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Coronavirus in Italia, il governo vara decreto legge per il contenimento dell’emergenza: ecco cosa prevede

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Coronavirus in Italia, consiglio dei ministri straordinario

CORONAVIRUS IN ITALIA – Si è concluso dopo poco meno di 4 ore il Consiglio dei Ministri speciale dedicato alle misure di contenimento del coronavirus che si è svolto nella sede della Protezione Civile a Roma, oggi, sabato 22 febbraio 2020.

Governo vara decreto legge: ecco cosa prevede. Il punto sul Consiglio dei ministri straordinario

IL PUNTO/ Coronavirus, Governo vara decreto legge: ecco cosa prevede • Stop a manifestazioni sportive Veneto e Lombardia (domani Inter-Samp, Atalanta-Sassuolo, Verona-Cagliari rinviate) • Stop a gite scolastiche. • Stop ad attività didattiche università Lombardia, Veneto e a Ferrara. Stop disco e attività intrattenimento Piacenza. • Nelle aree focolaio stop lavoro e scuola, né ingresso né uscita. • Sospensione Trattato Schengen NON è in discussione. • I focolai sono in 11 comuni tra Lodi e Veneto; Vo’ Euganeo, Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano. 50mila persone non potranno uscire da comuni • Il bilancio: 79 contagiati, 33 ricoverati. • Previsti anche presidi forze ordine in focolai. • Si attende ora un decreto economia indennizzi per le aree colpite. • Fino 3 mesi arresto per chi non rispetta norme.

• Parla il premier Giuseppe Conte al termine della riunione del Consiglio dei ministri dedicato all’epidemia di coronavirus nella sede della Protezione civile: “Abbiamo adottato un decreto legge con misure per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica. Lo scopo è tutelare il bene della salute degli italiani”. “Il bene della salute degli italiani – ha continuato il premier – è quello che ci sta ci sta più a cuore, è quello che nella gerarchia dei valori costituzionali è al primo posto. La salute è al primo posto in una ideale gerarchia di valori”.

• Secondo decreto con le misure economiche. Secondo decreto, con le misure economiche per le aree interessate dall’emergenza, dovrebbe invece essere portato in Cdm nei prossimi giorni.

• “I focolai sono in 11 comuni tra Lodi e Veneto”, continua il premier Conte. “Nelle aree dei focolai verranno applicate misure per 2 settimane. Non si entra e non si esce da queste zone. I comuni focolai saranno presieduti dalle forze dell’ordine. Disporremo dei presidi e dei controlli, abbiamo già dato indicazioni alle forze dell’ordine, se necessario useremo anche le forze armate. Confidiamo molto nella collaborazione dei cittadini. Sono fiducioso che nascerà una intensa collaborazione con la comunità locale”.

La lista degli 11 Comuni in quarantena tra Lombardia e Veneto: Vo’ Euganeo, Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano.

• Fino 3 mesi arresto per chi non rispetta norme. Il mancato rispetto delle misure di contenimento decise stasera dal Governo per fronteggiare l’emergenza coronavirus sarà punito ai sensi dell’articolo 650 del codice penale. Lo prevede il decreto legge varato questa sera del Cdm. L’articolo 650 del codice penale prevede: “Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 206”.

50mila persone non potranno uscire da comuni. “I residenti del comune di Vo’ Euganeo sono circa 3.500, nei dieci comuni del Lodigiano stiamo parlando di un numero molto più cospicuo, circa 47mila, i quali potranno peraltro circolare all’interno dei comuni”, ha spiegato. “Se si diffondessero iniziative come quelle della famiglia che si è allontanata – ha aggiunto – rischieremmo di non poter più contenere il rischio epidemico. Per questo dobbiamo adottare misure restrittive per un paio di settimane, perché sono questi i tempi di incubazione e i tempi che ci permetteranno di contenere il focolaio”, spiega Conte.

“Non faremo dell’Italia un lazzaretto”, continua Conte. E chiede agli italiani di non farsi prendere dal panico: “Niente panico italiani si fidino Servizio sanitario nazionale”.

• Il ministro della Salute Roberto Speranza è stato dato al ministro della Pubblica Istruzione la possibilità di bloccare le gite scolastiche in Italia e all’estero e a quello dello sport di bloccare le manifestazioni sportive. Inoltre con il provvedimento approvato si potrà impedire l’allontanamento dal Comune da parte di individui che si trovano nelle aree di focolaio”.

• Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli: 79 contagiati, 33 ricoverati –  “Sono 79 le persone colpite dal coronavirus, situate in 5 Regioni: 54 di loro sono in Lombardia, 17 in Veneto, 2 in Emilia Romagna, 2 nel Lazio e 1 in Piemonte. Ad ora sono 33 le persone ricoverate con sintomi, di cui 18 in terapia intensiva, 11 invece sono in isolamento domiciliare. Due i deceduti, mentre una persona è stata dimessa allo Spallanzani”.

