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Home » Cronaca

Coronavirus in Italia, ultime notizie. Bollettino: superati i 31mila morti. Il Cdm approva il Decreto Rilancio

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Tutte le ultime news sul Covid-19 in Italia

Coronavirus in Italia: le ultime notizie di oggi in tempo reale

CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – Continua a calare la curva dell’epidemia di Coronavirus in Italia. Dal 18 maggio possibili aperture differenziate tra le varie Regioni, e il Governo valuta anche la possibilità di consentire la visita ad amici. Secondo i dati dell’ultimo bollettino della Protezione civile, ci sono In Italia 78.457 persone attualmente positive (-2.809), 31.106 morti (+195) e 112.541 guariti (+3.502), per un totale di 222.104 casi totali (+888). Degli  attualmente positivi, 12.865 sono ricoverati in ospedale con sintomi (-674), 952 necessitano di cure nei reparti di terapia intensiva (-47), mentre  sono in isolamento domiciliare 67.449 (-501). Per quanto riguarda il numero di tamponi, oggi sono stati effettuati 76.003 test (ieri erano stati 40.740). La percentuale di tamponi positivi su tamponi totali è stata dell’1.85 per cento (ieri 1.83 per cento), mantenendosi comunque molto bassa. Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito, invece, le ultime notizie dall’Italia sul Coronavirus di oggi, mercoledì 13 maggio 2020, aggiornate in tempo reale.

Ore 22,00 – Riprende il CdM dopo la conferenza – I ministri di nuovo al lavoro in CdM per definire gli ultimi dettagli del Decreto Rilancio appena approvato.

Ore 21,10 – Conte in conferenza: “Congelati spostamenti tra Regioni” – Nel corso della conferenza stampa sul Decreto rilancio, il premier Conte ha risposto anche alle domande dei giornalisti collegati in videoconferenza. Una di queste riguardava la possibilità, dal 18 maggio, di un allentamento delle restrizioni riguardo agli spostamenti dei cittadini tra Regioni diverse. Il presidente del Consiglio però è stato chiaro: “Al momento – ha detto – gli spostamenti tra Regioni rimangono congelati. Ce lo hanno chiesto le Regioni e mi sembra una richiesta ragionevole”.

Ore 21,00 – Bellanova in lacrime in conferenza – La ministra dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, è scoppiata in lacrime quando ha preso la parola durante la conferenza stampa a seguito dell’approvazione del Decreto rilancio: “Tengo a precisare un aspetto di questo provvedimento – ha detto – che per qualcuno può essere un punto secondario, ma per me e la mia storia è un punto fondamentale. Mi riferisco all’articolo 110 bis, quello che riguarda la regolarizzazione dei migranti. Da oggi, gli invisibili saranno un po’ meno invisibili. Vince lo Stato, che è più forte della criminalità e del caporalato”. Al settore dell’agricoltura sono stati destinati 1 miliardo e 150 milioni di euro per sostenere la filiera agricola (Qui tutti i dettagli).

Ore 20,45 – Cosa prevede il decreto Rilancio – Qui tutte le misure contenute nel Decreto appena approvato dal Cdm.

Ore 20,35 – Iniziata la conferenza stampa di Conte – Il premier Conte parla adesso in conferenza stampa da Palazzo Chigi per informare gli italiani sulle misure contenute nel Decreto rilancio, appena approvato (Segui la diretta LIVE).

Ore 20,30 – Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Rilancio – Il Cdm ha dato l’ok all’atteso dl Rilancio da 55 miliardi. Ne ha dato notizia il premier Giuseppe Conte dai suoi canali social annunciando una conferenza stampa (Qui tutti i dettagli).

