Coronavirus in Italia, ultime notizie. Il bollettino: 40.902 nuovi casi e 550 morti. Toscana e Campania diventano rosse, salgono a 9 le Regioni arancioni
Coronavirus in Italia, le ultime notizie di oggi
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – Continua a crescere il numero dei contagi di Coronavirus in Italia. Finora l’epidemia ha colpito 1.066.401 persone, provocando 43.589 morti. Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito tutte le ultime notizie sul Coronavirus in Italia di oggi,venerdì 13 novembre 2020, aggiornate in tempo reale.
Ore 21,56 – Speranza firma ordinanza: Toscana e Campania zone rosse – “Ho appena firmato un’ordinanza che istituisce due nuove aree rosse (Campania e Toscana) e tre nuove aree arancioni (Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche). So che stiamo chiedendo ancora sacrifici, ma non c’è altra strada se vogliamo ridurre il numero dei decessi, limitare il contagio ed evitare una pressione insopportabile sulle nostre reti sanitarie”. Lo ha scritto su Facebook il ministro della Salute Roberto Speranza. “Ce la faremo – ha aggiunto – Ma è indispensabile il contributo di tutti”.
Ore 21,30 – Il report settimanale dell’Iss – Nel periodo 22 ottobre-4 novembre 2020, l’indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,43. Si riscontrano valori medi di Rt superiori a 1,25 nella maggior parte delle Regioni/PA italiane e superiori a uno in tutte Regioni/PA. Lo rileva il monitoraggio Iss-ministero della Salute.
Sempre secondo il monitoraggio l’epidemia in Italia, seppur intensificandosi per gravità a causa di un aumentato impatto sui servizi assistenziali, mostra una lieve riduzione nella trasmissibilità rispetto alla settimana precedente che, sebbene ancora molto elevata, potrebbe essere un segnale dell’efficacia delle misure restrittive introdotte. “Necessaria una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone in modo da alleggerire la pressione sui servizi sanitari. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile”, si raccomanda nel monitoraggio dell’Iss.
“Si ribadisce la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi”. Secondo il monitoraggio Iss, 20 tra Regioni e province autonome, quindi quasi l’intero Paese, sono classificate a rischio alto con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese configurando di fatto su tutto il territorio nazionale un rischio elevato di epidemia.
Secondo i dati del monitoraggio compiuto nella settimana dal 2 all’8 novembre dalla cabina di regia istituita dal ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, l’indice Rt del contagio Covid-19 è così suddiviso tra le varie ragioni: Abruzzo, 1.34; Basilicata, 1.64; Calabria, 1.38; Campania, 1.62; Emilia Romagna, 1.4; Fruli Venezia-Giulia, 1.42; Lazio, 1.04; Liguria, 1.1; Lombardia, 1.46; Marche, 1.55; Molise. 1.31; Piemonte, 1.31; Provincia autonoma Bolzano, 1.59; Provincia autonoma Trento, 1.3; Puglia, 1.44; Sardegna, 1; Sicilia, 1.13; Toscana, 1.8; Umbria, 1.43; Valle d’Aosta, 1.74; Veneto, 1.26.
Ore 19,41 – Genova, stop passeggiate lungomare e spiagge nel weekend – Il sindaco di Genova, Marco Bucci, ha firmato l’ordinanza per vietare il transito sulle spiagge e sulle passeggiate al mare nei weekend, allo scopo di evitare assembramenti e tutelare la salute pubblica in queste emergenza Covid. Il provvedimento, in vigore da domani, è valido dalle 12 di ogni sabato alle 19 di ogni domenica, fino al prossimo 29 novembre. Viene stabilito il divieto di transito e permanenza in passeggiata Bruzzone (Voltri), passeggiata Spiaggia di Pra’, via Pegli (lato mare), via Lungomare di Pegli (lato mare), Giardini Catellani (Pegli), corso Italia (lato mare), passeggiata Anita Garibaldi (Nervi), fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali e alle abitazioni. Nelle stesse fasce orarie e giornaliere, su tutto il territorio cittadino, inoltre è previsto il “divieto di accesso e permanenza nei luoghi prospicienti la battigia, quali arenili, scogliere e spiagge, fatta salva la possibilità di transitarvi, per il tempo strettamente necessario, per svolgere attività sportive in mare, quali nuoto, windsurf, canoa e similari, o anche sostarvi per svolgere attività di pesca”.
