Coronavirus, 233 morti in Italia. Chiusa la Lombardia e altre 14 province
Tutte le ultime notizie sull'epidemia di Covid-19 che sta interessando il nostro Paese
Coronavirus in Italia: ultime notizie. Chiuse la Lombardia e altre 14 province
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – L’Italia resta nella morsa dell’emergenza Coronavirus. Secondo l’ultimo bollettino ufficiale della Protezione Civile, diffuso nella serata di venerdì 6 marzo, i contagiati totali sono 5.061, con 567 persone ricoverate in terapia intensiva: i morti finora sono 233, mentre 589 persone sono guarite. Qui le notizie sull’emergenza Covid-19 nel mondo. Di seguito, tutte le ultime notizie sul Coronavirus in Italia, aggiornate in tempo reale.
Ore 02,30 – Conte: “Questo è il momento della auto-responsabilità, inaccettabile la diffusione della bozza del Dpcm” – Parla il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Dobbiamo limitare il contagio del virus e evitare il sovraccarico delle strutture ospedaliere. Con il nuovo decreto non ci sono più le zone rosse, i focolai stabiliti all’inizio. Questo è il momento dell’auto-responsabilità, non del fare i furbi. Ci rendiamo conto che è molto severa ma non possiamo più consentire contagi. La bozza del decreto circolata prima dell’ufficialità? È necessario chiarire quel che è successo, una cosa inaccettabile: un dpcm, che stavamo formando a livello di governo per regolamentare le nuove misure che entrano in vigore subito, lo abbiamo letto su tutti i giornali. Ne va della correttezza dell’operato del governo e della sicurezza degli italiani. Questa pubblicazione ha creato incertezza, insicurezza, confusione e non lo possiamo accettare”. (Qui il discorso completo)
Ore 02,00 – Ecco il decreto: “chiuse” la Lombardia e altre 14 province – Il premier Conte sta illustrando le novità introdotte dal nuovo decreto del Governo: il provvedimento prevede misure fortemente stringenti, tra cui il divieto di ingresso e di uscita, per chi si trovi nella regione Lombardia e in altre 14 province: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Vercelli, Novara e Verbano Cusio Ossola. (Qui il testo integrale del decreto).
Ore 00,30 – Coronavirus Lombardia chiusa: fuga da Milano, treni presi d’assalto: le stazioni di Milano Centrale e Milano Garibaldi prese d’assalto. Moltissimi cittadini si stanno organizzando per lasciare frettolosamente la Lombardia dopo le indiscrezioni secondo cui il governo vuole “chiudere” la Regione. Leggi la notizia.
Ore 23,40 – “Se il decreto venisse approvato cosi’ noi comunque presenteremmo un provvedimento da parte del nostro comitato scientifico di supporto all’unita’ di crisi per argomentare rispetto alla creazione delle tre zone in Veneto, Venezia, Padova e Treviso”. Lo dice all’ANSA il governatore Zaia. “A noi sta a cuore prima di tutto la salute dei cittadini, ma per applicare un decreto bisogna che le norme siano chiare. Abbiamo visto questo provvedimento all’ultimo minuto, non abbiamo partecipato alla redazione preventiva e ci chiedono di confermarlo nel giro di breve: e’ letteralmente impossibile”.
Ore 23,30 – La Gazzetta Ufficiale di oggi, n. 58 del 7/03/2020, è stata pubblicata senza i DPCM.
