Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:18
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

I lividi sul corpo della studentessa che accusa Ciro Grillo sono compatibili con una violenza sessuale

Immagine di copertina

Secondo la prima testimonianza in aula nel processo a Ciro Grillo per il presunto stupro di una studentessa italo-norvegese, i lividi sul corpo della ragazza sarebbero compatibili sia con la presunta violenza subita la notte del 16 luglio 2019 sia con eventuali cadute mentre faceva sport. Questo stando al parere della dottoressa Vera Gloria Merelli, della clinica Mangiagalli di Milano, che insieme ai due colleghi, la ginecologa Marta Castiglioni e la psicologa Laila Micci, visitò la giovane nove giorni dopo i fatti. La vicenda è nota: in una villetta di Porto Cervo in Costa Smeralda quattro ragazzi genovesi, amici d’infanzia, tra cui Ciro Grillo, avevano passato la serata insieme a due ragazze di Milano, dopo essersi conosciuti la sera prima in discoteca. Al ritorno delle vacanze una delle due giovani andò a denunciare ai carabinieri di aver subìto una violenza sessuale, da tutti e quattro, mentre la sua amica dormiva.

La Procura di Tempio Pausania aprì rapidamente un fascicolo, e al momento risultano tutti imputati. Secondo la psicologa Laila Micci la studentessa “non ha ancora superato il trauma” ed è tuttora in cura. Micci ritiene che la vittima presenti le “tipiche sintomatologie delle vittime di uno stupro“. I consulenti della difesa presenti oggi come auditori non hanno potuto assistere all’udienza. Il medico legale Marco Savio e la psicologa forense Lucia Tattoli, chiamati in aula dal collegio difensivo per ascoltare le deposizioni dei tre medici della clinica Mangiagalli di Milano che visitarono la ragazza, saranno sentiti nel prosieguo del processo. La sentenza potrebbe slittare a dopo l’estate. Il tribunale, infatti, ha già fissato il calendario delle prossime udienze: 8 febbraio, 8 marzo e 12 aprile 2023.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Roberta Bruzzone: “Sharon Verzeni conosceva il suo assassino, ha fatto solo 630 metri in 50 minuti”
Cronaca / Palermo, bambino di 10 mesi in ospedale: si sospetta abbia ingerito cannabis
Cronaca / “Sharon uccisa perché ha rifiutato delle avance”: la teoria del suocero di Verzeni
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Roberta Bruzzone: “Sharon Verzeni conosceva il suo assassino, ha fatto solo 630 metri in 50 minuti”
Cronaca / Palermo, bambino di 10 mesi in ospedale: si sospetta abbia ingerito cannabis
Cronaca / “Sharon uccisa perché ha rifiutato delle avance”: la teoria del suocero di Verzeni
Cronaca / Omicidio Verzeni, gli inquirenti puntano sullo stesso metodo del caso Gambirasio
Cronaca / “Tre euro per ciascun piatto vuoto in più”: fa discutere lo scontrino di un locale di Ortisei
Cronaca / La ciclista azzurra Alice Toniolli, 19 anni, cade e sbatte la testa durante la corsa: è in terapia intensiva
Cronaca / Ferragosto 2024: supermercati e negozi aperti o chiusi in Italia il 15 agosto. Info e orari
Cronaca / Omicidio Sharon Verzeni, il compagno interrogato per 5 ore: “Ho ripetuto quello che avevo già detto”
Cronaca / “Tumore benigno”. Ma la diagnosi dell’Asl Toscana è sbagliata e la 40enne muore: alla famiglia 1 milione di euro di risarcimento
Cronaca / Bolzano: sedicenne sequestrata, drogata e violentata per 24 ore. Arrestato un uomo di 37 anni