Ore 19,20 – Molise unica regione in cui sale il numero dei malati – In una giornata in cui cala il numero dei malati attuali in maniera consistente (-2.809) un’unica Regione in Italia segna invece un aumento: il Molise, passato da 226 a 231 attualmente positivi, frutto di altri 15 nuovi casi registrati, probabilmente sempre legati al focolaio scoppiato per un funerale. Casi, peraltro, che hanno portato al “sorpasso” sulla Basilicata, 389 contagi totali contro i 401 del Molise, perdendo il posto di Regione con meno casi in Italia. Tutte le altre Regioni scendono: la Lombardia, ad esempio, è passata dai ​30.675 attualmente positivi di ieri ai 30.032 di oggi, il Piemonte da ​13.184 a ​12.491, l’Emilia Romagna da 6.801 a 6.502.

Ore 18,15 – Cominciato Cdm – Con un’ora e un quarto di ritardo sulla tabella di marcia, è iniziata a Palazzo Chigi la riunione del Cdm per discutere l’approvazione delle misure contenute nel cosiddetto Decreto rilancio (o Decreto maggio), per un totale di circa 55 miliardi di euro.

Ore 18 – Il bollettino della Protezione Civile – Anche oggi, come ogni giorno, la Protezione civile ha reso noti i numeri della pandemia di Coronavirus in Italia, oltre a presentarli nella conferenza stampa bisettimanale. Secondo i dati pubblicati oggi, in Italia ci sono 78.457 persone attualmente positive (-2.809), 31.106 morti (+195) e 112.541 guariti (+3.502), per un totale di 222.104 casi totali (+888). Dei 78.457 attualmente positivi, 12.172 sono ricoverati in ospedale con sintomi (-693), 893 necessitano di cure nei reparti di terapia intensiva (-59), mentre 65.392 persone sono in isolamento domiciliare (-2.057). Per quanto riguarda il numero di tamponi, oggi sono stati effettuati 61.973 test (ieri erano stati 76.003, circa 14mila in più). La percentuale di tamponi positivi su tamponi totali è stata però più bassa di ieri: oggi 1,43 per cento, ieri 1.85. Rimane un valore molto basso (Qui il bollettino completo).

Rispetto ai dati di ieri, dunque, si segnala un leggero aumento dei morti (195 oggi, 172 ieri), un aumento dei guariti/dimessi (ieri 2.452, oggi 3.502) e il continuo, graduale calo dei ricoveri ospedalieri e di quelli in terapia intensiva. Confortante anche il numero dei nuovi contagi: “solo” 888 a fronte di 61.973 tamponi, con una percentuale di tamponi positivi sul totale che torna a calare.

Ore 17,30 – Non è ancora iniziato il Cdm sul Decreto rilancio – Slitta ancora l’inizio del Cdm che deve approvare il Decreto rilancio, la maxi manovra da 55 miliardi con le misure per porre rimedio alla crisi economica generata in Italia dal Coronavirus. Atteso a momenti l’inizio del Consiglio dei ministri. In serata il governo vorrebbe già presentare la misura agli italiani.

Ore 16,30 – La Lega di Serie A propone la ripresa del campionato il 13 giugno –  Il calcio è tra i punti più dibattuti dell’emergenza Coronavirus e proprio oggi si è riunita l’assemblea della Lega Serie A, convocata d’urgenza nei giorni scorsi per affrontare in particolare il tema dei rapporti con i broadcaster, che non hanno pagato l’ultima rata dei diritti tv, e quelli – appunto – della ripresa del campionato con la proposta di una data specifica: il 13 giugno.

Ore 16,00 – Fase 2: Patuanelli, prezzo Dpi fissato su costi e disponibilità – La scelta di imporre un prezzo unico per i dispositivi di protezione individuale con l’ordinanza del 26 aprile “è stata importante e complessa. Il prezzo fissato è stato in parte criticato per la sua dimensione, 50 centesimi più Iva il prezzo di vendita massimo, valutato rispetto al costo di produzione e alla attuale disponibilità dei dispositivi”. Lo ha affermato il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, rispondendo al question time alla Camera dei Deputati.

Ore 15.36 – Dl Rilancio, stop Imu giugno anche per campeggi e terme – Vale anche per stabilimenti termali, agriturismi, villaggi turistici, ostelli della gioventù, campeggi, l’​abolizione del versamento della prima rata dell’Imu, quota-Stato e quota-Comune in scadenza il 16 giugno, previsto per alberghi,  stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività svolte. Lo prevede l’ultima bozza del dl rilancio.

