Coronavirus, Hotel di Teramo riduce il personale, cameriere si suicida: “Perdonatemi”
Teramo, cameriere di un Hotel si suicida
Il cameriere di un Hotel di Silva Marina, in provincia di Teramo, si è tolto la vita dopo che il direttore della struttura non ha confermato il suo incarico a causa dei mancati guadagni legati al Coronavirus. “Perdonatemi”, ha scritto il ragazzo, Roman C.L., 27 anni, a caratteri cubitali su un foglio A4 lasciato al centro del tavolo da pranzo della sua abitazione. Il suo è il quinto suicidio che si verifica nell’arco di quindici giorni nella provincia di Teramo. La causa scatenante del gesto estremo di Roman potrebbe essere stata appunto la non riconferma come cameriere per la stagione estiva. A trovare il corpo del giovane senza vita, appeso alla ringhiera interna del primo piano della palazzina dove viveva, è stato il padre, che ha iniziato a urlare disperatamente attirando l’attenzione degli altri condomini.
La pattuglia dei carabinieri e l’ambulanza del 118 sono arrivati troppo tardi, e una volta sul posto non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Secondo quanto riportato dal Messaggero, Roman era arrivato in Italia da ragazzino insieme al papà e alla compagna per motivi di lavoro: il 27enne da anni lavorava come cameriere stagionale nell’Hotel di Silva Marina, sulla costa abruzzese, ma negli ultimi due anni stava attraversando un momento difficile. Poi nei giorni scorsi la comunicazione del datore di lavoro. Il padre ha raccontato ai militari che Roman non l’aveva presa bene, ma nulla lasciava immaginare un gesto tanto drammatico.
Leggi anche: 1. Spostamenti tra regioni, la decisione del governo: via libera dal 3 giugno / 2. Pm Bergamo: “Spettava a Roma istituire la zona rossa ad Alzano Lombardo e Nembro” / 3. Mancata zona rossa ad Alzano e Nembro, Gallera ai pm: “Non sapevo che potevamo essere noi a chiudere” / 4. Coronavirus, il disastro perfetto della Liguria: la “piccola Lombardia” di cui nessuno parla