Dopo il pandoro e le uova di Pasqua, si indaga anche sulla bambola Trudi di Chiara Ferragni
Dopo il pandoro e le uova, si indaga sulla bambola Trudi di Chiara Ferragni
Dopo il pandoro e le uova di Pasqua, i pm di Milano e la Guardia di Finanza avrebbero acceso i riflettori anche sulla bombola di Trudi di Chiara Ferragni: è quanto scrive La Verità.
L’iniziativa risale al maggio 2019 quando venne commercializzata a 34,99 euro, il cui prezzo è ora scesso a 24,99, la bambola di 34 centimetri Trudi-Limited Edition.
“Visto che molti di voi hanno amato la bambola Chiara Ferragni che creammo per il nostro matrimonio abbiamo deciso di creare un’edizione limitata della Chiara Ferragni Mascotte: si vende ora su The Blonde Salad e tutti i profitti andranno a Stomp out bullying, un’organizzazione no profit per combattere contro il cyberbullismo, un argomento molto vicino al mio cuore” dichiarò all’epoca l’influencer.
Gli investigatori vogliono capire in che modo sia stata poi realmente effettuata la beneficenza nei confronti dell’organizzazione che si occupa di lotta all’omofobia e alla discriminazione.
Secondo quanto scrive La Verità, il procuratore aggiunto Eugenio Fusco potrebbe iscrivere nel registro degli indagati l’influencer e chi ha lavorato agli altri due progetti, il pandoro Balocco e le uova di Pasqua di Dolci Preziosi, già lunedì.
Nel frattempo, però, la procura potrebbe verificare altri possibili casi di beneficenza come quello, ad esempio, relativo al cachet di Sanremo 2023 che Chiara Ferragni devolse interamente all’associazione Di.Re. (Donne in Rete contro la violenza).