Concorsi truccati in Regione Lazio, arrestato il segretario provinciale del Pd di Latina
Ai domiciliari il segretario provinciale del Pd di Latina, Claudio Moscardelli, e il dirigente della Asl locale Claudio Rainone. Avrebbero truccato il concorso pubblico per l'Asl di Latina
L’ex senatore e segretario provinciale del Pd di Latina, Claudio Moscardelli, e il dirigente della Asl locale Claudio Rainone sono stati sottoposti a custodia cautelare ai domiciliari sulla base dell’ordinanza disposta dal gip del Tribunale di Latina perché accusati di corruzione e rivelazione di segreto d’ufficio, in un’inchiesta su presunti concorsi truccati.
L’inchiesta riguarda le presunte irregolarità riscontrate per il concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura a tempo indeterminato di 23 posti di collaboratore amministrativo professionale – Cat. D, indetto in forma aggregata tra la Asl di Frosinone, Latina e Viterbo. Il presidente della commissione del concorso in questione, Rainone, era stato raggiunto da analoga misura cautelare lo scorso 21 maggio.
Moscardelli è accusato di aver “sponsorizzato” due partecipanti al concorso Asl legati al Pd, facendo sì che Rainone indicasse loro le domande che gli sarebbero state poste. In cambio, avrebbe ricompensato lo stesso Rainone spingendo per la sua nomina a direttore amministrativo, incarico che quest’ultimo effettivamente ottenne. Dopo la divulgazione della notizia dell’arresto, Moscardelli si è dimesso dal ruolo di segretario provinciale di Latina.
Dopo le prime indagini, il 21 maggio scorso, Rainone e il segretario della commissione per il concorso in questione erano finiti ai domiciliari per i reati di falso e rivelazione di segreto d’ufficio. In particolare, il presidente della Commissione, nei giorni precedenti alla prova orale, secondo la procura aveva rivelato gli argomenti che sarebbero stati oggetto di esame.
“Buonasera, una cosa, mi dica un pensierino che possa essere diverso rispetto all’ultimo … ( pausa) laddove per lei non fosse un problema”, aveva scritto Rainone a un candidato, offrendogli di scegliere l’argomento oggetto della prova e della domanda che gli avrebbe posto. “Me li invia per WhatsApp?“, scriveva in un altro messaggio, il cui testo è stato reso noto da Repubblica.
“Allora quindi le faccio…il diritto soggettivo, l’interesse legittimo e tempo determinato, perfetto grazie”, si legge in un altro messaggio riferito alle domande. Rainone ha dato anche comunicazione a una candidata che aveva superato la prova: “Ha vinto il concorso. Perciò le faccio tanti tanti auguroni. Un abbraccio forte forte”.