Coronavirus italia: tutte le misure d’emergenza, regione per regione
Coronavirus italia: tutte le misure d’emergenza, regione per regione
Coronavirus Italia misure emergenza. È un inizio settimana a dir poco singolare quello di oggi, lunedì 24 febbraio 2020: Milano è vuota e silenziosa come se fossimo ad agosto, anche se in realtà siamo nel pieno della Fashion week; il Duomo è chiuso ai fedeli, come anche la basilica di San Marco a Venezia, dove è sospeso anche il Carnevale. Scuole, uffici e luoghi di aggregazione rimangono chiusi. I casi accertati di coronavirus sono finora 229. I morti sono 6 in totale: gli ultimi, stamattina, sono un uomo di 84 anni ricoverato a Bergamo, uno di 88 anni di Caselle Landi e uno di 80 anni di Castiglione d’Adda.
Sale il bilancio dei contagiati in Italia e il governo vara un decreto legge con misure volte ad arginare il rischio. Anche gli amministratori delle Regioni più colpite – Lombardia e Veneto -, ma non solo, prendono provvedimenti.
Bar, discoteche, scuole e musei chiusi, lezioni ed esami alle Università sospesi e stop alle manifestazioni, Carnevale di Venezia e Ivrea compresi. Il Miur ha deciso di sospendere a partire da domenica 23 febbraio 2020 le uscite didattiche e i viaggi di istruzione, sia per le mete in Italia sia all’estero e il Mibact ha sospeso per domenica 1 marzo l’ingresso gratuito nei musei, parchi archeologici e altri luoghi della cultura dello Stato in programma ogni prima domenica del mese.
Coronavirus Lombardia
La Regione Lombardia, in relazione all’evolversi della diffusione del Coronavirus, sta predisponendo un’ordinanza, firmata dal presidente Attilio Fontana di concerto con il ministro della salute Roberto Speranza, valida per tutto il territorio lombardo. Il documento, non appena emanato, sarà trasmesso a tutti i Prefetti delle Province lombarde per la tempestiva comunicazione ai sindaci. L’ordinanza sarà efficace fino a un nuovo provvedimento.
• La sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico;
• La sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per gli anziani ad esclusione degli specializzandi e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza;
• La sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura;
Scuole, università, musei, teatri: sono chiusi per tutta la settimana a partire dal 24 febbraio.
Il Duomo di Milano resterà chiuso al pubblico “in via cautelativa” a causa del coronavirus almeno fino al 25 febbraio “in attesa di ulteriori e più dettagliate disposizioni da parte delle autorità competenti”.
“Bar, locali notturni e qualsiasi altro esercizio di intrattenimento aperto al pubblico sono chiusi dalle ore 18.00 alle ore 6.00; verranno definite misure per evitare assembramenti in tali locali”: è quanto si legge nell’ordinanza della Regione Lombardia, per quanto riguarda le chiusure delle attività commerciali nella cosiddetta zona gialla, cioè fuori dai 10 Comuni completamente isolati nella zona rossa.
Coronavirus Veneto
Saltano le manifestazioni in onore del Carnevale a Venezia e in tutto il Veneto si fermano scuole ed eventi. “Abbiamo firmato con il ministro Speranza l’ordinanza con la quale vengono bloccate, Carnevale di Venezia compreso, tutte le manifestazioni pubbliche, private, la chiusura delle scuole e dei musei fino al primo di marzo”.
Lo ha annunciato il presidente del Veneto, Luca Zaia, durante l’unità di crisi a Marghera. Il governatore, che ha sottolineato che sono state assunte misure drastiche, ha precisato che nei prossimi giorni in Veneto saranno evitate “tutte quelle che sono le aggregazioni, private e pubbliche”.
Stop alle messe nel Patriarcato di Venezia, incluse quelle del mercoledì delle Ceneri e quelle domenicali, alle liturgie e alle devozioni come la Via Crucis fino al 1 marzo.
Sarà isolato il paese di Vò Euganeo: “Sono arrivate indicazioni abbastanza chiare di blindare completamente Vò Euganeo sia in entrata che in uscita, quindi non potrà uscire nessuno e la zona sarà completamente isolata”, ha detto Marcello Bano, vicepresidente della Provincia di Padova, a margine della riunione sul Coronavirus in corso in prefettura a Padova.