Ore 13,30 – Spadafora: “Riapertura di palestre e centri sportivi entro il 25 maggio” – “Deve ripartire lo sport di base, devono riaprire tutti quei centri che sono una necessità per i cittadini italiani, dalle palestre ai centri di danza a tutti gli impianti, centri e circoli sportivi. Io proporrò per il prossimo Dpcm la riapertura di tutte queste attività e di tutti questi centri entro il 25 maggio. Noi abbiamo già inviato al Comitato tecnico-scientifico le linee guida per la riapertura di questi centri, se avremo risposta positiva, è possibile anticipare anche prima del 25 maggio le riaperture”. È quanto dichiarato dal ministro delle Politiche giovanili e dello Sport Vincenzo Spadafora durante un’informativa al Senato.

Ore 13,20 – Il Consiglio dei Ministri slitta alle 17 – La riunione del Consiglio dei Ministri, in cui dovrebbe essere approvato il Decreto Rilancio e che inizialmente era prevista per le 14, slitta alle ore 17. Lo si apprende da fonti di governo.

Ore 12,40 – Il bollettino dello Spallanzani – Sono 116 i pazienti ricoverati al momento all’ospedale Spallanzani di Roma. Di questi, 69 sono positivi al Covid-19, mentre 47 sono sottoposti a indagine sanitarie mirate. Tra i positivi al Coronavirus, 9 sono in condizioni più serie e necessitano di supporto respiratorio. Lo si legge nel consueto bollettino diramato dal nosocomio romano, specializzato nella cura delle malattie infettive.

Ore 12,00 – Istat: a marzo diminuite denunce maltrattamenti – Le denunce per maltrattamenti in famiglia sono diminuite del 43,6 per cento, quelle per omicidi di donne del 33,5 per cento, tra la quali risultano in calo dell’88,3 per cento le denunce per omicidi femminili da parte del partner. Lo rende noto l’Istat in uno studio sulla violenza di genere ai tempi del Covid-19.

Ore 10,45 – Da lunedì sì agli incontri con gli amici e via l’autocertificazione – Da lunedì 18 maggio vi sarà una maggiore libertà di movimento, motivo per cui dovrebbe anche scomparire l’obbligo di compilare l’autocerficazione. Oltre ai congiunti, inoltre, si potranno incontrare anche gli amici e si potrà andare nelle seconde case, a patto che si trovino nella stessa Regione di residenza. Restano ancora vietati, infatti, i viaggi tra Regioni per i quali bisognerà attendere con molta probabilità il 1 giugno. Come ormai ampiamente anticipato, dovrebbero riaprire anche la maggior parte dei negozi, inclusi bar e ristoranti. Questo è quanto dovrebbe comunicare il governo nelle prossime ore l’emanazione di un nuovo Dpcm. (Leggi la notizia completa).

Ore 10,00 – Sileri: “Dal 1 giugno forse possibili spostamenti tra Regioni” – “Penso che dal primo giugno ci sarà la possibilità di spostarsi da una Regione all’altra. E secondo me sarà possibile uscire anche dalla Lombardia”: lo ha dichiarato il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri a Circo Massimo in onda su Radio Capital. “Ovviamente non posso garantire oggi la libertà di movimento tra diverse Regioni – ha aggiunto Sileri – perché è un momento di osservazione. È una fase 2 molto iniziale e ci sono 12 Regioni che hanno meno di 12 infetti. È come se l’Italia fosse stata data una lettera di dimissioni dopo una brutta malattia, adesso ha un periodo di convalescenza di due settimane”.

Ore 9,00 – Cdm previsto alle 14 – Secondo quanto si apprende da fonti di governo, il Consiglio dei Ministri durante il quale verrà approvato il Decreto Rilancio è previsto per le 14 a Palazzo Chigi.

