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Home » Cronaca

Coronavirus in Italia, ultime notizie. Il presidente del Napoli De Laurentiis positivo, ancora un aumento dei casi (+1.597) nelle ultime 24 ore, 10 i morti

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Coronavirus in Italia, le ultime notizie di oggi

CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – Sono 35.708 le persone attualmente positive al Coronavirus in Italia, che finora ha contagiato 283.180 cittadini provocando 35.587 morti. Qui le ultime notizie sul Covid nel mondo. Di seguito tutte le ultime notizie di oggi, giovedì 10 settembre 2020, legate al Coronavirus in Italia, aggiornate in tempo reale.

Ore 20,55 – Cts: martedì riunione su ipotesi riduzione quarantena – Si terrà martedì prossimo una riunione del Comitato tecnico scientifico, che avrà, tra i temi all’ordine del giorno, quello della possibile riduzione a 10 giorni del periodo di quarantena, attualmente fissato a 10 giorni.

Ore 20,10 – Speranza: “Incertezza su tempi vaccino sicuro” – “L’Italia continua a investire con forza sul vaccino che deve essere sicuro e il fatto che AstraZeneca abbia sospeso i test perché c’è stato un caso su migliaia e migliaia inaspettato è un segno di serietà del lavoro che si sta facendo”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto a una manifestazione politica nella villa comunale di Lecce. “Noi stiamo investendo con forza con la Commissione europea, stiamo puntando su molte proposte candidate per un vaccino – aggiunge – e le principali case farmaceutiche del mondo sono in contatto con noi, con gli altri paesi europei e dobbiamo continuare ad investire. Io ho fiducia nella scienza, nei nostri scienziati, credo che sia sul lato del vaccino, sia su quello delle cure, possano presto arrivare dei messaggi incoraggianti. C’è bisogno di tempo e in questo tempo abbiamo bisogno di rispettare le misure. Di tempi, sinceramente, è difficile parlare, ma spero che il vaccino possa arrivare nel più breve tempo possibile”.

Ore 17,10 – Il bollettino di oggi – È di 35.708 (+974) persone attualmente positive, 35.587 (+10) morti e 211.885 (+613) guariti, per un totale di 283.180 (+1.597) casi, il bilancio inerente all’epidemia di Coronavirus in Italia emersa dal consueto bollettino diffuso dal ministero della Salute e dalla Protezione Civile. Dei 35.708 attualmente positivi, 1.836 (+58) sono ricoverati in ospedale con sintomi, 164 (+14) necessitano di terapia intensiva, mentre 33.708 (+902) si trovano in isolamento domiciliare. Anche oggi si registra un aumento dei nuovi casi con 1.597 contagi registrati a fronte dei 1.434 di ieri. In lieve diminuzione il numero dei tamponi effettuati con 95.990 test realizzati a fronte dei 94.186 di ieri. La Regione che registra il maggior incremento di nuovi casi è la Lombardia con 245 nuovi contagi, seguita dalla Campania con 180 e dal Lazio con 163 nuovi contagi. Il bollettino di oggi.

coronavirus italia

Ore 16,40 – Lazio: 163 casi, di cui 120 a Roma – “Su oltre 10 mila tamponi oggi nel Lazio si registrano 163 casi di questi 120 sono a Roma e un decesso. Il valore RT è a 0.52 e il Ministero conferma la buona capacità di monitoraggio”. È quanto afferma l’assessore alla Salute della regione Lazio Alessio D’Amato.

Ore 16,30 – Focolaio in casa di riposo del Fermano: 16 positivi – Sono almeno 16 le persone risultate positive al Covid-19 all’interno di una residenza protetta privata di Sant’Elpidio a Mare, nel Fermano, tra cui 8 ospiti e 4 operatori. È stata l’amministrazione comunale a dare la notizia dopo che ieri un’anziana 95enne era risultata positiva al tampone.

Ore 14,15 – AstraZeneca: “Forse ancora in tempo per fine 2020” –  Il vaccino sperimentale prodotto dall’università di Oxford potrebbe ancora essere pronto prima della fine dell’anno dopo lo stop imposto nella fase 3 di sperimentazione dalla reazione anomala accusata da un paziente. Lo ha detto, citato da Bloomberg, Pascal Soriot, l’amministratore delegato di AstraZeneca Plc, ma multinazionale farmaceutica titolare dei diritti di produzione del vaccino. Parlando in una videoconferenza, Soriot ha cercato di rassicurare gli investitori, non fornendo tuttavia dettagli sulla ripresa delle somministrazioni.