Ore 19,00 – Galli: “Dobbiamo dimenticare i veglioni di Capodanno” – “Dobbiamo dimenticare i veglioni di Capodanno, ci è già bastata l’esperienza dell’estate. Ci organizzeremo telematicamente anche per le festività per non perdere il contatto con i nostri cari”. Lo ha detto al Corriere della Sera Massimo Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano. Natale su zoom? “Ci fa sorridere – dice Galli – ma le assicuro che nelle nostre corsie c’è poco da sorridere”.
Ore 17,29 – Il bollettino di oggi – È di 663.926 persone attualmente positive (+28.872), 44.139 morti (+550), 399.238 guariti (+11.480), per un totale di 1.107.303 casi (+40.902), il bilancio inerente l’epidemia di Coronavirus in Italia emerso dal bollettino di oggi diffuso dalla Protezione Civile e dal ministero della Sanità. Dei 663.926 attualmente positivi, 30.914 (+1.041) sono ricoverati in ospedale, 3.230 (+60) necessitano di terapia intensiva, mentre 629.782 (+27.727) si trovano in isolamento domiciliare. Il numero dei tamponi processati oggi è di 254.908, contro i 234.672 di ieri e i 225.640 dell’altro ieri. Qui il bollettino completo
Ore 17,01 – Ordinanza Speranza, Campania e Toscana in zona rossa – Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà in serata una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 15 novembre. Passano in area rossa le Regioni Campania e Toscana. Passano in area arancione le Regioni Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche. È quanto confermano fonti del ministero della Salute.
Ore 15,30 – Toscana e Campania diventano regioni rosse – Secondo indiscrezioni Toscana e Campania dovrebbero diventare zone rosse in base agli ultimi dati del monitoraggio della Cabina di Regia. Le nuove disposizioni, che devono essere confermate dal Cts ed eventualmente firmate dal ministro della Salute Speranza, dunque, farebbero aumentare a 7 le Regioni ad alto rischio: Calabria, Lombardia, Piemonte, Provincia di Bolzano e Val d’Aosta e appunto Toscana e Campania. Le Regioni in zona arancione, invece, salirebbero a 9, Emilia-Romagna, Friuli e Marche che si uniscono ad Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia e Umbria, mentre Lazio, Molise, Trento, Sardegna e Veneto rimarrebbero gialle. Leggi l’articolo completo.
Ore 14,51 – Conte, scuole non sono focolai. Oggi scelta su Regioni – Giuseppe Conte confida in una discesa già oggi del codice Rt, usato per indicare il tasso di contagiosità da Covid 19, rassicura sui rischi dell’apertura delle scuole e conferma che il governo attende oggi le indicazioni della cabina di regia per decidere se dovranno essere adottate nuove restrizioni nelle Regioni. “Dobbiamo essere franchi sulla scuola: le nostre ricerche ci dicono che le scuole non sono focolai sulla diffusione del contagio”, scandisce il presidente del Consiglio, intervenendo alla tre giorni promossa dalla Cgil ‘Futura: lavoro, ambiente, innovazione’. “C’è poi anche il valore ideale della formazione in presenza – prosegue -. Cerchiamo di mantenere questo presidio. Quello prima e dopo le scuole, però, può costituire un focolaio. Per questo occorre mantenere il rispetto del distanziamento e dell’uso della mascherine, ma posso dire che i ragazzi rispettano queste regole”. “Oggi, venerdì, ci sarà un aggiornamento dei dati della curva, c’è una cabina di regia. Oggi indicherà quali Regioni cambieranno” il colore che misura il rischio contagi. “Il ministro della Salute Roberto Speranza con una scelta non discrezionale recepirà le indicazioni. Il governo ha applicato un metodo scientifico.