Coronavirus Piemonte
Anche il Piemonte ha diramato un’ordinanza che prevede diverse misure cautelai.
• Sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi, in luogo pubblico o privato, sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico, anche di natura culturale, ludico, sportiva e religiosa;
• Chiusura dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali (ivi compresi i tirocini),master, corsi universitari di ogni grado e università per anziani, con esclusione degli specializzandi nelle discipline mediche e chirurgiche e delle attività formative svolte a distanza;
• Sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 dei Codici dei beni culturali e del paesaggio di cui al D.L. 42/2004, nonché dell’efficacia delle disposizioni regolamentari sull’accesso libero o gratuito a tali istituti o luoghi;
• Sospensione di ogni viaggio di istruzione sia sul territorio nazionale che estero;
A partire dalle ore 24 si fermano i festeggiamenti per il carnevale di Ivrea. Lo ha stabilito il Comune con un’ordinanza che – viene spiegato – fa seguito all’annuncio del governatore Alberto Cirio di un provvedimento di stop per “tutti gli eventi e le manifestazioni culturali, ludiche e sportive, all’aperto e al chiuso, che prevedono l’assembramento di persone” in Piemonte. Oggi a Ivrea si è svolta la tradizionale ‘battaglia delle arance’, che è stata seguita da migliaia di persone
Trentino Alto Adige
Anche l’Alto Adige inizia a prendere misure preventive per la diffusione del coronavirus.
In Alto Adige, a partire da lunedì 24 febbraio e sino a domenica 1 marzo, saranno chiusi le strutture socio-educative, pubbliche e private, dedicate alla prima infanzia (asili nido e microstrutture aziendali). Inoltre, sempre nello stesso periodo, saranno sospese le attività didattiche presso Università, Scuola superiore di sanità “Claudiana” e Conservatorio “Monteverdi”.
Friuli Venezia Giulia
In ottemperanza all’ordinanza firmata ieri sera dal ministro della Salute, Roberto Speranza e dal presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga per contenere la diffusione del Coronavirus restano chiuse in via precauzionale fino al 1 marzo, tutte le scuole di ogni ordine e grado e le università del Friuli Venezia Giulia. Cancellate tutte le attività culturali.
A Trieste il Museo storico e il Parco del Castello di Miramare resta chiuso al pubblico così come il Salone degli Incanti che ospita la mostra dedicata a Escher.
Sospese le attività del Teatro Stabile del Fvg e quelle ospitate al Circolo della stampa. Stop alle attività del conservatorio Tartini. Chiuso l’intero complesso della Basilica di Aquileia (Udine).
Sospese le attività religiose. Le Diocesi di Trieste e di Pordenone Concordia hanno comunicato la sospensione delle messe, gli incontri di catechismo e le celebrazioni funebri che, dovranno limitarsi alla benedizione della salma. Si blocca anche il mondo dello sport.
Coronavirus Emilia-Romagna
Sospensione delle attività delle scuole di ogni ordine e grado, asili nido, università, di manifestazioni ed eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, delle gite di istruzione e dei concorsi. Sono le misure che vengono adottate in Emilia-Romagna per contrastare la diffusione del Coronavirus e che saranno valide fino al prossimo 1 marzo compreso. Sono previste nell’ordinanza che viene firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dal ministro della Salute, Roberto Speranza.
Coronavirus Toscana
Obbligo per i viaggiatori di segnalare il rientro, oltre che dalle aree a rischio della Cina, anche da Paesi in cui la trasmissione dell’infezione è significativa secondo le indicazioni Oms, e anche dai Comuni italiani soggetti a misure di quarantena. È questa una dlele misure dellanuova ordinanza varata ieri dalla Regione Toscana per il Coronavirus, che prevede anche la raccomandazione a tutte le persone che manifestano febbre, tosse e altri sintomi influenzali di rimanere a casa e chiamare il medico.
