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Coronavirus in Italia: 1577 contagiati, 34 decessi e 83 guariti. Negativi test su contatti famiglia Fiumicino

Il bilancio è di oltre mille i contagiati, 29 morti e 50 guariti. Scuole chiuse ancora per 8 giorni in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna

 

Coronavirus in Italia: tutte le ultime notizie

CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – Il numero dei contagiati dal Covid-19 in Italia ha superato ieri quota mille. Il bilancio fornito ieri dalla Protezione Civile è di 1.128 casi totali, di cui 50 guariti e 29 deceduti. Confermata la chiusura delle scuole per un’altra settimana nelle regioni più colpite: Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

Qui tutte le ultime notizie sul coronavirus dal mondo. Di seguito, invece, tutte le ultime notizie sul coronavirus in Italia in tempo reale:

Italiana fermata a Istanbul (Turchia) parla a TPI. (Qui l’intervista)

Ore 20.10 – Conte firma decreto con le nuove misure – ​”Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha adottato oggi un proprio decreto, in corso di pubblicazione, che recepisce e proroga alcune delle misure già adottate per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e ne introduce ulteriori, volte a disciplinare in modo unitario il quadro degli interventi e a garantire uniformità su tutto il territorio nazionale all’attuazione dei programmi di profilassi”: lo si legge in una nota di Palazzo Chigi. Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (dpcm) “è stato adottato, in attuazione del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, su proposta del Ministro della salute, Roberto Speranza, sentiti i Ministri competenti e i Presidenti delle Regioni, e tiene conto delle indicazioni formulate dal Comitato tecnico-scientifico appositamente costituito”. (QUI TUTTE LE MISURE)

Ecco cosa prevede il decreto:

• Nei comuni della «zona rossa» (Bertonico; Casalpusterlengo; Castelgerundo; Castiglione D’Adda; Codogno; Fombio; Maleo; San Fiorano; Somaglia; Terranova dei Passerini; Vo’)
– il divieto di accesso o di allontanamento dal territorio comunale;
– la sospensione di manifestazioni, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso;
– la chiusura dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché delle istituzioni di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, ferma la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza;
– la sospensione di viaggi di istruzione in Italia o all’estero fino al 15 marzo;
– la sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura;
– la sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità, nelle modalità e nei limiti indicati dal prefetto; •
– la sospensione delle procedure concorsuali pubbliche e private, indette e in corso negli stessi comuni;
– la chiusura di tutte le attività commerciali, ad esclusione di quelle di pubblica utilità, dei servizi pubblici essenziali e degli esercizi commerciali per l’acquisto dei beni di prima necessità, nelle modalità e nei limiti indicati dal prefetto;
– l’obbligo di accedere ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità indossando dispositivi di protezione individuale o adottando particolari misure di cautela individuate dall’azienda sanitaria competente;
– la sospensione dei servizi di trasporto di merci e di persone, anche non di linea, con esclusione del trasporto di beni di prima necessità e deperibili e fatte salve le eventuali deroghe previste dai prefetti;
– la sospensione delle attività lavorative per le imprese, ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali e di pubblica utilità, ivi compresa l’attività veterinaria, nonché di quelle che possono essere svolte in modalità domiciliare o a distanza;
– la sospensione dello svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti o domiciliati, anche di fatto, nel comune o nell’area interessata, anche ove le stesse si svolgano al di fuori dell’area.
Negli stessi comuni, il prefetto, d’intesa con le autorità competenti, può individuare specifiche misure finalizzate a garantire le attività necessarie per l’allevamento degli animali e la produzione di beni alimentari e le attività non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante e animali. Infine, negli uffici ricompresi nei distretti di Corte di appello cui appartengono i comuni della “zona rossa”, sino al 15 marzo 2020, si prevede la possibilità, per i Capi degli uffici giudiziari, sentiti i dirigenti amministrativi, di stabilire la riduzione dell’orario di apertura al pubblico, in relazione alle attività non strettamente connesse ad atti e attività urgenti.

