Chieti, la donna aggredita dal lupo con il suo cane: “Era enorme, avrebbe potuto sbranare anche me”
Chieti, la donna aggredita dal lupo con il suo cane: “Era enorme, avrebbe potuto sbranare anche me”
“Di solito quelli che avvistiamo in queste zone non si comportano così, non impazziscono”. Lo ha detto Nadia Terenzi, la donna aggredita ieri da un lupo a Palombaro, in provincia di Chieti, mentre passeggiava insieme al suo cane. In un’intervista al Corriere della Sera, la 60enne ha raccontato quanto accaduto domenica mattina, quando il lupo ha portato via Snoopy, il suo meticcio di 12 anni.
“Ricordo tutto, ho ancora paura ma ricordo perfettamente. Siamo usciti di casa io e Snoopy, come sempre: io mi butto addosso le prime cose che trovo, pigiama con sopra la giacca e gli stivali perché a quell’ora nel borgo non c’è mai nessuno, a maggior ragione col brutto tempo tutti erano in casa con le finestre chiuse”, ha ricordato la donna, che ha detto di non essersi “resa conto di niente”. “È sbucato fuori all’improvviso, ce lo siamo ritrovati a un metro: non era la prima volta che mi capitava di vederne uno, qui siamo nel parco nazionale della Majella, diciamo in montagna, in paese capita spesso di vedere lupi, volpi e cinghiali, ma di solito soprattutto i lupi si comportano diversamente, sono loro a scappare, ci guardano da lontano e se ne vanno”.
Il lupo è stato descritto come “enorme”: di stazza “molto più grande di un pastore tedesco”. “Di sicuro non ne avevo mai visto uno così grande”, ha detto. “Ha subito puntato a Snoopy e lo ha addentato, allora io l’ho strattonato, ho cercato di riprendermelo e ci sono riuscita. E siamo scappati”, ha raccontato. “Incitavo Snoopy, gli gridavo ‘corri, corri’, ma lui era piccolo, stava dietro di me, e il lupo se l’è ripreso. Adesso, ripensandoci, anche i forestali mi dicono che se l’avessi preso in braccio, anziché lasciarlo a terra, probabilmente il lupo avrebbe aggredito me”.
A lasciare perplessi, secondo la testimone, è il “comportamento anomalo” del lupo. “Lo stanno cercando perché come dicevo di solito quelli che avvistiamo in queste zone non si comportano così, non impazziscono, stanno cercando di capire cosa possa aver scatenato quella reazione, forse è un fuori branco”, ha detto Nadia, che teme di non poter più stringere il suo Snoopy. “Mio marito e la forestale ci hanno provato, ma non è semplice, temo che non lo rivedrò mai più”.