Coronavirus, tutte le tappe in Italia (che conosciamo) dei due turisti cinesi contagiati
La coppia di cinesi ricoverata allo Spallanzani è originaria della provincia di Wuhan. I due erano atterrati a Milano Malpensa lo scorso 23 gennaio per un tour dell'Italia in pullman con una comitiva di 21 persone
Chi sono i turisti cinesi che risultano positivi al coronavirus in Italia
In Italia sono stati accertati i primi due casi di coronavirus: la ha dichiarato il premier Conte che ha anche annunciato la chiusura del traffico aereo da e per la Cina.
“I due casi accertati sono due turisti cinesi che sono venuti nel nostro paese, i primi due casi accertati di Coronavirus”: sono state le parole del presidente del Consiglio nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Chigi.
“Siamo vigili e molto attenti: non ci siamo fatti trovare impreparati” ha aggiunto il premier, che poi ha annunciato la chiusura del traffico aereo da e per la Cina.
Secondo quanto appreso, i due turisti cinesi sarebbero gli stessi che erano stati ricoverati nella mattinata di giovedì 30 gennaio all’ospedale Spallanzani di Roma e che alloggiavano nell’hotel Palatino, situato in via Cavour, a Roma.
La coppia di cinesi ricoverata allo Spallanzani è originaria della provincia di Wuhan.
Le tappe in Italia dei due turisti cinesi in Italia
I due turisti erano arrivati lo scorso 23 gennaio all’aeroporto di Milano Malpensa, da dove si erano spostati per un tour nelle province italiane con una comitiva di altre 21 persone.
Nel corso della giornata è stato confermato il soggiorno della coppia a Verona e Firenze, prima dell’arrivo a Roma. La coppia avrebbe soggiornato anche a Parma.
Non si sono fermati invece a Milano i due cittadini cinesi ora ricoverati, che erano arrivati all’aeroporto di Malpensa. Lo ha comunicato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera. L’assessore ha precisato che i controlli a Malpensa sono gestite direttamente dal ministero.
La coppia ha soggiornato solo per una sola notte a Verona, come rende noto la Direzione regionale Prevenzione del Veneto. Le fonti sanitarie fanno sapere che è stata bonificata la stanza utilizzata dai due e sono state controllate tutte le persone che avrebbero potuto avere contatti diretti con loro.
I due cittadini cinesi sono passati anche da Firenze, come ha confermato la Regione Toscana spiegando di aver ricevuto la “notizia ufficiale che i due cittadini cinesi ricoverati allo Spallanzani di Roma con positività al coronavirus sono passati da Firenze, dove hanno soggiornato due giorni. La Regione ha immediatamente attivato l’indagine epidemiologica, per individuare i possibili contatti a rischio (contatto stretto, ravvicinato e continuo)”.
Smentito inoltre il passaggio della coppia da Sorrento. “Da diverse ore circola sulla stampa e in rete, la notizia che i due cittadini di nazionalità cinese, ricoverati allo Spallanzani di Roma, avrebbero fatto tappa nei giorni scorsi a Sorrento”, ha detto il sindaco Giuseppe Cuomo. “Messi in atto i controlli di rito, ed avviati tutti i contatti istituzionali con le autorità sanitarie e di polizia, ci è giunta rassicurazione sull’assoluta infondatezza della circostanza”. Il primo cittadino “smentisce categoricamente” in un comunicato l’ipotesi che i due turisti cinesi sia mai transitata nella cittadina costiera.
Il malore della coppia a Roma
Mercoledì 29 gennaio, però, la coppia, marito e moglie, 67 anni lui, 66 lei, si sono sentiti male mentre erano in albergo a Roma. Alle cinque del pomeriggio lui aveva la febbre tanto alta che la moglie ha chiamato la reception chiedendo un medico. Ma dal desk si sono allertati e hanno avvertito il 112. In pochi minuti un’ambulanza li ha portati allo Spallanzani.
Il resto del gruppo ieri era diretto in pullman a Cassino per una gita ma, scattate le procedure di sorveglianza sanitaria, sono stati recuperati dalle forze dell’ordine e scortati fino allo Spallanzani.
Quando dall’ospedale è arrivata conferma della positività è scattata la cintura di sicurezza: bisognava immediatamente gli altri turisti che avevano viaggiato con la coppia risultata positiva.
È scattata così la caccia al pullman del tour operator in viaggio per Cassino dove la comitiva è stata bloccata. Nessuno è stato fatto scendere, i cinesi sono stati rifocillati con acqua e panini e, scortato dalla polizia, il pullman ha immediatamente fatto rotta verso Roma.
Dell’intera comitiva, solo i due turisti provenivano da Wuhan.
Secondo quanto affermato da Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’ospedale Spallanzani di Roma, “non dovrebbero esserci stati altri contagi”. “I cittadini devono stare tranquilli – spiega – perché il rischio reale di trasmissione si verifica con persone sintomatiche. Appena i due turisti hanno avuto i sintomi sono state seguite tutte le procedure. Siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi”.
Il ministro della Salute Speranza: “Situazione seria ma non allarmismo”
Roberto Speranza descrive la situazione “seria” ma ritiene inopportuno qualsiasi tipo di allarmismo. Speranza ha spiega che erano state già assunte delle misure di sicurezza e prevenzione definite “all’avanguardia. In queste ore faremo tutte le verifiche del caso e verrà tracciato anche il percorso delle due persone. Ci sono le condizioni per riconoscere che la situazione è sotto controllo, perché le due persone sono in isolamento”.
Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’istituto Spallanzani di Roma, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, ha precisato: “L’Asr ha messo in atto il programma per identificare possibili contatti, le persone verranno tracciate ma al momento non sembra che ci siano rischi di popolazione. L’autorità sanitaria regionale sta tracciando tutti i contatti, i movimenti di queste persone, per puro principio di precauzione. Il ministero insieme alla regione faranno un bollettino sanitario”.
L’assessorato alla Sanità della Regione Lazio in una nota sottolinea che “è già stata attivata la sorveglianza sanitaria sulle persone venute in contatto con la coppia ricoverata presso l’istituto nazionale malattie infettive Spallanzani. Sono scattate tutte le misure previste dai protocolli sia per quanto riguarda alcune persone dell’albergo, sia riguardo gli altri componenti del gruppo di turisti. Al momento sono tutti asintomatici e non destano preoccupazione”.