Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Duracell lancia una raccolta fondi a sostegno degli ospedali di Bergamo e del Cesvi

Immagine di copertina
L'intervento di Cesvi si estende dalla Bergamasca fino al Municipio 6 di Milano (foto Giovanni Diffidenti)

Il progetto “RicarichiAMO CHI È IN PRIMA LINEA” si basa su una donazione iniziale di 50.000 euro e una raccolta fondi on line. Duracell farà una donazione extra di due euro per ogni acquisto di batterie sui siti di Amazon e di Esselunga.

#RicarichiAMO CHI È IN PRIMA LINEA è il nome della raccolta fondi promossa da Duracell a sostegno del Cesvi per gli ospedali e gli anziani di Bergamo. La provincia orobica è tra le più colpite dall’emergenza Coronavirus e per questo Duracell ha scelto di aiutare chi è in prima linea supportando i progetti di Cesvi volti a rafforzare i reparti di terapia intensiva dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII e dell’Ospedale da campo degli Alpini di Bergamo e ad assistere centinaia di anziani e persone sole che vivono nelle zone più colpite dall’epidemia.

Il progetto “RicarichiAMO CHI È IN PRIMA LINEA” si basa su una donazione iniziale di 50.000 euro e una raccolta fondi alla quale si può contribuire su https://www.cesvi.org/duracell-per-cesvi/. Duracell farà una donazione extra di due euro al Cesvi per ogni acquisto di batterie sui siti di Amazon e di Esselunga. Sempre dallo stesso sito sarà, inoltre, possibile fare una donazione diretta a Cesvi. Un aiuto concreto a chi è in prima linea per fronteggiare l’emergenza del Coronavirus e a chi la deve combattere in trincea, chiuso nella propria casa. I fondi raccolti saranno infatti destinati a rafforzare i reparti di terapia intensiva dell’ospedale bergamasco e dell’ospedale da campo tramite l’acquisto di materiali indispensabili come mascherine, camici, ventilatori e altri dispositivi respiratori.

Ma non solo: per aiutare gli anziani e le fasce più vulnerabili della popolazione, Cesvi ha messo in campo servizi socio-assistenziali per fornire aiuto nella consegna di pasti, della spesa, nella distribuzione di mascherine e medicinali a domicilio, ma anche forme di assistenza ai soggetti più fragili per prevenire fenomeni di isolamento e solitudine, che in queste settimane sono diventati molto più frequenti. Un aiuto, questo, che Cesvi estende dalla Bergamasca fino al Municipio 6 di Milano, con l’obiettivo di servire quasi 3mila persone (1.500 tra Bergamo, Gorle e Orio al Serio, e 1.250 a Milano). Ma è un numero che può crescere ed espandersi anche ad altre province in cui Cesvi è presente, se si raccolgono i fondi necessari.

“Cesvi è un’organizzazione umanitaria nata a Bergamo 35 fa. Oggi più che mai ci sentiamo alleati di questo territorio e da subito ci siamo messi dalla parte di chi lotta quotidianamente contro l’emergenza: i reparti di terapia intensiva, messi a durissima prova in queste settimane, necessitano di un sostegno importante per continuare a lavorare. E in un periodo di totale isolamento non bisogna dimenticarsi delle persone più esposte al contagio e di quelle più fragili, che rischiano di restare sole e abbandonate a se stesse: per questo abbiamo voluto dedicare anche a loro i nostri sforzi – sottolinea Roberto Vignola, Vice Direttore Generale di Cesvi. Siamo felici di poter offrire il nostro contributo alla città in cui siamo nati, la nostra Bergamo che non molla mai, ma che si trova in un momento di gravissima difficoltà, e vorremmo poter fare ancora di più. Per questo, ringraziamo Duracell per poter contare sulla sua “carica” e su quella di tutti coloro che riusciremo a coinvolgere. L’unione fa la forza: più fondi riusciremo a raccogliere, più persone potremo aiutare”.

