Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Chiude il benzinaio più caro d’Italia: Ip ritira la licenza e porta il gestore in tribunale. “Tutte falsità”

Immagine di copertina

Chiude il benzinaio più caro d’Italia: Ip ritira la licenza e porta il gestore in tribunale. “Tutte falsità”

Era stato ribattezzato il benzinaio più caro d’Italia. Adesso il distributore del centro di Trani, dove per sua stessa ammissione neanche il gestore faceva benzina, è stato chiuso dalla Ip. La compagnia ha scelto di revocare la licenza ai fratelli che lo gestivano e di portarli in tribunale. Il motivo sono le interviste rilasciate alla stampa locale da uno dei due fratelli Centrone, diffuse negli ultimi giorni sui social, in cui il benzinaio si diceva dispiaciuto per i prezzi praticati dal suo stesso distributore,

ammettendo di non farvi benzina neanche lui. “Il prezzo viene stabilito dalla compagnia, il mio guadagno è sempre di 3 centesimi: può anche aumentare a 50 euro euro il litro, il mio guadagno è sempre quello”, aveva detto Alfonso Centrone, sostenendo di non essere mai riuscito a mettersi in contatto con la compagnia per abbassare il prezzo del carburante al suo distributore, arrivati a 2,34 euro al litro per la benzina e a 2,44 euro per il diesel.

La compagnia ha scelto di annullare il contratto stipulato con i fratelli Centrone e di citarli in tribunale per danni d’immagine e presunta violazione degli accordi che obbligano i gestori ad acquistare carburante dalla società.

Secondo Ip, le affermazioni di Centrone sono “smentite dai fatti”. in una nota la compagnia ha sottolineato che al gestore “venivano regolarmente riconosciuti i margini di gestione così come previsti dall’accordo sindacale vigente” e non i 3 centesimi al litro dichiarati da Centrone, a cui spettava “determinare il prezzo praticato al pubblico”. “Nel caso di specie”, ha aggiunto Ip, dal 2019 il benzinaio “ha deciso di non attuare le azioni promozionali previste dal precitato accordo sindacale ovvero quelle proposte da Ip”. La compagnia ha poi spiegato di aver presentato il ricorso perché il gestore si è reso “reiteratamente inadempiente con riferimento ai più basilari obblighi contrattuali”.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Genova, due sorelle si lanciano dal quarto piano: una è morta, l’altra gravemente ferita
Cronaca / Elon Musk cerca casa in Toscana? Il Tirreno: "Affascinato da due castelli"
Cronaca / Acca Larentia, passante grida “Viva la Resistenza” e viene identificato dalla Polizia
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Genova, due sorelle si lanciano dal quarto piano: una è morta, l’altra gravemente ferita
Cronaca / Elon Musk cerca casa in Toscana? Il Tirreno: "Affascinato da due castelli"
Cronaca / Acca Larentia, passante grida “Viva la Resistenza” e viene identificato dalla Polizia
Cronaca / Malore in vacanza coi genitori: muore bambino di 9 anni. “Ritardi nei soccorsi”
Cronaca / Venduta la mega-villa dei Ferragnez sul Lago di Como: ecco la cifra (che incasserà solo il rapper)
Cronaca / Befana 2025, supermercati e negozi aperti o chiusi il 6 gennaio (Epifania)
Cronaca / Catania, madre 28enne guida senza patente e dimentica la figlia al distributore di benzina: denunciata
Cronaca / Giallo sulla chiusura improvvisa del ristorante dello chef Locatelli: “Non dipende da noi”
Cronaca / Chi è Renato Sala, il padre della giornalista Cecilia Sala arrestata in Iran
Cronaca / La madre di Cecilia Sala ricevuta da Meloni: "Sono un soldato, come mia figlia"