Due giorni al mese di assenza giustificata per dismenorrea: liceo di Ravenna istituisce il congedo mestruale
Si tratta con ogni probabilità della prima iniziativa del genere in Italia: a Ravenna il liceo artistico cittadino “Nervi-Severini” ha istituito il congedo mestruale per tutte le studentesse che ne facciano richiesta.
Con una delibera, pubblicata nei giorni scorsi sull’albo dell’istituto, viene disposto che le studentesse che soffrono di dismenorrea possano restare a casa per due giorni al mese senza che l’assenza venga calcolata tra quelle che incidono sul voto in condotta o sulla validità dell’anno scolastico.
Per legge, infatti, l’ammissione agli scrutini è subordinata alla presenza in classe per almeno tre quarti dell’orario annuale. Sono già previste deroghe, per assenze motivate e documentate, come ad esempio malattie accompagnate da certificati medici.
La dismenorrea rientrerà tra le deroghe concesse, come chiesto da poco più di una decina di ragazze che avevano parlato con le rappresentanti della componente studentesca nel consiglio di istituto.
Speravano di dar voce alla loro condizione, che le vede patire crampi mestruali così forti da interferire con le attività di presenza in classe. Hanno cercato e ottenuto una misura che ricalchi il congedo mestruale oggi disciplinato in Spagna, applicato però al mondo del lavoro.
“La promozione delle competenze di cittadinanza, che costituisce uno degli obiettivi formativi delle scuole, passa anche attraverso il recepimento delle legittime istanze degli studenti messi nelle condizioni di appurare come i problemi possano essere gestiti attraverso un processo democratico che si realizza all’interno degli organi collegiali”, dice il preside Dradi.
Nei fatti, le studentesse con dismenorrea avranno bisogno di produrre soltanto un certificato medico all’anno, che attesti la presenza della sindrome, e automaticamente potranno essere giustificate per la loro assenza, che dovrà comunque essere specificata però dai genitori sul libretto web dell’istituto.
Il liceo Nervi-Severini è sempre più progressista: il congedo mestruale si aggiunge infatti al già presente regolamento per le ‘carriere alias’, cioè la possibilità di adottare il nome di elezione per gli studenti transgender negli atti ufficiali che riguardano la scuola.