• Nelle regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto e nelle province di Pesaro e Urbino e di Savona
– la sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, sino all’8 marzo 2020, in luoghi pubblici o privati, a meno che non si svolgano “a porte chiuse”. Restano consentite le sessioni di allenamento, sempre “a porte chiuse”;
– il divieto di trasferta organizzata dei tifosi residenti nelle stesse regioni e nelle province di Pesaro e Urbino e di Savona, per assistere a eventi e competizioni sportive che si svolgano nelle restanti regioni e province;
– la sospensione, sino all’8 marzo 2020, di tutte le manifestazioni organizzate, di carattere non ordinario, nonché degli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d’esempio, grandi eventi, cinema, teatri, discoteche, cerimonie religiose;
– è consentito lo svolgimento delle attività nei comprensori sciistici a condizione che il gestore provveda alla limitazione dell’accesso agli impianti di trasporto chiusi assicurando la presenza di un massimo di persone pari ad un terzo della capienza (funicolari, funivie, cabinovie, ecc.);
– l’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro;
— la sospensione, sino all’8 marzo 2020, dei servizi educativi dell’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, ad esclusione dei medici in formazione specialistica e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo la possibilità di svolgimento a distanza;
– la sospensione delle procedure concorsuali pubbliche e private, ad esclusione dei casi in cui venga effettuata la valutazione dei candidati esclusivamente su basi curriculari e/o in maniera telematica, nonché ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi gli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo, e di quelli per il personale della protezione civile;
— lo svolgimento delle attività di ristorazione, bar e pub, a condizione che il servizio sia espletato per i soli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali, gli avventori siano messi nelle condizioni di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro;
— l’apertura delle attività commerciali diverse da quelle di ristorazione, bar e pub, condizionata all’adozione di misure organizzative tali da consentire un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra i visitatori;
– l’apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura, a condizione che assicurino modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro;
— la limitazione dell’accesso dei visitatori alle aree di degenza, da parte delle direzioni sanitarie ospedaliere;
– la rigorosa limitazione dell’accesso dei visitatori agli ospiti nelle residenze sanitarie assistenziali per non autosufficienti;
— la sospensione dei congedi ordinari del personale sanitario e tecnico, nonché del personale le cui attività siano necessarie a gestire le attività richieste dalle unità di crisi costituite a livello regionale;
— l’obbligo di privilegiare, nello svolgimento di incontri o riunioni, le modalità di collegamento da remoto con particolare riferimento a strutture sanitarie e sociosanitarie, servizi di pubblica utilità e coordinamenti attivati nell’ambito dell’emergenza COVID-19.

3. Misure applicabili nelle province di Bergamo, Lodi, Piacenza e Cremona
Per tali province si stabilisce la chiusura nelle giornate di sabato e domenica delle medie e grandi strutture di vendita e degli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad esclusione delle farmacie, delle parafarmacie e dei punti vendita di generi alimentari.

4. Misure applicabili nella regione Lombardia e nella provincia di Piacenza
In tali territori si applica altresì la misura della sospensione delle attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei «livelli essenziali di assistenza»), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi.

5. Misure applicabili sull’intero territorio nazionale
Nell’ambito dell’intero territorio nazionale si stabilisce:
– la possibilità che la modalità di “lavoro agile” sia applicata, per la durata dello stato di emergenza, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, anche in assenza degli accordi individuali previsti;
– la sospensione fino al 15 marzo dei viaggi d’istruzione, delle iniziative di scambio o gemellaggio, delle visite guidate e delle uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, con la previsione del diritto di recesso dai contratti già stipulati;
– l’obbligo, fino al 15 marzo, della presentazione del certificato medico per la riammissione nelle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia infettiva;
– la possibilità, per i dirigenti scolastici delle scuole nelle quali l’attività didattica sia stata sospesa per l’emergenza sanitaria, di attivare, sentito il collegio dei docenti e per la durata della sospensione, modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità;
– lo svolgimento a distanza, ove possibile e avuto particolare riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità, delle attività didattiche o curriculari nelle Università e nelle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica nelle quali non è consentita la partecipazione degli studenti alle stesse, per le esigenze connesse all’emergenza sanitaria;
— la proroga dei termini previsti per il sostenimento dell’esame di guida in favore dei candidati che non hanno potuto effettuarlo a causa dell’emergenza sanitaria;
– l’idoneo supporto delle articolazioni territoriali del Servizio sanitario nazionale al Ministero della giustizia, anche mediante adeguati presidi, al fine di garantire i nuovi ingressi negli istituti penitenziari e negli istituti penali per minorenni.