Ore 13,30 – Sileri: “Virus circola ma in maniera contenuta” – “Probabilmente il virus circolerà in maniera più importante ma finché cresce in modo lento e in maniera controllata non mi preoccuperei”. Lo ha detto a Rainews24 il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, secondo cui il controllo è doppio sia nella salita che dal punto di vista dei focolai . “Non sarei preoccupato dei 150 ricoverati in terapia intensiva, perché vuol dire che il numero è basso e che i posti ci sono” visto che “sono oltre 8.500 quelli previsti”. “Attualmente, facendo rispettare tutte le norme, distanziamento, mascherine e lavaggio delle mani, stiamo mantenendo basso il numero dei contagi”. Poi ha concluso: “Dubito che vedremo di nuovo 5-6-7mila posti di terapia intensiva occupati”.

Ore 12,30 – Scuole, appello dei presidi da Nord a Sud: “Non siamo pronti, rimandare la riapertura” – Mancano ormai pochi giorni al 14 settembre, la data chiave del rientro degli studenti nelle scuole dopo sei mesi di chiusura a causa dell’emergenza Coronavirus. La riapertura degli istituti scolastici in tale data è stata confermata ieri nella conferenza stampa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, anche se alcune regioni – Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania e Puglia – hanno già deciso di rinviare di qualche giorno il rientro in classe. Ma sono molti i presidi italiani di diverse regioni, da Nord a Sud, che sostengono che la scuola non sia ancora pronta a ripartire. Qui tutti i dettagli.

Ore 11,30 – Di Maio: “Escludo nuovo lockdown totale” – “Anche io escludo un lockdown totale” in autunno. Lo ha affermato il ministro degli esteri, Luigi Di Maio, intervenendo a Radio Anch’Io, ricordando che “dalla responsabilità degli italiani dipende sicuramente le misure che dovremo adottare in autunno”. “Siamo tra gli ultimi Paesi in Europa per numero di contagi e questo lo dobbiamo alla bravura del popolo italiano. Facciamo qualche sacrificio in più su distanziamento sociale e mascherina e sarà ripagato perché non dovremo adottare misure drastiche”, ha proseguito.

Ore 10,30 – La cura con il plasma non funziona: “Stessa mortalità e progressione tra i malati”: lo studio – La cura con il plasma iperimmune dei malati di Coronavirus, fortemente sponsorizzata in Italia dal dottor Giuseppe De Donno, non funziona. A dirlo è il più grande studio mondiale sviluppato da inizio pandemia, condotto dall’Indian Council of Medical Research (ICMR) e pubblicato su Medrxiv. Secondo gli scienziati, il plasma iperimmune non ha effetti rilevanti sul decorso della malattia e, inoltre, non riduce la mortalità dovuta al Covid-19. I dati parlano chiaro: la mortalità tra i partecipantia allo studio è stata rispettivamente del 13,6 per cento con la cura con il plasma e del 14,6 per cento senza. Inoltre, la malattia è progredita in malattia grave nel 7,2 per cento dei pazienti che hanno ricevuto il plasma dei guariti e nel 7,4 per cento in tutti gli altri. Leggi la notizia.

Ore 09.43 – Aurelio De Laurentiis positivo al Covid – Il presidente del Napoli è positivo al Covid 19. Lo ha ufficializzato il club azzurro con una nota ‘precisando che il presidente azzurro ha effettuato ieri il tampone’. De Laurentiis ha partecipato all’Assemblea di Lega nel pomeriggio e poi è rientrato a Roma, dove avrebbe accusato i primi sintomi. La riunione della Lega si è svolta in un hotel di Milano per dare un segnale di ritorno alla normalità: ora test ed eventuale isolamento per tutti gli altri partecipanti. Il presidente del Napoli non sarebbe asintomatico. Con lui positivo anche un familiare.

Ore 07.00 – Focolaio a Polignano a Mare: salgono a 105 i positivi – Si allarga il focolaio scoppiato a Polignano a Mare, in provincia di Bari, tra i dipendenti di un’azienda ortofrutticola SOP. Ieri sono stati accertati altri 25 positivi, portando il totale dei casi a 105. Nella giornata precedente i casi accertati erano stati 80. Nei giorni scorsi si era ammalata una dipendente dell’azienda ed era scattato il protocollo di tracciamento per gli altri lavoratori. Al momento, i tamponi effettuati sono stati 273, di cui come detto ben 105 hanno dato esito positivo. Si tratta in alcuni casi di lavoratori non residenti a Polignano a Mare ma in altre città pugliesi, non solo in provincia di Bari ma anche di Taranto e Brindisi. In queste ore le autorità sanitarie sono al lavoro per tracciare i contatti dei positivi ed individuare altri eventuali casi.