Oggi l’Italia viaggia su un percorso diverso rispetto agli altri Paesi europei”, precisa. “Io confido – sottolinea Conte – che oggi l’Rt nazionale, la media della velocità di contagio, possa già abbassarsi. Invertire oggi nell’arco di poche settimane quella che è una politica sanitaria perseguita negli ultimi anni è complicato”, osserva. Una discesa dell’Rt sarebbe un buon segnale, ma occorre mantenere sempre alta la guardia. “Non ho la palla di vetro o le capacità da indovino. Ma se oggi si confermasse un abbassamento dell’Rt nazionale non significherebbe che saremmo fuori pericolo. Il mese di novembre è dedicato a contenere la curva di contagio”, scandisce. “A dicembre nessuna catarsi liberatoria”, avverte. Per quanto riguarda il Natale, aggiunge: “Considereremo la curva epidemiologica che avremo a dicembre ma il Natale non lo dobbiamo identificare solo con lo shopping, fare regali e dare un impulso all’economia”. “Natale, a prescindere dalla fede religiosa, è senz’altro anche un momento di raccoglimento spirituale. Il raccoglimento spirituale, farlo con tante persone non viene bene”, avverte il premier.
Ore 14,00 – Bonaccini ancora positivo: “Polmonite in stadio iniziale”. “Ho fatto il tampone di controllo, purtroppo ancora positivo. Vista la forte tosse persistente, poi, sono stato visitato e ho fatto ulteriori accertamenti. Mi hanno diagnosticato una polmonite bilaterale ad uno stadio iniziale. Al momento, i medici ritengono che possa essere adeguatamente curato da casa, senza dover essere ricoverato. E questo è almeno un sollievo. Ho massima fiducia nella loro valutazione e mi affido alla loro capacità e alle loro cure”: lo scrive su Facebook il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, risultato positivo al Covid-19 dal primo novembre scorso. “Continuerò a lavorare da casa, rinunciando magari a qualche eccesso di stress che in questi mesi non mi ha certo aiutato. Ma non mi fermo”, assicura il presidente dell’Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni.
Ore 13,40 – Cardinale Bassetti in lieve miglioramento – “Quadro clinico generale in lieve miglioramento” per il cardinale Gualtiero Bassetti, positivo al Covid e ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Perugia. “Stabilità dei parametri respiratori e cardiocircolatori, piano terapeutico invariato, continua ossigenoterapia”, si legge nel bollettino medico quotidiano della direzione sanitaria del nosocomio.
Ore 12,50 – Discoteche Sardegna, infettivologo: “Mail no parere Cts” – “Quella mail non è, né può essere considerata, un parere del Cts. Nè tantomeno un parere positivo all’idea di tenere aperte le discoteche in estate, verso cui, come Comitato, ci siamo sempre ufficialmente opposti, ritenendola pericolosa e sbagliata, visto il grande afflusso di turisti sull’isola. Io parlavo solo a titolo personale”. Così l’infettivologo Stefano Vella intervistato da Repubblica.it sull’email inviata al direttore generale dell’assessorato alla Sanità della Regione Sardegna due ore prima dell’ordinanza del presidente Christian Solinas che riapriva le discoteche a Ferragosto. “Ho dato l’ok – precisa Vella – solo al testo dell’ordinanza che mi è stata mandata in extremis, senza che fosse stato mai convocato il Cts. In Regione avevano una gran fretta di farla uscire. L’ho fatto perché, fermo restando la nostra opposizione alla riapertura, la bozza recepiva delle nostre indicazioni, come il divieto di ballo nei locali al chiuso. Ho provato a ridurre il danno di una scelta politica che era già stata presa”. Per quanto riguarda l’affermazione “è inevitabile e necessario che riaprano”, l’infettivologo spiega “Intendevo dire che per loro, come mi avevano fatto capire esplicitamente, era inevitabile e necessario riaprirle. Per loro, non certo per noi”.
Ore 12,30 – Solinas: “Situazione Sardegna sotto controllo” – “La situazione è pienamente sotto controllo a dispetto della rappresentazione che qualcuno tende a fare procurando un allarme che in questo momento è l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno”. Lo ha detto il presidente della Regione Christian Solinas nella conferenza stampa di presentazione dell’atto di programmazione per l’emergenza sanitaria in Sardegna per i prossimi 40 giorni che prevede una “rimodulazione dei posti letto dedicati alla gestione dei pazienti affetti da Covid”. Oltre all’aumento dei posti nei prossimi giorni, Solinas ha annunciato una revisione dei percorsi per il tracciamento, l’effettuazione e la comunicazione degli esiti dei tamponi. In programma anche interventi sulla rete sanitaria territoriale per alleggerire il carico degli ospedali. Il presidente della Regione ha quindi rivendicato l’efficacia del lavoro fatto dalla Giunta regionale nella gestione della pandemia. “Se si abbandonano le parole e si guardano i numeri”, ha sottolineato Solinas, “la Sardegna può vantare una situazione che certifica come la gestione della fase epidemiologica fino a questo momento abbia contemperato al meglio la tutela della salute con le esigenze complessive del popolo sardo”.
