Coronavirus e allergie, come distinguere i sintomi secondo gli esperti
Siamo ormai in piena primavera e per gli allergici iniziano ad arrivare i primi disturbi: occhi che lacrimano, congestione nasale e, nei casi più seri, asma. Tra il 10 e il 20 per cento degli italiani ogni anno, in questo periodo, fa i conti con la stessa sintomatologia dovuta principalmente ai pollini che si diffondono nell’aria, ma in questo periodo di emergenza Coronavirus ritrovarsi con il naso che gocciola o altri problemi può generare preoccupazione, o ancora portare le persone a confondere i sintomi di una semplice allergia con quelli causati dall’infezione da Covid-19. A fare chiarezza gli esperti dell’Istituto auxologico italiano, i quali hanno innanzitutto sottolineato che l’allergia porta a “raffreddore acquoso e lacrimazione profusa”, mentre il Coronavirus si manifesta per lo più con congiuntivite, tosse e febbre.
Gli allergici più “gravi”, comunque, quindi gli asmatici, devono prestare attenzione in quanto un’asma non controllata, unita all’infezione, può portare anche a gravi conseguenze; motivo per cui è dunque raccomandata, per questi soggetti, una terapia con antistaminici e cortisonici nasali prescritta dall’allergologo o dallo pneumologo, sulla base della spirometria. Ad ogni modo la discriminante per la diagnosi differenziale tra allergia e Coronavirus è la febbre, che non si manifesta in nessun caso di allergia. In questo periodo, comunque, visto anche che il virus può non dare sintomi e che la mascherina è una barriera anche dai pollini, è quanto mai importante indossarla e mantenere dei comportamenti che scongiurino il contagio.
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