Coronavirus, insegnante di educazione fisica in un liceo e incinta: ecco chi è la donna contagiata dal marito in Lombardia
La donna è ricoverata all'ospedale Sacco di Milano dove si trova in isolamento
Coronavirus: chi è la donna contagiata dal marito in Lombardia
Insegnante di educazione fisica e incinta all’ottavo mese: ecco chi è la donna contagiata dal Coronavirus dal marito, il 38enne che si trova in gravi condizioni in un ospedale nella provincia di Lodi, in Lombardia.
La donna è attualmente in isolamento presso l’ospedale Sacco di Milano, dove è stata ricoverata in seguito alla positività del marito, il quale si è presentato al pronto soccorso di Codogno, nella giornata di giovedì 20 febbraio, accusando gravi problemi respiratori.
In ospedale è stata sottoposta subito al test del Coronavirus, che è risultato positivo.
V.S., queste le sue iniziali, è incinta di otto mesi e di lavoro fa l’insegnante di educazione fisica. Proprio il suo impiego all’interno della scuola ha fatto innalzare il livello di guardia anche se, secondo quanto si apprende, la donna era in congedo maternità e da settimane non frequentava più l’istituto.
La donna, inoltre, lavora anche in una erboristeria di proprietà della madre, che si trova a Casalpusterlengo, in provincia di Lodi.
Intanto, almeno 60 persone tra amici, familiari ma anche il personale medico che ha assistito il 38enne a Codogno, sono state messe in isolamento. Per loro scatterà una quarantena obbligatoria di almeno 14 giorni che sconteranno a casa o in un istituto specializzato.
Le autorità, invece, stanno tentando di ricostruire i movimenti dell’uomo per capire come abbia contratto il Covid-19.
L’ipotesi più probabile è che sia stato infettato nel corso di una cena avvenuta fine gennaio con un amico, rientrato dalla Cina pochi giorni prima.
Tuttavia, al momento, non si escludono altre piste. L’amico del 38enne, intanto, è stato rintracciato e messo in via precauzionale in isolamento dove è stato sottoposto al test del Coronavirus. Solo l’esito del test potrà dire se effettivamente si tratta del “paziente zero” o meno.