Ore 12,25 – Meloni: “Solo familiari di primo grado a cenone, nuova chicca Governo” – “Nuova chicca del Governo degli scienziati Pd-M5S. Il sottosegretario Sandra Zampa ha dichiarato che il cenone di Natale dovrà essere fatto ‘solo tra familiari di primo grado’. Peccato che la parentela di primo grado sia quella tra genitori e figli, mentre i fratelli hanno tra loro parentela di secondo grado. Quindi secondo il Governo una famiglia con due o più figli non può fare la cena di Natale. Un figlio a tavola, gli altri chiusi in balcone. La nonna cacciata di casa. Ma loro sono ‘quelli bravi'”. Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
Ore 11,35 – Conte: “Interventi selettivi per categorie danneggiate” – “Le partite Iva, le attività commerciali, i lavoratori precari, stagionali, quelli del mondo dello spettacolo”. Sono queste le categorie più danneggiate dalla pandemia, secondo il premier Giuseppe Conte. Da qui la necessità di “interventi selettivi” del governo, non di distribuzione delle risorse a pioggia.
Ore 11,3o – Ats Milano, misure funzionano; verso indice Rt a 1 – “Noi osserviamo che le misure intraprese con l’ordinanza delle settimane scorse cominciano ad avere il loro effetto. L’indice RT è sempre superiore a uno, quindi i nuovi casi continuano ad aumentare ogni giorno, ma si sta avvicinando al valore 1, che significa il valore di picco, in cui sostanzialmente il numero di contagi rimane stabile”. Lo ha affermato il direttore generale dell’Ats città metropolitana di Milano, Walter Bergamaschi, intervenendo all’apertura dei drive through di via Novara. Ieri nel capoluogo lombardo l’indice a Rt era pari all’1,25. “Per riuscire a ridurre il numero di nuovi casi ogni giorno, l’indice deve scendere sotto la soglia dell’1; però siamo stati con un indice superiore a 2 per due settimane dopo l’avvio delle scuole, oggi siamo abbastanza vicini e ci stiamo riavvicinando al valore 1”, ha concluso Bergamaschi.
Ore 11,15 – Conte: “Confido oggi valore Rt nazionale sia in calo” – “Ci sta che venga fuori da una sinfonia di opinioni ma sottolineo che la comunicazione del governo è lineare ed univoca”. Lo dice il premier Conte in un confronto con il leader della Cgil, Landini. “Oggi ci sarà l’aggiornamento dei dati sui livelli di rischio sulle regioni, c’è una cabina di regia. Il ministro Speranza con ua scelta non discrezionale recepirà le indicazioni. Il governo ha applicato un metodo scientifico. Oggi l’Italia viaggia su un percorso diverso rispetto agli altri paesi europei”, aggiunge. “Io confido – sottolinea Conte – che oggi l’Rt nazionale, la media della velocità di contagio, possa già abbassarsi. Con questo monitoraggio abbiamo il dovere dove c’è bisogno di intervenire e di non intervenire dove” i dati permettono di non farlo. Questo significa non penalizzare troppo le attività economiche”, osserva il premier.
Ore 10,40 – Morto pediatra a Genova, 189esima vittima tra medici – È morto a Genova il pediatra Luigi Picardi, 64 anni. Lo rende noto il Fnomceo, la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri. Si tratta della 189esima vittima tra i medici a causa del Covid-19.
