Coronavirus, concerti e spettacoli dal vivo: si fa strada l’ipotesi “live drive-in”
Quattro società hanno dato vita al progetto al quale hanno aderito già 20 città italiane
Coronavirus: ipotesi “live drive-in” per permettere concerti e spettacoli
Si fa strada l’ipotesi “live drive-in” per permettere la realizzazione di concerti e spettacoli dal vivo anche durante la fase 2, quella della “convivenza” con il Coronavirus. Fino ad ora, infatti, è stato escluso in maniera categorica la ripresa di attività che prevedono la presenza contemporanea di decine o centinaia di persone in spazi ristretti o chiusi. Su questo tema, infatti, il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, è stato piuttosto netto: “Non sono attività che possiamo immaginare finché non avremo un vaccino”. Tuttavia, quattro società, Utopia Srl, Zoo Srl, Italstage, e 3D Unfold, hanno dato vita al progetto “Live Drive-In”. L’idea è molto semplice: permettere, così come già ipotizzato per il cinema, alle persone di assistere a concerti e spettacoli dal vivo dalla propria auto, evitando, così, qualsiasi possibilità di contrarre il contagio da Covid-19.
“L’obiettivo- si legge in una nota – è anche e soprattutto quello di sostenere tutta la filiera di cinema, teatro e musica live, ad oggi in ginocchio con più di 300 mila lavoratori stimati in disoccupazione e perdite per decine di milioni di euro ogni settimana”. Al progetto hanno già aderito 20 città, tra cui Roma, Milano, Firenze, Torino, Reggio Calabria, Palermo e Catania.
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