Coronavirus, fedeli in fila per ricevere l’ostia in una chiesa in Calabria | VIDEO
In piena emergenza Coronavirus, il sacerdote di Filadelfia ha celebrato la messa della domenica delle Palme. Il rito religioso è stato persino trasmesso in diretta streaming. Tutto alla luce del sole
Calabria, in fila in chiesa per ricevere l’ostia | VIDEO
Fedeli in fila per ricevere l’ostia, chierichetti, sacerdote e la chiesa piena di persone. E’ la messa che si è svolta ieri a Filadelfia, nel Vibonese, in Calabria in occasione della domenica delle Palme. Una celebrazione in pieno contrasto con le disposizioni di sicurezza governative in materia di Coronavirus e con le raccomandazioni dello stesso vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Luigi Renzo.
Mentre il Papa celebrava la messa in una piazza San Pietro deserta, in Calabria il sacerdote di Filadelfia ha aperto le porte della chiesa ai fedeli come se nulla fosse. L’evento religioso è stato persino trasmesso in video streaming sui social network e ripreso con i telefonini da alcuni presenti, compresa la coda per ricevere l’ostia della comunione da don Giovanni Primerano.
Il sindaco Maurizio De Nisi ha commentato l’accaduto ai microfoni dell’Agi: “In merito alla situazione emersa nella Chiesa di Santa Barbara devo sottolineare che non appena apprese le notizie e visionati i video, la polizia municipale ha adottato tutti i provvedimenti previsti dai decreti ministeriali per il contenimento del Coronavirus. Ogni altro provvedimento sarà valutato ed adottato dalle autorità in conseguenza. Ribadisco il grande sforzo che il Comune di Filadelfia, gli amministratori, le forze dell’ordine, i dipendenti in prima linea, i volontari e i cittadini stanno profondendo per arginare i pericoli di questa pandemia e invitiamo tutti a mantenere i giusti atteggiamenti per combattere contro ogni forma di comportamento che metta a rischio la salute delle persone”.
Nei giorni scorsi si erano già verificati casi in altre province calabresi. Nel Catanzarese e nel Crotonesei Carabinieri sono intervenuti per allontanare i fedeli disperdendo gli assembramenti che, anche se per finalità religiore, sono vietati dai decreti governativi.
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