Coronavirus, il documento shock del comitato tecnico-scientifico che ha frenato il governo sulla fase 2
L'Istituto Superiore di Sanità ha redatto un report in cui ha proposto 92 scenari: alcuni di questi sono totalmente drammatici
Coronavirus, il documento del comitato tecnico-scientifico contro la riapertura
È stato un documento del comitato tecnico-scientifico dal contenuto sconvolgente a frenare il governo sulla riapertura del Paese dopo quasi 2 mesi di misure restrittive a causa dell’epidemia di Coronavirus. Lo rivela Il Fatto Quotidiano, che è entrato in possesso del report stilato dall’Istituto Superiore di Sanità lo scorso 22 aprile. Lo studio ha proposto ben 92 scenari. Quello più drammatico è quello sotto la lettera A che ipotizza una riapertura totale del Paese: dalle scuole agli hotel sino ai ristoranti e alle attività extralavoro. L’Iss ipotizza che se si riaprisse quasi tutto l’indice di R con 0, che calcola la contagiosità del virus e che attualmente si trova allo 0,5 nazionale, schizzerebbe sopra il 2, tra il 2,06 e il 2,44, con le terapie intensive che collasserebbero in meno di 40 giorni. “Riaprire le scuole – si legge nel report – innescherebbe una nuova e rapida crescita dell’epidemia. La sola riapertura delle scuole potrebbe portare allo sforamento del numero di posti letto in terapia intensiva”.
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In un altro scenario in cui si ipotizza l’apertura delle scuole, l’impiego dei mezzi pubblici al 10% senza però la ripartenza dei settori produttivi e i movimenti nel tempo libero, il tasso di R con 0 salirebbe, secondo la simulazione, a 1,33 di media. Con telelavoro confermato e scuole chiuse, ma bar, ristoranti, attività industriali, edilizia e commercio aperti e senza limitazioni nel tempo libero, R con 0 schizzerebbe a 1,69, mentre le terapie intensive collasserebbero entro il 31 agosto. Con scuole chiuse e tutto il resto aperto andrebbe anche peggio con R con 0 che salirebbe a 1,69 e le terapie intensive che sarebbero sature entro l’8 agosto.
Dalle varie simulazioni, dunque, nasce la convinzione che, così come si legge nel report, “lo spazio di manovra sulle riaperture non è molto”. Il Comitato tecnico-scientifico fa presente che anche se “R0 fosse superiore a 1, l’impatto sul sistema sanitario sarebbe notevole”. Da qui il suggerimento di riaprire solo “edilizia, manifattura e commercio correlato alle precedenti attività” evitando “situazioni che generano forme di aggregazione” e “assumendo un’efficacia della protezione delle vie respiratorie”. Anche se, per quanto riguarda le mascherine, nel report si legge che restano “incertezze sul valore dell’efficacia dell’uso delle mascherine per la popolazione generale dovuta a una limitata evidenza scientifica”.
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