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Coronavirus, a Milano c’erano contagiati già a gennaio: 1.200 lombardi positivi prima del “Paziente 1”

Immagine di copertina
Credit: Ansa

Un'indagine della task force di sanitaria della regione Lombardia riscrive la storia dell'epidemia

A Milano il Coronavirus circolava già da gennaio: 1200 lombardi positivi prima del paziente 1

Il Coronavirus circolava a Milano già da fine gennaio con più di mille persone che si sarebbero ammalate prima del paziente 1, il 38enne di Codogno, la cui positività, scoperta il 21 febbraio scorso, ha dato il via in maniera ufficiale all’epidemia di Covid-19 in Italia. La storia dell’arrivo del virus nel nostro Paese, come era ampiamente prevedibile, è ovviamente diversa da quella a noi conosciuta ed è stata parzialmente ricostruita dalla task force sanitaria della regione Lombardia. Secondo gli esperti, tutto ruota intorno alla data del 26 gennaio. Potrebbe essere questo il cosiddetto “giorno 0”. Secondo la ricostruzione della task force, solo a Milano in questa giornata potrebbero esserci stati 46 pazienti positivi su un totale di 543 in tutta la Lombardia. Come si è arrivati a questa data? Attraverso l’indagine epidemiologica effettuata sui pazienti che mano a mano venivano trovati positivi dal 21 febbraio, dopo la scoperta quindi che il Covid-19 era arrivato in Italia. Molte delle persone infette hanno fornito un’indicazione precisa su quando avessero accusato i primi sintomi, permettendo agli esperti di ricostruire la storia dell’epidemia.

46 persone, dunque, iniziano a manifestare i primi sintomi a fine gennaio, 9 persone collocano i primi sintomi il 12 febbraio, 13 il 15 febbraio, 10 il 18 febbraio, 35 il 20 febbraio, il giorno prima della scoperta del “paziente 1”. Prima del 38enne di Codogno, quindi, già 160 persone tra Milano e provincia e circa 1200 in tutta la Lombardia avevano contratto il Covid-19. C’è da sottolineare che le date elaborate dai tecnici della Regione sono ovviamente approssimative e che possono sbagliare comunque di qualche giorno, ma servono ovviamente a fornire un’indicazione di quella che è stata l’evoluzione dell’epidemia in Lombardia e, di conseguenza, anche nel nostro Paese. I primi casi accertati di Coronavirus in Italia, infatti, vengono accertati il 29 gennaio con due turisti cinesi provenienti da Wuhan, epicentro dell’epidemia, che vengono isolati e ricoverati all’ospedale Spallanzani di Roma. Una scoperta che convince il governo italiano a bloccare i voli da e per la Cina. Ma 3 giorni prima, il 26 gennaio, 46 milanesi e 543 lombardi, accusano i primi sintomi di quella che all’epoca era stata scambiata per un’influenza.

Leggi anche: 1. Coronavirus, aperture scaglionate per Regioni già dal 18 maggio: ecco il piano B di Conte per rispondere alle critiche / 2. Coronavirus, Giovanni Rezza spiega perché il virus potrebbe attenuarsi in estate

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