Ore 9,45 – Dal cenone all’orario dei negozi: il governo studia le regole anti-Covid per il Natale. Manca poco più di un mese al Natale, una festività che quest’anno sarà molto particolare a causa dell’epidemia di Covid e per la quale il governo sta studiando un piano apposito. Non vi è ancora un documento specifico, ma a Palazzo Chigi, secondo quanto riferito da Il Messaggero, si sta cominciando a ragionare su quali misure eventualmente allentare per il periodo natalizio. Leggi la notizia completa
Ore 9,40 – Il virologo Pregliasco: “Prepariamoci alla terza ondata a febbraio”. L’esperto invita a non abbassare la guardia a Natale: “Il rischio è che la politica sia tentata di sdrammatizzare la situazione come successo in estate, per rilanciare l’economia. Questo non deve assolutamente succedere”. Leggi la notizia completa
Ore 8,55 – Friuli, Veneto ed Emilia: nuova stretta per evitare la zona arancione. Oggi la decisione sulla Campania. Emilia Romagna, Veneto e Friuli hanno firmato provvedimenti molto simili che dispongono la chiusura dei negozi la domenica e centri storici “off limits”. Leggi la notizia completa
Ore 8,50 – Scuole chiuse Palermo. Regione: “Grave atto unilaterale” – La Regione siciliana contro il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, dopo l’annuncio della chiusura da lunedì delle scuole dell’obbligo. “Nel rispetto del dpcm vigente e dell’ordinanza del presidente della Regione, abbiamo richiamato i sindaci a subordinare eventuali provvedimenti di chiusura al preventivo parere tecnico-sanitario del competente Dipartimento di prevenzione dell’Asp. Ove il suo provvedimento dovesse essere assunto unilateralmente e senza il conforto della pertinente autorità sanitaria, il sindaco di Palermo si assumerebbe una grave responsabilità, generando inopportunamente ulteriore ed immotivato allarme sociale e privando gli alunni e le famiglie del fondamentale diritto allo studio”. Interviene anche l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza: “I palermitani devono sapere che ogni giorno il loro sindaco partecipa ad un vertice in prefettura con Asp e commissario per l’emergenza, quindi quotidianamente viene reso edotto sulla situazione sanitaria e sull’attuazione del piano ospedaliero. Se ha particolari richieste ulteriori le ponga in quella sede. Non ha compreso il sindaco che non è tempo di istituzioni contro istituzioni. Ho dato mandato al commissario Covid di prendere ancora una volta contatto con il Comune, così non ci saranno più fraintendimenti”.
Ore 07,00 – Roma: nel weekend stop a metro e limitazioni a vie dello shopping – Le grandi vie dello shopping di Roma diventano a numero contingentato: a quanto si apprende, verranno chiuse quando arrivano al “punto di saturazione” per prevenire il rischio di contagio da Covid. Le forze dell’ordine controlleranno che non si creino assembramenti e, in caso di chiusure, farà defluire le persone in eccesso nelle vie laterali. E poi le fermate della Metro A di Spagna e Flaminio, le più centrali, saranno chiuse il sabato e la domenica dalle 10 alle 20. Queste alcune delle decisioni prese dal Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza che si è riunito ieri sera, coordinato dal prefetto di Roma Matteo Piantedosi. Tra le strade commerciali che diventano a numero chiuso via del Corso, le vie del Tridente, via Cola di Rienzo e il lungomare di Ostia.
Sono quattro i punti di filtraggio individuati dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza per evitare assembramenti nel weekend nella zona di via del Corso e del Tridente nel centro di Roma. I controlli, a quanto si apprende, saranno posizionati a piazza del Popolo, piazza di Spagna, Largo Goldoni e Largo Chigi. Da qui, e con il supporto anche via elicottero, personale della Polizia Locale, della Protezione Civile e delle forze dell’ordine monitorerà la soglia di saturazione delle singole strade. In caso di numero eccessivo di presenti si useranno le vie adiacenti e le piazze per organizzare il deflusso. Questo modulo di chiusure temporanee e deflusso verrà utilizzato anche a Prati lungo via Cola di Rienzo, via Candia, via Ottaiano e viale Giulio Cesare. I controlli anti assembramenti verranno intensificati anche sul lungomare di Ostia e nei parchi cittadini.
