Cisgiordania, ucciso soldato israeliano: “Sono stati i palestinesi”. Tensione alle stelle
Cisgiordania, ucciso soldato israeliano: esulta la Jihad islamica
In Cisgiordania un soldato israeliano diciottenne è stato ucciso nella notte tra il 7 e l’8 agosto. Il militare quando è stato assalito si trovava nei pressi dell’insediamento di Migdal Oz, tra Betlemme e la cittadina palestinese di Hebron.
Secondo quanto riferito dalla radio militare locale il ragazzo è stato ripetutamente pugnalato, e gli attentatori sarebbero scappati subito dopo averlo ucciso. L’esercito ritiene che si tratti di un attentato palestinese e teme un nuovo attacco. Il corpo del soldato è stato trovato ai margini di una strada questa mattina all’alba. “Si tratta di uno studente di collegio rabbinico, di 18 anni, inquadrato nelle forze armate”, riferisce un portavoce delle forze armate.
Per accertarsi che non ci siano state altre vittime i militari hanno controllato le presenze del collegio rabbinico dove studiava il ragazzo ma non sembra mancare nessuno all’appello.
Un dirigente del suo collegio rabbinico ha affermato che accanto al cadavere c’erano alcuni libri religiosi che aveva acquistato poco prima. Nel frattempo i servizi segreti stanno esaminando le immagini delle telecamere di sicurezza che si trovano nella zona e sono in corso perlustrazioni nel villaggio palestinese di Beit Fajar, fra Hebron e Betlemme.
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha commentato questa mattina l’accaduto in un comunicato. “Le forze di sicurezza sono impegnate adesso in una caccia per catturare il bieco terrorista e regolare i conti”, ha dichiarato. Questo pomeriggio convocherà forse il Consiglio di difesa del governo per valutare cosa fare.
L’ex ministro della difesa Avigdor Lieberman, leader del partito di destra laico Israel Beitenu ha aggiunto: “La nostra resa al terrorismo a Gaza porta ad attentati a Gerusalemme e in Giudea Samaria (Cisgiordania)”. Secondo l’ex ministro infatti Netanyahu sarebbe troppo cauto nei confronti della lotta al terrorismo.
Nel frattempo è arrivato un commento anche dalla Jihad islamica che “si felicita” dell’uccisione del soldato israeliano. Daud Shihab, il portavoce della organizzazione, ha affermato che “si è trattato di una operazione ardita” che costituisce un messaggio di incoraggiamento “per i palestinesi prigionieri di Israele”. L’attentato secondo alcune ipotesi aveva come obiettivo lo scambio del soldato con alcuni detenuti palestinesi e la sua uccisione potrebbe essere la conseguenza di un rapimento non andato a buon fine.