Ore 06.30 – Scuola, Galli: “Nel breve non pronti alla riapertura, ma va fatta” – “Non saremo mai pronti nel breve alla riapertura delle scuole, perché non si può essere completamente pronti in una situazione di questo genere e partendo da una realtà delle scuole disastrata da decenni di carenze nell’intervento sulle strutture scolastiche. Pensare di essere al meglio per poter fronteggiare un’epidemia come questa ora è un dato improbabile, però la cosa va fatta. Inoltre non è uno scandalo se l’apertura viene regolata a seconda del livello di preparazione e del grado sicurezza che nelle varie parti del Paese e anche nelle diverse scuole si riescono a raggiungere”. Lo ha detto a Tribù, su Sky TG24, Massimo Galli, primario infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano. “Non è una gara tra maggioranza e opposizione o tra Governo e Regioni a chi mette la bandierina sulla possibilità di andare ad aprire le scuole in questa o quella data. L’unica gara legittima che ci può essere – ha aggiunto – è quella di permettere ai ragazzi di andare a scuola nelle migliori condizioni possibili compatibilmente con la situazione che si vive”.

Ore 06.00 – Sileri: “Un rischio ridurre quarantena a 5 o 7 giorni” – “L’Italia andrà nella direzione delle evidenze scientifiche che saranno prodotte. Oggi ci sono dei lavori scientifici, pochi in verità, che dicono che il periodo di quarantena potrebbe essere accorciato. Qualche Paese pensa a cinque o sette giorni, io al momento credo che quattordici siano giusti, in attesa di valutare le evidenze scientifiche quando auspicabilmente potranno essere ridotti. A cinque o a sette giorni per me è un rischio, da quattordici a dieci, se l’evidenza scientifica lo mostra, secondo me è auspicabile, esattamente come dovrebbe essere auspicabile un uso spregiudicato dei tamponi, per liberare dalla quarantena le persone”. Lo ha detto a Tribù, su Sky TG24, il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri. Quanto al vaccino, “secondo me prima della metà del 2021 non ci sarà. I tempi non saranno così brevi: il vaccino deve essere efficace, l’efficacia deve essere abbastanza duratura, deve essere sicuro per non mettere a rischio la popolazione e poi va prodotto in dosi adeguate per coprire il fabbisogno. Sebbene possiamo avere qualche indizio di un possibile vaccino prima della fine dell’anno, dobbiamo essere certi che sia sicuro”.

CORONAVIRUS ULTIME NOTIZIE: COSA È SUCCESSO IERI

Spallanzani, 80 positivi, 6 in terapia intensiva – “In questo momento sono ricoverati presso il nostro Istituto 80 pazienti positivi al tampone per la ricerca Sars-CoV-2”. Così si legge nel bollettino medico diramato oggi dallo Spallanzani. L’ospedale romano precisa che “6 pazienti necessitano di terapia intensiva” e che “i pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 651”.

Crisanti: “Su vaccino stop normale, serve più tempo” – “La battuta di arresto del vaccino AstraZeneca di Oxford è fisiologica e normale, non è uno stop ma una fase di valutazione, non è mai stato sviluppato un vaccino in un anno”. Lo ha detto Andrea Crisanti ordinario di microbiologia all’Università di Padova a 24Mattino su Radio 24. “Si tratta di processo lungo e complesso, che coinvolge circa 100mila persone, lo sviluppo di un vaccino dura circa 5 anni. Giustificato fare degli sforzi perché si tratta di una misura che dal punto di vista costi ed efficacia è la più conveniente ma ci vuole tempo”. A proposito della quarantena ridotta a 7 giorni in Francia il professor Crisanti dice: “La maggior parte delle persone si ammala dopo 5/6 giorni dal contatto con la persona infetta, quindi punto di vista scientifico ci può stare ma non è a rischio zero, misura non sicura al 100%”.

Isolamento di 7 giorni invece che di 14: l’Italia valuta la quarantena breve per i contagiati da Covid – “Qualche Paese sta riflettendo sulla durata della quarantena. Se fosse possibile ridurre il tempo di quarantena da 14 a 7 giorni, potremmo diminuire i costi sociali ed economici”, lo ha detto il premier Giuseppe Conte alla Festa dell’Unità di Modena martedì 8 settembre, aprendo alla possibilità di dimezzare i giorni previsti dalla misura anti contagio per chi è entrato in contatto con una persona positiva al Covid, in linea con l’esempio francese e con quanto si sta discutendo in sede europea. Qui la notizia completa

Dl Covid: Mattarella ha firmato il decreto – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto legge recante ‘Disposizioni urgenti per far fronte a indifferibili esigenze finanziarie e di sostegno per l’avvio dell’anno scolastico, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19’.

Leggi anche: 1. Il virologo Crisanti: “Covid non è cambiato. Seconda ondata? Se ci sarà, a dicembre-gennaio”/ 2. Vaccino anti Covid, fabbriche già in moto: prime dosi pronte a novembre / 3. Cecilia Strada ha ragione: i negazionisti del Covid non si meritano il servizio sanitario nazionale

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