Coronavirus Italia, atterrato l’aereo con i connazionali da Wuhan: “Stanchi ma sollevati”
Le ultime notizie sul virus che si è diffuso in Cina agli inizi di dicembre e che è arrivato anche nel nostro Paese con 2 casi accertati
Coronavirus Italia, le ultime notizie sul virus proveniente dalla Cina e arrivato anche nel nostro Paese
CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – Mentre in Cina aumenta il numero dei morti e dei contagi a causa del coronavirus, in Italia sono ancora 2 i casi accertati di persone infette dal virus proveniente dalla Cina. Si tratta di due turisti cinesi, provenienti da Wuhan, che attualmente sono ricoverati all’ospedale Spallanzani di Roma e la cui condizioni sono definite “discrete”.
Intanto, nella giornata di lunedì 3 febbraio è previsto il rientro dei connazionali che vivono a Wuhan e che hanno chiesto di rientrare in Italia per paura di contrarre il nuovo coronavirus. Una volta atterrati, gli italiani vivranno in una sorta di quarantena forzata all’interno della città militare della Cecchignola, a Roma, per i prossimi 14 giorni.
Coronavirus Italia, le ultime notizie
Ore 17.50 – Toscana, test per casi sospetti a Siena – Da domani, martedì 4 febbraio, i campioni degli eventuali casi sospetti di coronavirus in Toscana saranno inviati, non più allo Spallanzani di Roma come avvenuto finora, ma al laboratorio di virologia dell’Azienda ospedaliero universitaria di Siena. Nel caso sia necessario sono pronti a partire anche i laboratori di virologia dell’ospedale fiorentino di Careggi e dell’Aou pisana. E’ quanto si legge in una nota della Regione.
Ore 17.40 – Console cinese visita coppia in ospedale – Il console cinese ha fatto visita oggi alla coppia di cinesi positiva al coronavirus che da giorni è ricoverata all’ospedale Spallanzani di Roma. Lo confermano all’Ansa fonti dell’ambasciata cinese in Italia. Il console ha potuto parlare con i due solo attraverso l’utilizzo di un walkie-talkie. Non molto è trapelato dall’incontro se non informazioni sul loro stato di salute che si conferma “stabile”.
Ore 16.39 – Proposta leghista di isolamento dei bambini cinesi – I governatori di Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige hanno scritto una lettera comune al Ministero della Sanità chiedendo che il periodo di isolamento previsto per chi rientra dalla Cina sia applicato anche ai bambini che frequentano le scuole. “Non c’è nessuna volontà di contrapposizioni politiche, nè tantomeno di ghettizzare: vogliamo solo dare una risposta all’ansia dei tanti genitori visto che la circolare non prevede misure in tal senso”, dice il Presidente del Veneto, Luca Zaia.
Ore 15.58 – Coronavirus, confermati tutti eventi sportivi a Roma. “Tutti gli appuntamenti sportivi in programma a Roma sono confermati”. Lo ha dichiarato oggi Daniele Frongia, assessore allo Sport, Politiche giovanili e Grandi Eventi cittadini del Comune di Roma, ai microfoni di Radio Roma Capitale. “Noi ci atteniamo alle indicazioni del Ministero della Salute e del Governo, che al momento non inducono a nessun allarmismo”, ha spiegato Frongia parlando del Coronavirus.
Ore 15.07 – Paziente in rianimazione negativo ai test. “Ci è stato appena comunicato dal Laboratorio di virologia che il paziente straniero ricoverato nella serata di ieri presso l’Istituto Spallanzani è risultato negativo al test del nuovo coronavirus”, lo fa sapere l’Assessorato alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio su comunicazione della Direzione Sanitaria dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani. Si tratta del cittadino europeo di nazionalità irlandese, anziano, arrivato nella tarda serata di ieri all’ospedale Spallanzani di Roma e ricoverato in rianimazione.
L’uomo era tra i passeggeri della nave da crociera attraccata ieri al porto di Civitavecchia ed è stato prima portato dal 118 all’ospedale di Civitavecchia per una sospetta polmonite.
Ore 14.15 – L’ex ministro Fioramonti a TPI: “Senza ricerca si muore, ma in Italia esultiamo solo quando due ricercatrici precarie isolano il Coronavirus”. L’intervista di Luca Telese all’ex titolare dell’Istruzione: “Solo in Italia i ricercatori lavorano senza fondi e senza certezze. Le mie dimissioni non erano un capriccio, servirebbero almeno 500 milioni di investimenti in ricerca e altri 500 in scuola e accademie d’arte” (qui l’intervista completa).
Ore 14.20 – Italiano rimasto a Wuhan è in una casa, è tranquillo. L’italiano che è dovuto restare a Wuhan perché con la febbre “ha fatto il test e domani dovremmo avere il risultato”, ha detto Stefano Verrecchia, capo dell’Unità di Crisi della Farnesina. “La sua situazione è abbastanza calma, è curato da due signore italiane in un appartamento dell’ambasciata che è costantemente in contatto con lui”.
Il ragazzo si trovava ospite di una famiglia a 400 chilometri da Wuhan, nell’ambito di un progetto che prevede un anno scolastico all’estero. Ha raggiunto Wuhan per poter partire insieme al gruppo di italiani rimpatriati, ma poi non è potuto salire a bordo a causa della febbre.
Ore 13.02 – Italiani rientrati da Wuhan lasciano Pratica di Mare. Hanno lasciato l’aeroporto di Pratica di Mare a bordo di due pullman militari gli italiani arrivati questa mattina da Wuhan. Sia il personale sanitario, sia i soldati a bordo, sia i passeggeri indossavano mascherine e occhiali protettivi. Sono diretti alla città militare della Cecchignola.
