Concerto Primo Maggio, il fisico Carlo Rovelli contro Guido Crosetto sulle armi. E Ambra si scusa
Il fisico Carlo Revelli ha letto un testo ai giovani presenti in Piazza San Giovanni per il Primo Maggio. Il fisico, studioso dei buchi bianchi e tra i maggiori divulgatori scientifici al mondo ha voluto parlare ai giovani di pace e di cambiare il mondo e lo ha fatto senza risparmiare qualche critica al Governo italiano: “Non è tutto meraviglioso e ci sono i problemi seri e solo voi potete affrontarli. C’è una catastrofe ecologica che sta arrivando e rischia di rovinarvi il futuro e nessuno prende le decisioni per fermarla perché a qualcuno dà fastidio, ci sono diseguaglianze che crescono, ma voglio dirvi che stiamo andando verso una guerra che cresce e invece di cercare soluzioni i Paesi si sfidano, invadono paesi, soffiano sul fuoco della guerra e la tensione internazionale non è mai stata così altra come adesso”.
La musica è passata in secondo piano, mentre lo scienziato ha tenuto un monologo molto duro nei confronti dell’esecutivo. L’unico vero momento del Concertone in cui è stata avanzato un attacco diretto: “Questo governo rischia di distruggerci la vita”. Dopo l’introduzione generale, Rovelli, uno dei massimi esperti mondiali di buchi neri, è passato al j’accuse esplicito: “In Italia, il ministro della Difesa è stato vicinissimo a una delle più grandi fabbriche di armi nel mondo, Leonardo”.
Senza citare mai il nome e cognome, Guido Crosetto, il fisico ha rincarato: “È stato presidente della federazione dei costruttori di armi, ma il ministero della Difesa deve servire per difenderci dalla guerra, non per fare i piazzisti di strumenti di morte. Tutti dicono pace, ma aggiungono che bisogna vincere per fare la pace. Volere la pace dopo la vittoria vuol dire volere la guerra. Con le testate nucleari puntate addosso, il governo italiano sta decidendo di mandare una portaerei a fare i galletti davanti alla Cina: queste sono le scelte che rischiano di distruggere le nostre vite”.
Rovelli ha concluso invitando i giovani a ribellarsi: “Questo non è il mondo che ci piace. Il mondo non è dei signori della guerra, ma vostro, perché siete tantissimi e il mondo potete cambiarlo, insieme, potete fermare la distruzione del Paese, potete fermare i signori della guerra, costruire un mondo lavorando assieme per risolvere i problemi. Sognate un mondo migliore e costruitelo, non vivete nell’attesa di sogni irrealizzati. Non abbiate paura di imbrattare i muri, cambiate questo mondo”.