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Chi è la 37enne accusata dell’omicidio della figlia di 18 mesi: già altre volte l’aveva lasciata sola in casa

Immagine di copertina
Palloncini appesi al cancello dell'abitazione dove è deceduta una bambina di 18 mesi in via Parea a Milano, 21 luglio 2022. Credit: ANSA/MOURAD BALTI TOUATI

Chi è la 37enne accusata dell’omicidio della figlia di 18 mesi: già altre volte l’aveva lasciata sola in casa

Non era la prima volta che lasciava la figlia di 18 mesi da sola. In almeno altre due occasioni, Alessia Pifferi si era allontanata da casa per un paio di giorni, lasciando la piccola nel lettino. L’ultima è stata quella fatale: la piccola, abbandonata nella casa di Milano per ben sei giorni, non era più in vita quando è tornata.

Una tragedia annunciata, secondo quanto riferito dalla 37enne dopo il suo arresto mercoledì scorso. “Sapevo che poteva andare così”, la frase che le è stata attribuita nelle scorse ore.

La donna, attualmente detenuta a San Vittore, ha dichiarato di aver lasciato la figlia lo scorso 14 luglio, per raggiungere il suo attuale compagno a Leffe, in provincia di Bergamo. Nei giorni successivi, sarebbe anche rientrata a Milano per alcuni appuntamenti di lavoro del fidanzato, senza però andare a controllare la figlia. All’uomo avrebbe detto di averla lasciata con la sorella.

Durante l’interrogatorio, la 37enne ha detto di non sapere chi fosse il padre biologico della bambina, nata a fine gennaio 2021, e di non essersi resa conto di essere incinta fino al raggiungimento del settimo mese di gravidanza. La bambina era nata nella casa dell’attuale compagno, prematura di due mesi. Pifferi ha anche raccontato di aver convissuto per un periodo con la madre, trasferitasi a Milano per aiutarla con la piccola. “Una bambina molto magra e che sembrava più piccola dell’età che aveva”, hanno raccontato gli abitanti del quartiere di Ponte Lambro a Repubblica, osservando che ubbidiva molto alla madre, “a volte persino sembrava intimorita”.

Nessuno dei vicini avrebbe sentito la bimba piangere negli ultimi giorni: l’ipotesi è che sia stata sedata con il tranquillante che gli è stato trovato accanto, vicino al biberon. La donna, che non risulta avere problemi di droga, sarà sottoposta a una perizia psichiatrica.

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