“In questo periodo di grande emergenza tutti, individui come aziende, si stanno impegnando per dare il loro contributo. Duracell supporta Cesvi, una realtà che conosce da tempo e che sta svolgendo un lavoro fondamentale in una delle regioni più colpite d’Italia: la Lombardia. Per questo siamo orgogliosi di sostenere le iniziative promosse da questa organizzazione per aiutare concretamente chi ha più bisogno: l’ospedale Papa Giovanni XXIII, l’ospedale da campo degli Alpini di Bergamo e tutte quelle persone, anziani in primis, che risentono più degli altri della situazione e che speriamo, con il nostro contributo e con quello di chi si vorrà unire a noi, di far sentire meno sole – dichiara Carmela Izzo, General Manager Duracell Southern Europe. “Grazie a quanti lavorano in prima linea per il bene di tutti, grazie a Cesvi e ai suoi volontari che li sostengono e che non si dimenticano delle persone più fragili, e grazie a tutti gli italiani che con noi vorranno donare un po’ della loro “carica” affinché il nostro paese possa riaccendersi più forte di prima.

Cesvi è un’organizzazione umanitaria italiana laica e indipendente, fondata a Bergamo nel 1985. Presente in 23 Paesi con un totale di 52 sedi estere, opera in tutto il mondo per trasformare l’intervento umanitario in un’occasione per costruire progetti di lungo periodo che promuovano l’autosviluppo e il protagonismo delle comunità beneficiarie. Fa parte del network europeo Alliance2015, insieme a 7 Ong europee, per essere ancora più efficace nella lotta contro la povertà in tutto il mondo e contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

CORONAVIRUS ULTIME NOTIZIE: TUTTI I NUMERI

1. ESCLUSIVO TPI – Parla la gola profonda dell’ospedale di Alzano: “Ordini dall’alto per rimanere aperti coi pazienti Covid stipati nei corridoi” /2.“Chiudere solo Codogno non è stato sufficiente, eravamo tutti concentrati su quello, ma i buoi erano già scappati dal recinto”: parla Rezza (ISS)

3.Contagio Coronavirus all’ospedale di Alzano: dopo l’inchiesta di TPI la Procura di Bergamo indaga per epidemia colposa /4. Lazio, 129 contagiati al Nomentana Hospital di Fonte Nuova: “Hanno spostato qui il focolaio di Nerola”

5. Calderoli a TPI: “La mancata zona rossa ad Alzano e Nembro ha determinato il disastro di così tante vittime in Italia”

TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SUL CORONAVIRUS IN ITALIA E NEL MONDO
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Cesara Buonamici denuncia per stalking il fratello Cesare: “Perseguitava lei e il marito”
Cronaca / Sciopero dei treni a novembre 2024: quando sarà il prossimo?
Cronaca / Napoli, bambino di 10 anni accoltella 13enne che rifiuta di consegnargli il pallone
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Cesara Buonamici denuncia per stalking il fratello Cesare: “Perseguitava lei e il marito”
Cronaca / Sciopero dei treni a novembre 2024: quando sarà il prossimo?
Cronaca / Napoli, bambino di 10 anni accoltella 13enne che rifiuta di consegnargli il pallone
Cronaca / Lecce, 26enne inala la "droga della risata" da un palloncino e muore
Cronaca / Il giallo del panino e il chirurgo bocciato al test di medicina: cosa sappiamo finora sulla morte di Margaret Spada
Cronaca / Chi era Amar Kudin, il poliziotto-rugbista di 32 anni morto nell’incidente fra due volanti a Roma
Cronaca / Roma, incidente fra due volanti: muore un poliziotto di 32 anni, feriti due colleghi e un fermato
Cronaca / Bari, tre ragazzi arrestati per l’omicidio di un clochard: “Usato come bersaglio per testare la pistola”
Cronaca / Torino, scontri con gli studenti: 15 poliziotti feriti. Meloni e Schlein condannano le violenze
Cronaca / All’aeroporto di Fiumicino una Newton Room permanente dedicata alla formazione nelle discipline scientifiche