Ore 06.30 – Ricciardi: “Stop da ministri e alcuni presidenti a Speranza” – Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha proposto e indicato misure più stringenti per contrastare la diffusione del Covid-19, “poi però da altri componenti del governo e da alcuni presidenti di Regioni” venivano posti ostacoli e non si procedeva. Lo ha detto il professor Walter Ricciardi, consulente di Speranza, intervenendo a Piazzapulita, su La7, aggiungendo che “il governo non ha fatto un’unica cambia di comando”. Ricciardi ha sottolineato inoltre che a inizio ottobre “c’era necessità di lockdown mirati in aree metropolitane e non sono state adottati. Se introduci le zone rosse, le fai rispettare; lo smart working dovrebbe essere fatto per tutti, pubblico e privato”, come pure intervenire in materia di trasporto pubblico e scuole, ottenendo così un abbattimento significativo delle probabilità di contagio. Oggi invece non c’è più possibilità di un effettivo tracciamento. Per Ricciardi, le decisioni vanno prese “sulla base dell’evidenza scientifica”, e occorrono “almeno 3 settimane di attesa dopo aver adottato misure”. Quanto alla trasparenza dei dati sull’epidemia che arrivano dalla regioni, Ricciardi ha detto che “dipende dall’efficienza delle regioni, alcune li trasmettono tardi e male”. E sui 21 parametri che fanno da base oggi per definire zone gialle, arancioni o rosse, “sono stati elaborati prima dell’estate per regolamentare le riaperture, ma quando hai un’epidemia di questo tipo di questi parametri ne devi prendere 4-5 da valutare necessariamente”. Infine, “mi fido dei dati dei ricoveri in ospedale, delle persone in terapia sub-intensiva e intensiva e del numero dei morti, da lì capisci a quel punto siamo”.
Ore 06.00 – Alto Adige: firmata ordinanza, lockdown da sabato – È stata firmata dal governatore Arno Kompatscher l’ordinanza con le “ulteriori misure urgenti per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19” e che entrerà in vigore da sabato. In Alto Adige, già ‘zona rossa’ da lunedì scorso, scatterà quindi il nuovo lockdown e durerà fino al 29 novembre. Per una settimana, dal 16 al 22 novembre, le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado si svolgeranno esclusivamente con modalità a distanza. I figli di persone che lavorano nei servizi essenziali potranno proseguire la didattica in presenza negli asili e nelle scuole elementari.
Boccia: “Resistere, ma no riapertura come ad agosto” – Il Natale che faremo non sarà uguale a tutti gli altri che abbiamo fatto, ma sarà inevitabile. Dobbiamo resistere fino a gennaio-febbraio, dobbiamo tenerci per mano. Servirà riaprire ma non come a Ferragosto, da qualche parte in estate è partita la frizione”. Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, a Porta a porta in onda stasera.
In sei città chiudono piazze e strade – Continuano le misure locali per contenere l’epidemia di Covid ed evitare di dover ricorrere al lockdown nazionale. Proprio al fine di evitare assembramenti nelle vie e nelle piazze delle città, i sindaci di sei comuni, Roma, Firenze, Bari, Verona, Bologna e Palermo, hanno deciso di far scattare delle ulteriori restrizioni già dal prossimo weekend. A Roma verranno intensificati i controlli nei parchi e sul litorale, mentre nel weekend gli accessi alle vie dello shopping saranno contingentati. A Firenze bar e ristoranti saranno chiusi nel fine settimana, ma si sta valutando anche di vietare l’accesso in alcune piazze.
Crisanti: “Vaccino Pfizer barlume di luce” – “Il vaccino della Pfizer è un barlume di luce: però bisogna guardarlo nei dettagli. C’è un problema logistico, perché ha bisogno di una catena del freddo a -80 e la tecnologia per la conservazione in Italia non è disponibile nei punti di distribuzione, quindi farmacie e studi medici”. Lo dichiara Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di microbiologia di Padova. “Il vaccino – ha aggiunto – non può avere un impatto sull’epidemia prima di 12 mesi. Verso ottobre-novembre 2021 vedremo dei veri cambiamenti”.
Sileri: “Piano vaccino c’è” – “Sento dire che mancano le celle frigorifere per conservare il vaccino, questa è altra benzina buttata sul fuoco”. A dirlo è il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto alla trasmissione “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus. “A parte che non tutti i vaccini hanno bisogno di stare a -70 gradi, ma come si fa a dire che non ci sono frigoriferi negli ospedali? Allora come hanno fatto finora gli ospedali per conservare i farmaci? Poi si dice che non vi è un piano sulla vaccinazione e invece non è vero, il piano c’è”.
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