“Il Coronavirus può provocare gravi ictus anche nei giovani”: l’allarme in uno studio Usa
Coronavirus, alto rischio di ictus nei giovani
Dagli Stati Uniti arriva un nuovo studio che mette in relazione il Coronavirus con l’ictus. A lanciare l’allarme sono i neurologi del Mount Sinai Beth Israel Hospital di New York che hanno in cura pazienti positivi al Coronavirus colpiti da ictus. Dalle loro ricerche è emerso che l’infezione del Covid-19 può provocare sintomi neurologici come disturbi dello stato di coscienza, crisi epilettiche e ictus anche tra i giovani.
Secondo lo studio, riportato dal Washington Post, ci sarebbe un anomalo numero di casi di ictus tra persone tra i 30 e i 50 anni positive al Covid 19. Le notizie di ictus nei giovani e nella mezza età sono un salto in avanti per la comprensione del nuovo Coronavirus.
Ictus e Coronavirus tra i giovani
Secondo J Mocco, il direttore dell’ospedale newyorchese Mount Sinai’s Cerebrovascular Center, i pazienti arrivati con coaguli di sangue nel cervello è raddoppiato durante le tre settimane dell’ondata di Coronavirus. Di questi pazienti oltre la metà erano positivi, giovani e senza fattori di rischio.
Nel documento che sarà pubblicato sulla rivista scientifica New England Journal of Medicine il team di neurologi ha esposto cinque casi studio di giovani pazienti tra i 33 e i 49 anni che hanno avuto un ictus. Questi giovani pazienti hanno sviluppato l’ictus mortale, quello causato da “occlusione dei grandi vasi”, un tipo grave che in genere si manifesta in età molto avanzata. Colpisce infatti persone di età media di 74 anni o per in presenza di particolari fattori di rischio. Secondo i medici, quindi, il problema di coaguli di sangue grave in pazienti così giovani potrebbe essere stato causato dal Coronavirus. Sul fenomeno stanno investigando anche altri tre grandi centri medici negli Stati Uniti.
Anche in Cina, proprio a Wuhan, l’epicentro mondiale dell’epidemia, era stato condotto uno studio sulla relazione tra Covid-19 e ictus che mostrava come alcuni pazienti ricoverati per Coronavirus avessero subito ictus, molti dei quali però gravemente malati e anziani. Il caso era stato infatti considerato più come “un sospetto clinico”. Ora pare invece che ci sia una correlazione concreta. Al momento i casi presi in esame sono ancora pochi per poter affermare un nesso di causa-effetto, ma questi studi forniscono sicuramente nuove informazioni su come il Covid-19 attacca i nostri corpi.
Anche in Italia è stato affrontata la correlazione tra sintomi neurologici e infezione da Covid 19. Il Policlinico Gemelli scrive: “Anche uno stato confusionale o le convulsioni possono corrispondere ad altrettante manifestazioni dell’infezione da nuovo Coronavirus, che può esordire anche così. In tante città del nord sono state attivate delle unità “Neuro-Covid-19””.
“Uno studio cinese sostiene che sintomi neurologici (eventi cerebro-vascolari, alterazioni dello stato di coscienza e alterazioni muscolari) sono presenti nel 36 per cento dei pazienti con infezione da Coronavirus. – prosegue il documento – I sintomi neurologici nei pazienti Covid-positivi possono manifestarsi come ictus nel 6 per cento dei casi (il virus influenza profondamente i meccanismi della coagulazione), come alterazioni dello stato di coscienza (confusione, stato soporoso, ecc) nel 15 per cento e come danno muscolare nel 19 per cento. Altri pazienti presentano uno strano e persistente formicolio alle mani e ai piedi (acroparestesia) e sintomi da encefalite”.
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