Stop alle gite scolastiche – “In Consiglio dei Ministri abbiamo adottato provvedimenti urgenti e straordinari sul #Coronavirus. Le misure approvate consentono la sospensione delle uscite didattiche e dei viaggi di istruzione delle scuole, in Italia e all’estero. Una richiesta che ho portato all’attenzione dei colleghi di governo e che faro’ in modo di rendere operativa gia’ nelle prossime ore”. Cosi’ su Facebook il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina: “Una precauzione – aggiunge – che a mio avviso si rende necessaria in questo scenario. Il governo e le autorita’ sanitarie stanno facendo un lavoro serio e scrupoloso tenendo conto di un quadro che muta rapidamente”.

Il punto delle 22 sul Coronavirus in Italia

• Intanto nel Milanese, c’è un secondo caso di contagio: riguarda un cittadino residente a Mediglia. Il suo è il 47esimo caso di contagio in Lombardia. Quanto all’anziano di 78 anni di Sesto San Giovanni, ricoverato al San Raffaele, sono ancora in corso le controprove sui campioni biologici. I primi test, infatti, non hanno dato dato riscontri univoci.

• In Lombardia tutte le università rimarranno chiuse fino al 2 marzo.

• A Ferrara, il Rettore dell’Università ha disposto la sospensione di tutte le attività  didattiche per i prossimi sette giorni. E a Piacenza il sindaco ha ordinato la chiusura fino a martedì 25 febbraio compreso, di tutte le sedi universitarie e delle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, delle biblioteche comunali e dei musei civici, nonché degli impianti sportivi pubblici e privati, con rinvio di tutte le manifestazioni sportive agonistiche e dilettantistiche previste nel periodo in cui è in vigore l’ordinanza. Stop fino a quella data pure a discoteche, locali da ballo e pubblici esercizi che esercitino attività di intrattenimento.

• A Roma, l’ospedale Spallanzani ha comunicato che “sono tutti negativi i test processati oggi per il COVID-19”, compreso quello sullo studente di Tor Vergata che si era presentato al pronto soccorso.

• In Molise obbligo di comunicazione per chi, oltre che dalla Cina, viene dal Veneto o dalla Lombardia.

TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SUL CORONAVIRUS IN ITALIA

Il governo sta lavorando a un decreto legge con una serie di misure speciali per contenere il diffondersi del Coronavirus. Secondo quanto apprende l’Ansa, il Cdm sta ipotizzando una serie di misure che consentirebbero di intervenire su diversi aspetti: dalla chiusura delle scuole alla sospensione di manifestazioni e attività lavorative fino alla possibilità – sulla quale si sta ancora discutendo – di utilizzare, in caso di necessità, forze di polizia e militari per far rispettare le prescrizioni.

Le parole di Conte

Le parole del premier Giuseppe Conte sul Coronavirus in Italia prima del consiglio dei ministri straordinario indetto per oggi, alle ore 18,30: “Dopo la riunione di ieri sera, in collegamento con i governatori di Lombardia e Veneto Attilio Fontana e Luca Zaia, al Comitato operativo della Protezione civile ci sarà un aggiornamento sull’emergenza Coronavirus per valutare nuove misure straordinarie. Il mio pensiero e il cordoglio di tutto il Governo ora vanno alle due vittime e alle loro famiglie. Siamo al lavoro senza sosta per reagire con la massima compattezza a questa emergenza. Seguiranno aggiornamenti al termine della riunione di questa mattina”.

Coronavirus in Italia: le parole di Mattarella

In attesa delle nuove misure del governo sull’epidemia di coronavirus, sulla situazione è intervenuto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Confido che senso di responsabilità e unità di impegno assicurino la migliore e più efficace risposta a tutela della salute dei nostri concittadini”, si legge in una nota. “Desidero esprimere riconoscenza ai medici, al personale sanitario, ai ricercatori, alle donne e agli uomini della Protezione civile e delle Forze armate, a quanti in questi giorni si stanno impegnando – con abnegazione e generosità – per fronteggiare e arginare il rischio di diffusione del coronavirus. Sono vicino a quanti sono stati colpiti e alle loro comunità che vivono momenti di comprensibile ansia. Rivolgo un pensiero alle due vittime ed esprimo solidarietà ai loro familiari”.

Le misure già adottate

Un’ordinanza del ministro della salute, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale odierna e immediatamente in vigore obbliga le “Autorità sanitarie territorialmente competenti di applicare la misura della quarantena con sorveglianza attiva, per giorni quattordici, agli individui che abbiano avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva Covid-19”.

Il documento stabilisce inoltre l’obbligo “a tutti gli individui che, negli ultimi quattordici giorni, abbiano fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato nelle aree della Cina interessate dall’epidemia, come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità, di comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territorialmente competente. Acquisita la comunicazione, l’Autorità sanitaria territorialmente competente provvederà all’adozione della misura della permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva ovvero, in presenza di condizione ostative, di misure alternative di efficacia equivalente”.

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