Inoltre, il testo prescrive, per l’intero territorio nazionale, ulteriori misure di informazione e prevenzione:
– il personale sanitario si attiene alle misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni per via respiratoria e applica le indicazioni per la sanificazione e la disinfezione degli ambienti previste dal Ministero della salute;
– nei servizi educativi per l’infanzia, nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle università, negli uffici delle restanti pubbliche amministrazioni sono esposte presso gli ambienti aperti al pubblico, ovvero di maggiore affollamento e transito, le informazioni sulle misure di prevenzione rese note dal Ministero della salute;
– nelle pubbliche amministrazioni e, in particolare, nelle aree di accesso alle strutture del servizio sanitario, nonché in tutti i locali aperti al pubblico, sono messe a disposizione degli addetti, nonché degli utenti e visitatori, soluzioni disinfettanti per il lavaggio delle mani;
– i sindaci e le associazioni di categoria promuovono la diffusione delle informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie presso gli esercizi commerciali;
– le aziende di trasporto pubblico anche a lunga percorrenza adottano interventi straordinari di sanificazione dei mezzi;
– nello svolgimento delle procedure concorsuali pubbliche e private, ove ne sia consentito l’espletamento, devono comunque essere assicurate modalità tali da evitare assembramenti di persone;
– chiunque abbia fatto ingresso in Italia, a partire dal quattordicesimo giorno antecedente la data di pubblicazione del presente decreto, dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità, o sia transitato o abbia sostato nei comuni della «zona rossa», deve comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta o ai servizi di sanità pubblica competenti, che procedono di conseguenza, secondo il protocollo previsto in modo dettagliato dallo stesso dpcm odierno.

Infine, il Governo sta elaborando ulteriori misure, di prossima approvazione, per il sostegno economico ai cittadini, alle famiglie e alle imprese, connesse all’emergenza sanitaria per la diffusione del COVID-19, e più globalmente per la crescita economica del Paese.

ore 18.10 – Borrelli: 83 guariti, 34 i decessi in Italia – Nel corso della conferenza stampa di oggi, 1 marzo, dalla sete della Protezione Civile di Roma, il Capo Angelo Borelli ha aggiornato il bilancio nel nostro Paese legato all’emergenza Coronavirus: i contagiati sono in totale 1577, di cui 984 in Lombardia. 83 i guariti, 34 i decessi

Ore 14,58 – Emilia Romagna, 269 positivi. Un morto a Piacenza. Sono 269 i casi positivi in Emilia-Romagna, 1.736 i test refertati. Sono i dati principali dell’aggiornamento fornito dalla Regione dove rimangono in maggioranza le persone con sintomi lievi e 130 sono in isolamento a casa perché non necessitano di cure ospedaliere. Si registra poi un altro decesso a Piacenza, un uomo di 79 anni affetto da diverse patologie e passano da 11 a 14 i ricoverati in terapia intensiva.

Complessivamente, sono 160 i casi positivi a Piacenza, 58 a Parma, 24 a Modena, 16 a Rimini, 7 a Reggio Emilia, rimangono 2 a Bologna e uno a Ravenna, mentre c’è il primo caso a Forlì-Cesena: si tratta di un signore di 79 anni, ricoverato in buone condizioni a Bologna. ​Per questo paziente sono ancora in corso le indagini epidemiologiche.

Ore 14,00 – Chiusa a Roma San Luigi dei francesi a Roma. È chiusa, “fino a nuovo ordine”, la chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma. Lo si legge sul sito della stessa chiesa, in cui si parla di “misure di precauzione” e si rinvia ad una decisione dell’ambasciata di Francia a Roma. La decisione forse dovuta al fatto che un sacerdote della diocesi di Parigi, che era stato a Roma, è in ospedale in Francia ed è positivo al coronavirus.

Ore 12,54 – Positivo primo test moglie e figlio paziente Teramo. Sono risultati positivi al Covid 19 i primi test, eseguiti nei laboratori del Centro di riferimento regionale di Pescara, sulla moglie e il figlio del paziente brianzolo in vacanza a Roseto, ricoverato da mercoledì all’ospedale di Teramo. Il test sulla figlia dell’uomo ha invece dato esito dubbio. I campioni saranno ora inviati all’Istituto Superiore di Sanità per le controanalisi. Tutta la famiglia si trova attualmente ricoverata in isolamento nel reparto di malattie infettive del Mazzini. A comunicarlo è il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione.

Ore 12,45 – Spallanzani: “Al momento solo 3 casi positivi”. Negativi 51 contatti famiglia Fiumicino. “Al momento sono solo 3 i nuovi casi di positività al nuovo coronavirus. Tutti i ricoverati sono in condizioni cliniche che non destano preoccupazioni. La coppia cinese, casi confermati di COVID-19, continua il percorso riabilitativo. Sono in buone condizioni cliniche e sono stati ricoverati in un’unica stanza”, lo si legge nell’ultimo bollettino dell’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma, che aggiunge: “sono stati valutati ad oggi, presso la nostra accettazione 204 pazienti. Di questi, 177, risultati negativi al test, sono stati dimessi. Ventisette sono i pazienti tutt’ora ricoverati”.

