Chi erano Gaia e Camilla, le due ragazze investite e uccise nei pressi di Ponte Milvio a Roma
Le due, entrambe 16enni, hanno perso la vita in un tragico incidente avvenuto a Corso Francia nella notte tra sabato 21 e domenica 22
Chi erano Gaia e Camilla, le due ragazze investite e uccise a Roma
Si chiamavano Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, le due ragazze investite e uccise nella notte tra sabato 21 e domenica 22 dicembre a Roma: ecco chi erano le due giovani, che hanno perso la vita nel tragico incidente avvenuto nei pressi di Ponte Milvio.
Le due, entrambe 16enni, stavano attraversando Corso Francia quando, per motivi ancora da chiarire, sono state travolte da un’auto guidata da Pietro Genovese, figlio 20enne del regista Paolo, autore di popolari film quali Immaturi e Perfetti Sconosciuti, il quale, successivamente, è risultato positivo ai test di droga e alcol.
L’impatto è stato violentissimo e i mezzi del 118, arrivati in breve tempo sul luogo dell’incidente, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso di entrambe.
Camilla Romagnoli aveva con sé i documenti, mentre per il riconoscimento di Gaia è stato necessario l’arrivo del papà, un ufficiale dei carabinieri in congedo.
Gaia, di origini finlandesi, e Camilla erano compagne di classe. Entrambe, infatti, frequentavano la 3 Cl del Liceo Gaetano De Sanctis, la cui sede si trova in via Serra, nel quartiere Fleming, non molto lontano da dove è avvenuto l’incidente in cui le due ragazze hanno perso la vita.
Le ragazze, infatti, non abitavano distante dal luogo dove sono state investite e uccise.
Secondo quanto ricostruito da Il Messaggero, Gaia e Camilla stavano proprio rincasando quando è avvenuta la tragedia.
Le due avevano trascorso la serata nei pressi di Ponte Milvio, una delle zone della movida della Capitale, con alcuni amici quando hanno deciso di tornare a casa perché “richiamate” dai genitori.
Secondo uno degli amici accorsi sul luogo dell’incidente, infatti, una delle due giovani prima di andare via aveva ricevuto un messaggio sul cellulare dalla mamma, la quale aveva scritto: “Hai visto che ore sono?”.