Coronavirus, si pensa al 4 maggio per la “fase 2”. Ma la nostra vita cambierà
Siamo tutti in attesa, spasmodica, di una data per la ripartenza. Non c’è ancora nulla di stabilito, ma alcune ipotesi cominciano a farsi concrete. Il Corriere della Sera riporta quella del 4 maggio. Potrebbe essere quello il punto del nuovo inizio, “con cautela e gradualmente”. Si procederà per tappe. Già da metà aprile – subito dopo le festività pasquali – potrebbe essere concesso ad alcuni settori dell’imprenditoria e del commercio di ricominciare a lavorare.
Ma in questa fase sarà concesso di uscire solo per un parziale ritorno al lavoro. Per uscire liberamente e fare passeggiate e incontri ci vorrà ancora tempo. L’ultimo decreto firmato dal presidente Giuseppe Conte scade il 13 aprile. E dunque i contenuti del nuovo provvedimento saranno decisi tra venerdì e sabato controllando l’andamento della curva epidemica e dunque l’indice di contagio R0. Se continuerà a scendere potrebbe arrivare il via libera per alcune imprese di supporto alla filiera alimentare e farmaceutica, alcune aziende meccaniche, ma anche qualche negozio che vende prodotti per il tempo libero oppure forniture per gli uffici.
Quello che sembra certo è che il nostro modo di stare fuori casa cambierà radicalmente: distanziamento sociale, di almeno un metro, e obbligo di mascherine nei luoghi pubblici. Anche perché rimarrà in vigore a lungo il divieto di assembramento.
Cambierà anche il nostro modo di usufruire di parrucchieri e centri benessere – quando effettivamente verranno riaperti. Si pensa infatti a una autorizzazione che questi esercizi commerciali dovranno esibire, dopo aver dimostrato di essere in regola con la dotazione di protezioni personali.
Niente passeggiate nei parchi, o feste e manifestazioni. Anche andare negli uffici sarà consentito solo con file ad almeno un metro dagli altri.
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