Ore 8,00 – Gratteri lancia l’allarme: “Brand Italia nel mirino delle mafie” – Il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri lancia l’allarme sulle possibili infiltrazioni mafiose a causa dell’emergenza Coronavirus. Secondo Gratteri infatti “Nel mirino delle mafie c’è il brand Italia”. “C’è un welfare mafioso che approfitta della mancanza dello Stato e c’è il doping economico di cui hanno bisogno imprese e attività commerciali per non fallire”.

Ore 6,30 – Spostamenti tra Regioni: i parametri da rispettare – Il 15 maggio sarà la prima data utile per tracciare un primo bilancio della Fase 2: se i dati saranno positivi, dal 1 giugno sarà possibile, come già anticipato dal governatore della Liguria Toti, passare da una Regione all’altra e quindi anche trasferirsi nelle seconde case. Non tutte le Regioni, però, potrebbero essere aperte liberamente. Le Regioni interessate, infatti, dovranno rispettare dei requisiti indicati dal ministero della Sanità. Gli indicatori da rispettare sono 21, racchiusi in tre requisiti: capacità di monitoraggio, capacità di accertamento diagnostico, indagine e gestione dei contatti e risultati relativi a stabilità di trasmissione e alla tenuta dei servizi sanitari. Tra i 21 indicatori, illustrati dal Corriere della Sera, vi è il “Numero di casi sintomatici notificati per mese in cui è indicata la data inizio sintomi/totale di casi sintomatici notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo”, la “Percentuale di tamponi positivi escludendo per quanto possibile tutte le attività di screening e il “re-testing” degli stessi soggetti, complessivamente e per macro-setting (territoriale, PS/Ospedale, altro) per mese”, il “Numero di casi riportati alla Protezione civile negli ultimi 14 giorni”, l'”Rt calcolato sulla base della sorveglianza integrata ISS (si utilizzeranno due indicatori, basati su data inizio sintomi e data di ospedalizzazione)” e il “Tasso di occupazione dei posti letto totali di Terapia Intensiva (codice 49) per pazienti COVID-19”.

Ore 6,00 – Accordo raggiunto sulla regolarizzazione dei migranti – “L’accordo sulle regolarizzazioni dei lavoratori è stato raggiunto. Anche per colf e badanti. E anche per gli italiani. Non per le braccia, ma per le persone. Non era questione di bandierine, ma di dare risposte a chi aspettava da tempo legalità e diritti”: lo ha scritto sul suo profilo Twitter il ministro Peppe Provenzano. Secondo quanto trapelato, il compromesso è stato raggiunto su una maggiore esplicitazione del testo in cui si sottolinei che il caporalato e il favoreggiamento dell’immigrazione illegale non sono soggette ad alcuna forma di sanatoria.

CORONAVIRUS ITALIA – COSA È SUCCESSO IERI

Il bollettino della Protezione Civile – Anche oggi, come ogni giorno, la Protezione civile ha reso noti i numeri della pandemia di Coronavirus in Italia, oltre a presentarli nella conferenza stampa bisettimanale. Secondo i dati pubblicati oggi, in Italia ci sono In Italia 81.266persone attualmente positive (-1.222), 30.911 morti (+172) e 109.039 guariti (+2.452), per un totale di 221.216 casi totali (+1.402). Degli  attualmente positivi, 12.865 sono ricoverati in ospedale con sintomi (-674), 952 necessitano di cure nei reparti di terapia intensiva (-47), mentre  sono in isolamento domiciliare 67.449 (-501). Per quanto riguarda il numero di tamponi, oggi sono stati effettuati 76.003 test (ieri erano stati 40.740). La percentuale di tamponi positivi su tamponi totali è stata dell’1.85 per cento (ieri 1.83 per cento), mantenendosi comunque molto bassa.

Governo valuta l’apertura delle visite anche agli amici – Non solo la possibilità di consentire gli spostamenti tra Regioni a partire dal primo giugno. Il Governo, secondo quanto rivelato dall’Ansa, è anche al lavoro per consentire – dal 18 maggio – che si possa andare a fare visita non soltanto ai congiunti, ma anche agli amici. Le discussioni in seno all’esecutivo sono ancora in corso, con alcuni ministri che si sono detti contrari alla proposta, ma se ciò venisse confermato da lunedì prossimo potrebbe essere possibile andare al ristorante o al bar anche con gli amici e non solo con i congiunti. Stesso discorso per le visite a casa: si potrebbe andare anche nell’abitazione di un amico.