Ore 23,25 – “Bozza pasticciata” anche “se va nella giusta direzione: il primo commento alla bozza di dpcm sul Coronavirus che dovrebbe essere adottata nelle prossime ore arriva dal governatore della Regione piu’ colpita e che dovrebbe diventare interamente ‘zona rossa’, Attilio Fontana mentre il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini chiede di poter lavorare ancora alcune ore per un testo piu’ condiviso. Fontana da’ atto al governo di avere finalmente recepito le richieste di misure drastiche piu’ e piu’ volte invocate sin dall’inizio dell’epidemia ma nel contempo accusa il testo, ancora suscettibile di modifiche, di provocare confusione: “non posso non evidenziare che la bozza del decreto del presidente del Consiglio e’, a dir poco, pasticciata”, dice. Cosi’ chiede che ci siano da parte del governo “chiarimenti per consentire ai cittadini di capire cosa si puo’ fare o meno”. In Regione, e dovunque i cittadini sperino di capire qualcosa di piu’, i telefoni squillano di continuo: “La confusione – dice il presidente della Regione Lombardia – e’ evidenziata anche dalle moltissime chiamate che stanno giungendo al mio telefono e a quello di chi da giorni e’ al mio fianco per affrontare questa emergenza”. Sono ore convulse nelle quali i tecnici delle regioni sono al lavoro con quelli del governo, come dice lo stesso Fontana che precisa che la Lombardia e’ “comunque in contatto con i rappresentanti del Governo per cercare di mettere i cittadini e le categorie sociali in condizione di capire cosa possono fare domani. Abbiamo inviato a Roma le nostre osservazioni e la collaborazione tra i nostri tecnici e quelli di Palazzo Chigi e’ costante”. A Fontana fa eco, con toni piu’ morbidi, il governatore Bonaccini: “ho chiesto – ha detto – al presidente Conte e al ministro Speranza, in una logica di leale collaborazione, di poter lavorare ancora alcune ore per addivenire alle soluzioni piu’ coerenti e condivise”. E, se il sindaco di Alessandria, che diventerebbe zona rossa, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, dice che le misure vanno bene se servono a frenare un contagio che si sta diffondendo con facilita’ e rapidita’, da altri amministratori giungono richieste di chiarimento. L’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, in prima linea da due settimane contro l’epidemia parla di bozza “ancora confusa e piena di ambiguita’”: “La bozza parla di evitare in modo assoluto ogni spostamento, e’ vietato o non e’ vietato? evitare e’ un invito o un obbligo? – si chiede l’assessore – perche’ noi abbiamo bisogno di dare un messaggio molto forte ai nostri cittadini e cioe’ che per bloccare la diffusione del virus e continuare a garantire le cure salvavita abbiamo bisogno che la gente si fermi”.Poi, dopo un confronto con il governo precisa che la “dizione ‘evitare’ evita il fatto che ci debbano essere certificazioni o un controllo militare del territorio che in questo momento sarebbe incomprensibile”. Ma e’ solo una luce in tante ombre che dovranno essere dissipate con l’adozione del provvedimento definitivo. Gli ultimi commenti sono dei sindaci delle zone rosse: per quello di Codogno, citta’ suo malgrado simbolo dell’epidemia, Francesco Passerini, e’ “un testo un po’ confuso su un tema cosi’ delicato”. Da Vo’ Euganeo, il sindaco Giuliano Martini senza giri di parole commenta: “se le cose stanno cosi’ vuol dire che il Governo finora ha dormito”. “Senza parole” si dice il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, per il fatto di “apprendere dalla tv che ti stanno per cadere addosso decisioni cosi’ importanti”.
Ore 23,10 – “Abbiamo ricevuto solo tre ore fa dal Ministero della Salute la bozza dei due nuovi Dpcm con le misure ulteriormente restrittive anti-Coronavirus. Talune di queste prefigurano agli occhi di molti la possibile introduzione di una grande ”zona rossa”, estesa dalla Lombardia a diverse province dell’Emilia-Romagna, del Veneto, del Piemonte e delle Marche. Non è propriamente così, ma alcune parti del provvedimento possono risultare di dubbia interpretazione e domani di difficile applicazione”. Lo sottolinea il Governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, su Facebook. “C’è addirittura chi ci sta chiedendo se lunedì potrà recarsi o meno al lavoro o se verrà introdotto il fermo produttivo. Ben comprendendo che queste nuove limitazioni sono dettate da indicazioni imprescindibili del Comitato tecnico-scientifico e condividendo l’obiettivo di contenere con ogni mezzo la diffusione del virus, riteniamo necessario poter meglio valutare la coerenza dei provvedimenti, che impattano peraltro in modo disomogeneo sul nostro territorio regionale. Per queste ragioni – dice Bonaccini – ho chiesto al presidente Conte e al ministro Speranza, in una logica di leale collaborazione, di poter lavorare ancora alcune ore per addivenire alle soluzioni più coerenti e condivise”.
