Caso Siri: un’intercettazione di Arata, confermata dai Nicastri, mette nei guai l’ex sottosegretario della Lega
Nuove rivelazioni sul parlamentare del Carroccio indagato per corruzione
Caso Siri: l’ex sottosegretario della Lega inchiodato dai Nicastri
Armando Siri, l’ex sottosegretario della Lega indagato per corruzione, è accusato dai Nicastri di aver avuto un accordo con Paolo Arata, consulente della Lega per l’energia arrestato per corruzione lo scorso 12 giugno, per intascare 30mila euro in cambio dell’approvazione di un provvedimento sull’energia rinnovabile in Sicilia.
A confermarlo sono proprio i Nicastri: Vito, “re” dell’eolico ritenuto vicino ai clan mafiosi, e suo figlio Manlio.
Secondo quanto ricostruito da La Repubblica, i due avrebbero confermato la promessa di Arata a corrispondere una tangente di 30mila euro.
A confermarlo ci sarebbe un’intercettazione, effettuata dalla Dia di Trapani, in cui Arata dice a suo figlio e al figlio di Nicastri: “Gli do 30mila euro perché sia chiaro tra di noi. L’emendamento passa, Siri ci lavora un secondo per guadagnare 30mila euro”.
L’intercettazione è stata fatta sentire al figlio di Nicastri, il quale, dopo una iniziale titubanza nel collaborare con gli inquirenti, ha confermato che: “C’ero pure io quella sera. Siri non è stato pagato, ma Arata mi disse di avergli promesso 30 mila euro se l’emendamento fosse passato”.
Ascoltato dai magistrati, Vito Nicastri ha confermato tutto. “All’epoca stavo in carcere, era mio figlio che parlava con Arata. E mio figlio mi ha detto che Arata avrebbe fatto un regalo a Siri se l’emendamento fosse passato”.
Nicastri, poi, ha riferito di aver corrotto anche alcuni dirigenti della Regione Sicilia per sbloccare alcune pratiche.
Armando Siri, il cui incarico da sottosegretario era stato revocato dal premier Conte dopo un lungo braccio di ferro tra Lega e M5S in seguito all’indagine per corruzione nei suoi confronti (qui il riassunto della vicenda), continua a essere al centro della scena politica del Carroccio.
Ha fatto discutere e infuriare i 5 Stelle, infatti, il suo recente coinvolgimento nell’incontro che Salvini ha tenuto al Viminale con le sigle sindacali, a cui Siri ha partecipato in veste di esperto di politiche fiscali.
Certo è che, dopo le ultime rivelazioni, la sua posizione, comincia a essere ingombrante specialmente per il leader della Lega, che ha sempre difeso il suo parlamentare.