Coronavirus, “Ecco come cambieranno i concerti, i cinema e i teatri”
Ingressi ridotti, scaglionati, a orari diversi. La nuova frontiera degli eventi culturali dopo il Covid-19
Concerti, teatri e cinema nella fase di riapertura
“Ci troviamo in una situazione d’emergenza, non si può pensare al contagio ma ad una ripresa graduale delle attività che poi porta con sé anche questa ipotesi e un nuovo modo per rientrare nei teatri, come al cinema o ai concerti. Dobbiamo pensare che sarà un po’ come mettersi in fila per entrare in un aereo, con gruppi scaglionati in ordine alfabetico e magari anche a orari scaglionati”. Così l’assessore alla cultura di Milano Filippo Dal Corno in una lunga intervista a FqMagazine spiega come cambieranno le attività culturali a causa del Coronavirus.
“Non dobbiamo pensare che le attività streaming siano sostitutive alla visione live di uno spettacolo, ma possono accompagnare progressivamente alla ripresa. Importante anche che lo streaming sia gratuito se si pensa alla contingenza del momento legata all’emergenza, ma poi va fatto un ragionamento per tramutarlo a pagamento. Su questo sono severo: dobbiamo salvaguardare la cultura che sia accessibile, ma anche sostenibile e a pagamento come corrispettivo di un biglietto. Di fatto la cultura è un lavoro e come tale deve essere retribuito con un valore economico”, afferma Dal Corno affrontando il tema delle esibizioni di cantanti e artisti sui social durante la quarantena.
Il mondo dello spettacolo e della cultura, come quello di altri settori, è in attesa di capire quale sarà la nuova organizzazione prevista per concerti, per spettacoli nei teatri e nei cinema verso la riapertura.
Tra gli artisti che chiedono a gran voce risposte da parte del governo e dal comitato tecnico-scientifico c’è Tiziano Ferro. “Abbiamo bisogno di risposte non per me, che ho coltivato questo sogno per un anno, ma per chi sta comprando i biglietti, sono mezzo milione solo quelli che li hanno comprati per i miei concerti, penso alle persone che lavorano sopra e dietro al palco… siamo tutti bloccati – ha proseguito Tiziano Ferro in collegamento dalla sua casa di Los Angeles -. Occorre tutelare il pubblico e i lavoratori più fragili”. L’obiettivo del cantante, che si è fatto portavoce del settore, è quello di ottenere delle risposte in modo da organizzarsi per tempo ed evitare di perdere troppe risorse economiche. I booking delle agenzie live, infatti, si stanno già muovendo per fermare le date negli stadi per l’estate del 2021 in modo che, qualsiasi decisione venga presa dal governo, si possa riprogrammare tutto ufficialmente e per tempo, scrive il Fatto.
“Non abbiamo un quadro certo delle prescrizioni medico-sanitarie per questa estate ed è quindi difficile parlare di un possibile avvio delle attività che comportino l’assembramento. In assenza di informazioni certe possiamo procedere con il buonsenso, attivare la consapevolezza che le manifestazioni si faranno con un drastico contingentamento degli afflussi e ridimensionamento delle capienze, vista l’eccezionalità della situazione. Poi gli organizzatori stessi in questo momento possono rimandare, cancellare o riprogrammare per il prossimo anno i concerti. Al momento non abbiamo una indicazione univoca, non abbiamo un calendario della data di partenza”, spiega l’assessore Dal Corno.