Chieti, prende reddito di cittadinanza ma vive in villa di 26 stanze
Chiede il reddito di cittadinanza pur vivendo in una villa di 26 stanze per la quale il coniuge paga duemila euro di affitto al mese.
La donna, moglie di un imprenditore, è stata denunciata dalla Guardia di Finanza alla Procura di Lanciano (Chieti) per indebita percezione del reddito di cittadinanza e falsa dichiarazione.
Nella domanda ha, infatti, sostenuto di essere disoccupata e per tale motivo ha finora percepito diecimila euro, pagamenti ora bloccati dall’Inps.
L’indagine di polizia economico finanziaria è stata condotta dal comando Provinciale della Guardia di Finanza Chieti e dalla compagnia di Lanciano finalizzata, tra l’altro, all’individuazione di indebite percezioni del sostegno economico denominato reddito di cittadinanza. La moglie dell’imprenditore, residente ad Atessa, ha presentato dichiarazioni relative al calcolo dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) con dati non corrispondenti al vero.
In particolare, è stato accertato che la donna ha omesso di indicare la disponibilità di diversi beni immobili, dislocati in provincia di Chieti, di proprietà del coniuge convivente, dichiarando, peraltro, che non fosse occupata quando in realtà svolgeva un’attività imprenditoriale.
Gli accertamenti svolti dalle Fiamme Gialle frentane, dirette dal capitano Domenico Siravo, hanno consentito di rilevare che l’indagata ha indebitamente percepito dallo Stato somme derivanti dalla citata misura di sostegno economico per oltre 10 mila euro.
Dalle indagini è ulteriormente emerso che i coniugi vivono in una villa di 26 vani estesa su un terreno di 5 mila metri quadri per la quale viene corrisposto, appunto, un affitto mensile di oltre 2 mila euro. Il Comandante Provinciale, il Colonnello Michele Iadarola – precisa: “Nella circostanza il contrasto alle frodi nel settore assistenziale mira a garantire l’effettivo sostegno alle fasce più deboli della popolazione, evitando il dispendio di risorse a beneficio di soggetti non aventi diritto”. La pressante attività svolta dalla Finanza di Lanciano nel 2022 ha già permesso di accertare l’indebita percezione dell’indennità di disoccupazioni, per decine di migliaia di euro, nell’ambito della quale sono state denunciate complessivamente 11 persone.