Ore 22, 50 – Sono due i decreti del presidente del Consiglio che il governo dovrebbe adottare nelle prossime ore per contenere il contagio da Coronavirus. Il primo riguarda le aree dove piu’ alto e’ il numero dei contagiati, limitando anche la mobilita’: la regione Lombardia e le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria. Il secondo dpcm riguarda invece tutto il territorio nazionale e irrigidisce le disposizioni finora adottate, confermando per ora la chiusura delle scuole fino al 15 marzo, e introducendo nuove restrizioni come la sospensione dell’attivita’ di pub, sale giochi e discoteche
Ore 20,40 – Coronavirus, chiusa la Lombardia e altre 11 province: “Divieto di ingresso e uscita”. Nell’articolo 1 della bozza del decreto legge del governo, in attesa che venga varato già questa sera, sabato 7 marzo, emerge il divieto in ingresso e in uscita dalla Lombardia e da altre 11 province italiane: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria. • In queste stesse aree le scuole saranno chiuse fino al 3 aprile. [qui tutti i dettagli] • Il governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana ha definito “pasticciata” la bozza del decreto legge del governo, pur andando nella direzione giusta.
Tra le conseguenze del decreto, ci sarà la chiusura (in Lombardia e nelle province citate dal testo) tutte le palestre, piscine, spa e centri benessere, oltre che musei, centri culturali e stazioni sciistiche. Prevista inoltre la chiusura di tutti i centri commerciali, ma solo nel weekend. Manifestazioni sportive all’aperto ammesse solo se a porte chiuse.
Le competizioni sportive all’aperto sono ammesse solo a porte chiuse. I centri commerciali dovranno essere chiusi ma solo nel week end. Chiusi invece i musei, centri culturali e le stazioni sciistiche. Scuole chiuse fino al 3 aprile in queste aree. Concorsi pubblici sospesi. Non ci saranno né matrimoni né funerali. Sospese anche le cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri.
“Sospese anche tutte le manifestazioni organizzate, nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, come grandi eventi, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati”.
I bar e ristoranti possono rimanere aperti ma con obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione.
Sono infine sospesi i congedi ordinari del personale sanitario e tecnico, nonché del personale le cui attività siano necessarie a gestire le attività richieste dalle unità di crisi costituite a livello regionale. Inoltre l’accesso di parenti e visitatori alle strutture ospedaliere è limitato solo ad alcuni casi.
Chi non rispetti i limiti agli spostamenti e le nuove misure per fronteggiare il Coronavirus disposte in Lombardia e nelle altre 11 province può essere punito con l’arresto fino a 3 mesi e fino 206 euro di ammenda. Sono le stesse sanzioni già previste per chi violava le prime disposizioni assunte per le zone rosse.
Ore 19 – Terapie intensive al collasso, la proposta: “Priorità a chi ha più speranza di sopravvivere” – Le terapie intensive della Lombardia sono in crisi a causa dell’emergenza Coronavirus. Nel pomeriggio, è arrivata la proposta della Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva: “Stabilire priorità di ingresso in base a chi ha in primis più probabilità di sopravvivenza e secondariamente a chi può avere più anni di vita salvata, in un’ottica di massimizzazione dei benefici per il maggior numero di persone” (Qui l’articolo completo).
Ore 18 – I dati aggiornati dalla Protezione civile – Questi gli ultimi dati forniti nella consueta conferenza stampa delle 18 dal capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, sull’epidemia da Coronavirus in Italia: “Oggi – ha detto Borrelli – sono morte 36 persone (19 in Lombardia, 11 in Emilia-Romagna, 2 nelle Marche, una in Veneto, in Liguria e in Puglia), ieri ci sono stati 49 decessi quindi il dato è in leggero miglioramento. Il totale dei decessi è quindi di 233. I guariti sono in totale 589, 66 in più di ieri. Il totale dei positivi è di 5.061 (rispetto a ieri +1.145, ma oggi si sono aggiunti in Lombardia più di 300 casi positivi che non erano stati conteggiati nei giorni scorsi). Il totale delle persone ricoverate con sintomi è di 2.651, in terapia intensiva ci sono 567 pazienti, mentre 1.843 sono in isolamento domiciliare”. Borrelli ha anche sottolineato come la regione Lombardia abbia delle “sofferenze per quanto riguarda i posti in terapia intensiva”. Per questo motivo, alcuni pazienti della Lombardia potrebbero essere spostati in altre 3 Regioni. È stato inoltre precisato che il governo sta lavorando al nuovo decreto e che il testo è atteso nelle prossime ore, al massimo entro domattina.
