Vieta alla figlia di mangiare: “Sei grassa, dimagrisci”. Mamma allontanata da casa
Impediva letteralmente alla figlia di mangiare. E, a tavola, la insultava continuamente, non perdendo occasione di ricordarle quanto fosse “grassa”.
Non solo. Ogni giorno la denigrava, addirittura la picchiava, per farle capire che non doveva mai e poi mai mangiare fuori da casa. Gli unici pasti consentiti erano quelli, extra-light, preparati da lei.
La vittima è una ragazza di 16 anni. Un vero e proprio massacro, psicologico e, a volte, anche fisico. E se il peso della ragazza aumentava di qualche etto, l’ira della donna diventava incontenibile.
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Eppure la figlia, alta un metro e 72 centrimetri, pesava meno di 50 chili. Quello era però il limite massimo di peso che la ragazza poteva raggiungere.
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A porre fine ai maltrattamenti è stata la zia paterna, che ha denunciato la cognata alla polizia di Como. Da qui è scattata l’inchiesta, portata avanti dalla Squadra mobile della città lombarda, per i gravi disturbi della giovane.
Più volte la ragazza ha infatti accusato svenimenti, anche a scuola, e la scomparsa del ciclo. Era, infatti, al limite dell’anoressia.
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La donna, 47 anni, è ora stata allontanata dalla casa familiare con l’accusa di maltrattamenti aggravati, con il divieto assoluto di avvicinare la figlia in ogni luogo da lei frequentato, e di cercare di contattarla con qualunque mezzo.