Undici donne entrano nei comitati degli esperti. Cinque donne andranno a integrare il Comitato di esperti diretto da Vittorio Colao, aggiungendosi alle quattro già presenti, come annunciato da Palazzo Chigi in una nota. Anche il Comitato tecnico-scientifico sarà integrato da 6 esperte, per garantire la parità di genere. Tra le nuove esperte del comitato di Colao ci sono Enrica Amaturo, professoressa di sociologia all’Università degli Studi di Napoli Federico II; Marina Calloni, professoressa di Filosofia politica e sociale dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e fondatrice di ‘ADV – Against Domestic Violence’, il primo centro universitario in Italia dedicato al contrasto alla violenza domestica; Linda Laura Sabbadini, direttrice centrale dell’Istat; Donatella Bianchi, presidente del Wwf Italia; Maurizia Iachino, dirigente di azienda. Qui tutti i loro nomi

Mobilità tra le regioni, Toti: “Probabile dal primo giugno”. Boccia frena: “Solo tra zone a basso rischio”. Il governatore della Liguria Toti riferisce che sulla riapertura della mobilità interregionale il ministro Boccia ha detto: “Prendiamoci ancora una settimana prima di cominciare una valutazione, certamente non riaprirà il 18 maggio, forse il 25 maggio, più probabile il primo giugno”. Ma il ministro mantiene la cautela e a Repubblica.it precisa: “Dipenderà dai dati del monitoraggio delle singole regioni che a partire da giovedì vedremo ogni settimana e saranno sempre pubblici. Due regioni a basso rischio, a maggior ragione se limitrofe, sarà naturale che potranno avere mobilità interregionale. Ma se una regione è ad alto rischio e una a basso rischio ci saranno inevitabili limitazioni automatiche. Questo meccanismo non è stato ancora definito perché è il più complesso e andrà deciso insieme”.

Arcuri attacca: “Le Regioni hanno 55 milioni di mascherine, colpa dei distributori”. “Nelle ultime settimane abbiamo distribuito 36,2 milioni di mascherine, dall’inizio dell’emergenza ne abbiamo distribuite 208,8 milioni. Le Regioni nei loro magazzini ne hanno 55 milioni. Le abbiamo date agli ospedali, al personale sanitario e parasanitario, alle forze dell’ordine, al settore della pubblica amministrazione centrale e locale”. Il commissario straordinario all’emergenza Domenico Arcuri in conferenza stampa respinge gli attacchi e rimanda ad altri ogni responsabilità legata all’assenza delle mascherine in farmacia al prezzo calmierato di 50 centesimi. “Non è il commissario a dover rifornire le farmacie e i loro distributori, il commissario non si è mai impegnato a farlo”. Arcuri ha ribadito che “il prezzo delle mascherine chirurgiche fissato a 50 centesimi più Iva è e resterà quello” e ha mandato un messaggio chiaro a chi vorrebbe lucrarci sopra: “Gli speculatori e categorie simili dovranno farsene una ragione, la giungla che abbiamo lambito, la speculazione che abbiamo osservato non c’è più e non tornerà”. Il commento di Giulio Cavalli su TPI: “Arcuri, dopo 3 mesi mancano ancora i reagenti per i tamponi: basta scaricare le colpe sui cittadini”.

Boccia: “Non ci sarà normalità fino al vaccino” – “Capisco che tutti abbiano voglia di tornare alla normalità, ma la normalità che abbiamo conosciuto non ci sarà più fino a quando non ci sarà un vaccino. Ci sarà una nuova normalità: i passi prudenti, mai più lunghi della gamba che il governo italiano ha fatto dimostrano che era l’unica cosa saggia che si potesse fare”. Lo ha dichiarato il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia nel corso di un collegamento con Radio 1.

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