L’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato fa sapere che sono risultati negativi i test eseguiti sui 51 contatti dei componenti della famiglia Fiumicino in cui padre, madre e figlia sono stati contagiati dal Covid-19.

“Sono stati definiti dall’indagine epidemiologica condotta dalla Asl Roma 3 e dal SERESMI (Servizio regionale di sorveglianza malattie infettive dello Spallanzani) tutti e 51 i contatti stretti relativi alla scuola Rodano, alla scuola di inglese, ai contatti famigliari e del personale sanitario venuto in contatto con i soggetti. In totale sono 51”, ha dichiarato D’Amato. “La ASL Roma 3 sta monitorando l’andamento di eventuali sintomi così come da protocollo operativo. I tamponi fatti ai contatti stretti che presentavano sintomi sono tutti NEGATIVI, compresi i compagni di classe con sintomi e un insegnante. È negativa anche un insegnante che in via precauzionale è stata ricoverata allo Spallanzani per pregresse patologie croniche”.

“E stato individuato nella giornata di ieri attraverso la notifica fatta dal Ministero della Salute il soggetto, posto in sorveglianza domiciliare, che ha viaggiato accanto alla donna e che non presenta sintomi”, ha aggiunto D’Amato. “Continua ad essere negativo uno dei due bambini della coppia di Fiumicino”.

Ore 10,10 – 5 casi in Friuli. Sale a cinque il numero delle persone risultate positive al test del coronavirus nel Friuli Venezia Giulia. Dopo il caso di ieri pomeriggio a Gorizia oggi sono stati registrati altri quattro casi in regione: uno a Trieste e tre a Udine. I pazienti sono stati presi in carico dal Servizio sanitario regionale e i campioni dei test inviati all’Istituto Superiore di Sanità.

Ore 8,02 – Primo positivo morto a Brescia. Agli Spedali Civili di Brescia è deceduto un agricoltore 87enne originario di Cigole, ricoverato nel reparto di malattie infettive da diversi giorni in condizioni critiche. La conferma del decesso è arrivata dalla direzione dell’ospedale. I funerali si svolgeranno martedì. Altre due pazienti ricoverati a Malattie Infettive hanno un quadro clinico delicato.

Ore 8,01 – Gualtieri, entro venerdì nuovo dl da 3,6 mld. ​”Siamo pronti per la fase due: entro venerdì prossimo vareremo un nuovo decreto legge per il sostegno dell’occupazione e dei settori più colpiti dagli effetti del coronavirus: sarà un pacchetto da 3,6 miliardi di risorse eccezionali e aggiuntive”. Lo dice a ‘Repubblica’ il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, parlando delle misure per l’emergenza coronavirus. “Poi, se serve, scatterà la fase tre: da martedì prossimo avvierò una discussione con i miei colleghi europei per studiare un piano straordinario e coordinato dalla Ue”, aggiunge Gualtieri, convinto che la Commissione europea concederà la flessibilità necessaria: quella di 3,6 miliardi “​è una cifra coerente e sostenibile, calcolata con criteri oggettivi e commisurata alle esigenze reali. Non ho ragione di temere che Bruxelles possa contestare la nostra richiesta”.

Ore 7,45 – Confermato positivo da Iss uomo ricoverato a Pescara. È positivo al Covid -19 il secondo test, eseguito dall’Istituto Superiore di Sanità, sull’uomo ricoverato in isolamento all’ospedale di Pescara. Il paziente, un 48enne che risiede a San Giovanni Teatino (Chieti), aveva riferito di essere rientrato la scorsa settimana da un viaggio di lavoro in Lombardia e di aver quasi immediatamente accusato dei sintomi influenzali che lo avevano portato a rimanere in casa. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione. Al momento, dunque, i casi confermati di Covid-19 in Abruzzo sono tre.

Ore 7,14 – American Airlines sospende voli per Milano. La compagnia aerea American Airlines sospende i collegamenti con Milano da New York Jfk e Miami fino al 24 aprile. Ad annunciarlo è la stessa azienda dopo che il dipartimento di Stato Usa ha alzato l’allerta sul nostro paese a livello 4 esortando a non andare nelle zone più colpite dal coronavirus in Italia: Lombardia e Veneto. L’ultimo volo dell’American Airlines da Milano rientrerà oggi. Saranno mantenuti invece i collegamenti tra Philadelphia e Roma con un volo giornaliero. I collegamenti con Venezia dovrebbero ripartire da maggio. Il vice presidente Mike Pence, al quale il presidente Donald Trump ha affidato il coordinamento della risposta Usa all’epidemia, ha detto che Washington sta collaborando con le autorità di Roma per lo screening medico di ogni cittadino che arriva negli Usa.

 

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