“Mi raccomando di non chiamare i telefoni delle aziende sanitarie riservati a coloro che sono rientrati negli ultimi 14 giorni dalla Cina e a coloro che hanno avuto contatti con persone che sono state certificate come malate a causa del virus e che hanno l’obbligo di farci presente questa loro condizione. Per qualunque motivo inerente il Coronavirus siete tutti invitati a chiamare il numero di pubblica utilità 1500, attivo 24 ore su 24, e dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15 800.55.6060”.
È questo l’appello del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi dopo che sabato i numeri dedicati sono stati intasati da chiamate per avere informazioni in generale sul Covid-19.
Coronavirus Liguria
Verrà sospesa per una settimana l’attività didattica dell’Università di Genova
Coronavirus Lazio
Controllo, prevenzione, attenzione e no ad allarmismi.
Questi i capisaldi su cui la Regione Lazio sta definendo un’ordinanza per prevenire il contagio e la diffusione da Coronavirus.
La decisione, in via cautelativa, sarebbe stata assunta questa mattina nella riunione a cui hanno preso parte oltre al presidente della Regione, Nicola Zingaretti, anche l’assessore alla sanità, Alessio D’Amato e che in queste ore sarà sottoposta alla condivisione del ministero della Salute e dei prefetti de Lazio.
Tra le misure inserite nel testo dell’ordinanza l’obbligo da parte di chi arriva dai comuni interessati dal focolaio di effettuare la comunicazione alla Asl di competenza e l’indicazione di non recarsi al pronto soccorso per chi non ha sintomi febbrili.
Resta ferma l’indicazione di contattare per chi risiede a Roma e provincia il numero 112, il numero ministeriale 1500 per chi abita nelle altre province.
Coronavirus Campania
È in corso nella sede della Regione Campania a Napoli un tavolo sul coronavirus. All’incontro con il presidente Vincenzo De Luca e il vicepresidente Fulvio Bonavitacola ci sono i direttori generali delle Asl della Campania e il capo della Protezione civile regionale Italo Giulivo.
Nel corso della riunione si stanno monitorando le azioni di prevenzione messe in campo dalla Regione Campania sin dal 5 febbraio e si sta facendo il punto della situazione per prepararsi a eventuali contagi in regione.
Coronavirus Puglia
La Regione prepara un’ordinanza per la segnalazione preventiva al medico di base di tutti coloro che stanno rientrando. L’appello a non presentarsi in ospedale, ma contattare i numeri di emergenza
Sono state intraprese tutte le azioni per il tempestivo allineamento a quanto previsto dall’ordinanza del Ministero della Salute che, come è noto, prevede misure di sorveglianza attiva e di profilassi basate sulla tempestiva segnalazione alle autorità sanitarie, ai Dipartimenti di prevenzione, ai medici di medicina generale ed ai pediatri di libera scelta di chi abbia fatto ingresso in Italia da meno di 14 giorni dal soggiorno in aree a rischio della Cina dove è in corso l’epidemia da nuovo coronavirus.
Queste persone, per la salvaguardia della salute collettiva, sono invitate all’isolamento fiduciario a domicilio e a non violarlo concordando qualsiasi azione in accordo con i Dipartimenti di prevenzione territorialmente competenti, con i medici di medicina generale e con i pediatri di libera scelta.
Coronavirus Basilicata
In riferimento al contagio da infezione di Covid-19 in diversi Comuni della Lombardia e del Veneto e che attualmente risultano essere sottoposti a cordone sanitario, si rende noto che tutti i cittadini provenienti da quei Comuni o che vi abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni, devono comunicare la propria presenza in Basilicata alle autorità sanitarie e/o amministrative territorialmente competenti attraverso il numero del ministero della salute 1500 oppure al sistema 118.
Coronavirus Abruzzo
Coronavirus Marche
Un Numero Verde (800936677), con quattro linee dedicate (8-20) e altrettanti medici a disposizione, attivo da domani, per informare i cittadini sull’emergenza Coronavirus e sui comportamenti da tenere; una telefonata registrata con la voce del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, sugli stessi temi per raggiungere via telefono fisso anche quelle persone, in particolare anziane, che non utilizzano social network o internet. Sono alcune misure che la Regione Marche adotta per facilitare un’informazione corretta dei cittadini.