Covid, 29.003 nuovi casi e 822 morti: il bollettino del 26 novembre
Coronavirus Italia, bollettino Protezione civile oggi 26 novembre: morti, contagi, guariti
- Nuovi casi 29.003
- Decessi 822
- Tamponi effettuati 232.711
- Guariti 24.031
- Ricoveri in ospedale –275
- Ricoveri in terapia intensiva -2
- Attualmente positivi 795.845
- Casi totali 1.509.875
- Decessi 52.850
- Guariti 661.180
- Ricoverati in terapia intensiva 3.846
- Ricoverati in ospedale 34.038
- In isolamento domiciliare 757.961
Torna in leggera salita la curva epidemica in Italia: 29.003 casi oggi, contro i 25.853 di ieri, con 232.711 tamponi, circa 2.700 più di ieri, secondo il consueto bollettino sulla diffusione del Coronavirus in Italia pubblicato dal Ministero della Salute e dalla Protezione Civile. La percentuale positivi-tamponi, dopo essere crollata ieri a 11,2 per cento, torna a salire al 12,4 per cento, ma va sottolineato che rispetto a giovedì scorso i nuovi casi sono oltre 7mila in meno.
Le persone attualmente positive al Covid sono 795.845 (-4.148), i morti 52.850 (+822) e 661.180 i guariti (+24.031), per un totale di 1.509.875 casi (+29.003): questi i dati completi resi noti oggi nel bilancio sull’epidemia di Covid in Italia. Dei 795.845 attualmente positivi, 34.038 (–264) sono ricoverati in ospedale, 3.846 (-2) necessitano di terapia intensiva, mentre 757.961 (-4.425) si trovano in isolamento domiciliare.
Leggi anche: 1. Esclusivo TPI: Un documento riservato di ATS Milano rivela i veri numeri dietro la catastrofe dei vaccini 2. “Con il Covid tornati indietro di 20 anni nell’assistenza sanitaria: avremo più morti anche nel lungo termine” 3. Bologna, studenti Erasmus organizzano festino in casa: i vicini chiamano la polizia 4. Beppe Sala attacca Regione Lombardia: “Sulla sanità, è tutto da rifare”
5. Covid, il vaccino Oxford/Astrazeneca ha un’efficacia media del 70% 6. Vaccino anti-Covid, la lettera di Crisanti: “Ho espresso un concetto di buon senso, contro di me un inferno mediatico senza precedenti” 7. “In Puglia rischiamo una nuova Bergamo, dovremo scegliere chi intubare”: parla il presidente dei rianimatori