Contagi, le ipotesi al Governo: validità green pass 9 mesi e prolungamento stato d’emergenza
Accorciare la validità del green pass e prolungare lo stato di emergenza: sono le due ipotesi sul tavolo del Governo che guarda con attenzione, e preoccupazione, l’andamento dei contagi. Al momento non sono stati adottati nuovi provvedimenti ma le Regioni iniziano a farsi sentire: dal Piemonte alla Liguria i governatori chiedono un eventuale lockdown sul modello dell’Austria; ossia restrizioni solo per i non vaccinati.
“Chiederemo al Governo come Regioni che le misure restrittive legate alle fasce di colore valgano per le persone che non hanno fatto il vaccino, non per le persone che lo hanno correttamente fatto”. Lo afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti dopo una telefonata con il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga. “Se qualcuno deve essere convinto sono coloro che non si sono vaccinati, le misure che devono essere prese, lo devono essere solo per i non vaccinati, non certo per chi ha fatto fino in fondo il suo dovere”.
“La validità del Green pass resta a 12 mesi, ma il governo monitora l’andamento dei contagi e sulla base di questi valuteremo la durata futura” del lasciapassare verde. Le parole di Mariastella Gelmini, ministro agli affari regionali e in prima linea nella lotta al Covid, sintetizza così la posizione del governo. Ma la chiave di lettura delle parole dell’esponente forzista è quel… “valuteremo”. E ciò non vale solo per la durata del Green pass, ma anche per altre ulteriori strette. Le somme, ha fatto sapere il responsabile della Salute Roberto Speranza, verranno tirate “a inizio dicembre in base all’andamento della pandemia”.
“Stiamo correndo con la terza dose”, ha aggiunto Gelmini, “dal primo dicembre ci sarà il via agli over 40, per i bimbi attendiamo il responso dell’Ema ma è evidente che poi sarà per tutti e questa volta non abbiamo problemi di quantitativi”. “Il governo ha assunto decisioni che consentono al nostro paese di restare aperto”. In serata Palazzo Chigi sgombra il campo: “Non è allo studio nessuna stretta sul modello austriaco per i non vaccinati”. Lo affermano fonti qualificate di governo, interpellate dopo le prese di posizione di alcuni presidenti di Regione. Le stesse fonti sottolineano che i dati del contagio in Italia non sono paragonabili a quelli dell’Austria, che la situazione nelle terapie intensive ad oggi è sotto controllo e che continua il monitoraggio dei dati, con una valutazione prevista a dicembre, ma non si vuole fare alcun tipo di allarmismo.
Nel frattempo però il ministro Speranza pensa al da farsi con due provvedimenti: Se saranno approvati inizierà una nuova fase, di regole più stringenti per il green pass. La prima norma è quella che prevede l’estensione anche alla terza dose dell’obbligo vaccinale del personale sanitario e delle Rsa. L’altro provvedimento taglierà la validità del green pass, anche quello rilasciato dopo la terza dose, da 12 a 9 mesi.