – Intervistato da Sky Tg24, il direttore sanitario dell’ospedale Spallanzani di Roma Francesco Vaia ha dichiarato che “oggi ci sono due buone notizie”. La prima è che “l’aumento dei casi di Coronavirus di cui abbiamo parlato in questi giorni, oggi è più contenuto”. La seconda, invece, è che “la coppia cinese, che per prima ha contratto il Covid-19 nella Capitale, oggi lascia definitivamente lo Spallanzani e continuerà il percorso riabilitativo all’ospedale San Filippo Neri”. Nel bollettino quotidiano dello Spallanzani, si legge che “i pazienti Covid-19 positivi sono in totale 201. Di questi, 18 pazienti necessitano di supporto respiratorio”.
Ore 11,11 – A Milano 11.500 controlli, 390 denunce, 5 arresti. A Milano e provincia sono stati 11.476 i controlli effettuati ieri nei confronti di persone (6.035) ed esercizi commerciali (5.441) per verificare che fossero rispettate le misure varate dal governo per contenere la diffusione del Coronavirus. Ebbene, a seguito di questi controlli, in base ai dati forniti dalla Prefettura di Milano, sono state denunciate 387 persone ed altre 5 sono state arrestate. Tre i titolari di esercizi commerciali denunciati, un altro ancora è stato sanzionato, mentre a un altro ancora è stata sospesa la licenza.
Ore 10,30 – Musumeci, contatti col Viminale, blindare Stretto. Palermo, 19 mar. – “Sono convinto che il provvedimento restrittivo chiesto e ottenuto dal governo ci consenta di potere gestire il fenomeno. Ho chiesto al ministro dell’Interno di rafforzare la presenza delle pattuglie non solo nelle città, ma nello Stretto di Messina e mi risulta che ci sia una presenza significativa di forze dell’ordine”. Per il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, intervenuto a Mattino 5, si tratta dunque di ‘blindare’ le aree degli imbarcaderi a Villa San Giovanni e a Messina. “Ho chiesto la presenza dell’Esercito – ha aggiunto – utilizzando i ragazzi in divisa impegnati nell’operazione di Strade sicure in compiti più attuali e più stringenti in questo momento”
Coronavirus Italia ore 09,10 – Fontana, a Roma non si rendono conto gravità. “Con il governo ho sempre collaborato. Abbiamo avuto visioni diverse, su questo non ci sono dubbi. Ieri ho parlato con un medico che ha fatto tutte le guerre. E dopo aver visitato uno dei nostri ospedali mi ha detto ‘non avevo mai visto una cosa del genere, è peggio dell’Iraq e dell’Afghanistan’. Credo che chi non viva direttamente questa situazione faccia fatica a rendersi conto della realtà. A Roma faticano a rendersi conto”. Lo ha detto il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana a Radio Capital. “Decine di infettati non sono la realtà della Lombardia” ha aggiunto. “È vero che non bisogna spaventare la gente ma un po’ bisogna allertarla. Anche la comunicazione” ha avuto il suo peso, come quando si diceva in tv che si trattava solo di una influenza, allora è chiaro che la gente continuava ad uscire
Ore 8,52 – Gallera, ospedale Bergamo si farà quando arriva personale. L’ospedale da campo a Bergamo è “un’assoluta necessita” e si farà appena arriva il personale sanitario. Lo ha spiegato l’assessore al welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera ad Agorà chiarendo che non si tratta di una ‘frenata’ da parte della Regione sulla realizzazione della struttura, ma che non era previsto che i lavori partissero questa mattina. “Per noi rimane una strada da portare avanti l’ospedale da campo a Bergamo – ha sottolineato – non c’è alcun cambio di programma. Abbiamo avuto la comunicazione che saranno disponibili 300 medici cinesi per quella struttura, che altrimenti non sapremmo come gestire”. “Finché il personale non arriva” non si può aprire aggiunge Gallera, “se arriva tra 4 giorni, l’ospedale sarà aperto tra 4 giorni”.
Ore 8,40 – Emilia Romagna, Bonaccini firma ordinanza restrittiva. Il governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha firmato ieri sera una nuova ordinanza anti Coronavirus che limita ulteriormente gli spostamenti a piedi e in bicicletta. Sarà valida fino al 3 aprile. Chiusi al pubblico parchi e giardini pubblici, limitato l’uso della bicicletta, consentito esclusivamente “per le motivazioni ammesse per gli spostamenti delle persone fisiche”: quindi ragioni di lavoro, di salute o altre necessità, come ad esempio gli acquisti di generi alimentari. Identica limitazione per gli spostamenti a piedi.
Coronavirus Italia ore 7,40 – Trovate 600 mascherine, donate a ospedale Torino – Trovate 600 mascherine modello FFP2 nel corso di un controllo della polizia in un magazzino in stato di abbandono a Torino, sono state tutte donate all’ospedale ‘Giovanni Bosco’ del capoluogo del Piemonte. Durante il controllo del magazzino, spiega una nota, gli agenti hanno trovato in un locale 5 scatoloni sigillati contenenti 12 confezioni, da 10 unità ciascuna, di mascherine modello FFP2. Hanno quindi appurato che gli apparati sanitari erano di proprietà del Sermig che aveva la disponibilità dell’immobile fino al 2018, e che con ogni probabilità, nel corso del trasloco avvenuto in quell’anno, per dimenticanza le scatole erano rimaste nel magazzino. Dopo il ritrovamento, prosegue il comunicato, il responsabile del Sermig, trattandosi di dispositivi di protezione individuale salvavita, ha consegnato le mascherine alla polizia di Stato con il desiderio che venissero date agli operatori sanitari che, in questo periodo, stanno affrontando una situazione di forte criticità, essendo più esposti al rischio. Nella mattinata di ieri, gli agenti della squadra volante hanno consegnato le 600 mascherine al personale dell’ospedale ‘Giovanni Bosco’ di Torino.
Ore 06,30 – Conte: “Blocco totale e chiusura delle scuole saranno prorogati, è inevitabile” – Coronavirus, Conte annuncia: “Abbiamo evitato il collasso del sistema, le misure restrittive stanno funzionando, ed è ovvio che quando raggiungeremo un picco e il contagio comincerà a decrescere, almeno in percentuale, speriamo fra qualche giorno, non potremo tornare subito alla vita di prima. Al momento non è ragionevole dire di più, ma è chiaro che i provvedimenti che abbiamo preso, sia quello che ha chiuso molto delle attività aziendali e individuali del Paese, sia quello che riguarda la scuola, non potranno che essere prorogati alla scadenza”. (Qui la notizia completa)
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