Coronavirus Italia, la mappa dei contagi e delle vittime
Due mesi dopo il primo caso registrato a Wuhan, il Coronavirus esplode anche in Italia. È salito ad oltre 30 il numero dei contagiati dal Corovinarus, residenti tra la Lombardia e il Veneto. Ventisette di questi risiedono in Lombardia, mentre sette sono i casi accertati in Veneto. A questi si aggiungono la coppia di cinesi ricoverati a Roma e il ricercatore italiano ritornato da Wuhan che però è ormai guarito.
Due le vittime. Adriano Trevisan, 78 anni, l’anziano di Vò Euganeo morto nella serata di ieri nell’ospedale di Schiavonia, dove era ricoverato (qui un suo profilo). E una donna di 75 anni residente in Lombardia che potrebbe essere collegata ai casi di Codogno.
Secondo la mappa dei contagi elaborata dall’università Johns Hopkins University di Baltimora, l’Italia sarebbe il primo Paese in Europa per numero di casi accertati.
L’ateneo di Baltimora ha elaborato una mappa dei contagi da Coronavirus nella quale emerge un ruolo importante dell’Italia. Infatti, in una sola giornata, venerdì 21 febbraio, sono stati registrati 29 casi tra Lombardia e Veneto (uno dei quali è deceduto).
Dopo l’Italia il Paese maggiormente infetto in Europa sarebbe la Francia con 12 casi accertati, dove si è anche verificato il primo decesso fuori dall’Asia e in Europa.
Segue la Gran Bretagna con 9 casi confermati, poi la Spagna con 2 casi e il Belgio con un solo caso registrato. Il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (Ecdc), tuttavia, ha stimato un rischio di contagio basso.
Nel mondo sono 16 i casi registrati negli Stati Uniti, ai quali si aggiungono gli 11 casi registrati tra i turisti evacuati dalla nave Diamond Princess. Sono invece 9 i casi segnalati negli Emirati Arabi e 5 invece quelli in Iran.
Preoccupante anche la situazione in Corea del Sud, dove i contagi sono oltre 200 e nelle ultime ore i decessi sono stati almeno 3. Infine, preoccupante anche il Giappone, dove i passeggeri a bordo della nave da crociera Diamond Princess sono stati fatti sbarcare nonostante i dubbi di infezione da Covid-19.