Brusaferro: “Limitare la vita sociale, auto isolarsi e tutelare i più fragili”
Brusaferro: “Limitare vita sociale”
“La pandemia non è fuori controllo: la crescita dei contagi è significativa, specie in alcune zone del Paese, ma il sistema sta reagendo”, a dirlo è il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) Silvio Brusaferro al Corriere della Sera. Secondo il membro del Cts, però, “nelle aree più colpite i dipartimenti di prevenzione sono sotto stress”. Per questo è necessario intervenire tempestivamente per modificare l’andamento dell’epidemia. Come? “Oltre a misure più restrittive e mirate in ambiti regionali e locali come ad esempio sta avvenendo in Lombardia e Campania dove il virus si sta diffondendo più velocemente, è importante che ci sia allerta nazionale”, ha spiegato, ribadendo che è necessario auto isolarsi se si è a rischio per supportare il sistema di tracciamento.
“Credo sia importante che, chi ha avuto contatti stretti con persone risultate positive, anche se non viene immediatamente chiamato, si metta in quarantena per 10 giorni e al decimo esegua un tampone per riprendere l’attività”, ha sottolineato il direttore dell’Iss. “Limitare i contatti a quelli necessari evitando tutte le occasioni in cui ci può essere il rischio trasmissione. Salvaguardando però attività essenziali, come lavoro e scuola. Dobbiamo affrontare nei prossimi mesi una nuova normalità”, ha aggiunto. Brusaferro ha spiegato che la vita sociale va limitata anche per proteggere anziani e persone fragili, già colpite dalla prima ondata della pandemia. “In questa fase per fortuna sembra che non siano stati contagiati come nei mesi scorsi. Non dico non uscite, evitate però feste, momenti conviviali e incontri non necessari. È una raccomandazione. Il virus circola”, ha detto ancora nell’intervista, annunciando che gli effetti delle scelte di oggi si vedranno “non prima di 15 giorni”.
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