Coronavirus Italia ultime notizie ore 17,30 – Il sindaco di Firenze Dario Nardella in quarantena volontaria – Anche il sindaco di Firenze Dario Nardella in quarantena volontaria domiciliare. Lo annuncia lo stesso sindaco in un videomessaggio ai cittadini su Instagram in cui spiega che sta bene e di aver preso la decisione di sottoporsi alla quarantena avendo recentemente incontrato il segretario del Pd Nicola Zingaretti, risultato positivo al coronavirus. “Anzitutto voglio fare un grande in bocca al lupo al nostro segretario per una pronta guarigione – ha detto Nardella -. Appena ho saputo della notizia sono venuto a casa e qui rimarrò 15 giorni per motivi di precauzione secondo le prescrizioni che ci siamo dati con le autorità sanitarie”. “Sono in costante contatto con la Asl – afferma il sindaco nel video -, sto bene, non ho sintomi. Lavoro da casa per seguire come sempre la nostra città e tutti voi”. “Siamo responsabili della nostra salute e di quella degli altri, anche quando stiamo bene – ha detto infine Nardella -. Dobbiamo affrontare una battaglia difficile ma alla fine ci rialzeremo tutti insieme”.
Ore 14,30 – Primo decesso in Friuli Venezia Giulia – Prima vittima di Coronavirus in Friuli Venezia Giulia: si tratta di una donna di 87 anni ospite di una struttura comunale per anziani a Trieste.
Ore 12.50 – Zingaretti: “Sono positivo a Covid-19” – “I medici mi hanno detto che sono positivo al Covid19. Sto bene ma dovrò rimanere a casa per i prossimi giorni. Da qui continuerò a seguire il lavoro che c’è da fare. Coraggio a tutti e a presto!”. Lo scrive su Facebook il segretario del Pd e presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti. Qui l’articolo completo.
Ore 12,30 – Primo caso a Messina: è un professore universitario – Primo caso di Coronavirus a Messina, dopo che ieri era emerso un altro contagio in provincia, a S. Agata Militello. Un anziano è risultato positivo al tampone che è stato effettuato all’ospedale Papardo. L’uomo si trova nella sua abitazione. “Si tratta di un professore universitario in pensione che ha contratto il coronavirus mediante suo figlio proveniente dall’estero” come scrive nella sua pagina social il sindaco di Messina, Cateno De Luca. Sono scattate le misure di salvaguardia relativa alla stretta cerchia di persone che l’uomo ha frequentato che riguarda solo i familiari. Il sindaco ha poi ribadito la necessità di applicare tutte le cautele consigliate dall’istituto di sanità. Ieri sera, un altro caso, ma in provincia, nel Comune di S. Agata Militello, dove un vigile del fuoco è stato ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto (Me).
Ore 11,30 – Veneto, strutture socio-sanitarie chiuse fino al 15 marzo – In linea con le misure adottate a livello nazionale, la Regione Veneto ha disposto la chiusura dal 9 al 15 marzi delle unità di offerta semiresidenziale socio-sanitarie e sociali, comprese quelle per anziani, persone con disabilità, minori, persone con dipendenze e con problemi di salite mentale. Questo perché – trattandosi di strutture frequentate per diverse ore da utenti con propria residenza altrove – si eviti il crearsi di contesti di aggregazione di diversi utenti, in molti casi più fragili.
Coronavirus Italia ultime notizie ore 11,00 – In Veneto 543 contagi e 13 morti – Salgono a 543 i casi positivi al Coronavirus in Veneto: sono 32 in più di ieri. A dirlo è il bollettino della Regione diffuso questa mattina. Aumenta anche il numero delle vittime: 13.
Ore 10,45 – Cosa prevede il nuovo decreto del Governo – Il Consiglio dei Ministri ha varato un nuovo decreto per l’emergenza Coronavirus: il provvedimento prevede, tra le altre cose, 20mila nuove assunzioni in Sanità, procedure più snelle per l’acquisto di macchinari da parte delle strutture sanitarie, la possibilità per i prefetti di requisire alberghi per ospitare persone in quarantena e limitazioni all’attività giudiziaria. Qui l’articolo completo.
Ore 10,00 – Due nuovi casi in Abruzzo – Due nuovi casi positivi al Coronavirus in Abruzzo: si tratta di un uomo di Pescara di 35 anni e di un uomo deceduto nell’ospedale di Ortona, in provincia di Chieti, per patologie cardio-respiratorie. Il 35enne ha riferito di aver avuto contatti con un’altra persona positiva e per ora è asintomatico: l’uomo non è ricoverato ma è in stato di isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte della locale Asl.
