“Hai il coronavirus, non puoi entrare”: uomo di origini cinesi aggredito con una bottiglia in testa in un bar
L'episodio di razzismo si è verificato a Cassola, in Veneto
Coronavirus, aggressione razzista a un cinese in Veneto
Un uomo di Cassola, in Veneto, è stato barbaramente aggredito nel bar di un rifornimento di benzina.
Si chiama Zhang e ha origini cinesi, e proprio per le sue sembianze un ragazzo di circa 30 anni gli ha rotto una bottiglia di birra in testa dopo che la barista gli aveva intimato di non entrate nel locale perché “aveva il coronavirus”.
A denunciare l’episodio di razzismo diverse pagine Facebook e quotidiani locali, che hanno pubblicato la foto di Zhang con il volto sanguinante.
La cosa più grave della già terribile vicenda è che nessuno dei presenti all’interno del bar è intervenuto per difenderlo, e così l’uomo è rimasto a terra sanguinante. Ora Zhang ha sporto denuncia ai carabinieri.
Quella di Cassola non è la prima aggressione razzista nei confronti di cinesi avvenuta nelle ultime settimane in Italia, da quando è esplosa l’epidemia di coronavirus in Cina.
Già a fine gennaio, prima che il focolaio italiano esplodesse in Lombardia e Veneto, si erano verificati i primi episodi: un video in cui si vedono turisti cinesi insultati a Firenze era diventato virale sui social.
Nel filmato si sente un fiorentino che insulta un gruppo di cinesi mentre questi passeggiano sul Lungarno: “Andate a tossire a casa vostra” esclama l’autore del video, che poi rivolge una serie di parole irripetibili nei confronti degli asiatici.