Claudio Mandia, l’accusa della famiglia al college: “Si è ucciso per 3 giorni di punizioni primitive”
Claudio Mandia, l’accusa della famiglia al college: “Si è ucciso per 3 giorni di punizioni primitive”
La famiglia di Claudio Mandia ha confermato che lo studente italiano della EF Academy di New York si è suicidato dopo essere stato tenuto in isolamento per giorni “come punizione per il lavoro in classe”. La famiglia ha definito “primitive” le misure decise nei confronti dello studente, lasciato solo in una stanza per più di tre giorni.
Il ragazzo, morto pochi giorni prima del suo 18esimo compleanno, era stato espulso dal college il 14 febbraio per aver copiato un compito, impedendogli di conseguire il diploma IB, l’International Baccalaureate, che gli avrebbe consentito di accedere alle università più prestigiose.
Nel comunicato la famiglia ha dichiarato di voler agire nei confronti della scuola, frequentata anche dalla sorella di Claudio, parlando di “trattamento inimmaginabile” subito dal ragazzo e di “misure primitive che sono state la causa diretta del suicidio di Claudio mentre era rinchiuso in isolamento”. Il ragazzo sarebbe stato costretto
Sul caso sta indagando la polizia del posto, assieme a uno studio legale specializzato incaricato dalla famiglia. Gli inquirenti dovranno accertare anche il motivo per cui il ragazzo è stato trattenuto in isolamento per più di un giorno. Solitamente gli studenti espulsi vengono separati dagli altri compagni per poche ore, in attesa di organizzare il volo per il rientro.
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, la scuola avrebbe scelto di mettere in isolamento anche la sorella dopo aver appreso della morte del ragazzo.