Ore 09,20 – Le Maldive vietano l’ingresso a chi arriva dall’Italia – Le Maldive “nell’ambito delle misure per la prevenzione del contagio da Covid-19” hanno annunciato il divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti dall’Italia a partire dalla mezzanotte di sabato 7 marzo. Le autorità locali hanno anche vietato lo sbarco per le navi da crociera.
Ore 09,00 – Nelle Marche 202 positivi – Nelle Marche risultano 202 tamponi positivi al Coronavirus su 796 test effettuati dal reparto di virologia dell’ospedale di Torrette. Il bilancio è stato aggiornato questa mattina dal Gores, l’organismo della Regione che sta seguendo l’epidemia. Rispetto al dato fornito ieri, i test sono aumentati di 211 unità e, tra questi, 49 sono risultati positivi.
Ore 08,00 – Si valuta estensione “zone rosse” in Lombardia – Il Governo valuta l’estensione delle “zone rosse” ad altre zone della Lombardia, in particolare nell’area di Bergamo. È quanto trapelato dalla parole pronunciate dal presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, durante l’ultima conferenza stampa della Protezione Civile. “La realtà della Lombardia è particolare, i dati mostrano un aumento in alcune aree più che in altre. La Lombardia ha posto la questione, il Comitato tecnico sta lavorando attentamente, sta discutendo eventuali provvedimenti da adottare”, ha dichiarato il presidente, che ha successivamente precisato che “non si è mai fatto riferimento alla Lombardia come zona rossa”. Qui l’articolo completo.
Coronavirus Italia ultime notizie ore 07,30 – Il viceministro Sileri: “Fra 7 giorni sapremo se le limitazioni sono efficaci” – Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, ha parlato in una intervista al Corriere della Sera. “Si tratta di un momento importante, in cui dobbiamo tenere alta l’attenzione e fare tutto il possibile” perché “ci sono dei focolai in diverse parti d’Italia e per capire se le misure di contenimento sono state efficaci bisogna aspettare ancora 7 giorni”, dice Sileri. “Il nostro servizio sanitario nazionale è stato reso più efficiente nel tempo ma a causa dei tagli al personale e al blocco del turnover scontava un deficit che va colmato. Stiamo aumentando i posti in terapia intensiva e servirà una cooperazione interregionale per consentire il trattamento del virus”. Ora, conclude il viceministro, “resta fondamentale la rarefazione sociale, la riduzione e la sospensione di occasioni collettive e assembramenti”. L’esempio pratico è “una cena con molte persone, in cui tutti stanno stretti: meglio evitare”.
Ore 03,00 – Coronavirus, in Italia restrizioni nei tribunali fino al 31 maggio – Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge sulle restrizioni all’attività dei tribunali: da oggi per due settimane “ci sarà la sospensione feriale degli uffici giudiziari”, ha annunciato il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Dal 23 marzo, poi, sarà possibile per i vertici degli uffici giudiziari rinviare le udienze non urgenti. Le misure restrittive per l’attività dei tribunali resteranno in vigore fino al 31 maggio.
Ore 02,00 – Austria, controlli sanitari al confine con l’Italia – Il cancelliere austriaco, Sebastian Kurtz, ha annunciato controlli sanitari al confine con l’Italia a partire da lunedì, in particolare al Brennero e a Tarvisio. Kurtz ha annunciato “controlli sanitari una tantum con controllo delle temperature ai valichi di frontiera sia su strada che su rotaia”. “La polizia sceglierà a campione quali mezzi fermare anche in base alla targa, l’obiettivo è frenare la diffusione”, ha spiegato il cancelliere.
Ore 01,00 – Regione Campania: limitazioni per comitive di turisti nelle isole – Il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha imposto limitazioni nell’accesso alle isole del Golfo di Napoli per i gruppi organizzati di visitatori provenienti dalle “zone rosse”. Le misure prevedono, in particolare, il divieto di imbarco sulle linee di collegamento con Capri, Ischia e Procida a comitive composte da più di 6 persone, ma anche controlli individuali di rilevazione della temperatura corporea su tutti i passeggeri in imbarco.
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