Ore 12.46 – Paziente ricoverato allo Spallanzani è irlandese, non sembra caso sospetto. È un cittadino europeo di nazionalità irlandese, anziano, il paziente straniero arrivato nella tarda serata di ieri all’ospedale Spallanzani di Roma e ricoverato in rianimazione: il paziente, secondo quanto riporta Ansa, non presenterebbe le caratteristiche di caso sospetto di coronavirus sulla base delle indicazioni contenute nelle circolari ministeriali in merito.
Ore 12.41 – È minorenne l’italiano rimasto a Wuhan a causa della febbre. Si tratterebbe di uno studente di 17 anni. Il ragazzo è dovuto rimanere a Wuhan perché aveva la febbre. I protocolli sanitari internazionali vietano infatti di salire a bordo a chi mostra sintomi che potrebbero essere riconducibili al coronavirus, per la tutela degli altri passeggeri.
Ore 12.16 – Spallanzani,nuovo paziente in rianimazione. Un paziente straniero è arrivato nella tarda serata di ieri all’ospedale Spallanzani di Roma “in condizioni compromesse e attualmente si trova in rianimazione”. È quanto si legge nel bollettino quotidiano diffuso oggi. Al Paziente è stato somministrato il test del Coronavirus e si è in attesa di risultati.
Ore 11.30 – Italiani rientrati da Wuhan: “Stanchi ma sollevati”. Sono apparsi “stanchi ma sollevati” per essere rientrati in Italia i nostri concittadini giunti a Roma da Wuhan a chi ha assistito allo sbarco a Pratica di Mare. Le 56 persone saranno ora sottoposte a tutti gli accertamenti necessari nell’area di biocontenimento allestita nelle tende militari.
“Per il momento stanno tutti bene, devono ancora terminare i controlli sanitari e avranno tutta l’assistenza necessaria ma per il momento non ci sono problemi”, ha detto il capo dell’Unità di crisi della Farnesina Stefano Verrecchia. In queste settimane in Cina, gli italiani ” hanno avuto molta pressione, ma mi pare che non siano provati. C’è solo la stanchezza del viaggio”.
A bordo dell’aereo c’erano anche sei bambini, mentre la persona rimasta in Cina perché ha accusato febbre “si trova in ospedale con l’assistenza del personale dell’ambasciata italiana”, ha aggiunto Verrecchia. Tra gli italiani che erano a Wuhan una ventina hanno scelto di rimanere in città. “Organizzare il rientro è stato un lavoro molto complesso ma tutto è andato come da programma”, ha concluso.
“Appena atterrati a Pratica di Mare. Grazie al personale medico, militare e a tutte le articolazioni dello Stato che hanno lavorato per riportare in Italia i nostri connazionali a Wuhan”, ha scritto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Instagram.
Ore 10.13 – Atterrato a Pratica di Mare l’aereo con gli italiani da Wuhan. Nostro connazionale con la febbre è rimasto in Cina. L’aereo con a bordo i 56 nostri connazionali che hanno lasciato Wuhan a causa del coronavirus è atterrato all’aeroporto militare di Pratica di Mare.
Dopo i controlli medici che saranno effettuati sul posto, i nostri connazionali saranno portati al campus olimpico della Cecchignola dove verranno sottoposti ad un periodo di quarantena per due settimane, il tempo massimo di incubazione del virus.
Fonti diplomatiche intanto fanno sapere che uno degli italiani presente nella città cinese non è potuto salire sull’aereo perché aveva la febbre. I protocolli sanitari internazionali vietano di salire a bordo a chi mostra sintomi che potrebbero essere riconducibili al coronavirus, per la tutela degli altri passeggeri.
Il connazionale, assicurano le fonti, è seguito attentamente da personale medico, dell’ambasciata e del ministero degli Esteri cinese. L’Unità di crisi della Farnesina è in stretto contatto con la famiglia.
Ore 6,00 – Italiano torna dalla Cina e si mette in quarantena da solo: “Nessuno mi ha controllato” – Marco Andreozzi, ingegnere toscano, ha raccontato di essere tornato in Italia dalla Cina senza che nessuno controllasse. Andreozzi, infatti, si trovava a Guangzhou, dove vive per lavoro. L’uomo, spaventato dalla diffusione del virus in Cina, ha deciso di fare ritorno in Italia.
Tuttavia, a suo dire, in aeroporto nessuno lo ha controllato, nonostante fosse un passeggero proveniente dalla Cina. L’uomo, che ha raccontato la sua vicenda al quotidiano La Nazione, ha così deciso di mettersi in quarantena da solo per maggior precauzione. “Porto la mascherina e mia moglie mi porta il cibo negli orari concordati. Lei e i nostri figli al momento stanno separati da me, al secondo piano” ha raccontato Andreozzi.
C’è da dire che Guangzhou, la città da dove proveniva l’ingegnere, non ha nulla a che vedere con quella di Wuhan, epicentro del coronavirus, distante migliaia di chilometri. L’uomo, tuttavia, si sarebbe comunque aspettato maggiori controlli, essendo comunque un viaggiatore proveniente dal Paese asiatico.
Virus Cina, le ultime notizie
In Cina il numero delle vittime ha superato quelle della Sars, la Sindrome respiratoria acuta grave che tra il 2002 e il 2003 fece 349 morti e contagiò 5327 persone. Numeri ampiamente superati dal nuovo coronavirus, che, secondo l’ultimo bollettino fornito dalla Commissione sanitaria nazionale cinese, ha già fatto 361 vittime e infettato 17.205.
Tuttavia, secondo alcuni scienziati statunitensi, il numero delle persone infette potrebbe aggirarsi intorno alle 100mila.